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METODI INDICATI DALL’ORGANISMO ITALIANO DI VALUTAZIONE (OIV)

DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

6. VALUTAZIONE DEI BENI IMMATERIALI E DEL RELATIVO CONTRIBUTO ECONOMICO

6.3. CONTRIBUTO ECONOMICO E I METODI PER LA SUA DETERMINAZIONE

6.3.3. METODI INDICATI DALL’ORGANISMO ITALIANO DI VALUTAZIONE (OIV)

A dicembre 2015, l’Organismo Italiano di Valutazione ha pubblicato la bozza del Discussion Paper riguardante i criteri per la stima del contributo economico dei beni immateriali usati direttamente ai fini del regime del Patent Box; criteri che sono anche complementari con quelli indicati dall’OCSE. Il documento sottolinea come l’utilizzo, quando possibile, di più criteri di valutazione permetta di determinare un reddito figurativo che minimizza gli elementi soggettivi di stima, che sono pur sempre presenti, e massimizza l’uso di informazioni di fonte oggettiva, interna o esterna.

I criteri che l’OIV presenta, sono:

• Il criterio del Relief from Royalty ( metodo delle royalties presunte );

• Il criterio dell’Excess Earning ( metodo del reddito differenziale );

• Il criterio del With or Without ; • Il criterio del Reddito Implicito.

La corretta applicazione dei metodi sopra elencati richiede di adottare inoltre una duplice prospettiva; quella del partecipante del mercato, un generico operatore attivo nel settore dove l’intangibile viene impiegato e quella dello specifico soggetto che detiene il controllo dell’attività immateriale. Il reddito figurativo del bene dovrebbe essere, pertanto, il frutto della contrapposizione tra ricavi figurativi, stimati adottando la prospettiva del partecipante al mercato, e costi, diretti ed indiretti, effettivamente sostenuti dalla specifica entità. La bozza del documento pubblicato dall’OIV, specifica infatti che “ quando si giunge alla stima del contributo economico del bene

immateriale al reddito corrente del contribuente è necessario comunque sviluppare un conto economico figurativo del bene immateriale utilizzato direttamente. Ciò in quanto l’agevolazione fiscale richiede un collegamento diretto fra le spese di ricerca e sviluppo del bene immateriale ed il reddito derivante dall’utilizzo del bene immateriale stesso, nel rispetto del nexus approach”.

RELIEF FROM ROYALTY

Il fondamento del metodo è rappresentato dalla determinazione del contributo del bene immateriale secondo il flusso di royalty che l’impresa avrebbe dovuto pagare ad un terzo per potere ottenere il bene in licenza. Il reddito del bene viene calcolato detraendo gli ipotetici costi di mantenimento e sviluppo del bene, sia diretti che indiretti, dalla royalty figurativa che verrebbe riconosciuta a una terza parte per utilizzare in licenza il bene.

La formula prevista è: ( Ricavi x Tasso di Royalty ) – ( Costi

diretti + Costi indiretti )

L’applicazione del metodo Relief from Royalty si compone delle seguenti fasi:

• Determinazione di una royalty lorda sulla base dei contratti di licenza rilevati sul mercato, aventi ad oggetto beni intangibili comparabili. Per l’analisi di comparabilità occorre considerare quanto previsto dalle Linee Guida OCSE in materia di transfer price, considerando la natura del bene immateriale, le condizioni contrattuali ed il tipo di royalty lorda o netta;

• Individuazione dei flussi di ricavo rilevanti su cui applicare il tasso atteso scelto, sulla base delle linee di business in cui il bene è utilizzato;

• Individuazione dei costi connessi allo sfruttamento del bene immateriale, ossia quelli di mantenimento, accrescimento e sviluppo ( costi diretti e indiretti riferibili al bene immateriale ). Le difficoltà legate a questo metodo riguardano l’effettiva comparabilità dei dati, la mancanza di una base di dati di riferimento e l’eventuale carenza di informazioni a disposizione.

EXCESS EARNING

L’Excess Earning ( metodo di tipo patrimoniale ) si basa sulla determinazione dell’utile che l’impresa otterrebbe se non avesse la proprietà di alcuno dei beni diversi dall’intangibile stesso. Questo

metodo prevede di calcolare la differenza tra il reddito del contribuente e il return on e il return off di tutti i beni di cui egli dispone, materiali e immateriali, escluso il bene immateriale per cui si vuole calcolare il contributo economico. In sostanza si determina il reddito che residuerebbe se la società avesse in licenza e pagherebbe un canone di locazione per il bene di cui dispone.

In via preliminare si determina il fair value dei beni diversi dal bene oggetto di analisi e si applica un tasso di rendimento appropriato; si ipotizza, quindi, il costo opportunità degli altri beni immateriali ( cosiddetto CAC – Contributory Asset Charge ). A sua volta, il valore così determinato per tutti i beni si sottrae al reddito operativo ( EBIT ) e il reddito che residua è il reddito attribuito al bene intangibile e rappresenta direttamente il reddito figurativo agevolabile.

Il documento presentato dall’OIV dà alcune indicazioni circa la scelta corretta per la stima del tasso di rendimento che ritiene legato al grado di rischio:

Tipologia asset Livello di rischio Ipotetico tasso di

rendimento

Attività

immateriale Medio - Alto

Tasso di rendimento compreso tra il costo dei

mezzi propri ed il costo medio ponderato del

capitale

Attività materiale Medio - Basso

Tassi di finanziamento a lungo termine ( es. mutui -

leasing ) Capitale circolante

netto Basso

Tassi di finanziamento a breve termine

Il metodo dell’Excess Earning si rileva appropriato per la determinazione del valore di un bene intangibile primario, ossia quello che svolge un ruolo di fondamentale importanza nell’impresa. La difficoltà di applicazione di questo metodo è, invece, rappresentata dalla corretta individuazione del valore corrente di tutti i beni di cui dispone l’azienda e nel caso in cui vi sia capitale circolante netto negativo, che va ad aumentare il valore del bene immateriale, distorcendo il valore effettivo e reale del reddito figurativo.

WITH OR WITHOUT

Il criterio del With or Without è un metodo indiretto di determinazione del vantaggio economico perché calcola il maggior reddito prodotto dall’impresa dotata dell’intangibile, attraverso il cosiddetto premium price ovvero attraverso i minori costi sostenuti rispetto ad un’impresa che è dotata della stessa struttura, di beni comparabili ma non di quel bene immateriale. Tale metodo trova applicazione in particolare nel caso di stima del valore di marchi, attraverso il confronto tra un prodotto con marchio ed uno senza dotato delle stesse caratteristiche del prodotto da testare. Si utilizza quindi un’analisi differenziale, tramite il paragone con imprese simili che però non possiedano il bene considerato. Il valore dei redditi differenziali corrisponde al valore del bene intangibile.

Il metodo trova applicazione attraverso due fasi:

• Determinazione del premium price, quale differenza tra il prezzo del prodotto che viene creato o venduto grazie al supporto del bene intangibile da stimare ( azienda brand ) e il prezzo di un prodotto equivalente, che però sia stato creato o venduto senza il supporto di tale bene ( azienda unbrand ); • Moltiplicazione del premium price per le quantità vendute dalla

società che detiene il brand. Il valore così ottenuto rappresenta il differenziale totale ascrivibile al bene oggetto di analisi. All’interno del premium price è importante tenere conto dei maggiori costi operativi di produzione e/o di vendita. Nel caso in cui non si dispone delle quantità vendute, il metodo di calcolo può basarsi sul rapporto tra i ricavi e il costo del venduto della società che possiede il brand rispetto alla società unbrand. Il premium price così ottenuto sarà poi ripartito dall’intangibile sulla base dei costi riferiti al bene immateriale rispetto al totale dei costi operativi.

REDDITO IMPLICITO

Il metodo del reddito implicito, utilizzabile soltanto se l’impresa conosce il valore di mercato del bene immateriale, si base sull’assunto che il valore è funzione dei flussi di reddito che esso potrà generare. L’applicazione del metodo si compone di quattro fasi di calcolo:

a) Determinazione del valore di mercato corrente del bene intangibile. Rappresenta il valore che un terzo sarebbe disposto a riconoscere per l’acquisto del bene oggetto di agevolazione. È

possibile utilizzare come base informativa anche valutazioni eseguite per altri scopi;

b) Stima di un tasso di rendimento congruo. È possibile fare riferimento alle tecniche di stima del Capital Asset Pricing Model. Può essere una media ponderata del costo delle fonti di finanziamento ( debito e mezzi propri ) che un soggetto terzo potrebbe reperire per acquisire l’attività immateriale;

c) Stima della vita utile residua del bene immateriale ed in alcuni casi può essere anche indefinita;

d) Identificazione del reddito implicito annuo quale funzione del valore dell’intangibile, del tasso di remunerazione e della vita utile residua.

La formula che riassume il calcolo:

Reddito = Valore corrente x ( tasso di remunerazione – tasso di crescita del reddito )

Secondo l’OIV, il punto di forza del metodo è rappresentato dal fatto che il valore attribuito ai fini del Patent Box è vicino a quello del mercato. Inoltre è un metodo che può essere utilizzato per qualsiasi bene immateriale. Per quanto riguarda, invece, i punti di debolezza, oltre alla non facile determinazione del valore di mercato del bene, il metodo assume che i redditi siano costanti e che crescano nel tempo, pertanto se sono ipotizzabili consistenti fluttuazioni dei flussi di reddito nel corso degli anni, il criterio potrebbe essere poco realistico.

6.3.4. METODI RESIDUALI PROVENIENTI DALLE TECNICHE DI