alpericolo,tuttiinciò.convenivano, che qual-che cosaditerribileeraper aria,einquesta tema sino ad un talqual punto li
confer-mava
ilvederein quel giorno le persone mi-litariintantomoto. Si osservavachedrappelli diVarcnghi cd’immortalivenivano' amano
amano
riuniti ecollocati difazioneaipuntipiù fortificatidella Capitale,intantochc la flotti-gli,"-dellegalee, dellebarchecde’legnida tra-sportoguidatada Tancredi,fu osservatamovere da Scutari,eprendere su lostrettola situa-zione piùopportunaall’uopocheilgrossofiotto laconducesseentroilportodiCostantinopoli.Alessio
Comneno
medesimofu scossoda que-stacomparsadiCrociati,piùnumerosidiquanto gli avesseimmaginatiinconseguenzadelle fa-coltà compartitealVarcngo.Ma
inErovardo aveapostalasuaconfidenza,cdera in ciò corso tanto, cheglisarebberomancati iltempoe la via a retrocedere.Un
colloquio pertantoavuto conquestolopose incalma; el’argomento più fortedisicurezzafulanessunaprobabilitàche quellamano
di Crociati,sì tenueaconfronto deH’arditissimaimpresa di assalire Costantino-poli, avessenemmeno
potuto divisarla. Fatto tranquillodaciò, eglispiegava condisinvoltaDigitizedbyGoogle
i53 sprezzatelal’origmediquantoallor sìvcdea a chiglistava d’intorno.«
Era
appena a sup-porsi cheunasingolare battagliaannunziata a squillo ditrombaea portata dell'udito ditanti'
Crociati del
Campo
diScutari, non ne por-tasse quiqualcheduno per sapere l’originee vedere l’esito dellalotta. »Anche
icospiratorifuronoagitati in disparte da timori loroproprj,allorché lapicciolaar-mata
diTancredicomparve
nelBosforo.Age-laste, cavalcataimmantinente
una mala
f si trasferì a quella parte di spiaggia ove or sorge Galata.Quiviincontròilnavicellaio diBerta, chedopo uncertotempo Goffredolasciòin li-bertà, parteper lanessuna importanza d’un cosìoscuroindividuo
, parteancora perchèla naturasuperficiale delle cose che costuiera in istatodidivulgare,potea tenereabadai co-spiratoridi Costantinopoli, noti alBuglione pe’raccontifattigli dallaAnglo-Sassone. Posto allestretteda Agelaste,ilnavicellaio confessò quelche avevaudito dire;cioèchequella flot-tigliaera stata speditaadistanza di
Boemondo,
cchela
comandava
ilcuginodello stessoBoe-mondo
, Tancredi, lacoi ben notabandiera, sventolava sul legnoammiraglio; notiziache confortò anziché scoraggiare Agclaste,ilquale nel corso delle suebrighe aveva anche aperta una segretacorrispondenza con l’astutoe ve-nalePrinciped’Antiochia.Lo
scopo cheinciò il Filosofoebbe, fu l’ottenereaaBoemondo
un corpo de’suoi Crociati, ilquale fosse au-siliareai,cospiratori nelmandare
latrama ad effetto.È
vero cheilCrociato su talpartico-154
lare nonglirispose;
ma
ilracconto del navi-cellaioelavista dellabandieradiTancredi, cuginodello stessoBocmondo,
spiegata su l'El-lesponto, indusseroAgelaste nellapersuasione chelesuepromesse, lesueofferte, isuoidoni avesseroveramente vintol’avaroPugliese,da cui inconseguenzadi ciòfosse stata posta in-sieme la banda d’uomini chesiavvicinava, e che ilFilosofo nonesitò acrederespeditagli invia dirinforzo.Mentre Agelaste tornavaaddietro, urtòquasi
un
individuo,parimentea cavallodiuna mula, imbacuccatononmcn
dilui, ea quanto pa-Teanonmeu
diduivoglioso di rimanere sco-nosciuto.Pure
AlessioComncno,
che ilnuovo
personaggio comparsosu lascenaera l’Impe-ratore medesimo, conobbeAgclaste più alla staturae ai gesti chealvolto, nèpotè conte-nersi dalsusurrargli in passando que’ notis-simi versi,òheai variatigeneri disapere cui pretendeva il Filosofo, sembravano calzanti anziché no:
Grammaticus,rethor,geometres,pictor,alìpes,
jlugur, schoenobu(es, medicus,magus, omnianovit Graeculus esuriens,incoelum jusaerisibit.
Tremò
Agelaste a queirinaspettato suono della voce dell’Imperatore;mà
immediatamente gli fecericuperarelasuapresenza di spirito ilsospettostessodi essersi traditoperaverne mancato unistante.Indi, senzapensar piùche tantoalgradodellapersonacuicredèbenfatto ilrispondere, non seppeastenersidal proffe-rireun'altracitazionechepotesserendere con-traccambio diagitazioni a suavoltaadA
Ics»DigitizedbyGoogle
i55
«io.
E
fuil versochesinarramormorato
dallo spettro diCleoniceall’orecchio deltiranno,da
luitoltadi vita:
Tucolejustitiam
,tequeatquealiosmantiultor.
La
sentenzae lericordanze chele si co'Ic-gavano, penetraronoquasi aguisa di stilenel cuore defrimperatorc,ilquale continuòlasua strada senza rispondere e senzafar mostra d’avereinteso. '«< Quest’infamecospiratore
,pensava frase, aveacertoi suoi colleghiinpocadistanza; al-trimentis’arrischiava egli a farmi unasimile minaccia?
O
dovrei io temere qualchecosadi peggio!Agclaste, cheadessocpiùchemai su l’orlodella tomba, potrebbeesserestato gra-ziatod’unadiquelle singolari antiveggenze del futuro, chesonoproprie dellasuasituazione attuale,eforseavràparlatomeno
perimpulso del suoraziocinio, che perun preternaturale spirito di prescienza dacuiglisia stato det-tatoil suooracolo.Ma
veramente nell’esegui-reimiei doveri d’imperatore, ho io
commes-setantecolpe per meritare che
mi
si applichi 1’avvcrlimcntodatodall’invendicata Cleoniceal suorapitoree assassino? Credo che no. Cre-do ancora che, ameno
d’un qualcheattodi giusta severità,difficilmente
mi
sarei mante-nutonell’alto seggiosu cui piacque aDio
il collocarmi, csul qualecome
regolatore de’miei popolic
mio
obbligo il sostenermi.Mi
sembra in oltre che lasomma
di coloro i qualiprovaronogli effetti dellamia
clemenza, a calcolofatto contrabbilanciilnumero
de-156
gli altri su cuicaddeilcastigo dovuto ailoro delitti.—
Ma
questavendetta ch’iomi
preside’secondi,ancorché meritata insestessa ,