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PRODOTTI AGROALIMENTAR

CAPITOLO 3- I CONTROLLI NEL SETTORE AGROALIMENTARE

3.2 I SOGGETTI PUBBLICI NAZIONAL

3.2.2 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE (Mef)

L'attuale Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) è stato istituito dal D.lgs. n. 300/1999. Al Mef sono trasferite le funzioni dei Ministeri del Tesoro, del Bilancio e programmazione economica e delle Finanze, ad eccezione di quelle attribuite alle Regioni, agli Enti Locali e alle autonomie funzionali. Sono attribuite al Mef le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di politica economica, finanziaria e di bilancio, programmazione degli investimenti pubblici, coordinamento della spesa pubblica e verifica dei suoi andamenti, politiche fiscali e sistema tributario, demanio e patrimonio statale, catasto e dogane, programmazione, coordinamento e verifica degli interventi per lo sviluppo economico, territoriale e settoriale e politiche di coesione. Lo “scorporo”, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, delle funzioni più direttamente operative, con l’istituzione delle Agenzie fiscali(Agenzia del Demanio, Agenzia del Territorio, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane), ha comportato un generale “riallineamento” dell’organizzazione, dei compiti e delle funzioni di ciascuna delle nuove strutture. Nell’ambito dei controlli sui prodotti agroalimentari, relativamente alla prevenzione e repressioni delle frodi di natura fiscale, il Mef agisce a livello centrale con l’Agenzia delle Dogane, con i Laboratori Chimici delle Dogane e con la Guardia di Finanza.

Agenzia delle Dogane e dei Monopoli [44]

L’Agenzia delle dogane, istituita ai sensi dell’articolo 57 delDecreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300, sottoposta alla vigilanza del Mef (Dipartimento delle Finanze), hapersonalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia regolamentare,amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria. L’articolo 23 quater, comma 1, del decreto legge 6 luglio 2012, n.95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n.135 ha disposto, tra l’altro, l’incorporazione dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nell’Agenzia delle dogane a decorrere dal 1° dicembre 2012. Ai sensi del

comma 2 del citato articolo, le funzioni attribuite all’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato a decorrere dalla predetta data del 1° dicembre 2012 continuano ad essere esercitate, con le inerenti risorse umane, finanziarie e strumentali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, dall’Agenzia delle dogane che assume la denominazione di Agenzia delle dogane e dei monopoli.

L’Agenzia svolge, quale autorità doganale, tutte le funzioni ed i compiti ad essa attribuiti dalla legge in materia di dogane, circolazione di merci, fiscalità interna connessa agli scambi internazionali; svolge inoltre i compiti e le funzioni ad essa attribuiti dalla legge in materia di accise sulla produzione e sui consumi, con esclusione di quelle afferenti ai tabacchi lavorati, e di connessa tassazione ambientale ed energetica. Inoltre, collabora con altre Amministrazioni dello Stato deputate alla prevenzione ed alla repressione degli illeciti tributari ed extratributari connessi ai traffici internazionali.

L’Agenzia si articola in uffici centrali di vertice, regionali e provinciali, con funzioni prevalenti di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo, e in uffici periferici con funzioni operative. In particolare attraverso gli uffici centrali e periferici antifrode: si definisce l’attività strategica di analisi e contrasto degli illeciti tributari ed extratributari; si predispongono e gestiscono il processo di analisi dei rischi; si effettuano analisi e studi di carattere economico-fiscale; si contribuisce alla realizzazione delle banche dati utilizzabili per il contrasto agli illeciti, anche individuando i necessari collegamenti con banche dati di altre amministrazioni, enti o istituzioni nazionali, comunitarie e internazionali; si gestisce la banca dati antifrode contenente le segnalazioni di irregolarità accertate dagli uffici; si gestiscono i servizi doganali, garantendo l'applicazione della normativa tributaria ed extratributaria di competenza e di tutte le misure, incluse quelle riguardanti la politica agricola e la politica commerciale dell’Unione Europea, connesse agli scambi internazionali;

È istituito, inoltre, il Servizio Autonomo Interventi nel Settore

Agricolo (S.A.I.S.A), il quale, nell’ambito delle regole definite a livello di

dell’Agenzia, svolge le seguenti funzioni: a) cura gli adempimenti relativi alla concessione delle restituzioni all’esportazione sulla base delle disposizioni del Regolamento (CE) n. 800/99, abrogato dalRegolamento (CE) n. 612/09,e di ogni altro aiuto comunitario connesso con le operazioni di import-export dei prodotti agricoli regolamentati in sede UE; b) provvede agli adempimenti contabili connessi con la gestione di contabilità nazionali; c) cura la riscossione dei crediti con riferimento ai tributi e agli importi erogati in connessione all’import-export dei prodotti regolamentati dalla politica agricola comunitaria. Esso è anche l’organismo pagatore FEOGA, oggi FEAGA (Fondo europeo agricolo di garanzia ) riconosciuto come tale ai sensi del Regolamento (CE)n. 885/06.

Nell’ambito dell’Agenzia operano a livello periferico gli Uffici

delle Dogane(area procedure e controlli settore accise), che alle

dipendenze delle Direzioni Regionali e/o Interregionale, hanno assunto anche i compiti e funzioni degli Uffici Tecnici di Finanza (U.T.F.)già denominati Uffici Tecnici delle Imposte di Fabbricazione (UTIF). Gli Uffici delle Dogane verificano la corretta movimentazione delle merci soggette ad accisa e alle altre imposizioni indirette, nonché la regolarità dei connessi versamenti di imposta da parte dei soggetti obbligati; rilascio licenze e autorizzazioni; attribuzione codice accisa/ditta; rilascio certificati e attestazioni; accettazione garanzie; gestione rimborsi, abbuoni e accrediti in tutti i settori d’imposta. Nell’ambito delle funzioni assorbite dall’U.T.F. questi, quindi, hanno compiti di accertamento, ispezione, controllo ed espletamento delle formalità relative all'imposizione indiretta sulla produzione e sui consumi attraverso:

• a) la prevenzione, come la preliminare verifica delle fabbriche, degli stabilimenti e degli opifici;

• b) gestione, come l’accertamento della quantità e della qualità dei prodotti soggetti a imposta e la relativa contabilizzazione e liquidazione;

• c) repressione in caso di violazione alla legislazione vigente in materia.

Svolgono, inoltre, servizio di accertamento tributario, amministrativo-contabile e tecnico-fiscale stabilito dalle leggi sulle imposte di fabbricazione ed imposte erariali di consumo.

Gli Uffici delle Dogane (laboratori e servizi chimici), inoltre, hanno assorbito anche le funzioni dei Laboratori Chimici. La struttura assicura il monitoraggio e il controllo delle attività e della uniforme applicazione delle disposizioni vigenti in materia di analisi chimica e merceologica e, in particolare, cura le seguenti attività: Attività del laboratorio chimico; Coordinamento delle attività della sezione chimica territoriale; Garanzia della qualità e dell’offerta di servizi chimici sul mercato; Monitoraggio della gestione dei campioni; Punti di raccolta dei campioni; Formulazione di proposte d’innovazione tecnologica e metodologica; Gestione del tariffario delle prestazioni; Segnalazioni periodiche.

I servizi chimici dell’Agenzia delle Dogane sono attualmente costituiti da una Struttura Centrale - “La Direzione Centrale per le analisi merceologiche e lo sviluppo dei laboratori chimici“ che consta di tre uffici dipendenti che si occupano di metodologie e tecnologie chimiche e garanzia della qualità dei laboratori, del coordinamento delle attività di analisi e dello sviluppo delle attività di marketing relative alla fornitura dei servizi di laboratorio in regime di mercato -, e da 15 laboratori chimici distribuiti su tutto il territorio nazionale, promuovendo, in tal senso, l’indirizzo e il coordinamento alle Direzioni regionali e provinciali, per ciò che riguarda le materie di competenza. I 15 Laboratori chimici regionali, così, sono deputati a compiti di ricerca e di analisi merceologica rivolti soprattutto alla sfera dell’import-export come pure ad importanti produzioni industriali nazionali (tabacchi, sali, zuccheri, e poi anche prodotti petroliferi, alcoli), per l’esatta applicazione della Tariffa doganale e delle imposte di fabbricazione, nonché esplicano controlli analitiche per conto delle Pubbliche Amministrazioni sulla natura e sulle caratteristiche delle merci sia nazionale che d’importazione, in questo modo concorrono alla repressione delle frodi anche in campo agroalimentare. I Laboratori delle Dogane per svolgere le prove di laboratorio sono accreditati, secondo la norma UNI EN ISO/IEC 17025, presso ACCREDIA.

Guardia di Finanza (GdF)[43]

La Guardia di Finanza, dipendente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, è il corpo militare con competenze specializzate nella prevenzione e repressione dei reati valutari, finanziari, tributari e con vaste funzioni di polizia giudiziaria e di polizia doganale. Infatti, i compiti istituzionali sono fissati dalla legge-base n. 198 del 23 aprile 1959, successivamente integrata ed attualizzata dal Decreto Legislativo n. 68 del 19 marzo 2001, il Corpo della Guardia di Finanza è stato specificamente individuato quale forza di polizia dello stato a ordinamento militare con competenza generale in materia economica e finanziaria.

Nel quadro del mandato istituzionale conferito alla Guardia di Finanza, all’interno delle quali si collocano le diversificate attività di servizio di natura tributaria ed extratributaria, sono individuabili quattro grandi "macro aree" di polizia: 1) finanziaria; 2) economica; 3) giudiziaria e 4) di sicurezza. E’ nell’ambito dell’attività di polizia economica e polizia giudiziaria che la GdF svolge le sue funzioni finalizzate alla prevenzione e repressione delle frodi agroalimentari, delle infrazioni alla disciplina della libera concorrenza e del mercato, degli illeciti valutari e delle violazione ai divieti economici.

Il DM 28/04/2006 del Ministero dell’Interno sul “riassetto dei compiti di specialità delle Forzedi polizia”, infatti, stabilisce che “nel

settore delle frodi comunitarie va riconosciuto un ruolo di preminenza alla Guardia di Finanza, anche con riguardo alla tutela degli interessi

finanziari comunitari relativi al settore agricolo e della pesca,….”.

Le strategie d'impiego della GdF per l'assolvimento dei compiti istituzionali sono fissate ogni anno dal Ministro dell'Economia e delle Finanze con la Direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione.La Direttiva Generale non individua specifiche linee di intervento nel comparto della sicurezza alimentare. D'altra parte, la Guardia di Finanza esegue una molteplicità di interventi ed un sistematico controllo economico del territorio che si concretizzano nell'effettuazione di investigazioni, accessi ed ispezioni anche presso operatori del settore alimentare per controllare l'adempimento degli

obblighi imposti dalla normativa tributaria e da altre norme finanziarie. A questo tipo di servizi vanno aggiunte le attività investigative a tutela del mercato concorrenziale. Si tratta di indagini spesso estese a tutti i segmenti delle filiere commerciali, compresa quella agroalimentare, che, essendo tese a preservare direttamente le imprese legali ed i consumatori da fenomeni distorsivi della concorrenza, comportano l'esigenza di riscontri diretti sui prodotti oggetto di trasformazione, commercio o vendita.

In generale, quindi, la GdF svolge controlli diretti alla tutela degli interessi economici e finanziari nazionali ed alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di: imposte, tasse, ed ogni altri tipo di tributo di spettanza erariale o locale, diritti doganali ed altre risorse proprie, demanio e patrimonio dello Stato, mercato valutario e movimentazione finanziarie, diritti d’autore, marchi e brevetti. A seguito, inoltre, della creazione del Mercato Comune ed all’abbattimento delle barriere doganali, svolge compiti di controlli diretti alla repressione delle frodi agroalimentari comunitarie connesse allo svolgimento di operazioni doganali e/o fiscali, nonché alle indebite percezioni di aiuti comunitari (art. 640 bis c.p. ed art.2 della Legge n. 898/86), anche attraverso gli interventi di un apposito gruppo specializzato (Nucleo Speciale Spesa

Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie). Al fine di migliorare i

rapporti di collaborazione e coordinamento tra i Reparti del Corpo e le Autorità di controllo in materia di igiene e sicurezza degli alimenti, il Comando Generale della Guardia di Finanza ha impartito specifiche direttive per disciplinare tutti i casi in cui le unità operative della Guardia di Finanza, durante lo svolgimento dei servizi istituzionali di polizia economica e finanziaria, acquisiscono elementi e notizie, fonti di prova o indizi relativi alla possibile detenzione per l'immissione sul mercato di alimenti nocivi o rischiosi per la salute. In tali evenienze, è stato disposto che i Comandi provvedano ad adottare metodologie operative differenziate secondo la necessità o meno di procedere a prelevamento campioni ed analisi merceologiche per l'accertamento di eventuali violazioni.

3.2.3 MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE,