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3 MODELLI DI GOVERNANCE 71

3.2 Milano 81

Milano, con i suoi 1.366.037 abitanti, è la seconda città più popolata d’Italia dopo Roma ed è la sesta area metropolitana più popolosa d’Europa78.

Dal punto di vista tecnologico, da quanto confermato da una ricerca effettuata dal Censis nel 2014 ed esposta in occasione del “Milano SmartCity”, Milano si presenta come la città più cablata d’Europa.

L’infrastruttura tecnologica avanzata è stata intensificata in occasione dell’Expo 2015 per renderne ottimale l’ospitalità, ed è proprio l’Esposizione Universale a rappresentare una buona occasione per sperimentare pratiche di innovazione sociale ed economica creando l’occasione per rispondere a bisogni e desideri fino ad allora latenti.

Ciò che conferisce peculiarità al caso di Milano è il forte attivismo civico, la partecipazione dei cittadini nel contribuire allo sviluppo sociale e ambientale. Questi erano consapevoli delle condizioni in cui si trovava la città, essa si prestava a un graduale invecchiamento della popolazione e a tassi di natalità sempre più bassi. Anche le famiglie vivevano un peggioramento delle loro condizioni di vita, principalmente a causa delle elevate spese a loro carico. Il ceto medio appariva destabilizzato dal punto di vista professionale e i salari risultavano spesso inadeguati rispetto ai livelli di consumo e all’aumento del tasso di immigrazione che apportava una modifica in ambito lavorativo

78https://it.wikipedia.org/wiki/Aree_metropolitane_europee#Lista_delle_aree_metropolitane_più_popolos

e nella società. A tutto ciò si aggiungeva anche un peggioramento delle condizioni ambientali.

Per porre rimedio a simili problemi, che accomunavano un po' tutte le città italiane ed europee, la Pubblica Amministrazione di Milano, promuovendo al contempo l’innovazione e l’inclusione sociale, ha accolto stimoli esterni in tema di sharing economy, ritenendo questa una strategia vincente al fine di diventare la prima città italiana a ricorrere ad una politica di “sharing”.

Il primo passo per l’implementazione della strategia fu la nascita di ShareExpo79, idea

nata in occasione del primo evento dedicato all’economia collaborativa Sharitaly, nel Novembre 2013, durante il quale è emersa la voglia di vivere e percepire la città in modo differente.

ShareExpo si prestava ad essere un percorso mediante il quale venivano individuate proposte e iniziative allo scopo di avviare una sperimentazione sulla sharing economy durante l’Expo 2015; nei mesi dell’Esposizione, infatti, si prevedeva che la domanda di servizi crescesse a tal punto da far sì che si creasse il contesto ideale per mettere alla prova gli stessi servizi di sharing. Con la previsione di 15-25 milioni di visitatori in città durante i sei mesi, il ricorso all’economia collaborativa avrebbe potuto agevolare Milano nel diventare un valente caso di Sharable City80.

Il Documento di Indirizzo di SharExpo è stato poi presentato nel Luglio 2014, ed è rivolto alla Pubblica Amministrazione, in particolar modo al Comune di Milano, al fine di tener conto delle richieste, delle proposte e delle iniziative per consentire le sperimentazioni di sharing economy in un adeguato contesto normativo.

Il progetto prevedeva un percorso di due anni durante i quali le tappe fondamentali sono state le seguenti81: nell’Aprile 2014 è stato costituito il Comitato di Indirizzo e sono

iniziati i lavori di stesura del Documento di Indirizzo con un successivo primo incontro con gli stakeholder; nel Luglio 2014 è stato presentato il Documento e da lì fino ad Aprile 2015 è stato eseguito il progetto; infine, da Maggio a Dicembre 2015, vi è stata la fase di sperimentazione e valutazione delle politiche SharExpo.

79 Sharexpo: è stato un percorso volto a individuare proposte e iniziative per la sperimentazione della

sharing economy durante l’Expo 2015, il risultato è stato la stesura di un documento di Indirizzo rivolto alle Pubbliche Amministrazioni, presentato nel 2014. È stato curato da Collaboriamo, Fondazione Eni Enrico Mattei, Moda Cult-Università Cattolica di Milano, Secolo Urbano.

80 Sharable Cities: città i cui governi locali e/o nazionali promuovono attività di sharing economy per il

benessere comune, migliorando la vita dei cittadini.

81http://www.milanosmartcity.org/joomla/images/sampledata/programma/sharExpo/comunicato%20stam

La Pubblica Amministrazione, essendo predisposta alle innovazioni, ha assecondato fin dall’inizio le richieste e, comprendendo la volontà nell’impegnarsi proveniente dal basso, si lasciò coinvolgere nel progetto. Avendo sempre sostenuto il programma Smart City82,

e sostenendo che la sharing economy potesse essere un’idea determinante per un simile progetto, la Pubblica Amministrazione ha condiviso pubblicamente le “linee di indirizzo” sul sito www.milanosmartcity.org e aperto una consultazione pubblica83 rimasta online

per poco più di un mese (dal 4 Novembre al 7 Dicembre 2014) che prevedeva un questionario, dando così la possibilità a cittadini e stakeholder di commentare il documento e rispondere alle domande poste riguardanti la valutazione dell’impostazione e delle azioni prioritarie a cui si è posta attenzione. La versione approvata poi dalla giunta ha tenuto in considerazione sia delle integrazioni/modifiche suggerite sia delle risposte al questionario. Tutto ciò è stato fatto al fine di comprendere più dettagliatamente il fenomeno della sharing economy e valutarne al meglio le modalità di attuazione delle pratiche, ma anche le opportunità inerenti la regolamentazione.

Dalle risposte ottenute mediante la consultazione pubblica è emersa l’importanza che il Comune assume nel porsi come “piattaforma abilitante” della sharing economy, ma è possibile anche rilevare quelle che sono per i cittadini, per le imprese e per le nuove start- up le attività mediante le quali è possibile adempiere a un simile ruolo, le loro richieste erano le seguenti:

Ø ordinare le esperienze locali più significative;

Ø educare e rendere consapevoli i cittadini su temi quali la condivisione e la collaborazione, incentivando questi all’utilizzo delle piattaforme su cui si basano i servizi di sharing;

Ø rafforzare le forme di partecipazione e i collegamenti tra le imprese collaborative e le esperienze di cittadinanza attiva;

Ø promuovere la costituzione di nuove imprese e l’ibridazione tra queste imprese e quelle già esistenti;

Ø diventare tra i primi utilizzatori di servizi collaborativi favorendo anche dinamiche collaborative mediante l’inserzione di clausole condizionali in alcuni bandi pubblici;

82 Smart City (“città intelligente”): si tratta di città che ricorrono a strategie di pianificazione urbanistica

che hanno come obiettivo l’ottimizzazione e l’innovazione dei servizi pubblici tramite le nuove tecnologie riguardanti la comunicazione, la mobilità, l’ambiente e l’efficienza energetica con lo scopo di soddisfare cittadini, imprese e istituzioni. https://it.wikipedia.org/wiki/Città_intelligente

Ø per quanto concerne gli aspetti legislativi e le regole a cui fare riferimento si richiedeva di porre maggiore enfasi sulla sicurezza e sulle forme di tassazione, si ritenevano quindi utili strumenti che permettevano la semplificazione di alcuni passaggi burocratici e che conferivano maggiore trasparenza alle transazioni economiche e agli obblighi dei contraenti.

Le incitazioni raccolte dalla città sono sempre state in linea con un progetto più ampio, qual è quello di “Milano Smart City”84.

È doveroso sottolineare inoltre che il Comune, per avere un supporto professionale, ha costituito un gruppo di consulenti esterni esperti in materia di innovazione e di sharing economy ritenendo questo step fondamentale nell’intraprendere azioni di una rilevante portata.

Posto il dovuto riguardo alle richieste fatte da esperti, attivisti, innovatori e tutti coloro che hanno fornito il loro contributo alla consultazione, il Comune ha organizzato molteplici eventi pubblici sul tema e, avendo ottenuto una grande mole di informazioni e input, nel Dicembre 2014 il Comune ha approvato le Linee Guida sulla sharing economy. Tra le misure implementate dalla Pubblica Amministrazione vi è la mappatura degli attori85 che attualmente conta 113 partecipanti, di cui 69 operatori della sharing economy

e 44 esperti del tema e il ricorso al co-working86, modalità che, sin dal 2013, il Comune

di Milano ha cercato di incentivarne l’utilizzo mediante la creazione di un albo di spazi appositi che mettono a disposizione postazioni di lavoro, tecnologie, aree per la condivisone di tempo, idee ed esperienze. Attualmente gli spazi di co-working sono 6487.

Altro intervento non trascurabile fu l’apertura di CoHub-La casa della collaborazione: CoHub è un progetto nato dalla collaborazione tra l’assessore alle Politiche per il Lavoro, quello allo Sviluppo Economico e l’Università e Ricerca del Comune di Milano che, a

84 Milano Smart City: realtà promossa dal Comune di Milano e dalla Camera di Commercio, al fine di

coinvolgere i principali attori dello sviluppo della città nella realizzazione della strategia di “Milano Smart City”. Il ruolo del progetto è quello di creare un contesto favorevole all’interno del quale diversi soggetti, che siano pubblici, privati e del terzo settore, possano collaborare efficacemente per raggiungere obiettivi concreti, sulla base di una vision condivisa e di una governance partecipata. http://www.milanosmartcity.org/joomla/

85http://www.milanosmartcity.org/joomla/images/Sharing_Economy/elenco_attori_rete_sharing%20econ

omy_luglio2017.pdf

86 “Il termine Coworking vuol dire lavorare insieme ed è una forma di condivisione dello spazio di lavoro

che facilita l’aggregazione di professionisti provenienti da settori diversi, consentendo loro di ridurre i costi di gestione individuali e, al tempo stesso, di scambiare know-how e competenze pur mantenendo un’attività indipendente.”

http://www.lavoroeformazioneincomune.it/coworking-2/

87http://www.lavoroeformazioneincomune.it/wp-content/uploads/2017/10/Elenco-Spazi-Coworking-

seguito di un bando pubblico, ha affidato per due anni uno spazio di circa 100 mq a Collaboriamo, Fidia S.r.l. e WelcomePack.

Come affermato dalla fondatrice di Colaboriamo.org Marta Mainieri:“Cohub vuole

essere un punto di incontro, di approfondimento e di accelerazione per tutti coloro che stanno sperimentando i processi collaborativi nelle loro organizzazioni e per chi desidera iniziare a farlo. Sono molti gli operatori e i cittadini che stanno già utilizzando l'economia collaborativa a Milano e in Italia: noi proponiamo un luogo di coordinamento, dove sia possibile facilitare le esperienze nuove e accelerare quelle esistenti, promuovere il dibattito e diffondere informazione.”

È stato inaugurato il 21 Marzo 2016 e si tratta di uno spazio fisico, ma anche virtuale che è in grado di inserire le iniziative di sharing economy in un contesto nazionale e internazionale in modo da condividere le opportunità e le migliori pratiche, è un vero e proprio punto di incontro per cittadini, imprese e associazioni sui temi dell’economia della condivisione. Nel CoHub sono previsti incontri, seminari, workshop, appuntamenti e lezioni aventi come tema la sharing economy, al suo interno è presente uno sportello che ha una duplice funzione, fornisce infatti servizi gratuiti sia di informazione, orientamento e prima consulenza nei confronti dei cittadini, sia di supporto professionale rivolto agli imprenditori che già operano all’interno della sharing economy. CoHub offre anche un percorso formativo intento a fornire le competenze necessarie in modo che le aziende, il terzo settore e i contesti educativi siano stimolati nell’implementazione e nello sviluppo di nuovi servizi per la città.

Come richiesto dunque dalle linee guida, il Comune si è impegnato a fornire infrastrutture abilitanti alla condivisione, ma sicuramente il settore della mobilità si presta ad essere il più importante, la città infatti offre:

ü 6 società di car-sharing88: Car2Go, Enjoy, DriveNow, Share’Ngo, E-Vai, Ubeeqo;

ü 3 società di bike sharing89: MoBike, Ofo, BikeMi;

ü 1 società di scooter sharing90: MiMoto.

88 http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/mobilita/Car_Sharing ; http://www.muoversi.milano.it/web/portale-mobilita/carsharing . 89 http://www.muoversi.milano.it/web/portale-mobilita/bikesharing ; http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/mobilita/Milano_bici/Bike_sharing . 90http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/servizi/mobilita/Come+fare+per+muoversi+in+e+fuori+c itta+Scooter+Sharing ; http://www.muoversi.milano.it/web/portale-mobilita/scootersharing ; https://mimoto.it .

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