valore dei borghi e delle piccole comunità urbane in genere1. Così ci siamo soffermati più volte sul tema degli alberghi diffusi o di comunità. Un tema apparentemente marginale che però rappresenta, per molti territori italiani e ora anche per realtà estere, un modello di sviluppo turistico che supera la dimensione puramente commerciale per diventare un attivatore di relazioni estese che può permettere ad un piccolo borgo di ritrovare e sviluppare map- pe relazionali inaspettatamente vaste e stabili, ad esempio nel recupero della relazione con i propri emigranti e con i loro discendenti.
Ricordo così gli interventi del poeta Leonardo Zanier e dell’architetto Car- lo Toson, cui parteciparono molti dei docenti del master e quali il professor Caruso di Spaccaforno, il professor Benedetto Antonini e la professoressa Ci- cigoi. Leonardo Zanier fu infatti uno dei promotori dei campi estivi di studio sviluppati dopo i terremoti del 1976 con l’architetto Flora Ruchat Roncati del Politecnico di Zurigo con allievi e professori impegnati a studiare i piccoli borghi del Friuli. Un modello che evolvendosi nel tempo e diffondendosi a livello nazionale attraverso adozioni differenziate per regione, diventa uno strumento di rigenerazione edilizio e urbanistico, ma assai di più un modello di rigenerazione di relazioni umane ed economiche sempre più estese2. Può sembrare che si stia partendo da un modello orientato a dimensioni mol- to piccole rispetto ai grandi processi di rigenerazione necessari o già in pieno esercizio nei grandi sistemi urbani; la vicenda della attuale pandemia in atto e in generale la resilienza necessaria a rendere sempre più vive e stabili le co- munità urbane, ci impone di riflettere però sul ruolo delle cosiddette comuni- tà minori come del disegno dei quartieri cittadini. Per sostenere relazioni tra le persone orientate alla libertà e alla condivisione della conoscenza occor- rono certamente sistemi urbani che possano ospitare importanti istituzioni di ricerca, di condivisione della conoscenza e in generale di scambio anche commerciale. Le attuali tecnologie della comunicazione fisica (le grandi reti di trasporto automobilistico, navale e aereo) come quelle di comunicazione digitale abilitano processi di condivisione che possono sostenere sistemi ur- bani e comunità molto più distribuite rispetto alle pratiche più correnti con risultati eccellenti anche in termini di qualità della vita.
Vanno così inoltre considerati i processi di comunicazione dedicati all’evolu- zione del paradigma delle smart cities; evoluzione collegata principalmente
1
Si ricordi l’intenso lavoro svolto dal master ad Altavilla Irpina nel corso del 2016 e tra le tante
opere destinate a investigare il rapporto tra città e territori, “Piccoli Borghi. Processi di rinascita attraverso il recupero delle identità locali”. Quaderno Polis Maker lab. Politecnico di Milano. La Scientifica Editore. Como, 2013.
ai concetti di sostenibilità e sviluppo sostenibile dal punto di vista delle sue declinazioni urbane. Guidati dalla collega Alessandra de Seneen, impegnata tradizionalmente nelle aree progettuali oltre che nel trattamento dei dati e delle informazioni, ogni anno coinvolgiamo gli esponenti del Management Team dell’associazione Major Cities of Europe, presieduta dall’ingegner Gior- gio Prister, per ascoltare e apprendere dai “protagonisti“ le priorità, le sfide, i temi chiave ed emergenti dell’innovazione urbana. L’associazione, infatti, coinvolge esponenti del mondo delle tecnologie e dell’organizzazione di nu- merose città europee ed extra europee. Città a volte di dimensioni demogra- fiche e/o culturali molto varie come Vienna, Barcellona, Amburgo, Bologna, Firenze, Venezia, Prato, Modena, Lubiana, New York o Tel Aviv.
Grazie a questa collaborazione abbiamo così potuto osservare le evoluzioni in atto in molti sistemi urbani sui temi della comunicazione e delle tecnologie in genere attraverso il confronto di casi e metodologie a volte molto simili a volte del tutto differenti, potendo riscontrare anche come in alcuni casi la dimensione dei sistemi abbia inciso sulle scelte operate mentre in altri casi abbia prevalso l’omogeneità nonostante le differenze di scala e di budget. Nei nostri incontri è stato spesso evidenziato come il concetto di Smart city non deriva soltanto dalla città sostenibile ma anche dall’evoluzione della tec- nologia e del pensiero nell’era digitale: Digital City, Computable City e Virtual
City sono alcuni dei nomi attualmente utilizzati per descrivere una città dove
la componente tecnologica è fortemente presente e influenza i processi e le modalità con cui i cittadini interagiscono con l’amministrazione pubblica. Abbiamo, così, potuto partecipare attivamente al dibattito sulle ricadute dei progetti e programmi di evoluzione o trasformazione tecnologica3 e sull’e- sigenza di porre una elevata attenzione alla comunicazione e al coinvolgi- mento dei cittadini poiché, spesso, le azioni originariamente proposte per la sostenibilità urbana, si sono trasformate in azioni di coinvolgimento e par- tecipazione dei cittadini; la trasformazione digitale, la diffusione di Internet, l’utilizzo delle tecnologie legate all’Informazione geografica e dei dispositivi mobili, la crescente disponibilità di dati, lo sviluppo di applicazioni ad eleva- to valore aggiunto ecc. hanno prodotto sia un migliorato senso della qualità della vita urbana sia nuove criticità sociali ed ambientali.
Anche su questo fronte abbiamo avviato una collaborazione volta ad ana- lizzare i nuovi obiettivi di sostenibilità urbana e delle ricadute sui processi di comunicazione e pianificazione partecipativa; grazie all’attività svolta da Alessandra de Seneen e alla metodologia di recente pubblicazione applicabi-
3
Alessandra de Seneen, Emanuele Rizzardi - Workshop “Take your smart city to the next level
le anche alle città4, partecipiamo a gruppi di lavoro nazionali ed internazio- nali che operano per accelerare l’implementazione dell’Obbiettivo di Sosteni- bilità numero 11 - Make cities and human settlements inclusive, safe, resilient
and sustainable. Temi centrali per il master e la proposizione di valore che da
anni viene offerta agli studenti.
Interessante riscontrare nel corso della pandemia un progressivo orienta- mento da parte dei sistemi cittadini grandi e minori ad affrontare in modo sempre più omogeneo i tanti temi sanitari, organizzativi e logistici e il desi- derio di condividere esperienze e informazioni.
È quest’ultimo un esempio di quella stessa resilienza e capacità di analisi e interpretazione dei fenomeni dirompenti, che durante il convegno del 29 giu- gno 2018, sono state identificate come capacità necessarie per le comunità cittadine che si trovano ad affrontare le conseguenze di fenomeni economici e sociali globali dirompenti come quelli generati dalla cosiddetta platform
economy. Il collega Emanuele Rizzardi ha contribuito alla realizzazione scien-
tifica e organizzativa all’interessante convegno dal titolo “Le nuove forme di ricettività turistica: opportunità e implicazioni per la sostenibilità e la qualità del vivere. Como e il suo lago”, condotto dal prof. Caruso, il prof. Caprio e l’Ar- chitetto Antonini, e ospitato nella suggestiva sede della Pinacoteca Civica di Como il 29 giugno 2018. Il gruppo di ricerca che si è occupato di analizzare i dati economici e sociali della diffusione sempre più pervasiva delle nuo- ve forme di ricettività turistica, sotto la supervisione di Rizzardi, ha portato evidenze dei trend in atto e dell’ampiezza geografica, economica e sociale del fenomeno delle case private offerte a fruitori turistici esclusivamente at- traverso canali digitali, evidenziando come l’area storica della città di Como, la città murata, fosse il cuore del cambiamento. E che questo stesse avendo delle ripercussioni anche sul modo in cui la città venisse vissuta durante le ore del giorno.
Durante il convegno, si è inoltre sottolineato che, accanto alle dimensioni cri- tiche per la qualità del vivere della nostre città, ampiamente studiate e docu- mentate anche con casi europei e globali, il fenomeno si inserisce però anche nel filone delle opportunità da cogliere: le piattaforme digitali permettono di mettere in relazione diretta e immediata soggetti distanti ma con interessi complementari, come possono essere un host che offre la propria casa di pro- prietà sita in un piccolo borgo e un ospite straniero interessato a conoscere e a vivere “dall’interno” le caratteristiche di un centro storico tipico del territo- rio nostrano. È un’altra manifestazione della “coda lunga” teorizzata da Chris 4
A.de Seneen, R.M.Maiorano, R.Reali (2020): SDG’s 4 business - manuale che integra alcune
metodologie di management e analisi dei processi aziendali alla struttura della sostenibilità così come declinata dai Development Goals stabiliti dall’ONU.
Anderson e alla base di numerosi modelli di business e strategie di rilancio, che vede il mercato “di nicchia” come quello più promettente per gli anni che stiamo vivendo e a venire5.
Interessante sottolineare come già da anni si sia sviluppata una relazione im- portante con due ricercatori quali Salvatore Iaconesi e Oriana Persico che hanno condiviso progettualità molto importanti sul tema della attivazione di processi di condivisione all’interno e non solo di sistemi urbani tra loro mol- to differenti per area geografica e stratificazione storica6. Tra i tanti progetti presentati segnaliamo l’esperienza bolognese di HUB – Human Ecosystems Bologna7, come quella di Somerset House – Persona Non Data8 - tra loro mol- to differenti ma orientate sempre allo sviluppo di relazioni generative tra le persone e le comunità, siano esse visitatori di un museo o di un’installazione artistica, o cittadini impegnati nell’associazionismo e nelle molteplici forme di volontariato che caratterizzano il tessuto sociale delle comunità cittadine italiane.
Principali riferimenti bibliografici
1. Caruso di Spaccaforno, A., & Caprio, S. (2013). Piccoli Borghi. Processi di rinasci- ta attraverso il recupero delle identità locali. Como: La Scientifica Editore. 2. De Seneen, A., & Rizzardi, E. (2018). Take your smart city to the next level by le-
veraging City Data. Major Cities of Europe workshop - Firenze 2018. Major Cities of Europe.
3. De Seneen, A., Maiorano, R. M., & Reali, R. (2020). SDG’s 4 business. Roma: Cibele. 4. Fumagalli, L., & Rizzardi, E. (2019). Il marketing simbiotico. Mercati di nicchia e
metodologie di marketing digitale ad alta intensità relazionale. Quaderni di Ri- cerca sull’Artigianato, 443-460.
5. Iaconesi, S., & Persico, O. (2017). Digital Urban Acupunture. Springer. 6. Toson, C. (2015). Il racconto dell’albergo diffuso.
5Cfr L. Fumagallli, E. Rizzardi “Il marketing simbiotico. Mercati di nicchia e metodologie di
marketing digitale ad alta intensità relazionale”, Quaderni di ricerca sull’artigianato, Il Mulino, 2019.
6 Salvatore Iaconesi e Oriana Persico, Digital Urban Acupunture, Springer 2017.
7
Progetto realizzato in collaborazione con il Comune di Bologna, Co-Bologna, LabGov, e Ur-
ban Center. Per maggiori informazioni consultare: http://www.comune.bologna.it/news/hub- human-ecosystems-bologna.
8 Progetto realizzatoin collaborazione con Somerset House, the Digital Humanities Department
Abstract
La fattibilità di un’idea e quindi di un progetto di trasformazione urbana rela- tiva a un’opera di edilizia civile o a un’infrastruttura è strettamente correlata alla sostenibilità della medesima iniziativa nel lungo termine. Il paradigma della sostenibilità presuppone la declinazione nella componente ambientale, economica e sociale. A tal fine, come previsto dal Codice appalti, il progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrebbe individuare (i) l’equilibrio econo- mico e finanziario, nonché (ii) tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esi- genze da soddisfare e alle prestazioni da fornire.
La valutazione economica del progetto si basa quindi su un appropriato studio di fattibilità finalizzato a verificare ex ante, con approccio olistico, in un’ottica di Life cycle management, la possibilità di realizzare la migliore idea progettuale in considerazione dell’analisi di tutti i profili tecnici ed economi- ci, inclusi gli aspetti urbanistico-edilizi e legali, unitamente alla sostenibilità finanziaria e gestionale dell’opera nel lungo termine.
Keywords:
Sostenibilità. Urban development. Smart City. Valutazione economica dei progetti. Estimo. Project cycle management. Life cycle management.