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2. Problemi attuali dell’etnomusicologia cinese e le nuove prospettive etnomusic-

2.1. Le musiche tradizionali cinesi

2.1.1. La musica cinese nell’antichità

L’etnia Han disponeva di una musica tradizionale ancor prima della comparsa dei caratteri di notazione cinesi e della codificazione delle partiture. Nel corso della storia è stata proprio la tradizione orale della musica popolare, con la sua forma poetica, a conservare la quintessenza della musica antica. La più antica raccolta musicale scritta della storia cinese è il “Caifeng 采风”55 (Antologia di canti popolari),

che raccoglie ed ordina appunto i canti popolari ed attraverso queste offre un

54 子曰: “有教無類”. Confucio ha detto, “nell’insegnamento non vi debbono essere distinzioni di classe”. 孔子

Confucio, 论语·卫灵 (Dialoghi: Wei Linggong), Cfr. http://ctext.org/analects/wei-ling-gong/zhs

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panorama più generale degli usi e dei costumi di un intero popolo. Attraverso i testi verbali si possono cogliere diversi aspetti della vita quotidiana: dall’atteggiamento del popolo verso il Governatore fino ai sentimenti lirici più intimi. Non un’arte fine a se stessa, dunque, ma un mezzo per esprimere tutti gli aspetti della vita.

Lo storico manoscritto raccoglie più di 3000 canti della regione dei “15 Stati”, nel Nord della Cina, e copre un arco cronologico che va dal periodo della dinastia

Zhou 周 sino alla metà del periodo delle Primavere e degli Autunni (1046 a.C.-476

a.C.), ossia dal 1066 a.C. al 570 a.C. Più tardi Confucio, visitando lui stesso quei luoghi, prese atto personalmente dei tremila canti. Fra questi ne scelse 305 che entrarono a far parte, nel 484 a.C., del suo Shijing 诗经 (Classico della poesia), che può essere considerata la prima summa poetica cinese.56 Diamo di seguito una

sintetica descrizione delle quattro più importanti racolte. 1) Shijing 诗经

I canti nel Classico della poesia sono suddivisi in tre categorie a seconda dei generi: feng 风 (canti narrativi), ya 雅 (canti di contenuto morale ed esortativo)

e song 颂 (inni religiosi).

a) Feng: era lo stile dei canti nei 15 territori della Cina settentrionale. Questi canti sono espressione di ben 500 anni di storia, raccogliendo la vita e la cultura cinese dall’inizio della dinastia Zhou sino alla metà del periodo delle Primavere e degli Autunni (1046 a.C.- 476 a.C.) I contenuti narrativi includono le sofferenze del popolo, oppresso dai potenti, ma anche l’armonia e la gioia della gente di campagna, la fedeltà dell’amore tra uomo e donna, ecc.

b) Ya: era lo stile proprio della musica dei nobili letterati, che prendeva spunto dai canti del popolo. Nella maggior parte dei casi, in questi canti si esprimeva la

56 司马迁 Sima Qian, 史记·孔子世家 (Memorie storiche. La Famiglia di Confucio), in 韩兆琦 Han Zhaoqi(a

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compassione per il popolo sofferente e si denunciava il carattere tirannico della casta governante.

c) Song: era lo stile dei canti che si ispiravano alla mitologia e alle saghe arcaiche, ed avevano lo scopo di rendere onore agli antenati in un contesto di fervore religioso.

Lo Shijing contiene solo i canti della Cina settentrionale mentre i canti tradizionali del Sud della Cina non sono accolte in esso.

2) Jiuge 九歌

Alla fine del IV secolo a.C. appare finalmente la raccolta sistematica dei canti del Sud della Cina, lo Jiuge 九歌, uno scritto classico nella storia culturale cinese. Si tratta di un’altra summa poetica, compilata appunto intorno al IV a.C. (nel Periodo degli Stati Combattenti: Zhanguo 战国 (475 a.C.- 221 a.C.), successiva quindi allo

Shijing e, secondo la tradizione, redatta dal famoso poeta Quyuan 屈原 (340-278

a.C.).

Nello Jiuge sono raccolti undici canti (nonostante il numero indicato nel titolo), originalmente danze sciamaniche e sacrificali nello Stato di Chu 楚, trasformate da Quyuan in danze con l’accompagnamento di vari strumenti: campane, membranofoni, certa Qin, Se, organo a bocca Sheng ecc.. La composizione e la forma dei brani dello

Jiuge sono più libere rispetto a quelle dello Shijing, con poesie scritte in settenari

invece che in quartine (queste ultime utilizzate, invece, nello Shijing). La lunghezza delle frasi non è uniforme e presenta molte varianti. Il linguaggio è ricco di figure retoriche, presentando numerose intonazioni prosodiche e inflessioni linguistiche di grande suggestione.

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3) Yuefu 乐府歌 (L’ufficio musicale)

Lo Yuefu57 in origine era un’istituzione fondata dall’imperatore Han Wudi 汉武

帝 (140 a.C.-87 a.C.), nata per formare i musicisti professionisti, elaborare le partiture annotate con l’antico sistema Gongchipu 工尺谱 e raccogliere il maggior numero di canti popolari. In seguito lo Yuefu diventò uno dei tanti stili poetici e musicali. I canti dello Yuefu conservati sino ai nostri giorni sono soltanto una cinquantina. Fra questi ricordiamo, ad esempio, La guerra nel sud della città 战城南,

Parte dalla porta est della città 东门行, Va in guerra all’età di 15 anni 十五从军征, Il filare dei gelsi 限上桑 ecc.. Lo stile della scrittura è più libero rispetto a quello

dello Shijing e dello Jiuge, con poesie pentasillabiche o settenari, o con testi che alternano versi brevi e lunghi, di argomento per lo più narrativo e in grado di plasmare con rapide pennellate caratteri e personaggi. Il pavone vola verso Sud-Est 孔雀东南 e Mulan Ci 木兰辞 sono tipici esempi dei canti tradizionali dello Yuefu del periodo delle dinastie Han 汉 e Wei 魏.58

Nel Nord della Cina, dalla dinastia Han 汉 (202 a.C. - 220 d.C.) alle dinastie del Nord e del Sud 南北朝 (quindi tra il 420 e il 589 d.C.), lo Yuefu fu chiamato anche “Xianghe Ge 相和歌”: all’inizio veniva cantato da un solista accompagnato da tre cantori ed era chiamato anche “Dange 但歌”, cioè canto a cappella, senza accompagnamento strumentale; poi, col tempo, venne aggiunto l’accompagnamento strumentale e lentamente si trasformò in un insieme di danze e canti, chiamato “Xianghe Daqu 相和大曲”, caratterizzato dall’uso di numerosi strumenti: Sheng 笙

59 (organo a bocca), Dizi 笛子60 (Flauto di Bambù), Qin 琴61 (cetra da tavolo), Se

57 Gli yuefu (乐府) sono poemi cantati della letteratura cinese, sviluppatisi nel periodo Han. Il loro nome risale

all'ufficio musicale, che fu istituito nel 114 a.C. sotto Han Wudi. Il compito dell'ufficio musicale era di raccogliere canti per usi sacri e di corte, insieme ai quali furono raccolti anche i canti e le ballate del semplice popolo. Solo alcuni testi di questa raccolta sono rimasti intatti. I poemi cantati raccolti contengono sia canti per cerimonie sacrificali sia alberi genealogici, come anche canti per banchetti imperiali. Cfr. 杨荫浏 Yang Yinliu, 中国古代音 乐史稿 (Manuale storico della musica antica cinese), cit., pp. 106-108.

58 Ibidem.

59 Lo sheng 笙, è uno strumento cinese aerofono a bocca, ad ancia libera, costituito da tubi verticali inseriti in un

piccolo impianto globulare. Si tratta di uno dei più antichi strumenti cinesi, le cui più antiche immagini risalgono al 1100 a.C. Cfr. Ivi, p. 41.

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瑟62 (cetra da tavolo), Zheng 筝63 (cetra da tavolo). Dopo la dinastia Xijin 西晋

(265-316 d.C.) lo Yuefu diffuso nel Sud della Cina prese il nome di “Qingshang Yue 清商乐” e “Qingyue 清乐”; in seguito questo tipo di musica si estese anche al Nord della Cina. Per questo motivo, dopo le dinastie del Nord e del Sud, il termine “Qingshang Yue” venne usato per identificare la musica popolare in tutta la Cina.64

Figura 4 - Sheng Dizi

60 Il dizi 笛子 è un flauto di bambù. È un importante strumento musicale della tradizione cinese, utilizzato nella

musica popolare, nell'opera e nella musica orchestrale. Il dizi ha una lunga storia e una consistente popolarità anche tra i cinesi non musicisti, probabilmente perché è facile da fabbricare e trasportare ed ha un suono molto gradevole. Cfr. 郑德渊 Zheng Deyuan, 中国乐器学 (L’organologia in Cina), 台北, 生韵出版社, 1984, p. 384.

61 Il Qin 琴, è uno strumento musicale cinese appartenente alla famiglia degli strumenti a corda detti cetre o

salteri a tavola. Il qin è fornito di sette corde di diverso diametro la cui accordatura più classica corrisponde - a partire dalla corda più bassa - a do, re, fa, sol, la, do (ottava), re (ottava), il corpo in legno cavo funge anche da tastiera, e la tastatura viene indicata da bottoni di avorio intarsiati sul lato della cassa. Cfr. Ivi, p. 323.

62 La Se 瑟 è un’antica cetra a corde pizzicate. Essa si compone di di 25-50 corde con ponte mobile e ha una

gamma di cinque ottave. La storia della Se risale ai primi secoli di storia cinese. È stato uno dei più importanti strumenti a corda ad essere creato in Cina, diversamente dal Qin. La Se è stato uno strumento molto popolare durante la Zhou 周 sino al periodo delle Primavere e degli Autunni 春秋 (1046 a.C.-476 a.C.). Cfr. 杨荫浏 Yang Yinliu, 中国古代音乐史稿 (Manuale storico della musica antica cinese), cit., p. 85.

63 Lo zheng 筝, è uno strumento musicale tradizionale cinese. Lo strumento fa parte della famiglia delle cetre. Si

suona con l'utilizzo di quattro plettri, o meglio unghie artificiali applicate alla mano destra, con la quale si pizzicano le corde, mentre la mano sinistra, tradizionalmente, viene utilizzata per premere le corde stesse ed ottenere portamenti e note di diversa altezza. Cfr. Ivi, p. 165.

43 Figura 5 - Qin

Figura 6 - Se

Figura 7 - Zheng

4) Quzi 曲子65

Dopo la dinastia Tang (618-907 d.C.), i compositori, rielaborando musiche e testi dei canti tradizionali del passato, le trasformarono in vere e proprie “creazioni artistiche”. A tutt’oggi si conservano in totale 590 testi musicali e 80 pezzi musicali completi.

Le dinastie Song 宋 (960-1279 d.C.) e Yuan 元 (1271-1368 d.C.) segnano un

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periodo di prosperità per la cultura musicale di cui sono attestazioni di interesse i cosiddatti Sanqu 散 曲 (canti liberi). Alla metà della dinastia Ming apparvero numerose raccolte di testi musicali e di partiture, fra le quali la più nota è la Gujin

Fengyao 古今风谣66 (Raccolta delle opere antiche e moderne), una raccolta dei

canti popolari di Yang Shen 杨慎, pubblicata nel 1543 che contiene 280 canti databili dalle origini sino alla metà della dinastia Ming.