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NAVIXJATO, E NAVIGABILE

fièilfigurarfi dipotercondurreafineoperacosì profit-t-evole, egloriolafcnza confiderabildifpendio.

Non

è poco chefipolfa fare,cche mcflbegliappettoalgua't dagnofitroviquello fuperiorea quellolènzaprincipiodi paragone. Giacchétuttiglialtriprogettifattidachidel palTo delFurellohatrattatoo non fonoriulcibili,odi fpe^-fadigran lunga maggiore.

Come

làrcbbcildivertir Tac-que,edindirizzarleperaltravia delle vicinecampagne.

Bd

ilridurre a fiato piòcomodola firadadelMontedi Sal-viano pertrarpoi dallebarche giuntech'ellefoderoal Fo-rcllo lerobe cheviportaficro,e caricate fude’muli man-darle perterra finoalpiano,ctornaread imbarcarlein al-trebarche,cheivifodero.Chelèhbcaiocreda chevili

potederidurreperaverlandl’andarviminutamente confi-deratavitrovotant’altrc difficoltà e nel disfare,e rifarei collida barcaper ridurliaballedaIbma,edaquellea_j queili,enelcavareilvinodallebottipermetterlone' ba-rili,etornarpolcia atravalàrloperrimetterlo in quelle, chenonmipofib indurre ad accordarlo.Tantopiucchè nelvino confillerdovendo qualchepartedel trafporto bilbgnerebbetenere allefponded’ambedueiluoghi del-lo Icarico,ericarico,e dellosbarco,erimbarco ma-gazziniaperticon uominifedeli,ecapaci, e befiic pron-teconbarili a caricarli,ecentinaja,ecentinaja di botti

,

perchèquelle di lòttoalForellononpotrebbero nè per acqua,nè perterra riportare.

ilcaricarealportodi Pontenuovolebarchedi balledafonia,edi barili,o per rimetterle pafiatoilTorelloincolli,c botti,opertraf’

portarli in bajle,e barilialPortodi ripettaperaltri in-convenienti,che ne lèguirebbero,che troppo lungofarei anumerare,verrebbebene.Dimodocchèquelliaggiunti adaltrimolti,cheintrafporti d’altrerobe s'incontrereb-bcro,m’obbligaa farritornoaiprimidueprbpofiirimedj, nella cui riufeitanoncadedilficoltà,odilputa veruna

.

'

£

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34 I

L T E V E R E

Seppure nonfo(Tequelladichitalora permera mali-gnitàyedinvidiacercadi farcomparireimpolTibiligli al-truiprogetti (cnza niun riguardoaldannodelpubblico be-re,ch’elTerdovrebbel’unicamiradiqualunque onefTuo-11)0.

£d

infatta guifatoglielagloriaaidegniautori die(Tì.

Come

da Elio Gracile hndaltempo'diNeronefu toltaaLucio Vetere luogotenente generaledelleTuearmi inGermania,che permezzod’uncanale aprirvolevala_*

comunicazione tralaMolèlla,elaSona^

£

quindicol Rodano, eReno,dovequellasboccainquello,equella inquellopalTarnavigandoaimarinilidilèttentrionali,ed occidentali,incuiambeduerefpettivamentefancapo.

ConformeTattellaTacito in fine del tredìcejìmo libro degli dicendo: VetusMoffellamque^atqueArarimfaBer interatrunquefoffa conneBere parabat,utcopitspermare deinRbadano, ArarefubveBic,pereamfojfam, max fiuvìoMojfella inRbenum,exinOceanumdecurrerent, fublatifqueìtinerumdifficultatibui navigabilia interfeocci~

dentilafeptentrìottifqae littorafierent.Invìdieoperi He-lius (feac/lit BelgictC legatut:Ondenon ènuovo,chela_j malignità> e l’invidiaabbiano lèmpre maieanticamente

,

emodernamentecalcatoilpièfull’operepiùinlìgni ^ c Ib-pral’invenzionipiù gloriole,echebaldanzofamente ne abbianotrionfato.Potrebbervilianche introdurrealcuni altriordegni,chenella/addettafeflafiguradellaparte primaproponeCornelio fiictre y trcvcrtini, mar-mi> clegnami d’ogni ibrtaamoltc leghe pervolta.

Ma

credendo chelimiliordegnifienod’imbarazzo airacque_-r delTevere,ccheimpedir polfanoinqualche

mòdo

la na-vigazione mi parrebbepiùproprioTintrodurli altrove den-tro

Roma

»edilfcrvirfi dell’altre fueacqueinque’ luoghi dimaggiori loro cadute.

Dove

introdurfipotrebbero an-coragli altri »che loflclToCornelioproponenellafigura venir eefima dellaparteprimaperarruolarmarmi,eialTid*

ogni

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N A VIGATQ, E NAVIGACI LE.

js ogniTorta,ocol Tervirfidelleftefleacque,od’alttepiù comode,cproprie.Dacchéperlevare gli fcogli, efaflì chelitroverannoindetto corfbdiTevere potran.fervirc nonTololegiàpropofteminc,cdicaflbni delincatiAalui nelle prefatenona^edecimafigura.y

ma

l’altrodelineato nellasentt/imadellaprimaparte dal nedejimo.

Ed

il con-tinuo ferpeggiamentochefanelcorrervagabondoper la^

Teverina abbreviarfidovrebbecolmetterlo piucebèfolle polfibilea retta lineaconatta,ecapace arginatura data chefifolTe ladovutaegualità,cpendenzaalTuolettoper impedirel’invalione,ch’egli lùol fareper lungo,elargo tratto di quellemilerecampagnecolle luepiene«

qui micillarò piùminutamenteatrattenere;giacchéfecondo

ilbifogno converràdimanoinmanofinadOrtericorrere aiproportirimedj.Poiché perlecorrolionirhepuòfare, elacontinuamenteacagionedellamancanzadeldovuto equilibrio, percuilacorrenteva piunell’una,chenell*

altrafponJaa battere colvivodi lùa forzapropone Corne-lioipennelli,chevedonodelineati nellatredicefma figu-radellaparteprima.

E

vedonone’fiumi,e canalidi Fiandra,cd’Olanda,rdaltrove frequentemente ancor ne’ nortri.

quellecominciano, conforme mal{lenlàtio alcuni dalla fuperficie deli’acque,

ma

dalfondoincuiIbn Temprepiù velociper avereogni mobilemaggiorattività, dove cominciailTuomoto, chenellaparte lontana.

E

nelfondo rodendoapocoapoco tantos’internano,e s’in-cavernanonelterrenochenonclTendo la diluifuperficie piùfollenutadal lorcotmonelladeclinazionedellepiene

,

omaggiormenteopprertadalpeli)dellepiogge,chenel cadere l’inzuppanos’apre, edalterrenounitofi Icompo-gna.Cherecandononpiccolo oflacoloalliberopafiaggio dellebarchefidovrà uguagliareil fondo,in

modo

che contrattar poffa alla parteoppofta ilfuOequilibrio. Ag-giurtata,e(labilità lanavigazione daPontenuovoad

Or-'

£

2 te

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^6

IL TEVERE

tecoiravcrfuggeritoil

modo

fàciledi levar tuffigli ofta-coliche rimpedifcono.

£

daOrtefinoallafoce della Ne-rapelpiccolotratto didue miglia,chev’è dididanza na-vigandoligiàilTevere credod'averconcludentemente provatalafecondaparteeziandiodimiapropofìzione

.

Imperocchéachioppormipotrebbeildifetto delle livel-Jazionirifpondodinonaverlecreduteperoranecelfarie, è perelferedatefatteindiverlitempi da diverdprofelTori, e fpecialmente d’ordinedella S.M.d’Alelfandro VII.da_*

£vangelidaOlivieridcgnilfimomioconcittadino,chele riporta nella piantadampata,e dedicataglidalui.

E

fpe-cialmcntealtresìda Cornelio nonracndegno mio diretto-reinaltrapiantadampatasedifunitadalfuo trattatoche nonho potuto mai trovare.

£

peraverinanimodi farle, qualorami verràpiù inagio,ancorio,conformedirò al-trove.

E

perdoverfinecclTariamcntefaredaque’profelfor-i cheregolardovranl’operaallorchéfifaràdabilitoil co-ininciarla.Dacchéprovato concludentementefièchenoa c data, enon é imponibile.

. Siccome imponìbilequalifièmodernamentecreduta dacertuni

i

qualiconnuovalivellazionefitta con

U-^UISITO

idrumentoforlé di quellinuovamenteinventati da lorofiIbn Infingatid’elTcrgiunti allafublimità del fa-pere,e d’elTertenuti perlapretelal^ifitezza, emolti-plicità d’altrinuovi drumentifublimi,edinfallibili li-vellatori.

Ed

ioquantoa

me

,che:fine ira ^udìa, quorumcaufasprvcul babeo:perchènooliConolconcque injurìa^ncquebeneficio},ed intendo perciò perlalòia ve-ritàdì parlaredico cheneho,

ma

colladovuta didinzione d’un fogge!to all’altroperellérvenemolta, ogni maggior venerazione,edimaperlateorica,epoca,o niun^ per lapratica.PerchèIbchefimilidrumenti,. benchénon.^

.così (quintiIbnodati inventati anchealtrove,c fpecial-wentcinOlanda da molti, etraquedidal nodroCorne-lio>

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NAVIGATO^ E NAVIG ABILE.

57 Jio,cdinFranciadamonsùPiccard,cdainominatida_.

lui nelTuotrattato.

E

perchè tengo percattiviamo fegno lacompiacenza>edildiletto della rquilìtezza,equantità degli ftrumenti in chilideve adoperarelènzaveruna fog-geziondiguadarliavendoperlunga olTervazione conolciu-to,che nonidàbeneaprofonditàchifitrattiene,e diver-te nellafuperhciq.Glidudenti chefanincettadi libridi Iquifita)eraradampa,elileganoincuojodorato, cudodifcono conefattamifurainbenlavorate Icancie rare voltegliaprono, ed aprendoli taloragl’intendonpoco. Icacciatori, chehannoloIchioppo guernito d’argento conilquifitacanna,e fucilbolinato concaricature aggiu-date fonoipiù difaddatti,epoca preda portanoacafa.

E

cosìd’altridecorrerfipotrebbelungamente,il fover-chiodilcorrcrnenonfolTenojolb. Replicheròbensìche taluniper cercarcon peregrineinvenzionid’acquidar

no-me,

o non ne acquidan mai punto,opunto acquidato oe annoloperdono.

E

quanti lafcerebberofamamaggiore diloroinmoltecolèdopomorte, fcmenoinvitane avefi-/èroproccurata d’alcunc?

E

quantidilfimularla fapelfe-ro eziandio raccrcfcerebbcfapelfe-ro?Conformeceneammaedra Agricola,di cut fcriveTacito,cheipfa dijjirnulatione

fa-ma famam

auxitxCosìimodernilivellatoririmali fareb-beronellorcredito,edima,lecontentatififolfero delle lorolivellazioniogiude,o non giudech’ellefieno, giac-chéillapergiudamentelivellarenonè l’opcrazion più faci-le,chenella profelfionefifaccia.

E

nonaveficroprogettato doveilderivarcanali,doverientrar nell’alveo,dove l’inca-nalareilmedefimoTevere,edoveforareancorale monta-gne, cheoltre all’ecccfllvodifpendio,chefifarebbenelle dcrivazion-i,e l’altronon piccolodelcontinuo mantenimen-topartorirebbemolt’altri dilbrdini cmali.

E

tantiquanti partorir nepuòl’acquacorrente,che nonavendofempre i’irteflbcorpoavernonpuòfemprelodeflbmoto.Cheha fitto

3S

IL TEVERE

fattocredere a chi neha avutanotiziacheilprogetto(ia

’fantafticojinelèguibilc,edideale. Eflendotutte l’apcr-turc,piegature, etorcimenti,chefifan fareaifiumi pe-ricolofifijmemaiTìmc ncircfcrcfcenze,nellequaliad ogni incile,esbocco d’ogni canale renerebberolemilère cam-pagnevicineIbmmerfè,edivorate. Inguifàcchètante fa-rebberolefommerfioni, quantel’elcrefcenzecol rotala »

interrimentode’canali,edilTevere tornerebbe contutte le Tueacquefenz’alcundubbioCenonnelleprime, nelle_»

fufieguenticertamenteinbrevetemponel letto fuo.'Od altrone prenderebbe con maggiore, edirreparabildanno de* terreniaggiacenti.Avendoifiumi afiblutodominiodi cangiarea lorpiacerelarefideiiza,e dicorrerivicon mag-giorforza,ovepiùgrande trovanoilrefifiimento per ar-ricchire,ed impoverireacapriccio,edafecondadel lor naturale,e far ridere, epiangere oruno,orl’altrode’

lateralilor confinanti.

£d

avendoloilTevere perlaTua rapiditàpiucchè gli altri ha fatto,e faràprendereachi nonneha piena cognizione molti,emoltogrofiìabbagli

.

Dicuiunofiè quello dicolorochelocredonoinferiorea parecchialtrifuppofii dimaggiorcorpo d’acqua.Quando egli colla Tua velocitànefcaricherà nelmareinun’ora piuc-chèquelliindue,e in tre.Tantochés’ellafimoltiplicafie potrebbe eziandio uguagliareimaggiori.Dovendoli anche riflettere agli obelifchi,cheha portatifilidorfofinoalle ri-pedi

Roma

.ParticolarmentealVaticanotuttod’unpezzo diquellafinifiirata,egrevemoledeferittaefàttamente da GianpictroBellorinellavitadiDomenicoFontana,che nelpontificato di SifloV.l’ereflTe,ovedice;

^

Cchelifio dìgranitorojfodaiLatinichiamato

Marmo

tebaìtocosì ta-gliato daimontidiTebedi'Egittofienzafigure^o geroglifico alcuno^ela fiua altezza aficendea palmicentofiette,e mez-zo,fienza lapuntaaltafielpalmi. Lalarghezzadapiedifi dilata dodicipalmi,eminuti cinque, edincimafirefirin»

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NAVIGATO^ E NA VIG ABILE

. 39 gcadottopalmi^ eminuti cinque.Ondemoltiplicatageo~

metricamenteFaltezza,elalarghezzavieneadejferequajt palmiundicimila,educentequattro menocircaun fedkejì-modipalmicubi,"Dalchefacilmente fi comprende ancoriti ìlfuopefopefandoognipalmo cubodelmedefimofajfo libre ottantojeifitrovache Fobelifco Vaticanopefalibrenovecento fettantatre milacinquecento trentafette^etrentacìnqu^

quarantottefimijche èper appunto tlpejhfuo:

O

dicano adefìToche hainferiore a parecchialtriegliche (bRienlimili peli, echealIbloPocedein Italiailprimato?

E

che per laTua rapiditàhalaparticolarprerogativadirichiamar to-floalenelPinnondazioni Tacquedifperlè]efarlecolfuo nerbo, evigoretornareimmediatamenteubbidientillìme

.

Laddoveglialtrivelelafcianoinmoltiluoghiconlunghi) ed anche perpetuiriffagni. Ondeprimacchèimoderni li-vellatori arrifehiatififofleroafareilorprogetti farebbe flatoneceflarioTaver avuta lungapratica dellanaturadell’

acqueTuedel loro corfbordinario,ellraordinarlo delle lineechefanno)e pofiTonfare,lacertanotizia della qua-litàdelterreno,edel fito, e Tefattainformazionedi tut-te Taltrecircoftanze,che aver nonfipuòinunabreve_»

permanenza,e neirelTerviflatifblounavolta.

£

molto più averladebbonocoloro, cheufifonoaveder fijlamen-teilReno,edilPo, e qualch’altrofiumediLombardia..

De’qualipernoftroavvertimentoaffaiapropofitodiceil giàmentovato Bonini acar. 2^4.delfuo Tevereincatenati,

ove hatrattato di quellamateria confiordidottrina:Che tutti gli architettied ingegneridiLombardia avendofempre occupatalamentedallefpecìe deglieffettide"*fiumidiquel paefenonfandifeorrere degli altri,che allaconformitàdi quelli\ediqui avviene^chepìàd"unavoltanonaccertanoì rimedj;Tantochéfarebbe fiata perinoflrimoderni livel-latoriancheneceffariaunaperfetta,elungafperienza ac-quiflatadalTaverfattefimilioperazionialmeno'indetti, ed

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IL TEVERE

40

ed inaltrimolti fiumi, fcbbentutti fieno diverfi

hP

fatto fralorodimoio,e dinatura.Avendovoluto in quellieziandiofarcivedereifìioialti, ed incomprenfi-biliprodigjl’Onnipotenza. Pcrappuntocome continua-menteliveggiamonellepiù minute frondedegli alberi, e negli animali più piccoliper nondire de*grandi,edelle voci,de’portamenti,c delle filbnomicdell’uomo,lacui prodigiofadiverfitàèadognuntroppo nota.Locheunito inficmeobbligagl’intelligentipraticiproftlToriadelTere aflaicautelatiinproporre novità,canonparlare cosi fa-cilmente,c cosìpredocomedfianfatto.

E

comefaa_»

lutticoloroche o riguardanomeramentelacortecciade’

luoghi,oliconfideranoIbloTullecarte, incuiimonti,i colli,i*piani,ifiuminon apparilconopiù alti,più lar-ghi,cpiùcupi diquel piccioi rilievo,che ricevonodai colori3 co’ qualifonodelineati.

E

credendoforfè,che

Roma,

ofiailMugnone,doveilièmpliceCalandrino andavaincerca dcll’Elitropia,odil

Campo

dimontici, ove combattevaco*moliniaventoilfavolofbD. Gliigiot-to,fpaccianooracoli,dottrineinfallibili,fuperiorità, cdifprczzo.

E

non fanno, chein

Roma

oltre alTelTcrvi uominiverfati inogni generedi letteratura,edifeienze quantielTervenepolTanoinqualunquealtrametropoli»

Ve

nefono eziandioalcuni,chelènzafquifitidrumentidi nuovamoda,e dinovellainvenzionelivellano,e feanda-gliano perfettamenteleperfbne?

Iopoi tuttoall’oppododi quelligrand’uominimi ló-roingegnato dinonulcirmaidel letto delTevere. Per-chèhocreduto,ch’eglicomecercaperlaviapiùfaciledi giugnerealmare per leggenaturalenonmenTua,chedi tutte l’altreacquedifarritornoaquel principio,donde n’ufcirono.

E

perleggeinfallibiledel divincreatore—»

checelatteda col dircinelcapoi.delI’Ecclefiadc,che cmnia fluminaintrant in tnare^ marenon redundat

.

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NAVIGATO^ E M AVIG ABILE.

41 Pcrcliè tanti ve n’entran perunaparte, quantiven’cfcon peraltra: ad locum unde vencrantjìumìm revertanturtut ìtcrumfiuant:

E

perchèhocreduto ancorachedelle ftra-de che prenftra-de, ed haprefc,abbialanatura /àputo inlè-gnarglilamigliore. Verità conolciutaaffai bene ancor daTacito colfaverci dette in fine deli.lib.degliannaliche optarnerebui mortalimnconfuluìffenaturam,quafuaora fiumininìbui,faoi curfui,utque originem,itafinadede~

rit:Laondetuttociocchéfipuòfarealnoflrofièdi age-volarglilafirada,ch’eglihagià prefa,e levargliquegli ofiacoli,cheglififon frappofiio per trafeuragginede*

vicini poffidenti,o peraltriftraordinarjcangiamenti fat-tiglidal progrefib<leltempo,che tuttomuta.

£

contal fondamento ho pocanzi propofiodimetterloquantofia pofiibile a retta linea perlaTeverina,e d’abbreviargliil

camminoallungatogli dalle tortuofità,eferpeggiamenti, cheèper appuntoquelchecercanotuttiifiumiper natu-ra. AvvcngachècircolinonaturalmenteTacque per inter-nevie delglobotcrrefire inceffantemente conformecircola ilfangue perlevenedelcorpoumano.

E

ficcome ceffereb-bcegli di vivereceffandoladiluicircolazione,finirebbe il

Mondo

, fé finiffeanchequella.

E

finirebbeancora, fe Talrre cofe create defifiefferodaquelmotoperpetuo,con cuiladivina provvidenzalomantiene.Perlaqualcolàan cercato Tempregliuominidifennod’ajutarlanatura per nons’avvenire inque’guai,incuionninamentes’avviene, chilefioppone.Perchè elTèfiata,efaràfempre nimica dell’artequalunquevolta quellanonlafecondi,eguafierà, erovineràqualfivogliafuoattentato.

E

per locontrario inclinerà volentieri alafciarfimaneggiare dachila cono-fee,c v’haamicizia.

fòquanto reggerpoffailmotivo de’modernilivellatorid’aver propoftalafabbrica delle pefcaje nellaTeverina, che dirizzato,comediconoilfiume perlamaggiorvelocità,cheacquiftataavrebbela

corren-F

te

,

IL TEVERE

43

te,ledisfarebbe d’orainoramaflìmenellepiene infalti»

bilmente,eporterebbeun continuoinfbifribildifpendio.

£

moltopiùne porterebbeilmantenimentode’molini, e d’altri edifizzi,che purvipropongonocolladerivazione dell’acqua.Perchèrimarrebbero ben(bvente invali,ed .interriti dallemedelìmepiene.

liricordanod’aver det-to,che daBolcaglicto linoalmare nontrovano piùnel Teverepelbaje aulb dimolini, edaltriOrniliedifìc), e checlTcrnonviponnoacagionedellarapidità di fui cor-rente!

£

non0ricordano,chetraBofcaglieto, e’l ma-re v’èlapelcaja di S.Romana,edun miglio,cmezzopiù g'ùdiBalchiilmolinodelcontenominati purdaloroi

E

non0ricordanodi tutti quelli,che fonoin

Roma

tra1’

Orlo,ePonterotto!Rottonon peraltro dalla furia delie piene, chepermancanzadeldovutoequilibrio. Portan-domaggiorpefola lìnillracheladelira, ericevendodi fiancoilfilone,chericeverdovrebbedifronte.

Come

tuttiipontibenregolati loricevonfempre dirittamente negli archi dimezzo,chefonoimaggiori.

£

per quella rotturaha lalciatoeziandioinomiantichi,che avea di Pulvio,diPalatino,diSenatorio,e diS. Maria. Se dunqueimodernilivellatorifiricordatfero diciocchéan detto,e piùmaturamenterifiettelTeroaquelchedir do-vrebberonon avrebbon propollecolè,chenon reggono,e nonpolTonfulfillere,che pur procede damancanzadine*

cclTaria pratica. Oltredichel’alveodafarli neldirizza-niento dalorpropollofarfidovrebbeinmodo,checol crc-feer egli dilarghezza nonifeemaflfedivelocitàlacorrente

,

enulla perdelTeildileicorpodella necelTaria pofianzaper

enulla perdelTeildileicorpodella necelTaria pofianzaper