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PRODOTTI AGROALIMENTAR

CAPITOLO 3- I CONTROLLI NEL SETTORE AGROALIMENTARE

3.2 I SOGGETTI PUBBLICI NAZIONAL

3.2.4 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (MISE)

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Il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso le diverse strutture ad esso appartenenti, le cui specifiche competenze sono state stabilite dal DPR 28 novembre 2008, n. 197 “Regolamento di riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico”, ha un potere di vigilanza sulla sicurezza, qualità ed etichettatura dei prodotti agroalimentari, “residuale” (o di supporto) rispetto a quanto ricade nelle competenze specifiche del dicastero agricolo, e che può esercitare solo in coordinamento con lo stesso. Fornisce agli organi deputati alla vigilanza gli strumenti per operare attraverso l’interpretazione della normativa di sua competenza. Nel settore alimentare, inoltre, ha, anche, competenze dirette sul sistema agroindustriale (cioè le attività in cui l’agricoltura interagisce con tutti i settori ad essa collegati: energia, industria alimentare, commercio estero, distribuzione al consumo e ristorazione collettiva, ecc.) e in tale ambito svolge, le funzioni dipromozione e sviluppo della competitività e dell'internazionalizzazione del sistema produttivo, di tutela esviluppo della proprietà industriale ed intellettuale, del Made in Italy, di lotta alla contraffazione, di tutela dei consumatori, di promozione e regolazione della concorrenza di mercato anche attraverso l’attuazione di un sistema per la trasparenza dei prezzi. Infine, ha la vigilanza sull’ente di accreditamento ACCREDIA. Il MISE deriva dalla fusione di precedenti Ministeri ed oggi comprende le attività produttive, il commercio internazionale, comunicazione, energia e politiche di coesione. Dei quattro dipartimenti afferenti al MISE è, in particolare, il Dipartimento per l’impresa e l’internalizzazione con le sue direzioni generali e le sue divisioni ad avere rapporti diretti e indiretti con il settore alimentare.

La prima struttura da segnalare è la Div. XII (Politiche delle

industrie alimentari) della Direzione generale per la politica industriale

e la competitività (DGPIG), le cui competenze per il settore alimentare

sono: Elaborazione e coordinamento di azioni e di interventi a livello nazionale, comunitario ed internazionale, per lo sviluppo e la competitività dei sistemi produttivi locali operanti nel settore dell'industria agro-alimentare; Attività di supporto ai gruppi di lavoro per singoli segmenti produttivi compreso quello alimentare; Partecipazione all'elaborazione di norme di settore in sede nazionale ed internazionale; Tutela dei prodotti alimentari tipici e a denominazione di origine; Partecipazione alla elaborazione delle direttive e dei regolamenti comunitari in materia di industria agro-alimentare ed alla relativa attuazione in sede nazionale (a tal proposito è stato attivato un tavolo di lavoro interministeriale (e con le rappresentanze delle imprese e dei consumatori) per l’attuazione in Italia del nuovo regolamento europeo in materia di etichettatura dei prodotti alimentari (Regolamento(CE) n. 1169/2011)); Promozione di azioni ed interventi per la diffusione e valorizzazione dei marchi di qualità specifici per i comparti dell'industria agro-alimentare; Rapporti con le altre Amministrazioni e con le Associazioni di categoria in materia di industria agro-alimentare. E’ nell’ambito di questa divisione che vengono emessi i pareri interpretativi e/o istruzioni (Circolari) in applicazione al D.lgvo n. 109/92 in merito a questioni di presentazione ed etichettatura dei prodotti alimentari tra i quali anche Cioccolato, prodotti dolciari da forno, acqua minerale, pomodoro da industria, formaggi, olio, etc.

E’ poi da segnalare l’attività svolta dalle diverse divisioni della

Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la

vigilanza e la normativa tecnica, che ha il compito, tra le altre, di una

attività divulgativa sulla qualità ed etichettatura dei prodotti alimentari e una importante attività di collaborazione con l’Unione europea che comprende anche le norme in materia di etichettatura dei prodotti alimentari, che vanno notificate alla Commissione Europea prima della loro emanazione per permettere alla Commissione ed agli Stati membri di fare proprie osservazioni. La procedura di notifica, prevista dalla

Direttiva CEE n. 1998/34 e, specificamente per gli alimentari, dalla Direttiva CE n. 2000/13, prevede un periodo minimo di tre mesi prima di poter emanare la norma, che possono arrivare a 18 in caso di osservazioni da parte della Commissione e/o altri Stati membri.

Più specificamente:

• la Div. IV(promozione della concorrenza), per quanto concerne i titoli abilitativi (ristoranti, bar, grandi magazzini, etc.) per l’attività di vendita e somministrazione di cibi e bevande(art. 71 del D.lgvo n. 59 del 2010 come modificato e integrato dal D.lgvo n. 147 del 2012);

• la Div. V (Monitoraggio dei prezzi) con i compiti anche di iniziative finalizzate al contrasto di fenomeni speculativi sui prezzi di beni e servizi di largo e generale consumo e il raccordo con altri soggetti e istituzioni (tra le quali ICQRF, GdF, C.F.S., etc.) per lo scambio dei dati e la collaborazione in materia di prezzi;

• la Div. XI (Politiche e normativa per i consumatori), per quanto concerne l’attuazione e l’applicazione del Codice del consumo nonché il recepimento di normative comunitarie su tale tema; • la Div. XVII (Qualità dei prodotti e dei servizi), con riferimento

allo studio e analisi in materia di sistema della certificazione della qualità di prodotti e servizi; attività di monitoraggio dei sistemi di qualità, certificazione e marchi di qualità; attività di promozione e di informazione sulla qualità e sull'etichettatura dei prodotti anche agroalimentari; monitoraggio delle politiche regionali per la qualità.

Altra importate funzione è quella svolta dalla Direzione generale

per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano brevetti e marchi che ha

il compito, tra le altre, nel settore alimentare, della lotta alla contraffazione di prodotti italiani e alla difesa dei marchi di origine di qualità quali DOP, IGP, STG; ecc. nonché svolge un importante opera divulgativa, e di assistenza alle imprese per la lotta de “Italian

Sounding”. Ha compiti, quindi, di: indirizzo e promozione in materia di

all’estero, sul tema della lotta alla contraffazione; raccordo e coordinamento con le autorità competenti in materia di contraffazione; implementazione e gestione banche dati sul fenomeno della contraffazione; indirizzi e promozione in materia di politiche per la promozione della Proprietà Industriale e affari internazionali; attività connesse alle competenze della Direzione in materia di marchi nazionali, marchi comunitari ed internazionali; gestione di banche dati e diffusione delle informazioni brevettuali. Per sostenere la lotta alla contraffazione, questa Direzione, mira a: 1) Definire le linee guida di indirizzo e promozione in materia di politiche anticontraffazione ed effettuare il monitoraggio continuo della fluttuazione del fenomeno; 2) Creare una fitta rete di relazioni nel mondo dell’impresa, nel mondo istituzionale e nel panorama internazionale per supportare azioni integrate di contrasto al fenomeno; 3) Opporre al fenomeno sempre crescente della contraffazione un insieme adeguato di strumenti per le imprese ed i cittadini, contrastandolo anche attraverso azioni di sensibilizzazione, informazione e divulgazione, oltre all’introduzione di provvedimenti mirati. Per promuovere la tutela e la conoscenza del sistema di Proprietà Industriale si prefigge di: 1) Accrescere la conoscenza ed il valore della Proprietà Industriale, la promozione della sua tutela giuridica e dell’utilizzazione economica della stessa; 2) Sensibilizzare gli interlocutori, in particolar modo il mondo dell’impresa, dell’Università e della ricerca rispetto all’importanza strategica rivestita dai titoli di Proprietà Industriale, quindi brevetti, marchi, disegni e modelli; 3) Partecipare attivamente alla definizione della politica di Proprietà Industriale dell’UE, promuovendo anche la semplificazione normativa e l’armonizzazione delle regole e delle procedure.

Tale Direzione, inoltre, fornisce il servizio di segreteria generale del Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC). Questo Consiglio è stato istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico dall’art. 19 della legge 23 luglio 2009 n. 99 ed è l’organismo interministeriale con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento strategico delle iniziative intraprese da ogni amministrazione in materia di lotta alla contraffazione, al fine di migliorare l’insieme dell’azione di contrasto a livello nazionale.

Con Decreto Interministeriale del 15/04/2010 sono state definiti le modalità di funzionamento del CNAC. Nell’attuazione delle linee strategiche il Consiglio è supportato da due Commissioni Consultive

Permanenti, una delle Forze dell’Ordine (Guardia di Finanza,

Carabinieri, Polizie Municipali, Polizia Postale, Corpo Forestale, Agenzie delle Dogane), l’altra delle forze produttive e dei Consumatori (Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, CNA, Unioncamere, Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti- CNCU) e dei consumatori (attraverso il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti-CNCU). Sono state costituite, inoltre, 15

Commissioni Consultive Telematiche che affrontano le problematiche

relative alla lotta alla contraffazione con riferimento a determinati settori tra cui anche quello agroalimentare.

Si segnala di seguito anche l’attività svolta dalla Div. II (Politiche

agro-alimentari) della Direzione generale per la politica commerciale

internazionale nel vasto settore relativo all’applicazione delle normative

internazionali finalizzate all’import- export nel settore agro-alimentare. Le operazioni doganali di importazione e di esportazione, infatti, con Paesi terzi di prodotti agroalimentari rientranti nell'Organizzazione Comune dei Mercati agricoli (Regolamento(CE) n. 1234/07) possono essere subordinate al rilascio di un titolo di importazione o di esportazione emesso dalla Div. II secondo le modalità stabilite nel Regolamento(CE) n. 376/08 della Commissione.

Per ultimo si segnala l’attività svolta, nel suo complesso, dalla Direzione

generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli

scambi, nell’ambito della sua precipua finalità istituzionale di svolgere

ogni azione utile alla promozione sui mercati internazionali delle imprese e dei prodotti italiani, ivi compresi quelli del settore alimentare.

3.2.5 COMITATO PER LA LOTTA CONTRO LE FRODI NEI