GIS e geotecnologie per una moderna geografia
3. L’Officina didattica in pratica
3.1 L’idea
La proposta di condurre un’Officina didattica sull’utilizzo – e l’utilità – dei GIS nella ricerca e nell’insegnamento è nata in seno all’esperienza ma- turata nello Studio Informatico del Laboratorio Geo-cartografico della Sa-
pienza Università di Roma5.
Nell’arco degli ultimi anni, i benefici introdotti dalle geotecnologie nel- l’ambito della didattica sono stati suffragati da una vasta bibliografia di casi di studio: in una ricerca condotta su una classe di 12-13 anni, Lucy Mitchell
molto stretto. In generale, esso contribuisce a sviluppare competenze relative alla cittadinan- za attiva, mentre a seconda dei problemi affrontati può essere più direttamente connesso all’educazione allo sviluppo sostenibile, all’educazione interculturale e ad altri specifici ambiti educativi» (Giorda, 2014, p. 144).
(2009) ha evidenziato come l’utilizzo di Google Earth in una lezione sull’idrografia anglosassone, permetta d’inquadrare l’argomento trattato in uno scenario interattivo e multimediale, oltre che realistico e concreto, dove chi studia è libero di interrogarne i vari elementi con un’autonomia antiteti-
ca rispetto ai supporti della didattica tradizionale6 (pp. 18-19).
Infatti, secondo Charlie Fitzpatrick (2011), l’utilizzo di tali strumenti7
migliora la capacità dello studente di condurre una ricerca strutturata, inter- rogando gli elementi di un determinato territorio alla ricerca di dati e do- cumenti necessari allo svolgimento dell’analisi spaziale (pp. 10-11).
L’approccio attivo e coinvolgente offerto dalle geotecnologie, unitamen- te alla vasta gamma di fenomeni trattati – e trattabili – dall’analisi spaziale, dimostra come i GIS si pongano «alla base di un percorso didattico stimo- lante, partecipativo, cooperativo, in cui l’interdisciplinarità rappresenta un valore aggiunto fondamentale e dove la geografia può assumere un ruolo guida» (Pesaresi, 2016, p. 120).
Questa esperienza, basata sull’insegnamento delle metodologie di utiliz- zo dei GIS nell’ambito della ricerca universitaria, è stata “collaudata” da lezioni, seminari e laboratori tenuti nei confronti degli studenti dei corsi di laurea in geografia – triennale e magistrale – e dei soci dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG).
Tuttavia, rispetto ai metodi d’insegnamento classici, l’obbiettivo del- l’Officina didattica è quello di coinvolgere i partecipanti in un’iniziativa viva, capace di stimolare l’interesse per la materia in modo diverso dalla classica lezione frontale: alla verticalità di un approccio seminariale, dove l’esposizione viaggia a senso unico dal relatore alla platea, si contrappone il dibattito e il confronto tra i partecipanti, stimolato, condotto e partecipato dai facilitatori.
La ricerca di un’iniziativa originale, capace di coinvolgere i partecipanti in una discussione viva e interessata, è stata la difficoltà maggiore nell’or- ganizzazione dell’evento: all’apparenza infatti, l’impronta tecnico-scienti- fica dell’argomento “geotecnologie” sembra ridurre i margini divagatori dei partecipanti; inoltre, l’approfondimento delle caratteristiche tecniche rischia di confondere e ridurre l’attenzione dei neofiti della materia.
Da qui l’idea di limitare i tecnicismi al minimo, focalizzando l’Officina sull’utilità dei GIS nei loro vari ambiti di applicazione, offrendo l’esperien- za dei facilitatori in risposta alle domande e agli eventuali dubbi dei presen- ti.
6 Libri di testo, pellicole, filmati.
7 L’utilizzo dei software GIS insieme con i Global Positioning Systems (GPS) e gli
3.2 Preparativi
I lavori di preparazione dell’evento sono iniziati mesi prima del 59° Convegno Nazionale AIIG Geografie Diseguali (Roma, 2016), in modo da pianificare scrupolosamente le varie fasi dell’Officina.
L’evento è stato strutturato in una prima fase introduttiva, dedicata all’esposizione dei concetti fondamentali della materia da parte dei facilita- tori, seguita da un’attività di gruppo e un successivo dibattito sulle proposte e sulle considerazioni emerse nei confronti di alcuni argomenti, approfondi- ti nei sotto-paragrafi seguenti.
3.2.1 Introduzione dell’argomento
Nella prima mezz’ora dell’Officina, i facilitatori hanno introdotto la ma- teria delle geotecnologie con il supporto di una presentazione in Power Point, focalizzata su alcuni dei concetti chiave della materia: l’evoluzione tecnologica della cartografia e l’avvento dei GIS, la loro diffusione e appli- cazione pratica nell’ambito istituzionale, aziendale e accademico.
In assenza di informazioni sulla preparazione dei partecipanti in merito ai suddetti temi, l’obbiettivo dell’introduzione è stato quello di fornire un’infarinatura basilare sull’argomento finalizzata al resto delle attività, in modo da consentire agli eventuali neofiti di partecipare attivamente al resto dell’iniziativa.
3.2.2 Attività di gruppo
Con l’obbiettivo di coinvolgere i partecipanti in una discussione viva sull’utilità dei GIS nell’attuale società, sono state predisposte una serie di tracce volte a simulare uno scenario applicativo delle geotecnologie, dove ciascuno dei gruppi avrebbe rappresentato un team di esperti nella materia
chiamato a intervenire su una certa criticità (cfr. Tab.1)8.
8 L’impostazione dell’attività di gruppo è stata ispirata dall’insegnamento di Ernesto
Consiglio, appreso dai facilitatori nell’ambito del Master di II livello Digital earth e smart
governance: strategie e strumenti GIS per la gestione dei beni territoriali e culturali
Tab. 1 - Titolo e obiettivo delle tracce.
Pianificazione territoriale Collocazione di un impianto sportivo in una città metropolitana.
Rischio ambientale Monitoraggio e riduzione del rischio incendi.
Geo-marketing Analisi di mercato per l’apertura di una nuo-va attività commerciale.
Valorizzazione turistica Ricerca delle risorse turistiche e verifica della loro accessibilità. Fonte: elaborazione degli autori.
Sulla base delle tracce, i componenti di ogni gruppo hanno discusso in- ternamente dei vantaggi dell’utilizzo delle geotecnologie rispetto allo sce- nario ricevuto, sintetizzando i contenuti emersi dalla discussione su un fo- glio di carta A3 fornito dai facilitatori.
Infine, ognuno dei 4 gruppi ha esposto il suo scenario al resto dei parte- cipanti, dando vita a un breve dibattito sulla fattibilità delle proposte e l’effettiva utilità delle tecnologie geografiche nei confronti di ciascuna si- tuazione.
3.3 Svolgimento
Hanno partecipato all’Officina didattica 15 persone, un gruppo etero- geneo per età, provenienza e formazione. Come previsto, non tutti ave- vano esperienza nell’utilizzo dei software GIS, e solo in minima parte si reputavano “esperti” dell’argomento. L’introduzione prevista è stata in- fatti seguita con interesse da tutti, nonostante le tematiche fossero basila- ri.
Al termine della presentazione, sono state descritte le regole dell’attività di gruppo, dividendo i 15 partecipanti in 3 gruppi da 4 e 1 da 3 persone, disposti in zone diverse dell’aula; a ciascuno di questi è stata assegnato un foglio A3 e un pennarello, insieme alla busta chiusa contenente una delle tracce indicate nella tabella 1.
per una ventina di minuti, supportati dalla presenza in aula dei facilitatori, disponibili per un consulto o un suggerimento.
Al termine del tempo, i 4 gruppi si sono alternati nell’esposizione della loro traccia e delle varie considerazioni emerse internamente, sintetizzate in un elenco di punti sui fogli forniti. Un primo commento all’inventiva di ogni gruppo è stato offerto dai facilitatori, particolarmente attenti a definire i limiti d’utilizzo delle geotecnologie rispetto alle proposte emerse; in se- guito, la discussione si è estesa alla totalità dei presenti, in un confronto tra i diversi modi di utilizzare – e di concepire – le tecnologie geografiche ri- spetto agli scenari proposti e, in senso lato, al mondo della didattica, della ricerca e del lavoro.
3.4 Feedback
Dal numero dei partecipanti e dai relativi riscontri, immediati o ricevuti telematicamente nei giorni a seguire, l’Officina didattica può essere consi- derata un’esperienza di successo in quanto a interesse e partecipazione atti- va dei presenti.
Le idee proposte, al di là della concretezza e della fattibilità, sono un esempio di come il lavoro di squadra e una dettagliata organizzazione siano alla base del proficuo utilizzo e dei benefici che le tecnologie geografiche possono apportare nei vari campi in cui si applicano. L’attività proposta ha dimostrato inoltre una particolare attenzione nei confronti della fattibilità di alcune delle tecniche descritte, evidenziando un interesse per l’analisi spa- ziale in ciascuno dei diversi ambiti trattati.