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Il luogo metropolitano: il Centro sociale anziani “Il Parco” Il luogo metropolitano, all’interno del Quartiere Borgo Panigale,

L’ESPERIENZA EMPIRICA

5. LA RICERCA EMPIRICA

5.3. Contesto territoriale e oggetto di analis

5.3.3. Il luogo metropolitano: il Centro sociale anziani “Il Parco” Il luogo metropolitano, all’interno del Quartiere Borgo Panigale,

che è stato selezionato in qualità di oggetto diretto e, contemporanea- mente, sfondo per le analisi empiriche consiste dunque nel Centro so- ciale anziani281 “Il Parco”.

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Tra Borgo Panigale ed il confinante Comune di Casalecchio di Reno sono attualmente pre- senti diversi centri commerciali (tra cui ipermercati e supermercati).

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Come potremo leggere direttamente dalle testimonianze degli intervistati riportate nei pa- ragrafi successivi.

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Anno in cui fu distrutto da un incendio. 281

L’esperienza dei Centri sociali, nata a Bologna a cominciare dalla metà degli anni Settanta, si è presto diffusa sull’intero territorio regionale (quindi a livello nazionale), al punto che og- gi, nella sola Regione Emilia-Romagna, i Centri anziani (che, come “Il Parco”, fanno parte dell’Associazione Nazionale dei Centri Sociali, Comitati Anziani ed Orti – ANCeSCAO) su- perano abbondantemente le 300 unità (mentre a livello nazionale, stando ai dati pervenuti dall’Associazione, al 31 dicembre del 2005 i Centri anziani ammontavano a 1180 unità).

La scelta è ricaduta su questa particolare realtà in seguito ad una fase di orientamento e studio, inaugurata con una serie di colloqui in profondità rivolti a determinati testimoni qualificati282 in merito alla condizione degli anziani nel Quartiere.

Nel dettaglio, sono stati intervistati il Responsabile ed alcune fi- gure professionali (due Assistenti sociali e una operatrice dell’Ufficio Filtro283) legate al Servizio Assistenza Anziani (S.A.A.) di Borgo Pa- nigale, a cui è stato, fra l’altro, richiesto di illustrare i più importanti luoghi di ritrovo ed aggregazione degli anziani nel territorio. In segui- to a questi contatti, oltre ad avere avviato una ricerca di tipo documen- tale, si è provveduto a realizzare – sostanzialmente durante i mesi e- stivi dell’anno 2005 – diversi sopralluoghi nelle zone indicate, quindi si è giunti a concentrare definitivamente la nostra attenzione sul Cen- tro “Il Parco”.

Ora, se per una spiegazione approfondita dei motivi che hanno portato a prendere questa decisione si rimanda al successivo paragrafo di matrice metodologica (5.4.), qui appare importante offrire una bre- ve presentazione284 di questo peculiare e indubbiamente significativo luogo metropolitano.

“Il Parco”, la cui sede è ubicata ufficialmente al numero civico 4 di via E. A. Poe, in pratica si trova incastonato nell’area – quasi una sorta di “quadrilatero”285 – compresa fra tre importanti arterie del traf- fico urbano (a nord via Emilia Ponente, a sud viale Palmiro Togliatti, a est la strada che unisce le precedenti – via della Pietra) e una strada interna (via del Faggiolo). A tale riguardo, si deve però subito rilevare che, malgrado il medesimo sia collocato nelle vicinanze di queste strade ad elevatissima percorrenza, comunque non si affaccia su nes- suna di esse, bensì rimane in disparte, al riparo dai rumori delle auto-

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Ovvero come «persone “informate sui fatti”… in possesso di una informazione “privilegia- ta”» [Delli Zotti, 1997: 103].

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L’Ufficio Filtro di Quartiere svolge la funzione di smistare i contatti allacciati dai cittadini agli uffici di competenza specifica, laddove non sia possibile all’operatore rispondere diretta- mente alla domanda posta dall’utente.

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Per la storia del Centro si rimanda il lettore al primo paragrafo dedicato all’analisi delle ri- sultanze empiriche (5.4.1.).

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mobili incessantemente in transito, ad appena poche decine di metri. Tant’è che questo elemento conferisce al posto un’atmosfera decisa- mente tranquilla, pressoché salvaguardata dall’inquinamento acustico percepibile entrando ed uscendo dalla porzione di territorio in cui è si- tuato.

Il Centro sociale, inaugurato nel 1987 (ormai prossimo al vente- simo compleanno), consta essenzialmente di una costruzione su due livelli, alla quale è stata aggiunta da qualche anno una veranda, ampia alcuni metri quadrati286. Al piano terra, suddiviso in tre ambienti (una stanza grande ed una piccola nel caseggiato, più lo spazio esterno cin- to dalla veranda) sono presenti un piccolo bar, tre tavoli da biliardo, nonché un numero notevole di tavolini e di sedie287, più i servizi igie- nici. Il piano superiore, invece, oltre ad ospitare l’ufficio in cui opera- no i volontari che si occupano dell’amministrazione del Centro (as- sieme al secondo bagno), è sostanzialmente formato da un’unica gran- de sala (talvolta divisa da un paravento rimovibile), in cui sono soli- tamente collocati 8 tavolini con 4 sedie ciascuno)288.

Di fronte all’entrata principale dell’edificio si distende un bel parco pubblico289 (da qui il nome “Il Parco”), il cui verde – dalla pota- tura degli alberi alla tosatura dell’erba – è affidato direttamente al la- voro dei volontari che operano nel Centro.

Adiacente alla struttura in mattoni è stato costruito un campo da bocce, ad uso esclusivo dei soci de “Il Parco”290, così come un piccolo gazebo (impiegato per la cottura di crescentine ed altre cibarie, in oc- casione delle feste programmate o di eventi speciali). Oltre a questi,

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Per una foto dell’esterno del Centro sociale e della veranda si veda l’allegato G. 287

I tavolini sono 14, ciascuno fornito di 4 sedie. 288

In realtà i tavolini e le sedie disponibili sarebbero molti di più, però questi vengono dispie- gati solamente in occasione dell’organizzazione di eventi collettivi (per esempio le cene per soci).

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Adiacente al piccolo Giardino “Imra Negy”. 290

Poiché “Il Parco” è affiliato all’Associazione ANCeSCAO, che raggruppa moltissimi Cen- tri anziani in Italia, nonché per ragioni statutarie, al fine di usufruire dei servizi presenti nel Centro è necessario sottoscrivere una tessera, di costo minimo (5 euro) e durata annuale. No- nostante la maggior parte dei soci siano persone in terza e quarta età (da qui l’ulteriore speci- ficazione con il quale spesso viene nominato: Centro sociale anziani), questa può essere ac- quisita da chiunque, anche minorenni, senza discriminazioni di alcun genere.

sono altresì presenti una pista per pattinaggio su rotelle (munita di ca- nestri da basket)291, un tavolo da ping-pong in pietra292, assieme ad una nutrita serie di panchine e muriccioli, per consentire a tutti i citta- dini (non rientrando nell’area direttamente compresa nel Centro) di fruire al meglio del giardino.

Sia per la posizione più che felice rispetto al caos circostante, sia per la facile raggiungibilità con mezzi di trasporto (privati e non), sia per la presenza di una Scuola per l’infanzia a ridosso del Centro socia- le, l’intera area circondante “Il Parco” è spesso affollata (in diverse ore della giornata) per buona parte dell’anno. Tant’è che persino nei mesi invernali, specialmente da metà mattina fino a mezzogiorno, nonché dal primo pomeriggio fino alle 16,00-16,30, è facile trovare delle persone (sempre che non si tratti di un giorno di pioggia) intrat- tenersi a chiacchierare, poiché incrociatesi per caso oppure voluta- mente.

È indubbio che il giardino rappresenti una ricchezza non indiffe- rente per il Centro, e questo da diversi punti di vista: innanzi tutto per questioni di spazio (da inizio primavera ad inizio autunno, e talvolta anche dopo, nei pressi de “Il Parco” si possono ritrovare fino a 100- 120 soci293 contemporaneamente presenti294 – i quali difficilmente po- trebbero restare confinati, anche stipandosi, all’interno dei locali in cui è suddiviso lo stabile); in seconda battuta perché lo stesso, essendo in pratica l’unico spazio verde “tranquillo” della zona295, è una fonte di attrazione anche per bambini e famiglie; infine, proprio per la presen-

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Questa pista, ogni pomeriggio, è solitamente occupata di bambini e ragazzi. 292

Meta giornaliera per genitori e bimbi, durante l’ora successiva l’uscita dei secondi dal vi- cinissimo asilo.

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Questo numero è però assai più elevato in occasione di avvenimenti particolari, come i pranzi o le merende all’aperto (a base di crescentine) oppure le serate di ballo, sempre all’aperto (che vengono realizzate, soltanto durante il periodo estivo, tra le 19 e le 22,30 circa della sera).

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Praticamente tutti i pomeriggi. Mentre alla mattina sia il Centro sociale che il giardino so- no meno frequentati (in media, considerando entrambi, le persone presenti oscillano tra le 25 e le 40 unità).

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Sebbene vi siano consolidati punti di ritrovo anche nel – non troppo distante (ma nemmeno vicino) – “lungo Reno” (vedi il “Parco dei Noci”), è però vero sia che gli stessi sono frequen- tati in prevalenza d’estate, o comunque nei mesi “delle giornate lunghe”, sia che in essi nor- malmente si può rinvenire un numero meno significativo di persone in aree ristrette.

za numerosa di persone non iscritte al Centro, costituisce un veicolo naturale per l’incontro, la conoscenza e perfino la riuscita socializzazione fra le stesse ed i soci del primo.

Tra le attività che si svolgono normalmente296 all’interno de “Il Parco”, o che sono organizzate direttamente da quest’ultimo, si posso- no menzionare: i vari giochi delle carte297, la proiezione su schermo di film, documentari ed eventi sportivi298, il gioco del biliardo, il gioco delle bocce (nei soli mesi primaverili ed estivi), il ballo (nei soli mesi estivi), le cene sociali (organizzate all’incirca con cadenza mensile), i corsi di ginnastica dolce299, nonché un corso di cultura generale. A queste si debbono quindi aggiungere eventi non cadenzati300 quali l’organizzazione di gite turistiche (solitamente giornaliere) in località extraprovinciali o extraregionali, la realizzazione di merende pomeri- diane nel giardino (durante i mesi caldi), l’ospitare spettacoli di com- pagnie teatrali (tra cui, alcuni “offerti” ai bimbi della vicina Scuola per l’infanzia) e, in maniera saltuaria, l’organizzazione di conferenze ri- guardanti diversi temi, quasi sempre ricollegabili al filo conduttore dell’anzianità301. Eppure è bene notare che, malgrado tutto ciò, forse una delle caratteristiche più importanti che contraddistinguono questa realtà si manifesta nel tempo che una parte significativa dei frequen- tanti (sebbene non tutti) dedicano, in maniera spontanea, alla parola ed allo scambio reciproco di opinioni.

Ora, da quanto si è visto finora è facile comprendere che il Cen- tro sociale è stato in parte modellato – perlomeno inizialmente – sulla

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Tutte queste rientrano a pieno titolo tra quelle “classicamente” diffuse nei Centri sociali anziani dell’intera regione. In merito, ad esempio si veda: Regione Emilia-Romagna, ANCe- SCAO-Coordinamento Regionale Emilia-Romagna [1999].

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Per i quali vengono ciclicamente indetti dei tornei. 298

Queste proiezioni vengono effettuate nel salone, al piano superiore, dove è disponibile uno schermo dispiegabile lungo la superficie di una delle pareti della stanza.

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Essenzialmente hanno luogo alla mattina, nel salone del piano superiore. 300

E non solo. Difatti – ma l’argomento sarà trattato specificamente nel paragrafo successivo – a partire dal gennaio 2006 è stato inaugurato all’interno del Centro sociale un punto infor- mativo per anziani, gestito anch’esso, come tutte le altre attività, da volontari.

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È da segnalare, a partire dall’estate 2006, una collaborazione attiva in seno alla sperimen- tazione cittadina del progetto E-care, che ha comportato l’ospitalità pomeridiana da parte del Centro, per i 4 mesi estivi, di utenti presi in carico dai Servizi sanitari e seguiti direttamente (nonché condotti al Centro ed assistiti) da professionisti qualificati.

base di ciò che, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ot- tanta, era scomparso nel Quartiere: vale a dire quell’insieme di parti- colari esercizi commerciali – vedi bar ed osterie – che sì costituivano i luoghi del passatempo e del disimpegno, tuttavia rappresentavano, allo stesso tempo, anche i posti del ritrovo e della socialità dove ancora “si faceva territorio”.

In tal senso, se l’aspetto ludico-ricreativo appare tuttora come il più evidente al suo interno, questo non deve comunque indurci a sot- tostimare la rilevanza che il Centro ha per i soci, soprattutto per quelli anziani (che sono chiaramente la netta maggioranza). Al punto che questa è testimoniata non soltanto dalla grande affluenza quotidiana di persone che accedono alla struttura302, bensì dal fatto che “Il Parco”, a partire dal momento della sua costituzione, si è sorretto esclusivamen- te per mezzo del lavoro dei propri volontari303 (a conferma di ciò, si può per esempio riportare che, all’avvio della nostra indagine, questi raggiungevano il ragguardevole numero di 70 unità304).

Dunque, per gli anziani residenti in questa zona di Borgo Paniga- le, ma non solo305, il Centro rappresenta pienamente un imprescindibi- le luogo di ritrovo. Tant’è che non soltanto costituisce un punto di ri- ferimento per molti, ma per diversi altri è anche motivo ed occasione per un impegno attivo, per giunta assolutamente volontario306. A tale riguardo, non rappresenta certo un caso che molte delle persone che

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Durante il periodo che va, grossomodo, da novembre a fine febbraio, alla mattina nel Cen- to possono trovarsi assieme, mediamente, tra i 15 e i 30 soci, mentre nei pomeriggio la pre- senza media si eleva fino anche a toccare (e, talvolta, superare) le 100 unità. Nei restanti mesi, ovvero da inizio marzo a fine ottobre, la presenza mattiniera rimane non elevata, tuttavia nei pomeriggi il numero delle persone cresce in modo ragguardevole, al punto che tra l’interno del locale (peraltro munito di aria condizionata) e l’esterno (ovvero il giardino) si può arrivare (come già osservato) fino a 100-120 persone contemporaneamente presenti.

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I volontari si occupano di tutto: pulizia dei locali interni e delle vetrate esterne del Centro, pulizia e mantenimento del giardino circondante “Il Parco”, gestione del bar, organizzazione e gestione dei vari eventi, amministrazione contabile delle spese sostenute e degli introiti rea- lizzati, ecc.

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Occorre però rilevare che il numero dei volontari spesso è alquanto variabile, poiché l’inizio e la fine (o l’eventuale sospensione) della loro collaborazione è un elemento, per sua natura, alquanto “fluido”.

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Come si vedrà in seguito, diversi soci provengono da altre parti del Quartiere, talvolta an- che piuttosto distanti dal Centro.

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La quasi totalità dei volontari, o “collaboratori” del Centro, sono tutte persone in pensione, di cui la maggioranza è prossima oppure ha superato la soglia dei 65 anni.

ora si limitano (spesso, purtroppo, per ragioni di salute legate all’età) a fruirne, in passato sono state impegnate per anni a garantirne il mante- nimento.

Del resto, per rendersi conto della portata dell’interesse e del coinvolgimento di cui il Centro è investito da parte dei suoi soci, ap- pare più che sufficiente gettare uno sguardo ai dati relativi (vedi sotto) agli iscritti dell’ultimo triennio (che peraltro sembrano essere destinati – con molta probabilità – ad aumentare, in conseguenza del comple- tamento di una serie di edifici ad uso abitativo – al momento in co- struzione – lungo la parte non ancora edificata di via della Pietra), te- nendo presente che, nell’anno della fondazione (1987), “Il Parco” ne annoverava appena 74.

Tabella 11. – Soci iscritti al Centro sociale anziani “Il Parco” suddivisi per sesso – anni 2004-2005-2006

Anno Maschi Femmine Totale

Soci

2004 451 72,39% 172 28,61% 623 100%

2005 421 69,24% 187 30,76% 608 100%

2006 415 66,72% 207 33,28% 622 100%

Fonte: Centro sociale “Il Parco”, elaborazione nostra.

Tabella 12. – Soci iscritti al Centro sociale anziani “Il Parco” suddivisi per clas- si di età – anni 2004-2005-2006

Anno Soci con 60 anni o meno Soci con 61-64 anni Soci con 65-74 anni Soci con 75 anni o più Totale soci 2004 83 13,32% 86 13,80% 255 40,93% 199 31,94% 623 100% 2005 91 14,97% 79 12,99% 248 40,79% 190 31,25% 608 100% 2006 102 16,40% 76 12,22% 250 40,19% 194 31,19% 622 100%

Fonte: Centro sociale “Il Parco”, elaborazione nostra.

Dunque, come si può osservare dalle tabelle sovrastanti, non sol- tanto i numeri assoluti degli aderenti al Centro appaiono elevati, ma debbono altresì essere segnalate sia la continua e forte presenza degli anziani (Tabella 12.), sia la crescita delle iscrizioni da parte della

componente femminile (Tabella 11.) assieme a quella giovanile-adulta (Tabella 12.). Del resto, questo cambiamento va certamente ricollega- to all’introduzione, avvenuta soprattutto nell’ultimo biennio, di attività che esulano da quelle tradizionali – per esempio i corsi di ginnastica dolce ed il corso di cultura generale – tali da consentire una maggiore diversificazione dei frequentanti la struttura (dovuto, a sua volta, al generale accrescimento della capacità attrattiva della medesima nei confronti degli iscritti).

Giunti a questo punto, merita infine di essere preso per un istante in considerazione l’elemento “provenienza” dei soci. In proposito, in- fatti, dalla tabella sottostante (Tabella 13.) appare evidente la grande (e prevedibile) rilevanza che i residenti di Borgo Panigale hanno sul complesso della popolazione de “Il Parco”; in modo particolare quelli che dimorano nella zona (che abbiamo ridefinito “quadrilatero”307), nelle immediate vicinanze del Centro sociale.

Tabella 13. – Soci iscritti al Centro sociale anziani “Il Parco” suddivisi per pro- venienza – anni 2004-2005-2006

Residenza dei soci del Centro Anno Quadrilatero* Altre vie di

Borgo Panigale Altri Quartieri Altri Comuni Totale 2004 326 51,36% 174 27,93% 86 14,77% 37 5,94% 623 100% 2005 324 53,29% 165 27,14% 81 13,32% 38 6,25% 608 100% 2006 323 51,93% 173 27,81% 85 13,67% 41 6,59% 622 100%

* Delimitato dalle strade comprese tra o sfocianti in: via Emilia Ponente (numeri 270-350), via della Pietra, viale Palmiro Togliatti (dal distributore di benzina al crocicchio con via della Pietra) e via del Faggiolo.

Fonte: Centro sociale “Il Parco”, elaborazione nostra.

Del resto, in particolare per questi ultimi, come però per diverse altre persone, il Centro rappresenta un importante luogo di attrazione e frequentazione nel territorio, tant’è che come tale, nella quotidianità, viene vissuto.

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