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Lo studio condotto è di carattere osservazionale retrospettivo. Sono stati inclusi nello studio 135 soggetti con diagnosi di bronchiectasie non da fibrosi cistica effettuata e confermata da tecniche radiologiche, nello specifico HRTC del torace. Tutti i soggetti sono stati sottoposti alle seguenti valutazioni primarie:

- PFR complete con valutazione della volumetria statica; DLCO, test di reversibilità dopo 15 minuti dalla somministrazione di 400 mcg di salbutamolo per via inalatoria, test di provocazione bronchiale con metacolina.

- Esami dell‟espettorato per germi comuni e per micobatteri.

- Conta cellulare dell‟espettorato

- Misurazione dei livelli di Ossido Nitrico Esalato (FeNO)

- Esami Ematochimici

- Valutazione radiologica con TC torace: sede, estensione, tipologia delle bronchiectasie; ricerca di alterazioni correlate a processi infiammatori e/o a malattie concomitanti.

- Valutazione dei tempi medi di diagnosi dopo la comparsa dei sintomi

- Valutazione delle comorbilità respiratorie e/o delle patologie respiratorie pregresse

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Per definire la presenza di asma come comorbilità, sono state valutate alcune componenti funzionali e biologiche che possono individuare la presenza di una componente “asmatica” :

- Test di reversibilità con Salbutamolo positivo secondo i criteri

tradizionalmente accettati ( incremento del FEV1% post bronco dilatatore superiore al 12 % e 200ml.

- Test di provocazione bronchiale con metacolina positivo (PD20 FEV1 < 1mg)

- Elevati livelli di NO nell‟aria esalata ( > 25 ppb)

- Elevati livelli di eosinofili nell‟espettorato spontaneo o indotto ≥ 3%

Questi parametri sono stati variamente combinati tra di loro per selezionare i pazienti con possibile componente “asmatica”.

1. METODI

Tutti i pazienti sono stati sottoposti a spirometria completa. E‟ stato utilizzato il metodo plestismografico per la misurazione dei volumi statici; FEV1 (volume espirato nel primo secondo di espirazione) e SVC (capacità vitale lenta) sono stati misurati con manovra espiratoria lenta, in accordo con le raccomandazioni per la standardizzazione della spirometria stabilite dall‟ERS (European Respiratory Society)(80) . I valori ottenuti sono stato messi a confronto con valori teorici di riferimento, ottenuti dallo studio di una popolazione con analoghe caratteristiche etniche e range di età e basati su età, sesso ed altezza. Per la definizione di limitazione al flusso aereo in espirazione lenta è stato considerato un valore del rapporto FEV1/SVC inferiore all‟88% negli uomini e all‟89% nelle donne.

Per la definizione della componente asmatica sono state utilizzate quattro indagini: test di reversibilità con salbutamolo, test di provocazione bronchiale con metacolina,

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misurazione dei livelli di ossido nitrico nell‟aria esalata, analisi delle caratteristiche citologiche dell‟espettorato spontaneo o indotto. A seguire vengono descritte le modalità di svolgimento di ciascuna delle suddette indagini.

1.1.Test di reversibilità con broncodilatatore

Ad ogni paziente sono stati somministrati 4 puff di salbutamolo, corrispondenti a 400 mcg. La risposta alla somministrazione della sostanza ad azione broncodilatante è stata valutata in base all‟incremento del FEV1 ottenuto a seguito dell‟esecuzione di una manovra di espirazione forzata, dopo dieci minuti dalla somministrazione del farmaco. Un incremento del FEV1 maggiore del 12% e/o di 200ml è stato

considerato indice positivo di reversibilità.

1.2.Test di provocazione bronchiale con metacolina

La metacolina è stata somministrata utilizzando un nebulizzatore a getto connesso con un dosimetro ad aria compressa tarato per erogare 10 mcg per 08-1 sec (procedura descritta da Paggiaro et all.).

Il valore del FEV1 basale di riferimento è stato ottenuto dopo aver fatto inalare al paziente 3 puff di una soluzione di tampone fosfato.

E‟ stata poi successivamente eseguita la somministrazione di dosi crescenti di metacolina (metacolina cloruro liofilizzata in soluzione tampone) per via inalatoria; le dosi sono state somministrate ad intervalli regolari della durata di due minuti ciascuno, secondo la tecnica delle dosi cumulative. Due minuti dopo la fine di ogni serie di inalazioni di metacolina è stata eseguita la misurazione del FEV1.

Il test è stato interrotto quando si è registrata una caduta del FEV1 maggiore del 20% rispetto al valore basale, ottenuto precedentemente a seguito dell‟inalazione della soluzione tampone.

Il risultato è stato espresso in PD20 FEV1: la dose di metacolina (in mg) in grado di provocare una riduzione del valore di FEV1 superiore al 20% rispetto al valore basale. E‟ stato considerato positivo per iperreattività bronchiale aspecifica un valore di PD20 FEV1 inferiore a 1mg di metacolina

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1.3.Determinazione della frazione esalata di ossido nitrico (FeNO)

Nel sottoporsi a questo esame il paziente viene invitato a compiere una massima inspirazione fino al raggiungimento della capacità polmonare totale.

Successivamente il soggetto deve eseguire una manovra di espirazione lenta, della durata di 10 secondi, contro una modesta resistenza, in modo da ottenere un flusso espiratorio costante di 50 ml/sec.

L‟aria esalata dalla bocca del paziente viene campionata attraverso un boccaglio a cui il paziente stesso è collegato; la quantità di NO esalata viene valutata mediante un analizzatore rapido di NO (NO analyser NOA, Sievers 280) secondo il protocollo standardizzato descritto. Sono ritenuti normali valori di concentrazione di NO

nell‟aria esalata inferiori a 25 ppb nella misurazione ottenuta a un flusso di 50 ml/sec (FeNO50).

1.4.Analisi dell’espettorato spontaneo o indotto

L‟induzione dell‟espettorato, quando necessaria, è stata effettuata attraverso l‟inalazione di una soluzione salina ipertonica, nebulizzata mediante un nebulizzatore ultrasonico (Sirius, Technomed, Firenze, Italia). E‟ stata effettuata una misurazione del valore basale di FEV1 e ,successivamente, sono stati somministrati 200 mcg di salbutamolo per aerosol, ai fini di evitare un‟eccessiva broncostenosi. L‟aerosol prodotto dalla nebulizzazione ha una portata di 2,8ml/min e contiene una soluzione di NaCl al 4,5%; la sostanza è stata fatta inalare al paziente per un periodo di durata variabile dai 5 a 15 minuti massimo. Il paziente è stato invitato ad espettorare in un apposito contenitore ad intervalli regolari di 5 minuti ciascuno e, contestualmente, è stata eseguita anche la misurazione dei livelli FEV1. Il test è stato interrotto dopo 15 minuti o a seguito della caduta dei livelli di FEV1 superiore al 20% rispetto al basale. I plugs mucosi presenti nel campione di espettorato sono stati separati dalla saliva e diluiti con ditiotreitolo (0,1% in tampone fosfato) in rapporto 1:4; successivamente sono stati incubati a 37°C per 15 minuti. E‟ stata poi effettuata, a seguito dell‟incubazione, un‟ulteriore diluizione con rapporto 1:10 con annessa filtrazione (per eliminare la componente non fluidificata). Ai fini di separare il pellet cellulare dal sovranatante è stata eseguita una centrifugazione della durata di 10 minuti: il sovranatante è stato congelato a -80°C , mentre il pellet cellulare è stato utilizzato per

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la conta cellulare totale. I campioni, contenenti dalle 30.000 alle 60.000 cellule, ottenuti sono stati centrifugati per l‟allestimento dei preparati citologici e colorati con la colorazione di Diff-Quick.

2. ANALISI STATISTICA

L‟analisi statistica è stata condotta utilizzando il software spss. I dati numerici sono presentati come numeri totali,percentuali del totale,mediane, medie , deviazioni standard come appropriato.

Per le correlazioni tra variabili è stata usata la correlazione lineare in caso di variabili continue con distribuzione normale e la correlazione di Spearman dove almeno una delle variabili non aveva distribuzione normale.

Le differenze di una variabile continua tra due gruppi sono state analizzate con il test di Mann-Whitney, nei confronti tra più di due gruppi è stata usata l‟analisi della varianza (ANOVA) o il test di Kruskal-Wallis come appropriato.

Per il confronto tra due o più gruppi è stato usato il test del chi quadro come appropriato. La p viene considerata significativa quando inferiore a 0,05.

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