bile fènzaaver riguardoal lungotratto chev’èeda_.
quel di piùche riguardarfidovrebbel’avrcbberpropofto!
Puoffi egli fentireftravaganzamaggiore?Quellifarebber progetti dafarfi,féilTevereporialTe fecoquell’oro iiu-inenlb,che richiederebbelafpela!
Ma
pur troppoaltre flravaganze quantunquenonparagonabili.:iquellefiIbno ultimamente veduteinpropofitodicangiamentod’alveo nel noflropovero Stato perlapochillìma praticade’ pro-fclTori?£
neIbnben frefehe,c piùancora chedelle mo-dernenollre livellazionilememorie!Quelloèungran_»punto ammirativo,lefillamentecivorràriflettere l’accor-togentilillìmomiolettore.Chedovrà fermamente crede-re,cheitagli, icanali, icavamenti nuoviinqualunque
modo
cfT?lifaccianoIbnoleoperazionipiùmalagevolidcNlaprofelTìone,echeforfèpiucchèqualunquealtra richie-donoIbmmalommilsimaelperienzache.melTaacimento collanecefsrtàIcuopre,ed infegnacolè cosiinnafpcttate, ecosibrevi,efaciliadellèguirfi,chelateoricanon fo-gnòmai d’inlègnare, ed’inventare.
£
conun elèmpio, econunaparitàevidentedel noli ro efpertilsimoNiccola Zabballi,che hainventare lènzapuntopuntodilumed’alcunaIcienzatanteingegnofilsimemacchine,quantelòt>
quelle,cheethafatte finoravedere,equantecolla fola praticanevaeontinuamente inventando,farò per compro-varlo.
£
giacchélaborfamia dar nonglipuò unapenfio->nedicentoIcudiilmelè,comeglidareibenvolentieri, ancorchénonloconolcadivilla,lepotelsi, voglio alme-noperpetuarneinquellifoglicollabrevecommemorazione chene foora permeragiullizia,lamemoria-, Vengan pu-reiteorici,edtprimarj, cheiopregio,erifpettoquant*
alcunaltro polTa pregiare,erifpettare, cdican fpafsio-natamente,efenz’impollura, lèelficollaloro teorica.»
giugnerebber mai ad immaginarlcne alcunaJ
E
le illruirvi laprebberoiloro fcolari,comeegliv’ha illruitoilnipote, che46
IL TEVERE
chev’èdivenutopur bravo?
Or
fappia illettorechene’lavorichefifannone’fiumi»ne'canali»e nelledighed’
Olandaven’cpiùd’unodi quellitali:Che,firiderebbero diquegl’intoppi»chefpaventatihannonel nollroTevere, perchè nonufia vederli» inollrìmodernilivellatori.Co~
me
lenerifeibnollroCornelioallorchéd’ordinedi Cle-mente X.andò afarneefàttailpezioneda PerugiafinoaRoma. £
ne riportòlapiantadituttocon cinquanta di-fegni di divertemacchinenonpiù veduteinquelli paefi»dondepoi tralTel’evidenti dimollrazionidell’aureoTuo trattato»conformeegliafiferiIcenelproemio.
Nè
quello celebre profelTorenato» edallevato tra l’operazioni con-tinue dcll’idrollatica»e verfato nelle facoltàmatematiche almen quantoimodernilivellatoridubitòmaidella navi-gazionedi quellofiume dentroilfùoalveo,Ond’io rilpet-to allederivazionide’ tanticanali propollidaloro in luo-ghi» dove TacquefueIbnmagre»elèttili»chelècondo lalor relazionenon eccedonoinalcuni l’altezzad’unpal-mo
,fucuièfondatalamaggiore» oforfèTunicaelTenzial molede’ lorprogettirillringoper oralemie obbjczioni così.O
icanalilàran difondo ugualea quellodelTevere, opiùbafib»opiù alto:Se uguale nelèguiràcheTacque per ragione delTequilibrata declinante fifpanderanno ugualmente per l’uno,eperl’altro. TantochéelTendo unite fiottili»emagrefarannodivile infufficientialla^navigazione:Sepiù baflo trarrà lècoper ragiondella mag-giordeclinante tutta l’acqua dell’altro.Che ognunche_a abbia qualche lume può'di leggiericomprendere»che per laminorcapacità delnuovo»ch’elTerdovrà necelTariamen-tcpiù tiretto delvecchio non potendoricevere quell’intero corpo d’acque» che quelloricevevanelTelcrclcénze innon-deràcol totale efierminiole vicinecampagne nonmeno chelelontane.
Nè
faran valevoliaritenerlaloro impe-tuofifiimaviolenzanèferre»nèchiulènèqualfifia altrorir legno»DigitizedbyGoogle
navigato, e navigabile.
47 tcgno)o regolatore chevifipotefle fare.Ma
tuttoo fa-ràdaefiaroverfiriato, e disfatto,ovipafferà fopra oltre al-trimoltidiibrdiniche potràpartorire.E
fcpiù alto Tac-que nonvipotrannoentrareìcnon chenellepiene.£d
in quellenonpotcndofiperipericoli,cheallora vifono, na-vigarefirimarrebbeaffattoinutile.Tantochéfifarebbero potutiafienere datali progetti.£
meglioaffaifatto avrebbero, feaftenutififofferodalTacccttarTincumbenza didoverfarli.Imperocchéilricufàrlaallevolte accrefee airicufantianzicchéféemiilconcettodel lor fàpere. Maf^fimeincerte aftrufiffime,c fcabrofiffime profeffioni, in_»
cuiquantopiùs’opera,efiftudiatantomenofine com-prende,equantopiù.fénecomprende,tantopiù piùa_>
milledòppjacomprendere ne rimane.Ondenon é vergo-gnaildire dinoncfTcratto a fareuna cofa«Vergognafi
èilfarla,e farlamale.
Conciòlafciandoperora edimodernilivellatori,ed
icanali,el’alveo,edilcamminochefar vidovrannoper entrolebarchepafferò a difeorrere di quellochefarfi do-vràda pedoniper trarle allo ’nsù per di fuori.Che effen-doinpiùd’unluogoimpraticabilemaggiormenteallefoci de’ tantifoffi,etorrenti,chevisboccanobifbgnerà per neceffitàfarviipontiintutti,edaltrovedapertutto ovunquevene faràuopoaggiuflarlo.£’ ben però vero, ch’ognipiccolalarghezzacosì ne’ponti,comenegli altri paffifarà flilHciente trattandofifblamentedelcomododa_/
potervi pafTareilpedone, che pernonincorrere nelle ri-gide,e fevere cenfure dellaCrufea,non perché ne ab-biafbggezione,eletemaper effereun regno,che feb-ben pretendadiflendereildominiofbvratutta larepub-blica delle lettereItalianeperlalocuzionenon hain_i verun luogoiltribunaledafareiproceffi,chiamerò TAl-zaja.
Ma
perchétuttelevoci,checon unafòla nefigni-ficanpiùfidevonfareufuali,ed. accettabili,conforme è quella,4
S IL T E V E R E
quefta,chefignificacolui,chepe’fiumi collacorda attac-cata aH’albcro dellabarcalaconduce daterracontr’acqua.
Inalcuniportidielfiperòprendono*ibarcajuolibarche afifaiufate,e dipocovalore,elevendonoperquel chi» .
trovano condotte chel'annoovedeggion andareIcnz’aver la brigadi ricondurletanto più,quando nonfonficuridel carico nelritorno.
Ed
ioibvr’unadi quelleche andava.»aVenezianavigaiinbuona compagnia perilpalTo inPo daTorinoaBorgoforte.EfTcndoperò un rimedio poco ufualeper moltimotivi,cheneccirariononè a nume-rarlibifognerà Tempre provvedere airaggiullamcntodelle llrade.In cui oltreinominatidifetti vi(ìtrovanoinpiù d*' un luogoalberi,efallìnonpiccoli,che dovrebberoelfer rimolTi,erefpettivamentetagliati.
Ed
inqualch’altra fa-cendoangoli così acutine’lìioirivolgimentiilTevere im-pedirebbe talmenteiltiro dellebarche,cheColo allenti,
fatiche,e perdimentiditempovipotrebbepalTare. Onde per rimediarea ciòproponendo Cornelioilpiantare fulla loroeflremitàunpalocon un curio,fucuicorrendo
U
cordadellabarca raggirarvilìpolTa facilmente,e fpedita-niente d'ititorno, ed additandonenellafigura22. dello-^
forteprima il
modo
aquellarimettoillettore. Aggiu-gneròIblo,chelelungoilluocorlo nelle lateraliIponde,
cmaggiormentenellenuovelènzaimpedimento peròdell’
Alzaja,ode* cavalli,chetiralTcrlabarca, lìpiantalTcro da pertutto ingiulla,eproporzionata diUanza,e lìm-metria pioppi,albucci,elàliconififortificherebbero di manierainprogreflbditempo,che non avrebbero più che temere.
E
quellepiantate facendoli co’ramifiaccati dagli alberi grofiì dellepredettetrefpecie,chenulla enfiano, e di leggieriallignano,ecrclcono rendono dappoi oltre_»all’ombra,evaghezza danaroconlìderabile allorchélì ta-glianoneldiradarli,evefene piantande’nuovi. Giac-chénelleIpondede’fiumipuòilprencipcfarequalunque-.*
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