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Lubunca a Berlino: tra identità queer e identità migrante

4. LUBUNCA: LO SLANG QUEER DEL TURCO

4.2 Funzioni: lubunca ogg

4.2.4 Lubunca a Berlino: tra identità queer e identità migrante

La parte qualitativa della mia ricerca si è concentrata sull’uso del lubunca nella città di Berlino.

Oltre ad essere la capitale del più grande paese a immigrazione turca (nel 2015 i 53

cittadini turchi residenti in Germania erano circa 1.500.000 e quelli con origine turca circa 3 milioni ) Berlino è anche una meta privilegiata per molti individui LGBTQ 54

grazie alla sua dinamica scena gay-friendly.

Per questo motivo, possiamo affermare che la comunità LGBTQ turca di Berlino è la più grande e attiva al di fuori della Turchia.

Ai fini della nostra ricerca, è opportuno distinguere tra due categorie di “turchi” che fanno parte di questa comunità: gli almancı, termine usato per indicare i turchi nati in Germania (cittadini tedeschi di seconda o terza generazione, bilingui o madrelingua tedesco) e i cittadini turchi trasferitisi successivamente in Germania.

Per quanto riguarda la conoscenza del lubunca, se per i cittadini turchi vale lo stesso discorso fatto in precedenza, in quanto la loro storia di acquisizione del lubunca ha avuto luogo in Turchia prima del trasferimento in Germania, per gli almancı è opportuno fare un discorso a parte.

La maggior parte degli individui LGBTQ turchi-tedeschi di seconda e terza generazione, non conoscono e non utilizzano il lubunca. Infatti, la conoscenza e

A causa del boom economico tra gli anni ’50 e ’70 la Germania dell’Ovest, che necessitava allora di

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manodopera, firma diversi accordi per ricevere lavoratori dai paesi dell’Europa del sud (Grecia, Italia, Spagna e Turchia). Nel 1961 centinaia di migliaia di turchi (i cosiddetti Gastarbeiter) arrivano in Germania dall’entroterra anatolico, per poi stabilirvisi e dare inizio alla grande ondata di immigrazione che dura ancora oggi.

https://www.destatis.de/DE/ZahlenFakten/GesellschaftStaat/Bevoelkerung/MigrationIntegration/

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l’utilizzo del lubunca tra i turchi-tedeschi è legata a fattori specifici. In primis un forte legame con la Turchia e una conoscenza diretta del paese che non passi esclusivamente per i legami familiari (molti almancı mantengono un legame molto debole con la Turchia, legato soprattutto alla sfera familiare) e soprattutto la frequentazione e la conoscenza della realtà LGBTQ della Turchia. E’ evidente nuovamente come la conoscenza e l’utilizzo del lubunca passino attraverso l’attivismo e l’associazionismo LGBTQ anche a Berlino.

Per esempio, sia Informatore B (che padroneggia perfettamente il lubunca), sia Informatore F (che ne solo conosce alcune parole) affermano entrambi di aver appreso il lubunca grazie ai contatti con le associazioni LGBTQ turche e al loro impegno in prima persona nella lotta per i diritti degli immigrati LGBTQ in Germania.

Informatore B: “Io ho un legame organico con la Turchia, ho imparato lubunca soprattutto grazie agli attivisti gay e trans* che all’inizio degli anni 2000 venivano a Berlino per instaurare legami e cercare supporto per la loro lotta”.

Informatore F: “Le poche cose che so le ho imparate tramite i turchi di Turchia qua a Berlino o sentendole quando andavo a Istanbul”.

La scena LGBTQ turca di Berlino è cresciuta molto soprattutto tra la fine degli anni ’90 e i primi anni degli anni 2000. In particolare nel 1997 nasce GLADT e.V., associazione per LGBTQ con una storia di immigrazione e nel 1998 apre il Gayhane, party dedicato a queer turchi, fondato da chi lavorava nel club S036. Questi due luoghi, soprattutto fino al 2005-2006 costituiscono dei punti importanti di ritrovo e di circolazione del lubunca, anche per la presenza di molti LGBTQ provenienti da Istanbul e Ankara che si recavano spesso a Berlino. 


Tra il 2001 e il 2003 esce mensilmente a Berlino una rivista intitolata Lubunya, in turco e tedesco, che si occupa di tematiche queer legate alla Turchia e nella quale viene pubblicata una lista di parole lubunca. Nella stessa rivista si trovava anche una

aiuto pubblicata sul quotidiano turco Hürriyet) nella quale questo personaggio inventato rispondeva ironicamente ai dubbi dei lettori utilizzando spesso parole

lubunca. 


Inoltre nel 2006 presso GLADT e.V. si svolge un workshop di lubunca della durata di 8 settimane che riscuote molto successo e contribuisce, nel suo piccolo, alla diffusione di alcune parole lubunca anche tra i turchi di Berlino (Informatore B e Informatore I) .

In questo periodo era possibile imparare lubunca anche a Berlino grazie alla maggiore circolazione e scambio di informazioni tra i turchi di Turchia, gli almancı e i tedeschi di Berlino.

Al giorno d’oggi la situazione è un po’ cambiata: GLADT e.V. ha affievolito la sua attività legata alla Turchia si è allargata a tutto il Medio Oriente (in particolare in questo momento si occupa soprattutto dell’ondata di immigrazione dalla Siria, dall’Afghanistan e dall’Iran) e le nuove generazioni di almancı LGBTQ sembrano avere una scarsa conoscenza anche dell’esistenza del lubunca (spesso hanno anche difficoltà nel parlare il turco).

In generale, per quanto riguarda i turchi-tedeschi di Berlino, è fondamentale l’importanza del background che permette di avere accesso alla conoscenza del

lubunca: una determinata scena sociale e artistica che ruota intorno all’ attivismo e

alle associazioni, alla frequentazione di determinati ambienti artistici, club e party e alla familiarità con l’ambiente queer della Turchia. A questo proposito è interessante menzionare il fatto che, nell’ambito della mostra ğ - queer forms migrate tenutasi presso lo Schwules Museum di Berlino tra Marzo e Maggio 2017, sia stato dedicato un panel al progetto di un dizionario lubunca disponibile in forma di applicazione per smartphone realizzato dall’attivista Demet Demir, con l’aiuto di Koray Yılmaz e Ulaş Yılmaz. In questo caso, vediamo come il lubunca assume nuovamente una funzione estetica, che potremmo chiamare “artistica”, legata non solo all’attivismo in senso politico ma anche ad una performatività di una queerness turca.

Un discorso a parte merita l’utilizzo del lubunca tra i turchi trasferitisi a Berlino. Infatti in questo caso, sebbene l’uso del lubunca sia molto più limitato rispetto alla Turchia, la sua funzione performativa è interessante (Informatore C, D, E, G).

Tutti gli intervistati (turchi trasferitisi a Berlino) affermano di utilizzare il lubunca in maniera molto minore rispetto a Istanbul.

Informatore C: “Qua a Berlino non ci sono molte persone che lo usano coma a Istanbul, non c’è un campo vasto in cui puoi parlare lubunca mentre a Istanbul puoi parlarlo con chiunque, puoi fare una vera conversazione solo utilizzando queste parole, qua questo non è possibile.

Informatore D: “So che lubunca non mi è molto utile nella comunicazione qua a Berlino e quindi lo uso molto di meno, ho cominciato a utilizzarlo di meno da quando mi sono trasferito da Istanbul”.

Informatore G: “Quando ero a Istanbul lo usavo un po’, ma da quando sono a Berlino l’ho quasi perso. Lo uso un po’ con un gruppo di amici che erano attivisti in Turchia, ma i miei amici turchi nati a Berlino non sanno lubunca”.

Innanzitutto a Berlino la funzione di segretezza viene meno quasi totalmente, conserva solo una sfumatura ironica (di gioco nel non farsi capire in presenza di altri turchi), ma non assume la forma di un bisogno e di una necessità di protezione.

Soprattuto però, a nostro avviso, il lubunca rappresenta un elemento importante nella performatività di un’identità che è allo stesso tempo queer e migrante.

Molti individui queer turchi percepiscono una discriminazione e non si sentono pienamente accettati né dalla società turca a causa della loro identità sessuale né da quella tedesca a causa del loro essere migranti. In questo senso, il bisogno e l’interesse nell’utilizzo del lubunca proviene anche in parte da questo disagio dovuto alla migrazione.

Infatti a Berlino il lubunca è usato soprattutto tra amici gay provenienti dalla Turchia, con storie simili di migrazione e che mantengono legati molto stretti tra loro. Data la minore possibilità di utilizzo rispetto alla Turchia, il lubunca ha un ruolo meno sociale e più intimo e svolge una funzione emozionale importante. Oltre a ciò il lubunca è una parte importante del lifestyle di chi si trasferisce a Berlino, appartiene ad un

una forte identità queer come turco. Il lubunca a Berlino rappresenta un elemento della nostalgia della migrazione e una parte importante della cultura queer turca che i suoi parlanti vogliono preservare tramite il suo uso. In questo senso si può parlare ancora di performatività, cioè la costruzione di una identità, quella di individuo queer migrante, tramite la ripetizione di determinate azioni, tra cui l’utilizzo del lubunca in certi contesti, a cui viene dato un significato sociale ideologicamente costruito.

Informatore E: “Da un lato a Berlino il lubunca ha più spazio nella scena pubblica (per esempio le mostre) e puoi parlarne più liberamente, dall’altro in realtà io lo uso di meno e in situazioni più circoscritte rispetto a Istanbul”

Informatore A: “A Berlino si esce molto di più, e noi lo usiamo molto quando usciamo o per raccontare le cose tra amici […], molti dei miei amici sono di Istanbul e usavano molto lubunca là”.

Informatore C: “Essere queer e essere migrante non sono due dinamiche che possono essere separate, perchè questo slang lo utilizzavamo a Istanbul quindi il fatto che ancora lo utilizziamo necessita una storia precedente, che è quella nostra in Turchia, quindi la storia della nostra migrazione”.

Informatore D: “Uso molto lubunca a Berlino con i miei amici che vengono dalla Turchia. è una cosa che appartiene alla cultura e ambiente queer turco e noi lo manteniamo”.