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MOZIONE (ORDINE DEL GIORNO) DEL CONSIGLIERE RIGANTI, IN MERITO ALLA VIOLENZA ALLE DONNE –

Presidente

Cedo la parola al proponente per l’illustrazione. Prego Consigliere Riganti.

Consigliere Riganti

Grazie Presidente. Allora, la mozione era stata presentata in relazione a quella manifestazione fatta in Consiglio Comunale il 17 settembre 2008, con un ordine del giorno proposto dalla Consigliera Bussini, contro la violenza e i maltrattamenti delle donne. Nell’occasione era stato consegnato un fiocco bianco e personalmente mi ero impegnato e ci eravamo tutti impegnati a non commettere mai, a non tollerare e a non rimanere in silenzio rispetto alla violenza contro le donne. I fatti del mese di giugno, in Iran, che hanno portato la piazza, la gente, a diversi, alcuni a favore, altri contrari, alla elezione che si è avuta nel paese, era per sostenere quella libertà di quelle donne che in quel paese sono oppresse da leggi e regolamenti che non permettono alla donna la parità con l’uomo.

Non solo, richiedevo per Treviglio, che le associazioni o le organizzazioni islamiche, che si convenzionassero col Comune per domandare locali o spazi o divulgare o praticare la loro attività a Treviglio, rispettassero la Costituzione italiana e le nostre leggi. Questa mia mozione è stata anche oggetto di un tentativo di conciliazione, di accordo, di trovare un’intesa comune, però la difficoltà che c’è stata per alcuni aspetti, per alcuni punti, proprio tecnici, non permette di fare questo; io mantengo la mia mozione e spero nel prossimo futuro di realizzare invece un’intesa comune su questo aspetto, cioè sull’integrazione delle donne di provenienza di altre culture che vivono a Treviglio, e che non hanno ancora, poverine anche loro, compreso quanta libertà hanno in Italia e parità di diritto hanno le donne sposate, rispetto al codice, rispetto ai figli, rispetto a tutti i loro diritti. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Riganti. Dichiaro aperta la discussione. E’ iscritta a parlare la Consigliera Bonfichi, ne ha facoltà.

Consigliera Bonfichi

Io non entro nel merito diretto di questo ordine del giorno, perché ci sono altri Consiglieri che lo faranno, vorrei però leggere al Consiglio tre paragrafi del discorso di Barak Obama al Cairo, che nel tema sono profondamente significativi.

È più facile, sono gli ultimi tre paragrafi del suo discorso, è più facile dare inizio a una guerra che porle fine, è più facile accusare gli altri invece che guardarsi dentro, è più facile tener conto delle differenze di ciascuno di noi che quelle delle cose che abbiamo in Comune, ma nostro dovere è scegliere il cammino giusto, non quello più facile, c’è un unico vero comandamento al fondo di ogni religione, fare agli altri quello che si vorrebbe che gli altri facessero a noi, questa verità trascende nazioni e popoli, è un principio, un valore, non certo nuovo, non è nero, non è bianco, non è marrone, non è cristiano, musulmano, ebreo, è un principio che si è andato affermando nella cultura della civiltà e che tuttora pulsa nel cuore di miliardi di persone, è la fiducia nel prossimo, è la fiducia negli altri, ed è ciò che mi ha condotto qui oggi.

Noi abbiamo la possibilità di creare il mondo che vogliamo, ma soltanto se avremo il coraggio di dare il via a un nuovo inizio, tenendo in mente ciò che è stato scritto, il sacro Corano dice: oh, umanità, sei stata creata maschio e femmina e ti abbiamo fatta in nazioni e tribù, così che voi poteste conoscervi meglio gli uni e gli altri. Nel Talmud si legge la Thora nel suo insieme ha per scopo la promozione della pace e la Sacra Bibbia dice, beati siano coloro che portano la pace, perché saranno chiamati figlio di Dio. Sì, i popoli della terra possono convivere in pace, noi sappiamo che questo è il volere di Dio e questo è il nostro dovere su questa terra. Grazie e che la pace di Dio sia con voi.

A questo non faccio commenti, aggiungo solo una precisazione, qualche settimana fa mi ha colpito l’espressione di una donna straniera, ora anche cittadina italiana, la quale dice che per una ragione particolare ha studiato la Costituzione italiana e pur avendo entrambi i passaporti, il passaporto della sua nazionalità d’origine e quello italiano, si è commossa alla lettura della Costituzione italiana, si è commossa leggendone i principi e i valori e dichiara che avrebbe, dovendo scegliere, avrebbe prioritariamente scelto la cittadinanza italiana, rispetto a quella della sua origine, perché ha considerato che la Costituzione italiana è una Costituzione molto accogliente. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Guzzetti, può intervenire.

Consigliere Guzzetti

Grazie. Noi siamo anche favorevoli a questa mozione per quanto riguarda il concetto e esprimere la solidarietà alle donne iraniane oppresse. Ne abbiamo parlato, ne ho parlato un po' col Consigliere Riganti, abbiamo qualche perplessità per quanto riguarda al punto 2 della mozione, dove dice, a sostenere la libertà delle donne iraniane che richiedono le seguenti modifiche al codice, e sinceramente anch’io, cioè abbiamo fatto delle ricerche, non si intende bene il significato di questo codice, cioè è un termine così, generico, se non è supportato da una legge, da una, non so, da una dichiarazione, da una presa di posizione di un organismo che ha deliberato e dopo c’è tutta una serie, abolire il Deh, il prezzo del sangue, la poligamia, eccetera, va be’, quindi sinceramente andare a votare le modifiche al codice e non sapere, non aver letto il codice, non mi sembra corretto, anche come Consigliere Comunale, come Consiglio, dal nostro punto di vista.

Poi al punto 3 invece, quindi non so, noi avevamo chiesto al Consigliere Riganti se c’era una documentazione di questo codice, ma anche lui non è riuscito a fornirla. Per cui noi chiederemmo di toglierlo il punto 2, da questo punto.

Invece siamo d’accordo con, quindi siamo d’accordo col punto 1, siamo d’accordo, cioè il discorso del punto 2 per quel motivo lì chiediamo di toglierlo e nel punto 3 invece, richiedere ad ogni associazione e organizzazione islamica che si convenziona, noi pensiamo di togliere islamica, perché ci sono associazioni e organizzazioni che sono islamiche, che sono buddista, che ce ne sono altre, cioè sono di religioni diverse, per cui il resto ci sta bene, secondo noi sarebbe da togliere islamica, lasciando tutto il resto.

Mentre per quanto riguarda il punto 4, controllare attraverso gli organi preposti e con l’aiuto delle Associazioni attente ai problemi delle donne, che nessuna donna islamica residente a Treviglio sia assoggettata a leggi o usanze come quelle contestate dalle donne iraniane, inconciliabili col diritto europeo, ci sembra una cosa impossibile, cioè, abbiamo sentito anche, diciamo, l’organizzazione delle donne e abbiamo sentito qualcuno, ma non è possibile fare una cosa del genere, per cui noi saremmo per toglierla.

E, niente, al punto 3, vorremmo chiedere anche magari di modificare la parte finale, dove dice appunto, a rispettare, a divulgare e a praticare a

Treviglio e su tutto il territorio italiano la Costituzione italiana e le leggi del popolo italiano, noi diremmo, e le leggi italiane e la Carta dei diritti e dei doveri per una pacifica convivenza, approvata con delibera n. 22, del 28-2-2008, nello Statuto comunale, art. 15. Insisto su questa cosa, perché è stato un lavoro lungo, faticoso, è partito da un progetto della Caritas, è stato approvato con l’aiuto di diverse Associazioni, con i Sindacati, diversi cittadini, è un primo passo per appunto una pacifica convivenza fra le persone che vivono nel nostro territorio, di fede e di culture diverse e per cui ci sembra importante anche in questa occasione ricordarlo.

Per cui io faccio questa proposta di emendamento al Consigliere Riganti, a nome della Maggioranza.

Presidente

Grazie Consigliere Guzzetti. È iscritto a parlare il Consigliere Zordan. Vi ricordo che l’ordine del giorno viene trattato ai sensi dell’art. 70, comma 4, del Regolamento, per cui un intervento per gruppo, non più di cinque minuti. Prego Consigliere Zordan.

Consigliere Zordan

Bene. Allora, per quanto riguarda il discorso del codice, che creava qualche problema, io lo interpreterei non un codice istituzionale, ma come affermazione di principi e cioè a sostenere la libertà che richiedono le seguenti modifiche al codice etico, ai codici di comportamento, quindi è l’affermazione di un auspicio, di un invito, che non si riferisce a, non si rivolge a una istituzione perché modifichi un codice istituzionalmente approvato, per cui secondo me può andare benissimo. Il fatto di preoccuparsi, ma che codice è? Chi l’ha approvato? Eccetera, non è, questi principi sono principi lontani, difficili, che come da un punto di vista generale noi contestiamo, proprio perché sono contrari al rispetto della persona e quindi lo affermiamo, a mio avviso si può benissimo affermarlo come principio. Intendendo codice come un codice corrente di comportamento o tradizionale di comportamento, quindi codice tradizionale di comportamento.

A richiedere a ogni Associazione, ecco, sono d’accordo sull’eliminazione e questo lo propongo anch’io al Consigliere, sull’eliminazione di islamica, ogni Associazione, sia islamica o anche non islamica, anche se alcune situazioni sono specifiche di quella cultura.

Giusto anche il riferimento, oltre che alla Costituzione e alle leggi del popolo italiano, al documento elaborato e costruito, eccetera. Per il resto il controllo, anche questa è un’affermazione di auspicio, per

quanto si può sul piano del dialogo, della discussione, eccetera, per cui lascerei anche il punto 4. Quindi mi sembra che sia opportuno sostenerlo e lo dichiaro, con la proposta della, accogliendo la proposta della modifica, togliere il riferimento alle Associazioni islamiche e inserire il discorso della, come si chiama, codice di…

(intervento fuori microfono)

… Carta dei diritti.

Presidente

Grazie Consigliere.

Consigliere Zordan

… ah, sì, anche dopo, l’altro riferimento…

(intervento fuori microfono)

… e al quarto punto, che nessuna donna islamica, anche lì il riferimento, ecco…

Presidente

Nessun altro è iscritto nel dibattito? Nessun altro. Consigliere Riganti, sono stati proposti degli emendamenti, in parte soppressivi, in parte aggiuntivi o modificativi, valuti se ritiene di accettarli, in tutto o in parte.

Devo dire, non sono stati formalizzati e magari non ce ne sarà nemmeno necessità, si sostanzia questa auspicabile. Prego, Consigliere.

Consigliere Riganti

Ecco, sto cercando di provare a scrivere giù qualcosa, per vedere se può stare. Per quanto riguarda le modifiche al codice, ecco, io lascerei, anche perché modifiche al codice io le ho tratte, proprio la parola, queste donne islamiche chiedono modifiche al codice, l’ho tratto da un articolo del Sole 24 Ore, dove non diceva quale codice, ed era Alberto Negri, un editorialista del Sole 24 Ore, che chiamava questo codice.

Per quanto riguarda la parola islamica, okay, per quanto riguarda il punto 4 nulla in contrario anche a, si dice cassarlo, Presidente?

Toglierlo tutto, come dice, eliminarlo, cancellarlo, ecco e aggiungere invece, in termine al punto 3, e la Carta dei diritti e dei doveri, per una pacifica convivenza, approvata, ecco, poi Guzzetti vuole dire, approvata con delibera n. 22 del 28 febbraio 2008 dallo Statuto comunale, oppure lasciamo…

(intervento fuori microfono)

… Carta dei diritti e dei doveri, è chiaro quello che mettiamo. Va bene?

Scusami, io non avevo visto dove eri finito. Legge italiana, sto cercando di scriverlo, Presidente.

Presidente

Benissimo Consigliere, la ringrazio.

(interventi fuori microfono)

Consiglieri, il Consigliere Riganti ha modificato il proprio ordine del giorno, le modifiche consistono: al punto secondo l’aggiunta del sostantivo etico dopo la parola codice; al terzo punto la soppressione dell’aggettivo islamica dopo la parola organizzazione, la soppressione del termine del popolo e quindi la trasformazione della frase e le leggi italiane, a cui si aggiunge l’ulteriore frase e la Carta dei diritti e dei doveri per una pacifica convivenza, così come indicato nello Statuto comunale. La soppressione integrale del 4° punto. Questo è il testo come emendato.

Se non vi sono ulteriori interventi passerei alla dichiarazione di voto.

Dichiaro chiusa la discussione, invito i Capigruppo a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno è iscritto per dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto Consigliere Riganti.

Consigliere Riganti

Mi va bene, accetto volentieri le osservazioni, le indicazioni fatte dal Consigliere Guzzetti e anche quelle che ha richiesto e chiarito il Consigliere Zordan. So che questo documento è stato visto anche dal Consigliere delle Donne, mi fa piacere la loro partecipazione e la loro attenzione a questo argomento che io modestamente ho voluto fare mio, ma è chiaro che era un argomento loro. Ringrazio e attendo l’esito di questa votazione.

Presidente

Grazie Consigliere Riganti. Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto. Pongo in votazione il punto… sì, la facciamo distribuire. Possiamo votare… va bene, facciamo distribuire e poi votiamo. Nell’attesa della distribuzione del testo definitivo, la parola al Sindaco, prego Sig.

Sindaco.

Sindaco

Sono per dire che ancora in questi giorni in Iran ci sono violenze che anche attraverso le nostre televisioni vediamo, e che quindi la solidarietà va manifestata a tutti quelli che stanno battendosi per la democrazia di questo paese. Credo che sia dovuto, noi abbiamo fatto un presidio qui sotto il Comune, credo che sia sicuramente doveroso esprimere solidarietà alle donne iraniane e a tutte le donne che in qualche modo subiscono limitazione ai propri diritti, ma in questo momento bisogna proprio esprimere solidarietà a tutto il popolo iraniano che sta appunto facendo questa battaglia per la democrazia. Grazie.

Presidente

Il testo della mozione del Consigliere Riganti così come emendata vi è stato distribuito, pongo quindi in votazione il punto n. 9 all’ordine del giorno avente oggetto: ordine del giorno del Consigliere Riganti in merito alla violenza alle donne. Procediamo con votazione con sistema elettronico e modalità palese. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità. Complimenti Consigliere Riganti.

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 22 Luglio 2009 Punto n. 8)

MOZIONE SU CRITICITÀ ORGANIZZATIVE DELL’AMMINISTRAZIONE