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CAP 2 IL CONTESTO STORICO DELLA PRODUZIONE E DELLA REGIA

2.2 Approfondimento del contesto della regia: la rivolta egiziana e la caduta di Mubarak

2.2.5 Mursī e la Fratellanza al potere

Inizialmente il nuovo presidente mostrava l'intenzione di voler realizzare un programma che risolvesse problemi urgenti quali i rifiuti, il traffico, la sicurezza, i carburanti, il pane tramite le associazioni dei Fratelli musulmani, ritenute in grado di supplire alle carenze dello stato.

Ma in luglio Mursī convocò l'Assemblea revocando l'ordine di scioglimento dei militari: lo SCAF decise di non agire brutalmente, ma intimò al capo di Stato di rispettare le sue decisioni. I rapporti di forza sembravano favorevoli alla Fratellanza, l'unica formazione politica organizzata, che era riuscita a conquistare la Presidenza e godeva dell'appoggio americano.

Dall'altro lato, in un paese fortemente centralizzato, la capitale restava nel complesso profondamente ostile al nuovo gruppo dirigente. Non solo: il fronte rivoluzionario, che aveva ottenuto buoni risultati alle presidenziali, poteva contare su un ampio strato di esclusi e oppressi ignorati dal nuovo ordine politico, che non teneva conto degli interessi della variegata società egiziana.108

107“Relive vote count in 1st round of Egypt presidential race: How Morsi and Shafiq moved on”, (25/05/2012) Ahram Online, http://english.ahram.org.eg/News/42755.aspx (consultato il 31/01/2014)

I Fratelli sembravano seguire la scia dei militari, che si erano alienati le simpatie della gioventù militante.

A loro discolpa tuttavia, una serie di elementi rendeva il compito maggiormente difficile data anche la scarsa esperienza: la Fratellanza aveva ereditato un paese in piena effervescenza rivoluzionaria; un'opinione pubblica divisa, polarizzata, pronta a mobilitarsi; un apparato statale mal funzionante; la tutela imposta dalle Forze armate; le casse dello stato quasi vuote; un'economia in crisi; una polizia che attraversava la fase peggiore della propria storia; una situazione di sicurezza preoccupante, specialmente nel Sinai, con una proliferazione di armi senza precedenti; l'ostilità del principale alleato internazionale, l'Arabia Saudita.109

Considerate queste circostanze attenuanti, la nuova classe dirigente aveva molte somiglianze con il precedente regime: il capo di Stato aveva accentrato tutti i poteri e aveva inoltre emesso un decreto che impediva alla magistratura di contestare le sue decisioni rinunciandovi in seguito alle proteste popolari.

Il 12 ottobre ci furono scontri molto violenti tra sostenitori e oppositori di Mursī, che provocarono oltre 100 feriti. Intanto aumentavano la delusione e il malcontento per la difficile situazione economica dell’Egitto e si intensificavano le proteste al Cairo per i nuovi poteri che Mursī si era attribuito come “guardiano della rivoluzione egiziana”.110

Il 26 dicembre l'Egitto aveva una nuova Costituzione:111 la bozza redatta dai

Fratelli Musulmani era stata apportava dal 63,8 per cento degli elettori, in due

109Ibidem

110"Un ripasso sull’Egitto, per punti”, (17/08/2013), Il Post, http://www.ilpost.it/2013/08/17/egitto-mubarak- morsi/2/ (consultato il 08/01/2014)

111“Egypt's draft constitution translated”, (02/12/2012), Egypt Indipendent,

turni referendari. Essa fu contestata dalle opposizioni in quanto giudicata troppo basata sulla šarī̒ a e non tutelante i diritti civili in modo sufficiente.112

Il 2 giugno 2013 la Corte Costituzionale dell’Egitto, vicina ai militari, stabilì che la Camera Alta del parlamento egiziano e l’Assemblea Costituente – che aveva elaborato la nuova Costituzione – erano state elette illegalmente.113 Intanto si

aggravava ulteriormente la situazione economica dell’Egitto.

Nei giorni compresi fra il 30 giugno e il 3 luglio 2013 gli eventi precipitarono in modo decisivo. Il 30 giugno vi fu una manifestazione al Cairo, la più grande nella storia del paese, contro il Presidente, nel primo anniversario del suo mandato.114 Il

1° luglio l’esercito pose un ultimatum al governo di 48 ore per risolvere la crisi politica, ultimatum che Mursī respinse. Il 3 luglio, in una giornata raccontata dai media di tutto il mondo, il capo delle forze armate egiziane, Al Sissī annunciò che la Costituzione del paese era sospesa e che il capo della Corte Costituzionale si sarebbe insediato a capo di un governo tecnico. Lo stesso giorno al Cairo si festeggiava la deposizione di Mursī.115

Intanto i sostenitori dei Fratelli Musulmani facevano sentire il proprio disaccordo per quella deposizione illegittima creando dei sit-in permanenti e protestando. Nel mese di luglio si stabilì molto faticosamente la nuova leadership dell’Egitto: ̒ Adlī Manṣūr era il nuovo presidente; Muḥammad Al Baraday, premio Nobel per la 112“L’opposizione egiziana denuncia brogli nel referendum”,(23/12/2012), Il Post,

http://www.ilpost.it/2012/12/23/il-risultato-del-referendum-in-egitto-e-ancora-incerto/ (consultato il 28/01/2014)

113Nouran, EL BEHAIRY, “SCC deems Shura Council and Constituent Assembly unconstitutional”, (02/06/2012)

http://www.dailynewsegypt.com/2013/06/02/scc-deems-shura-council-and-constituent-assembly- unconstitutional/ (consultato il 28/01/2014)

114“Tahrir Square protesters show President Mursi the ‘red card’,(30/06/2013), Al

Arabiya,http://english.alarabiya.net/en/News/middle-east/2013/06/30/Egypt-braces-for-June-30-rebellion- as-Mursi-marks-first-year-.html (consultato il 31/01/2014)

115“Il punto sull’Egitto”, (04/07/2013), Il Post, http://www.ilpost.it/2013/07/04/deposizione-morsi/ (consultato il 07/01/2014)

pace nonché un moderato, era stato nominato vicepresidente. I militari mantennero ruolo chiave nel nuovo governo mentre i Fratelli Musulmani ne uscirono completamente esclusi. Intanto Mursī rimaneva in custodia dei militari, in un luogo che non fu reso pubblico.

L' 8 luglio il Cairo fu teatro di una nuova strage, la prima dopo la deposizione di Mursī.

Un gruppo di sostenitori dell’ex presidente che stava manifestando davanti a una sede della guardia repubblicana nella zona di Nasr City fu attaccato da un gruppo di militari.

I morti furono 51 e i feriti 435: la pagina Facebook dei Fratelli Musulmani pubblicava un video che mostrava cecchini sparare sulla folla.116

Ma fu il 14 agosto che si svolse il più grande massacro in Egitto dai tempi della “primavera araba”.117 Le forze di sicurezza attaccarono due sit-in dei sostenitori di

Mursī, al Cairo: le proteste si diffusero in altri quartieri e in altre città. Il bilancio fu di oltre 638 persone uccise (secondo le fonti ufficiali) e più di 2000 feriti. Il governo ripristinò lo stato di emergenza e il coprifuoco dalle 19 alle 6 di mattina in gran parte del paese.118 Muḥammad Al Baraday si dimise da vicepresidente.

Tre giorni dopo, 17 agosto, esplose la violenza in tutto il paese. Al Cairo, la centralissima moschea El Fath fu assediata dalle forze di polizia. Nella capitale si contarono 95 morti (173 in tutto il paese). Decine di chiese furono vandalizzate e date alle fiamme (soprattutto nell’Alto Egitto).

116Emad, ELDIN ALSAYED, “Qanāṣa al ğauš tuqtul al muṣimīn al silmiīn ̒inda al-ḥaras al ğumhūrī”, (08/07/2013) http://www.youtube.com/watch?v=uu1XD_98DTc (consultato il 31/01/2014)

117Abigail, HAUSLOHNER; Sharaf, AL-HOURANI, "Scores dead in Egypt after security forces launch assault on protesters' camp" , (14/08/2013) Washington Post, http://www.webcitation.org/6Iz5Oe9za

(consultato il 31/01/2014)

118“Il massacro del Cairo”, (14/08/2013), Il Post, http://www.ilpost.it/2013/08/14/live-egitto-sgombero-cairo/ (consultato il 27/01/2014)

Il 20 agosto fu arrestato Muḥammad Badie, guida suprema dei Fratelli Musulmani. Due giorni dopo l’ex raìs Hosni Mubarak veniva messo ai domiciliari in un ospedale militare.

Gli ultimi mesi del 2013 furono caratterizzati da ulteriori scontri e incidenti.

Gli eventi più significativi furono il 4 novembre con la prima seduta del processo a Muḥammad Mursī che riapparve per la prima volta in tv.

Il 24 novembre il presidente ad interim ̒Adlī Mansūr firmò la nuova legge che regolava le proteste e il 14 dicembre annunciò le date del referendum costituzionale: i giorni 14 e 15 gennaio 2014. La nuova bozza costituzionale fu redatta dal “Comitato dei 50″.

I Fratelli Musulmani già annunciavano di voler boicottare la consultazione.

Il 24 dicembre un attentato contro un commissariato di polizia a Mansūra provocò 16 morti. Nel frattempo continuavano le proteste all’università di Al Azhar.

L'ultimo evento significativo del 2013 fu il 25 dicembre, quando il governo egiziano dichiarò la Fratellanza “organizzazione terroristica”.119

2.2.6 Cosa ha portato alla rivoluzione: fattori politici, economici e