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3.2.2 Copertine di città:

Come ogni mappa sfogliabile in formato cartaceo, anche la mappa USE-IT ha una

copertina. Essa cambia di anno in anno e, come ogni copertina, ha la funzione di introdurre il contenuto della mappa, la rappresentazione della città in vista della sua visita, della sua esplorazione.

3.2.2.1 Mappa #2012

La copertina dell’edizione 2012 è costruita attraverso la stesura uniforme e omogenea di un fondo un azzurro brillante. Partendo dall’alto a sinistra, seguendo il verso di lettura occidentale, si dispiegano tre fasce orizzontali: una superiore, una mediana e una inferiore. Esse sono leggibili grazie al fatto che si compongono di figure di colore diverso rispetto al fondo, delineate attraverso contorni dall’andamento variegato.

La figura che emerge nella parte superiore è il lettering che compone il nome della città di Bologna; il tratto grafico del lettering risulta meno uniforme in alcune parti, come se fosse graffiato. Esso si differenzia rispetto al fondo grazie ad alcune parti bianche che, non solo lo contornano, ma gli donano uno spessore rispetto a ciò che si trova poco dietro rispetto alla superficie di “sovrimpressione”. Oltre al lettering emergono dal fondo due nuvole sui lati, e un sole tra la lettere “o” ed “l”.

La fascia mediana della copertina è costruita attraverso una configurazione dalla topologia triangolare. La figura che a colpo d’occhio si differenzia rispetto al fondo è quella di colore fucsia e bianca, al centro della copertina. Al suo fianco, spicca un’altra figura, di forma allungata e verticale, dai contorni neri su fondo azzurro. Sebbene a livello posizionale sia accostabile alla figura fucsia, a livello cromatico essa è costruita attraverso contorni complessi, rettilinei e curvilinei, che costituiscono la veduta della città. L’andamento della veduta è sottolineato da una zona dedicata ad un altro lettering con contorni neri e fondo bianco: la scritta “free map for young travellers made by locals” che, posta in sovraimpressione, copre parzialmente sia la veduta della città che la figura fucsia. Della veduta emergono le figure di una cupola, di una torre con in cima un bicchiere, a sinistra, e di una seconda torre, a destra, a cui seguono un profilo stradale porticato con tre edifici. La figura fucsia al centro è una figura umana abbigliata con capelli corti e una lunga veste smanicata color fucsia, occhiali, pelle bianca e libri sotto il suo braccio destro, la quale cinge la Garisenda con il braccio sinistro.

La fascia inferiore della superficie del foglio è costruita attraverso una figura cromatica complessa di forma rettangole, dal fondo bianco, su cui si staglia un lettering composto da vari colori: il logo del network USE-IT “Europe tourist info for young people”. Questa figura è posta

sulla sinistra, e sopra di essa vi è una scritta dal lettering costruito in caratteri tipografici sans serif dal colore bianco – “edition 2012”. Nella parte sinistra vi sono due linee ondulate composte attraverso un lettering dall’andamento curvilineo e ondulato, che seguono il contorno della scritta bianca e nera in sovrimpressione. La prima linea recita l’indirizzo del sito del

progetto bolognese; la seconda il contatto dell’account del progetto sulla piattaforma Facebook. Grazie alla loro configurazione complessiva esse si stagliano rispetto allo sfondo azzurro.

3.2.2.2 Mappa #2013-2014

Impostando la lettura a partire dal fondo verso la sovrimpressione, è possibile suddividere la superficie del foglio tra una zona cromatica color verde acido tendente al giallo – nella parte superiore – e una parte color nero, nella parte sottostante. Tra esse si frappone una fascia mediana, cromaticamente complessa, trattata in verde e nero, bianco, nero e rosso, bianco e nero, con un’ulteriore zona bianca e multicolore182

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Nella fascia inferiore risaltano sul nero due linee composte da caratteri tipografici sans serif in corsivo bianco – a sinistra in basso – e il logo del progetto con l’anno di edizione – a destra. La loro posizione contribuisce a circoscrivere una zona centrale sempre sul fondo nero, a partire dalla quale si staglia una configurazione cromatica color bianco e rosso: una bicicletta. Essa costituisce la base di una configurazione centrale e mediana, la quale si sovraimprime sia rispetto al fondo nero, sia a quello verde. Sulla bicletta poggiano una coda di pesce e una gamba, nella parte a fondo nero. Nella parte a fondo verde, vi sono due busti, uno femminile sulla sinistra e uno maschile, sulla destra, due volti e due oggetti, una bottiglia e un tridente. La figura a sinistra, a torso nudo, con seno rotondo e capigliatura riccia, veste un copricapo e tiene nella sua mano destra una bottiglia di colore verde, lievemente più scura rispetto al fondo. Con il volto verso spettatore, siede sulla parte posteriore della bici e cinge con il braccio sinistro l’altro busto. L’uomo a torso nudo ha capelli ricci e indossa occhiali da sole scuri, imbocca una sigaretta e impugna il manubrio del velocipede con la mano destra. Con la mano sinistra brandisce un tridente, le cui punte sconfinano nella zona cromatico-topologica superiore. Le figure sono leggibili come un giovane Nettuno con la sua compagna, i quali, a cavallo di una bicicletta, solcano un territorio da scrivere “alla volta delle torri” Asinelli e Garisenda, unico elemento appartenente alla veduta della città. Sempre nella fascia mediana, dal fondo verde si stagliano anche altre due figure rettangolari e dalla forma allungata, che curvano lievemente l’una verso l’altra. Al lato sinistro della figura femminile emergono tre figure curvilinee dal contorno nero e fondo bianco, tre vignette che contengono lettering. Un primo tondo ospita la scritta “free map”, il secondo quella “made by locals” e il terzo la dicitura “for young travellers”. La fascia superiore è occupata da una macchia nera curvilinea costituita da una parte orizzontale allungata e da alcune sue propaggini, quasi come dei rivoli. Essa stacca rispetto al fondo verde e circoscrive l’ultima zona costruita attraverso un lettering color bianco, dal tratto omogeneo e dello spessore di circa mezzo centimetro, con caratteri tipografici handwriting in stampatello: Bologna. Il lettering dedicato al nome della città è lambito dalle punte del tridente; a livello topologico e discorsivo gli spuntoni funzionano come guida dello sguardo, le due figure in bicicletta, suggerendo al fruitore della mappa attitudine, atteggiamenti e modi, unitamente !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Il logo del network, il quale è trattato allo stesso modo rispetto alla mappa precedente, ma viene posizionato in basso a destra e non a sinistra rispetto all’edizione precedente.

alla rappresentazione di un mezzo di trasporto, forniscono un modello possibile di fruizione e percorribilità della città.

3.2.2.3 Mappa #2014-2015

La terza copertina si distacca rispetto alle due precedentemente considerate, a parte per alcuni elementi costanti: il logo del network si posiziona ugualmente rispetto alla copertina precedente, in basso a destra. I riferimenti online dei curatori183

si trovano nell’angolo opposto, in alto a sinistra. Anche il lettering relativo alla mappa “free map / made by locals / for young travellers” mantiene lo stesso ordine e quasi lo stesso carattere tipografico rispetto alla copertina precedente, mentre varia per la sua posizione: quasi adagiato su figure curvilinee, precede il lettering dedicato al nome della città. Da un punto di vista grafico ogni lettera che compone la scritta “Bologna”, di colore bianco e dal tratto sottile, viene circoscritta da una forma curvilinea di colore verde scuro e dal contorno tondeggiante, eccetto per il capolettera e la “a” finale, circoscritti da figure a goccia. Le punte di queste due figure a goccia orientano lo sguardo verso il basso e contribuiscono a circoscrivere una zona centrale. Sebbene alcune figure siano costruite attraverso uno stile iconico, il tratto attraverso cui è costruita la copertina è generalmente flat. Lo sfondo viene diviso in due parti grazie a una topologica diagonale. La parte superiore è di colore bianco, quella inferiore di colore verde. Solo la configurazione centrale ha dei contorni: dalla forma esagonale e color verde scuro, grazie ad essi si sovraimprime sulla divisione cromatica del fondo. Il resto delle figure, invece, emerge dallo sfondo per contrasto cromatico. Ai lati della configurazione esagonale, a partire dalle punte delle “gocce” che circoscrivono la lettera “B” e la lettera “A” del toponimo, vi sono delle decorazioni simmetriche di colore verde più chiaro; esse ornano, contornano e indirizzano lo sguardo più in basso, dove vi sono due cuori e due occhi con l’iride colorato di colore azzurro a sinistra e di colore rosa a destra.

All’interno della configurazione centrale, delimitata da contorni esagonali, risalta la direzionalità delle tre frecce centrali verso il basso. Esse sono inglobate ai lati da una decorazione astratta con tondi color giallo su fondo verde scuro; le punte delle frecce sono direzionate verso degli occhiali, i quali si trovano al centro della configurazione. Dietro le frecce, sopra gli occhiali, vi è un tondo color rosa con punti bianchi – presumibilmente una fetta di salume; sotto gli occhiali vi è un cilindro costruito per fasce colorate rossa, rosa, bianca a righe rosse – un bicchiere, unica figura resa attraverso un minimo di tridimensionalità. Quest’asse centrale è inglobato da due assi laterali, nella cui parte sottostante sono disposte la parte iniziale e quella finale di una bicicletta. Nell’angolo in basso a sinistra vi è una vignetta grigia che contiene altro lettering, la scritta “ ‘njoy!”; essa è posta al di fuori della configurazione centrale ma è in relazione con essa grazie alla direzionalità della sua punta.

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Sebbene il vedere sia un’isotopia ricorrente all’interno della copertina – due paia di occhi, un paio di occhiali – della città non viene offerta una veduta o un profilo, quanto più una configurazione di elementi percepibili a colpo d’occhio e che ricordano il modo in cui vengono solitamente organizzati gli elementi che costituiscono stendardi e blasoni. La copertina sembra funzionare come dispositivo di cattura dello sguardo; essa costruisce la mappa come dispositivo che aiuta a vedere e, al contempo, invita al godimento della città. Questa isotopia è costruita attraverso le figure a forma di cuore che circoscrivono gli occhi, la scritta “‘njoy!” la raffigurazione di elementi afferenti al un altro percorso isotopico, quello del del gusto. La raffigurazione di una bicicletta conferma quest’ultima come mezzo preferenziale attraverso cui poter esplorare la città.

3.2.2.4 Mappa #2015-2016

Il contrasto cromatico che costruisce la quarta copertina è tra il verde e il rosso, utilizzati entrambi in varie sfumature – dal verde al verde acqua, al verde pallido, dal rosso acceso e marrone scuro, sino a un arancio pallido. Vi è poi un contrasto eidetico tra curvilinearità – del lettering in alto, del profilo che delinea le nuvole del cielo color verde e dell’andamento del tessuto urbano in basso – e rettilinearità, delle torri, al centro. Si può dire che la configurazione curvilinea eidetica circoscriva la configurazione rettilinea centrale, la quale si staglia ancor di più grazie al contrasto cromatico.

Dall’angolo in basso a sinistra vi è un ulteriore elemento rettilineo, che si sovraimprime per contrasto sulla configurazione cromatica rosso-arancione: di colore blu, esso è formato da una stretta parte cilindrica e tubolare che culmina in una figura a tre punte184

. La punta centrale indirizza lo sguardo verso la configurazione rettilinea del lettering che forma il nome della città: Bologna. Rispetto alle mappe precedenti parte dello slogan diventa sottotitolo del nome: la copertina presenta una “Bologna for young travellers” attraverso una veduta articolata del suo profilo. Esso è costituito a sinistra da due cupole, da tetti a punta, palazzi finestrati, merli e torri; tutte queste figure sono delineate tridimensionalmente, grazie al contrasto tra i toni graduali del rosso e il color marrone scuro, i quali funzionano come dispositivo utile a creare un chiaroscuro. La fonte di luce interna alla rappresentazione proviene da destra e, grazie ad essa, le ombre e la superficie degli edifici sono trattate in maniera modellata. Della veduta si perde il reticolo stradale, ma si percepisce un suo andamento a tendenza concava, simile all’andamento curvilineo a forma d’onda che assumeva il profilo della città rappresentato nella copertina dell’edizione 2012. Mentre la prima copertina presentava la città vista quasi in sezione, dal suo interno, qui Bologna è come se fosse vista lievemente dall’alto. L’artefatto che sembra avere una luce propria è il tridente color blu: sebbene attraverso il tratteggio dell’impugnatura la direzionalità globale venga rispettata, nelle punte il colore blu-azzurro sfuma verso un arancione crema.

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Gli angoli della copertina in alto, a sinistra e a destra, sono occupati da quadrati con contorno scuro. Il primo ospita il lettering “free map” e ingloba una raffigurazione stilizzata della mappa dispiegata, una rappresentazione della carta in mise-en-abyme, che prefigura l’atto della sua fruizione. Il secondo, quasi a marchio di garanzia, ospita il lettering “made by locals”.

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