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SOLUZIONI E POSSIBILI PUNTI D’INCONTRO

4.2 Scenario attuale: interventi autorizzat

4.2.4 Meeting Icone

Manifestazione nata nel 2002 a Modena, nel momento di maggior successo del postgraffitismo, comprende diversi appuntamenti stagionali, e nasce con l’obiettivo esplicito di valorizzare le opere di strada, rimarcando il fatto che molti streetartists hanno ormai acquisito una maturità classica e tecnica che va ben oltre il semplice utilizzo della vernice spray. Il nome è stato suggerito dalle opere di Stag(fig. 39), primo ospite invitato, che usava un’icona anziché firmarsi. Quando si organizza un festival di graffiti ci vuole un percorso condiviso con l’amministrazione pubblica, si può puntare alla nascita dei graffiti come reazione al degrado urbano. Ai comuni in zona son stati richiesti dei permessi direttamente agli assessorati alla cultura o all'ufficio patrimonio. Di seguito riporto l’intervento di Pietro

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Rivasi, curatore della manifestazione, alla conferenza sulla street art e la riqualificazione urbana, tenutasi sabato 25 Gennaio 2014, a Setup Art Fair, Bologna.

“Ho cominciato a organizzare eventi di writing essendo writer io stesso, parecchi anni fa, il primo nel 2000; Icone nasce nel 2002 cercando di fare qualcosa che fosse un po’ diverso dal vecchio concetto di Hall of Fame, e unire comunque la realizzazione di murate di graffiti anche all’esposizioni di persone che stavano cercando di andare oltre quello che era fare i pezzi, e quello che è stato quindi poi definito postgraffiti. Icone nasce nel 2002, con un approccio di questo tipo: facciamo domanda come associazione culturale in comune, con dei progetti, chiediamo l’assegnazione di spazi puntando sulla parola “riqualificazione” e in particolare riqualificazione urbana. Come writers siamo andati in giro cercando quelli che secondo noi potevano essere i posti più adatti e che potevano esserci concessi senza particolari intoppi, diciamo, e quindi ci siamo concentrati su delle grosse infrastrutture urbane, le prime cose su cui abbiamo lavorato sono stati dei cavalcavia e questo tipo di infrastrutture. Riqualificazione urbana è l’espressione chiave per fare breccia negli assessorati, soprattutto anni fa in cui questo fenomeno non aveva ancora preso piede e non aveva tutta questa pubblicità anche sui media nazionali grazie ad alcuni artisti che sono diventati nel frattempo molto importanti,non era così scontato che questi spazi venissero concessi facilmente uno spazio industriale. Per ciò che ci riguarda, una buona parte dei lavori proposti erano graffiti più che disegni, e quindi più difficilmente comprensibili dalla gente comune. A Modena uno dei luoghi dove abbiamo realizzato più interventi è stato l’ex palazzetto dello sport, che veniva utilizzato ma non ristrutturato, quindi versava in una situazione poco piacevole dal punto di vista estetico, e situato in una situazione molto visibile di Modena, vicino alla stazione delle corriere, vicino allo stadio, vicino a delle scuole e anche molto vicino al centro. Per la prima volta nel 2004 ci è stato concesso dall’amministrazione questo spazio e su queste pareti si sono avvicendati parecchi artisti di fama internazionale, italiani e non, tra cui Blu, Ericailcane, Eshif, Nunca dal Brasile, Herbert. L’ultimo anno abbiamo cercato di applicare il concetto di riqualificazione o comunque di aggiunta di valore alle pareti ai paesi colpiti dal terremoto di ormai due anni fa, e quindi abbiamo tentato di portare gli artisti che siamo riusciti con maggiore visibilità possibile in questi posti, 9 luoghi per l’esattezza, in particolare a Camposanto siamo riusciti a fare l’intervento meglio riuscito, grazie anche ai ragazzi che sono venuti a disegnare; i disegni son

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stati fatti sul cavalcavia ferroviario che è stato costruito da poco con l’intento di sfruttare la visibilità che ha attualmente la street art a livello internazionale per mantenere alta l’attenzione dei media su queste zone che in realtà sono state lasciate abbastanza abbandonate a se stesse, e devo dire che soprattutto a Camposanto dove è stato realizzato un lavoro molto bello di Ericailcane e Bastardilla la cosa sta avendo abbastanza successo, perché quest’immagine ha fatto il giro di diversi blog e diversi siti, e così in piccolissima parte si riesce a far parlare anche di un paese che effettivamente non ha tantissima altra attrattiva. Ecco, il fatto di riutilizzare lo stesso luogo, in questo caso il palazzetto dello sport, dimostra di non avere dal punto di vista dell’artista nessun tipo di tensione alla durata perenne, dal punto di vista dell’organizzatore e del curatore del festival neanche, e che dovrebbe essere un tassello per cui le amministrazioni inizino a comprendere che questo tipo di espressione artistica non ha la pretesa di essere durevole nel tempo. Questa espressione artistica non ha la pretesa di essere durevole nel tempo, perché esiste un forte dinamismo, i luoghi vengono riutilizzati nei diversi anni dai diversi artisti. L’ultima edizione di Icone, quella del 2013 si chiamava icone 5.9 (fig. 40)poiché oltre a lavorare nell’area di Modena, si è espansa in tutta la provincia di Modena e forse anche un po’ fuori, perché il tema dell’anno e il tentativo pera quello di lavorare nelle zone che nel 2012 sono state colpite dal terremoto, e che purtroppo in alcune minime parti sono state colpite anche dall’alluvione ultimamente. Il criterio e il principio della riqualificazione urbana assume anche in questo caso dei toni sociali non indifferenti. Chiudo sottolineando quest’aspetto: per quanto un’iniziativa come questa (SETUP, ndr)fa rivivere un posto che era abbandonato da parecchio tempo e lo fa vivere portando gente interessata a un certo tipo di cose, e quindi fa cambiare anche la fruizione dell’intero quartiere o comunque dell’intera zona per un periodo, la street art da sola non ce la fa. Piuttosto servono interventi di questo tipo che portino persone con interessi diversi in posti che normalmente invece hanno frequentazioni- se parliamo di sottopassaggi di periferia ad esempio-: se uno facesse una serie di iniziative culturali verrebbe realmente valorizzato, cambierebbe aspetto. “

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4.2.5 Bando per la valorizzazione della street art e del writing urbano, ANCI,