nelle falangi delquale sinoveravanoipiù se-gnalaticampionidellaCristianità.
€ Chi sonoque’duelà? » chiese a Berta Goffredo, indicandoidue compagnidella gio-vane Anglo-Sassone, chevide arrivare a qual-chedistanza dal padiglione.
« L’un diessi èilnavicellaio, che*miha trasportataqui;l’altro
un
vecchioYarengo
che vennemeco
qual mia scorta edifesa. »«Costoro, disseilGeneralede’Crociati,
come hanno
fattousode’loro occhi in questa spiag-gia,potrebberofareusodelle lorolingue nel-l’altra. Giovinetta
mia
, non penso bene che t’accompagnino. Però non rimarrannoquiche breve tempo.IcittadinidiScutaritarderanno a capirequalsia lanostra intenzione,c brame-reichelanotiziadell’arrivodelPrincipe Tan-credigiugnesse a Costantinopolisolquandoegli c isuoi seguaci velaporteranno. »Berta stessacomunicò aque’dueindividui
idesiderj delcomandantedeiFranchi, senza peròspiegarne loro imotivi.
Come
ènaturale, il navicellaiogridò contro ladurezza di far-gliscapitare nelsuotraffico;Osmundo
sidolse d’un indugiopostoaidoveri diservigioaiquali erachiamato.Ma
Berta,cosìcomandando
Gof-fredo, li lasciònellasicurezza chepresto sa-rebberoinlibertà.Abbandonatiiudiasestessi, ciascundiloropensòad ingannareiltempoin conformitàdelleproprieconsuetudini.Il navi-cellaiosi perdeconsiderando tutte lecoseche erano nuove perlui inquel campo.Osmundo
trovò faccende migliori, perchè qualcuno di Roberto di Parigi.Tom.III. 7
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que'servi gli offersfedacolezione, e sipose so-luto in amicizia conun fiasco di vinonero, trovato dalui tanto squisito,chegliavrebbe fattosopportarerassegnatamenteunacondizione anchepeggiore diquella incuisi trovava;
Il corpocomandato da Tancredi, composto,
come dicemmo
dicinquanta Lancie edel se-guito aciascuna Lanciaassegnato, arrivava adessere di cinquecentouomini senon oltre-passava un tal numero.Dopo
avere preso ia licitaqualcheristoroincomune
,si trovaronoprima
delPinfocata ora delmezzogiorno tutti inarmi ea cavallo. Seguironoalcuniesercizi militari allapresenza degli abitanti diScutari, che destati a curiositàda quegli apparecchi,erano accorsiin granfolla, ecercavano inu-tilmenteindovinare con qualeintenzioneque’
guerrieri avesseroformataunasolacolonna con quattrouominidifronte, sulastrada che ne-cessariamenteguidavaa Scutari,mentre c ca-valli ecavalieri tencanole spalle voltatealla stessacittà. Finalmenteilmarciare retrogrado incominciò, efinchegli spettatori stessi po-terono crederlouno diquegli studjdiequestre maneggio cuila cavalleria de’ Crociati soleva addestrarsi, non ne maravigliarono granche;
ma
quando poi videro questocamminare
a schiena indietrocontinuartanto, checavalieri e cavalli pareano almomento
dipenetrare in si bizzarra guisasotto leporte di Scutari,principiarono a pigliarvento di qualchepiù deliberato propositode’Latini loroospiti.
E
fu ungrido generale allorchéTancredi, e quantialtrieranoprovveduti di cavallimeglio
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Google-*47 avvezzi,cosiarrivarono alporto, ove»’ im-padronironodiunagalea, entro laquale dopo avere collocato semedesimi ei corridori, e disprezzata ognirimostranzadegliuffizialigreci del porto stesso salparonodalla spiaggia.
. INelgiugnere alproprio intento
non
furono così felici altri di que’ Crociati, i cavallide’quali, o eglino stessi
meno
accostumati a con-tinuare insì strano maneggio peruna consi-derabilelunghezzadistrada, dopoesservi du-ratiiltratto dicehto odugento passi, pen-saronoavere usata bastante deferenzaal lor voto, edentrando,nelmodo
praticatodachiun-que
cavalca, nella città,senzaaltrecerimonie s’impossessarono di nonsoquantegalee, chead
ontadegliordini in contrario dell'Irnpera-toreAlessio, si eranofattolecitorimanere da quellabandadellostretto. Alcunimen
abili cavallerizzinonevitaronoperò qualchesconcio, perchecomunque
fosseproverbiod’allora, ca-vallo orboepiùardito,' trattandosi d’uncasoin
cuinècavallonècavalieresapeanoove an-dassero, qualche destriero bruttamentestra-mazzò
, qualche altrourtò in ostacoli grave-mente incomodi al suoretrocedere eleossa de’ cavalieri medesimisofferseromaggioricrisi diquanteuna ordinaria spedizione a cavallo suolpresentarne.’
Que’Latini cui toccòla
mala
sortedi ca»dero, avrebberoinoltrecorso il pericolo di essere trucidati dai Greci, se Goffredo che superò in talenecessità i suoi scrupoli reli-giosi, nonavesse tostospedito uno squadrone di Crociatiper liberaredallenemiche manii
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proprjcompagni,incheriuscironocon grande facilità.
La
maggiorpartede'seguacidi Tan-credi pervennefinalmentead imbarcarsi anor-ma
delloro divisamente, eccetto una o due ventine di essi cherimaseroaddietro.Pure
alcompimento
dell’ideato viaggio fu necessario cheiostessoPrincipediOtranto, emolti de’suoi compagnisiprestassero alle non cavalle-resche fatichedi remiganti, la qual fazione trovaronooltreogni dire scabrosa, atteso elo statodellamarcaedell’atmosfera,e laniuna pratica de’medesimiin tal generedi esercizj.
Goffredo chelistavaansiosamentecontemplando
da
unavicina altura, vedeacon ambascia le difficoltàchegl’incalzavano,fattesempre
mag-giori dalbisognoche aveaquella picciolaar-mata
di navigare di conserto, onde ilegni peggio messi all’ordinec dipiù lento corso faceano perdereetempoccammino
ai più ve-locinavigli,cheeranocostrettiadaspettarli.Cionnondimenoprogredironp,quantobastò per-chè Goffredo
menomamente
nondubitasse,che primadel tramontardelsole allido opposto nonarrivassero..Peressereavvertito del
momento
incui ciò accadrebbe, nel ritirarsi daquella eminenza vilasciòdivedettaunasentinella, conordine di stareben attentaeprontaaportargliene av-viso.Poiché 1’occhiodella predetta sentinella dominava entrambe le spiagge, seil tragetto veniva effettuatodigiornolovedevaella stessa;se lanottesorprendeaque’ Crociati tuttavia na-vigando, ilPrincipediOtranto aveaistruzioni di far conoscerelostatodellasuaflottigliacol
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soccorsodifanali, lacuidisposizione,tali fu-ronole precedentiintelligenze, avrebbe anche indicatose
mai
laflottiglia stessa, nel caso d’incontrar resistenza per parte de’Greci, si fossetrovata inpericolo.Goffredoallora, convocate dinanziasè le magistraturediScutari, intimòallemedesime
il tenere apparecchiato quantonavilio potes-sero procacciarsi
,perun caso di bisogno che lo inducessealla risoluzione di trasportare
un
gagliardo rinforzo d’esercito in soccorso de’suoi compagni dianzi partiti. Indi tornò al