• Non ci sono risultati.

Βασιλείαι elleniche prima della guerra di Troia

2. C ONFRONTO CON LA TRADIZIONE

Abbiamo visto che i regni di Argo e Sicione erano già trattati nelle opere di Africano ed Eusebio. Per valutare la posizione di Malala rispetto a tale tradizione, oltre che i suoi interventi su di essa, porremo a confronto le sue liste con quelle dei suoi predecessori4.

Exc. Barb. (288,18-292,3 Frick = Africano F50

Wallraff/Roberto)

Io. Mal., chron. (II 6) IV 1 Eus. Karst pp. 83-84

De regna autem, que in ceteris gentibus facta sunt et paulatim creuerunt, proferamus temporibus

regni Argiuorum.

I. Primus isargus Inachus regnauit ann. L.

Quo tempore Moyses natus est.

Ἐν δὲ τοῖς προειρημένοις τοῦ Πίκου Διὸς χρόνοις ἐπὶ τὰ δυτικὰ μέρη ἀναφαίνεταί τις ἐκ τῆς φυλῆς τοῦ Ἰάφεθ ἐν τῇ χώρᾳ τῶν Ἀργείων, ὀνόματι Ἴναχος· ὅστις πρῶτος ἐβασίλευσεν ἐν τῇ χώρᾳ ἐκείνῃ… (II 6)

Der erste, Inachos, woher das Land Inachia genannt ward, 50 Jahre. Es regiert al erster Inachos über die Argiver, unter Thurimachos, welcher der siebente wae der Sik<y>onier-Herrschaft.

II. Post hunc Foroneus regnauit ann. LX.

Quo anno quinquagesimo quinto ex Aegypto egressio Iudeorum per Moysen facta est.

Τῶν δὲ Ἀργείων μετὰ τὸν Ἴναχον ἐβασίλευσεν ὁ Φορωνεὺς

Der zweite, Phoron, 60 Jahre. Unter diesem hat Ôgigos Eleusina erbaut.

III. Post hunc Apius regnauit ann. XXXV.

καὶ ἄλλοι πολλοὶ Der dritte Apis, von dem das Land Apia genannt ward, 35 Jahre. Unter diesem beherrscht die Egypter

3 Cfr., ad esempio, Τῶν δὲ Ἀργείων μετὰ τὸν Ἴναχον ἐβασίλευσεν ὁ Φορωνεὺς (48,3) e I. Primus isargus Inachus regnavit… II. Post hunc Foroneus regnavit…: la ripetizione del nome di Inaco, in Malala, sembra dettata dal fatto che il predecessore di Foroneo era stato oggetto del racconto ad una distanza considerevole dal punto in cui l’elenco dei re di Argo è ripreso.

78

Jôseph, von den Ebräern erwähnt.

IIII. Post hunc Argius regnauit ann. LXX.

Der vierte Argos, ὁ Διὸς und Niobes <Sohn>, woher des Landes Name abgeändert ward zu Argia, 70 Jahre. V. Post hunc Criassus regnauit

ann. LVI.

Der fünfte Kriasos, 54 Jahre.

VI. Post hunc Forbas regnauit ann. XXXV.

Der sechste Phorbas, 35 Jahre. Unter welchem Kekrops Diphyes über die Athener regierte.

VII. Post hunc Triopas regnauit ann. LXVI.

Der siebente Triopas, 46 Jahre; unter welchem Môses anführte den Auszug der Ebräer aus Egiptos.

VIII. Post hunc Crotopus regnauit ann. XXI.

Der achte Krotopas, 21 Jahre.

VIIII. Post hunc Sthenelus regnauit ann. XI.

Der neunte Sthenelos, 11 Jahre.

Zusammen ergeben sich 382 Jahre.

Den Sthenelos vertrieb Danaos, und beherrschte Argos, und nach ihm seine

Abkömmlinge; deren

Nachfolge- und Regierungs- Zeiten sich diesermaßen verhalten:

X. Post hunc Danaus regnauit qui illas filias L ann. […].

Der zehnte Danaos, 50 Jahre

XI. Post hunc Lyggeus Aegyptius XLI.

A quo Cadamus Aginorus ascendit Biotia Europissa ad exquirendum.

ἕως τῆς βασιλείας Λυγκέως [Thurn, app. ad loc.: Λυγγέως OSl (sicut et infra): corr. Dind.]5 τοῦ ἀγαγομένου τὴν Ὑπερμνήστραν γυναῖκα τῶν Δαναοῦ θυγατέρων. ὅστις Λυγκεὺς πολεμήσας τῷ Δαναῷ βασιλεῖ…

Der elfte Linkeus, 41 Jahre

καὶ μετὰ τὴν βασιλείαν

Λυγκέως ἐβασίλευσε

Τριόπας ἐν τῇ Ἀργείων χώρᾳ ἔτη <μόνα> εʹ. καὶ τῷ αὐτῷ πέμπτῳ ἔτει τῆς

5 Si segnala l’interessante presenza della variante rara (ma comunque attestata, cfr. ad es. Schol. In Hes. Scut. 327: ΧΑΙΡΕΤΕ ΛΥΓΓΗΟΣ ΓΕΝΕΗ. Λυγγεὺς ἦν βασιλεὺς τοῦ Ἄργους. Ἀπὸ Λυγγέως γὰρ Ἄβας, οὗ Ἀκρίσιος,…) del nome Λυγκεύς sia nel testo di Malala sia in quello degli EB. Le spiegazioni di tale coincidenza potrebbero essere molte (vista la frequente presenza di varianti/alterazioni dei nomi tradizionali in entrambi i testi); tuttavia, non è impossibile pensare che tale forma sia indizio di un qualche legame fra i due testi (ad esempio, potrebbe essere stata presente in una comune).

79 βασιλείας αὐτοῦ κατελύθη ἡ βασιλεία τῶν Ἀργείων, καὶ κατέσχον τὴν βασιλείαν αὐτῶν οἱ Σικυώνιοι. κατέσχεν οὖν ἡ βασιλεία ἤτοι τοπαρχία τῶν Ἀργείων ἔτη φμθʹ, καθὼς καὶ Διόδωρος ὁ σοφώτατος συνεγράψατο. XII. Post hunc Abas regnauit

ann. XXIII.

Der zwölfte Abas, 23 Jahre

Post hunc Prytus regnauit ann. XXVII.

Der dreizehnte Proitos, 17 Jahre

Post hunc Acrisius regnauit ann. XXXI.

Der vierzehnte Akrisios, 31 Jahre.

Insgesamt im ganzen der Argiver Herrschafts-Jahre 544. Bis zu diesem die Danaer.

Nach Akrisios nahmen, nachdem nach Miken verlegt worden war das Fürstentum der Argiver, unter Euristheus, dem des Sthenelos, die Pelopiden die Herrschaft.

Post hunc Pelops regnauit cum Nomaum ann. XXXVIII. A quo Peloponissus uocatur.

Und es regiert zuerst Pelops, der aus dem Peloponnes, der gewesene Förderer der Olympiaden. Nachdem nach Miken verlegt war das Fürstentum der Argiver, regierte nach Akrisios Euristheus 45 Jahre.

Post hunc Atreus et Thyestus ann. XLV.

Und sodann die Pelopiden Atreus und Thie<s>tes, 65 Jahre

Colliguntur nunc ab Ichano rege usque ad desolationem solis quod est octauodecimo

Agamemnonis anni septingenti XVIII.

A solis deuastatione usque ad primam olympiadam anni CCCCVII: et Porfyrius

autem in historia philosofiae sic dixit.

Post autem solis deuastationem Agamemnonus reliquos annos XV.

Nach welchen Agamemnon, 30 Jahre. Unter welchem im 18. Jahre Ilion genommen ward.

80 Post hunc Egesthus regnauit

ann. VII.

Egistos, 17 Jahre

Post hunc Oresthus regnauit ann. XXVIII.

Post hunc Penthilus regnauit ann. XXII.

Et Argiorum regnum dissipatum est. Colliguntur uero Argiorum regna simul

anni septingenti XC.

Oresthes und Tisamenos und Penthilos und Kumetes, 58 Jahre, bis zum Herakliden- Einfalle, als sie den Peloponison einnahmen. Von welchem bis zu der Ionier Auswanderung aus ihrem Lande <60 Jahre>, und von der Ionier Auswanderung bis zur ersten Olympiade 267 Jahre.

2.1 OSSERVAZIONI

Innanzitutto, osserviamo che i nomi riportati da Malala coincidono con quelli delle liste tradizionali.

Ancora più evidente, tuttavia, è il fatto che la lista malaliana è fortemente abbreviata: sono ricordati i nomi dei primi due re, Inaco e Foroneo; la formula ἄλλοι πολλοί (48,3- 4) “copre” i re tra Foroneo e Linceo – ossia, nelle liste tradizionali, i sovrani da Apis a Danao: quest’ultimo, in realtà, pur non elencato in modo canonico, appare sottinteso dall’affermazione secondo cui «Linceo, avendo mosso guerra contro il re Danao, lo uccise e prese il regno e la figlia di costui…» (48,5-7). Tutti i re da Abas a Pentilo (o Kumetes, nella versione di Eusebio) e il ritorno degli Eraclidi sono omessi. Che l’interruzione a questo punto della lista sia intenzionale6 sembrerebbe confermato dal fatto che i re da Abas (12°, successore di Linceo) ad Egisto sono ricordati a IV 13-16 come i sovrani di una basileia distinta da quella di Argo, quella τῶν Ἑλλήνων, τοῦτ'ἔστι τῆς Ἑλλάδος (59,96-97)7.

Se la decisione di soffermarsi sulla figura di Linceo potrebbe essere motivata dalla volontà di menzionare l’episodio mitico ad essa connesso, la motivazione per tagliare la

6 È forse possibile che l’interruzione in corrispondenza di Linceo (che, combattuto Danao, lo uccide e ne prende la basileia) riveli un’attenzione per tale sovrano quale tyrannos in senso bizantino? Tale ipotesi potrebbe forse spiegare anche la conclusione della lista dei re dei Greci con Egisto (delle cui imprese “tiranniche” non è però fatta parola in tale sede). Sul tema, cfr. Cresci 2011. L’ipotesi andrebbe verificata mediante uno studio complessivo dei simili episodi di usurpazione del regnum nell’opera malaliana.

7 Tale suddivisione è rilevata da Reinert 1981, 242-247 e 503; cfr. Jeffreys 1990b, 124-125 e 129; Caire 2006, 49 n. 78. Per la trattazione di quest’ultima basileia v. infra, II 4.

81

lista a questo punto appare oscura8. L’interruzione non risulta spiegabile in riferimento ad alcuna delle cesure indicate da Eusebio, il quale registra l’avvicendarsi di 3 dinastie: quella di Inaco e dei suoi successori (da Inaco a Stenelo, 9°), quella dei Danaidi (da Danao, 10°, ad Acrisio, 14°) e quella dei Pelopidi (da Pelope al ritorno degli Eraclidi). In corrispondenza dell’avvento di Pelope, egli segnala lo spostamento della basileia da Argo a Micene. Il regno di Linceo non si trova in corrispondenza di alcuna tradizionale cesura che possa spiegare la scelta malaliana come un fraintendimento della formula eusebiana (che, pur indicando il totale degli anni di regno fino ad Acrisio, segnalava però solo il passaggio da una dinastia all’altra).

Tuttavia, la durata totale del regno indicata in O, 549 anni, corrisponde grosso modo a quella di 544 anni indicata da Eusebio per il periodo che va da Inaco (1°) ad Acrisio (14°), ossia fino alla fine dei re discendenti di Danao: il malaliano φμθ’ si può facilmente considerare quale corruttela di φμδ’, peraltro testimoniato dalla versione slava della cronaca: i 549/544 anni di regno si riferirebbero ai re precedenti la translatio del regno da Argo a Micene, da Inaco ad Acrisio compresi. Tuttavia, come abbiamo visto, il taglio della lista nell’opera malaliana è operato prima del regno di Acrisio: questi è il 14° re, nelle liste tradizionali, e l’elenco di Malala si interrompe con Linceo (11°) e Triope (7°).

Il quadro, dunque, è ulteriormente complicato dal fatto che, dopo Linceo, è Triope ad essere indicato quale ultimo re degli Argivi. La notizia della fine della basileia di Argo nel quinto anno del suo regno non ha paralleli nella tradizione cronografica, che lo ricorda quale 7° re di Argo, preceduto da Forbante (6°) e seguito da Crotopo (8°). E. Caire suggerisce che, ponendo la fine della basileia durante il regno di Triope, Malala ponga l’accento sulla figura di tale re: con una simile operazione, l’autore avrebbe inteso riflettere il sincronismo istituito da Eusebio fra Triope e l’esodo9. Tale re argivo sarebbe nominato a questo punto proprio per porlo in sincronia con il suddetto evento di storia ebraica, narrato nel capitolo precedente10.

8 Reinert 1981, 242-247 e 505-506; Jeffreys 1990b, 124-125 e Caire 2006, 41 n. 36 e 49 n. 78 convengono sull’impossibilità di spiegare in modo convincente questa suddivisione.

9 Eus., can. 161-162 Karst = 43a-43b Helm. 10 Caire 2006, 40-41.

82

Se l’ipotesi può spiegare la menzione altrimenti ingiustificata di Triope, essa lascia aperte alcune questioni. Innanzitutto, essa non chiarisce lo spostamento di Triope: si dovrebbe pensare che l’autore, incurante dell’ordine tradizionale dei sovrani argivi, abbia fatto di Triope l’ultimo re di Argo per “esigenze cronologiche” (fedeltà a un sincronismo tradizionale) dopo aver nominato Linceo per “esigenze narrative” (desiderio di narrare il mito di Linceo e Danao). Inoltre, come rileva la stessa Caire, resta il fatto che la figura di Triope-ultimo-re-di-Argo è parte di un passo le cui informazioni sono inconciliabili con quelle delle altre cronache a noi note11.

Il passo malaliano infatti segnala una successione del regno dei Sicionî a quello degli Argivi:

«E nel quinto anno del suo regno (di Triope) finì (κατελύθη) il regno degli Argivi e presero possesso del loro regno (κατέσχον τὴν βασιλεία αὐτῶν) i Sicioni» (48,8- 10).

Tenendo conto della tradizione sul trasferimento del regno da Argo a Micene dopo il regno di Acrisio, G. Huxley ritiene Σικυώνιοι una lezione corrotta di Μυκηναῖοι12. Per verificare tale ipotesi, confrontiamo i nomi indicati da Malala per i re di Sicione con quelli delle liste di Eusebio e degli EB.

Exc. Barb. (292,4-296,2 Frick = Africano F51a Wallraff)

Io. Mal., chron. IV 1

Eus. Karst pp. 81-83

Siciniorum qui nunc Elladicorum uocantur reges et tempora Proferamus iterum et Syciniorum qui nunc Elladici uocantur. Disponamus regna a quibus initiata sunt temporibus, et in quibus diffinierunt

manifestemus.

Africanus quidem dixit sic tenere eis omnes annos mille VII: a minuetate autem

«Dargestellt haben wir anbei der Sik<y>onier Könige, angefangen mit Egialeus, dem ersten König, und endend auf

Leukippos. Und

eingenommen haben die Könige eine Zeit von 959 Jahren. Und nach den Königen waren die Priester des Karnios, sechs, welche das Priestertum führten 33 Jahre.

Nach welchen war

Charidemos der Priester, der, da er die Kosten nicht bestreiten konnte, flüchtig

11 Cfr. Inoltre Jeffreys 1990b, 125. 12 Huxley 1983, 346.

83 eorum in primam olympiadam anni CCCXXVIIII, sicut numeratur ab initio Sicyoniorum regna in primam olympiadam omnes anni mille CCCXXXVI.

Vicesimo nono autem anno patriarchae Iacob illum Syciniorum initiauit regnum sic:

wurde». Dieses Kastôr nach diesem Wortlaut. Der Reihenfolge nach im einzelnen aber hat das Königtum der Sik<y>onier eine folgenderweise entworfene Zählung.

Könige der Sik<y>onier

I. Egialeus ann. LII. Anni autem