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ANDAMENTO DELLA PREVALENZA DEL FUMO IN ITALIA

1. Materiali e metodi

Con l’indagine sono state raccolte informazioni su alcune vaccinazioni raccomandate, previste per diversi gruppi di età. In particolare, si trattava delle vaccinazioni per morbillo, rosolia, parotite, pertosse ed Hib. L’informazione sullo stato vaccinale è stata raccolta per tutti i bambini e ragazzi (fino a 13 anni), indipendentemente dal numero di dosi e dall’età di somministrazione.

I dati sono stati analizzati calcolando la percentuale di bambini vaccinati a livello nazionale per tipo di vaccino e fascia di età (1-2 anni, 3-5 anni, 6-9 anni, 10-13 anni).

Sul campione totale dei bambini di 1-13 anni è stata calcolata la percentuale di vaccinati, rispetto al tipo di vaccino, all’area geografica di residenza (nord-ovest, nord-est, centro, sud, isole) e alla fonte che ha fornito l’informazione (madre del bambino verso altra fonte).

Inoltre è stata calcolata la percentuale di bambini tra 1 e 13 anni vaccinati per morbillo per area geografica di residenza, titolo di studio e classe sociale della

madre.6

5 The Italian Vaccine Coverage Survey Working Group. Childhood vaccination coverage in Italy: results of a seven-regions survey. Bulletin of the World Health Organization 1994, 72 (6), 885-95. Salmaso S, Rota MC, Ciofi degli Atti M, Tozzi AE, Kreidl P, and the ICONA Study Group. Infant immunization coverage in Italy by cluster survey estimates. WHO Bull, 1999, 77(10): 843-851.

6 La classe sociale è stata costruita secondo la classificazione di Schizzerotto, che definisce la classe sociale come l’insieme degli individui e delle loro famiglie che in virtù del controllo esercitato su una o più risorse di potere, occupano simili posizioni sul mercato e nella divisione sociale del lavoro e che, perciò, godono di simili chances di vita. Le classi si articolano in una pluralità di strati, definiti secondo l’intensità del controllo che gli individui posseggono sulla risorsa stessa, l’abilità con cui la utilizzano, lo specifico ramo di attività economica in cui la impiegano, il segmento del mercato del lavoro in cui si trovano inseriti (1994). Le sei classi sono così composte: Borghesia (imprenditori, liberi professionisti, dirigenti, direttivi quadri), Classe media impiegatizia (impiegati), Piccola borghesia urbana (lavoratori in proprio, soci di cooperativa e coadiuvanti operanti in piccole imprese industriali, commerciali e di servizio); Piccola borghesia agricola (lavoratori in proprio, soci di cooperativa e coadiuvanti di piccole imprese operanti nei settori dell’agricoltura, caccia, foreste e pesca); Classe operaia urbana (operai, apprendisti, lavoratori a domicilio occupati nelle imprese operanti nei settori dell’industria, del commercio e dei servizi); Classe operaia agricola (operai, apprendisti occupati nelle imprese operanti nei settori dell’agricoltura, caccia,foreste e pesca). Ai fini dell’analisi la piccola borghesia urbana e la piccola borghesia rurale sono state accorpate in un’unica modalità Piccola borghesia; lo stesso dicasi per le modalità classe operaia urbana e classe operai agricola, accorpate nella modalità Classe operaia.

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2. Risultati

La copertura vaccinale per tipo di vaccino e classe di età è illustrata in Prospetto 1.

Prospetto 1 - Percentuale di bambini vaccinati per vaccino e classe di età. - Bambini tra 1 e 13 anni. (valori percentuali)

CLASSE DI ETÀ Pertosse Morbillo Rosolia Parotite Hib

1-2 anni 74 66 60 59 46

3-5 anni 74 71 64 64 36

6-9 anni 64 68 58 59 22

10-13 anni 53 63 50 48 18

Totale 63 67 57 56 28

La copertura vaccinale più elevata risulta essere quella contro il morbillo (67 per cento), seguita da pertosse (63 per cento), rosolia, parotite (rispettivamente 56 e 57 per cento), ed Hib (28 per cento). Per tutte le vaccinazioni tranne l’Hib, la percentuale di vaccinati è maggiore nella fascia di età 3-5 anni, e decresce progressivamente tra i bambini più grandi. Per l’Hib, le coperture vaccinali più elevate si registrano invece nei bambini più piccoli, tra 1 e 2 anni di età.

La copertura vaccinale per area geografica è illustrata in Grafico 1; per tutte le vaccinazioni, la percentuale di vaccinati è maggiore nel nord-est, dove varia da un massimo del 79 per cento per il morbillo ad un minimo del 33 per cento per l’Hib.

Il nord-ovest e il centro mostrano valori sovrapponibili, mentre la percentuale di vaccinati è minore al sud e nelle isole. Fa eccezione la vaccinazione anti-Hib, per la quale le minori coperture vaccinali vengono osservate al centro e al sud.

Per quanto riguarda la fonte delle informazioni, la copertura vaccinale risulta essere più elevata quando risponde la madre rispetto ad un altro familiare (Grafico 2).

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Grafico 1 - Percentuale di bambini vaccinati per tipo di vaccino ed area geografica. Bambini tra 1 e 13 anni di età.

Grafico 2 - Percentuale di bambini vaccinati per tipo di vaccino e fonte delle

informazioni. Bambini tra 1 e 13 anni di età.

Analizzando i dati della vaccinazione antimorbillo, la percentuale di bambini vaccinati risulta essere direttamente proporzionale al titolo di studio della madre in tutte le aree geografiche tranne il nord-ovest dove il valore più basso di bambini vaccinati, si registra in corrispondenza di un livello medio di istruzione della madre (Grafico 3). 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

perto ss e m orbillo ros olia parotite H ib

%

va

cci

nat

i

N o rd-ove st N ord-es t C entro S ud Is ole

0 1 0 2 0 3 0 4 0 5 0 6 0 7 0 8 0

p e rto s s e m o rb illo ro s o lia p a ro tite H ib

% va

cci

na

ti

101

Grafico 3 - Percentuale di bambini tra 1 e 13 anni di età vaccinati contro il morbillo, per area geografica di residenza e titolo di studio della madre.

Al contrario, non sembra esserci una chiara associazione tra copertura vaccinale e classe sociale della madre (Grafico 4). Le coperture vaccinali più elevate (> 80 per cento) si osservano nel nord est, per i bambini le cui madri sono classificate come borghesi o piccolo borghesi, ed al centro, tra le madri che non lavorano, o sono classificate come borghesi. Al contrario, le coperture vaccinali più basse (<60 per cento) si osservano per i bambini del sud e delle isole, le cui madri rientrano nella classe operaia o nella piccola borghesia.

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

nord-oves t nord-est c entro sud isole

%

va

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= > scuo la m edia superio re sc uo la m edia infe rio re = < scuo la elem entare

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Grafico 4 - Percentuale di bambini vaccinati contro il morbillo, per area geografica e classe sociali della madre. Bambini tra 1 e 13 anni di età.

Conclusioni

I risultati delle indagini di copertura vaccinale condotte negli anni novanta mostrano come, pur essendo stati compiuti molti progressi in tema di prevenzione vaccinale, alcune delle vaccinazioni siano ancora scarsamente praticate. In particolare, la percentuale di bambini vaccinati contro il morbillo è insufficiente a

controllare la malattia e mostra grandi differenze tra regioni7.

In generale, i risultati dell’Indagine Istat sulle condizioni di salute 1999-2000 appaiono coerenti con quanto atteso: la proporzione di vaccinati è maggiore nelle coorti di nascita più recenti e nel nord Italia rispetto al centro-sud. Come documentato da altri studi, anche il livello di istruzione della madre appare correlato alla copertura vaccinale, con una migliore compliance tra le madri più istruite. Tuttavia c’è da tenere presente che le informazioni raccolte, basandosi esclusivamente sulle dichiarazioni fornite dai familiari dei bambini, potrebbero contenere una certa distorsione dovuta all’effetto memoria. È forse questo il motivo per il quale la percentuale di bambini vaccinati è più alta quando sono le madri a

7 Salmaso S, Rota MC, Ciofi degli Atti M, Tozzi AE, Kreidl P, and the ICONA Study Group. Infant immunization coverage in Italy by cluster survey estimates. WHO Bull, 1999, 77(10): 843-851.

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 N ord-ovest Nord-est C entro S ud Isole % vacc inati

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rispondere (presumibilmente le madri, rispetto ad altri familiari, ricordano meglio le vaccinazioni effettuate dai propri figli). La distorsione dovuta al ricordo va comunque considerata nell’interpretare i risultati dell’indagine, e può spiegare alcuni dati difficilmente interpretabili altrimenti, come ad esempio l’esecuzione della vaccinazione anti-Hib, dichiarata anche per i bambini di età superiore ai 10 anni. È difficile ritenere attendibile questo risultato, dato che il vaccino anti-Hib è stato introdotto in Italia nel 1995, e non è indicato nei bambini che hanno più di 5 anni.

Per quanto riguarda le prospettive future, l’indagine, che utilizza quanto riferito dagli intervistati, potrebbe essere utilizzata a complemento di quanto rilevato routinariamente dalle Regioni, per ottenere informazioni sui motivi di mancata vaccinazione dei bambini e sull’attitudine e la conoscenza delle famiglie in tema di prevenzione.

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Bibliografia

Ministero della Sanità. Decreto 7 aprile 1999. Nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l’età evolutiva.

Ministero della Sanità. Divisione Generale Servizi Igiene Pubblica. Revisione schede di rilevazione connesse alla sorveglianza delle attività vaccinali. 17 gennaio 1995, 440.2/26V/409

Salmaso S, Rota MC, Ciofi degli Atti M, Tozzi AE, Kreidl P, and the ICONA Study Group. Infant immunization coverage in Italy by cluster survey estimates. WHO Bull, 1999, 77(10): 843-851.

The Italian Vaccine Coverage Survey Working Group. Childhood vaccination coverage in Italy: results of a seven-regions survey. Bulletin of the World Health Organization 1994, 72 (6), 885-95.

LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE