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F ONTI DOCUMENTARIE EDITE

3.   RACCOLTA E SISTEMAZIONE DEI DATI E DELLE CONOSCENZE ACQUISITE

3.1   F ONTI DOCUMENTARIE EDITE

Per quanto concerne i dati editi, le fonti documentarie consultate sono oltre 160; in bibliografia si riporta l’elenco completo. Preme sottolineare che non tutte le pubblicazioni riportanti dati e/o informazioni relative a specie o habitat presenti nel territorio analizzato hanno poi dato origine a dati (records) realmente confluiti

nell’archivio. In alcuni casi infatti i dati contenuti nei vari lavori non riportavano informazioni relative ad una precisa localizzazione spaziale, ma venivano citati in forma aggregata come risultato di particolari elaborazioni. Sono risultate altresì non utili informazioni relative a segnalazioni di specie di Uccelli con una fenologia diversa da quella di

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nidificante e svernante (in questo caso sono confluite nell’archivio solo quelle derivanti da precedenti archivi georeferenziati). E’ questo, ad esempio, il caso delle molte pubblicazioni riguardanti popolazioni migratrici studiate nel Parco Nazionale del Circeo. Altre pubblicazioni risultano inoltre datate e, in alcuni casi, le segnalazioni relative ad ambiti geografici definiti vengono riprese da altre pubblicazioni più recenti confermando il dato di presenza o evidenziando una estinzione. In questi casi si è preferito quasi sempre riportare solo il dato più recente.

Di tutte le informazioni edite alcune sono risultate particolarmente utili ai fini del lavoro e meritano pertanto di essere evidenziate.

A scala provinciale moltissimi dati provengono dall’archivio GIS NATURA realizzato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio con il contributo del Politecnico di Milano e della DPN Direzione per la Protezione della Natura. Questo geodabase, si compone a sua volta di diversi archivi (quasi sempre atlanti distributivi con dati qualitativi) relativi a flora, fauna e habitat.

Per gli aspetti faunistici i due principali archivi utilizzati dal presente lavoro sono stati Ckmap (Ruffo S., Stoch F. [eds.], 2005) per tutta la fauna terrestre e delle acque interne ad esclusione della Classe degli Uccelli, e Ckmap-MITO (Fornasari et al., 2002) per gli Uccelli, che hanno fornito complessivamente 6.661 records (5.362 da Ckmap e 1.299 da Ckmap MITO). Entrambi gli archivi sono riferiti a celle quadrate di 10 km di lato

(reticolato UTM), ma nella maggior parte dei casi al dato è associata anche una informazione relativa alla località (più o meno dettagliata). Per 411 records tale informazione è stata utilizzata per migliorare la precisione del dato, associando l’informazione alle coordinate geografiche puntiformi del toponimo IGM. Sempre relativamente agli aspetti faunistici, e in particolare agli uccelli, altre preziose informazioni provengono dai dati raccolti per le IBA nell’ambito del progetto Sviluppo di un sistema nazionale delle ZPS sulla base della rete delle Important Bird Areas (Brunner et al., 2005) sempre contenuto all’interno del GIS-NATURA. In questo caso i records raccolti per le 3 IBA presenti nell’area di studio (Monti Lepini, Monti Ausoni e Aurunci, Parco Nazionale del Circeo) sono risultati 164 che si vanno ad aggiungere ai precedenti due archivi. Preme evidenziare come già l’accorpamento dell’archivio Ckmap-MITO e IBA generi, per alcune specie, una parziale ridondanza di informazioni determinata dal fatto che le due fonti sono riferite a entità poligonali differenti (celle quadrate la prima, areali la seconda) in gran parte sovrapposte. L’archivio IBA, sebbene geograficamente meno di dettaglio, contiene informazioni aggiuntive e più recenti sulla stima numerica delle popolazioni presenti.

Per gli aspetti floristici l’archivio presente in GIS NATURA è Ckmap-flora da cui sono stati estratti 128 dati puntiformi relativi a specie di flora di interesse conservazionistico.

Pagina12 Figura 4 – Copertura dei dati derivanti da Ckmap-fauna

Figura 5 - Copertura dei dati derivanti da Ckmap-MITO

Pagina13 Figura 6 – Copertura dei dati derivanti da progeto IBA

Figura 7 – Copertura dei dati derivanti da Ckmap-flora

Una grande mole di dati (1.840 records) proviene dall’Atlante degli uccelli nidificanti nel Lazio (Boano et al., 1995) che fornisce il dato qualitativo di presenza (come nidificanti) delle diverse specie,

riferito alla tavoletta IGM 10x10 km. La disponibilità del suddetto atlante in un archivio elettronico ha consentito, mediante una ulteriore passaggio che permettesse di associare in modo

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univo ogni singolo record ad una sola geometria, di trasferire l’intero archivio nel nostro geodatabase.

In questo caso, molte informazioni raccolte sono andate a sovrapporsi (seppur in modo geograficamente non coincidente, visto che i reticolati UTM e IGM sono differenti) alle altre già acquisite. La scelta di non scartarle a priori è stata

determinata dalla disponibilità dell’Atlante già in formato elettronico. L’Atlante riporta anche una Lista Rossa degli uccelli nidificanti nel Lazio che è stata utilizzata, nell’ambito del presente lavoro, come parametro di selezione delle specie che compongono gli elementi della Lista di Attenzione (vedi Capitolo 6).

Figura 8 – Copertura dei dati derivanti dall’Atlante degli Uccelli nidificanti nel Lazio (Boano et al. 1995)

A scala regionale sono stati considerati anche le informazioni (sebbene non confluite nell’archivio perché pubblicate alla fine del presente progetto) derivanti da lavori dedicati a singole specie o gruppi di specie: rapaci diurni (Aradis et al., 2009), cormorano svernante e ardeidi nidificanti (Angelici et al., 2009), limicoli nidificanti (Biondi et al., 2009), coturnice (Sorace et al., 2009), nibbio bruno (Guerrieri et al., 2009), poiana (Guerrieri et al., 2009).

Sempre a scala regionale è il lavoro di Bologna et al. (2000) sugli Anfibi e Rettili del Lazio che riporta un atlante distributivo delle specie su maglia quadrata UTM di 10 km di lato. Tale lavoro viene poi ripreso e aggiornato da Sindaco et al. (2006) nell’Atlante degli Anfibi e Rettili di Italia, in grandissima parte confluito in Ckmap. Inoltre moltissimi dati relativi alla distribuzione dell’Erpetofauna sono stati acquisti da altre fonti disponibili ad un ottimo livello di dettaglio

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geografico (dati inediti e pubblicazioni specialistiche). Per questo motivo è stato deciso di non informatizzare il lavoro di Bologna et al.

proprio per evitare una inutile ridondanza di informazioni. Tale lavoro è stato comunque consultato in fase di verifica delle informazioni raccolte e perché contenente la Lista Rossa degli Anfibi e Rettili del Lazio.

A scala sub-regionale è invece il lavoro di Biondi et al. (1999) relativo all’Atlante degli uccelli presenti in inverno lungo la fascia costiera del Lazio, redatto con dati raccolti nelle stagioni invernali 1992-95. In

questo caso l’unità di campionamento è la tavoletta IGM suddivisa in quarti di 5x5 km e il dato associato per ogni specie è semiquantitativo (viene indicata la media degli individui avvistati per ogni punto d’ascolto). Sebbene la disponibilità di questo lavoro fosse solo cartacea si è ritenuto importante, per 30 specie di queste, informatizzare e geo-riferire i dati contenuti. Nella scelta delle specie si è preferito concentrare l’attenzione nei confronti di quelle che presentano popolazioni perlopiù sedentarie, molte delle quali legate agli habitat forestali, più utili nell’ambito del presente lavoro.

Complessivamente i records archiviati sono 372.

Figura 9 – Copertura dei dati derivanti dall’Atlante degli uccelli presenti in inverno lungo la fascia costiera del Lazio (Biondi et al., 1999)

Per tutti i siti Natura 2000 (SIC e ZPS) interni all’area di studio (vedi elenco alla pagina seguente) sono stati recuperati dal sito del Ministero dell’Ambiente i dati relativi ai Formulari Standard Natura 2000. Da questo archivio provengono 741

records relativamente alla presenza (in molti casi è disponibile anche una stima numerica) nei diversi siti di specie di interesse comunitario o di altre specie ritenute importanti.

Pagina16 Tabella 1 – Elenco siti Natura 2000 presenti in Provincia di Latina

SITI NATURA 2000 Numero

di segnalazioni_

IT6030041 Monte Semprevisa e Pian della Faggeta 39

IT6030042 Alta Valle del Torrente Rio 3

IT6030043 Monti Lepini 42

IT6040001 Grotta degli Ausi 6

IT6040002 Ninfa (ambienti acquatici) 7

IT6040003 Laghi Gricilli 30

IT6040005 Sugherete di S. Vito e Valle Marina 20

IT6040006 Monti Ausoni meridionali 32

IT6040007 Monte Leano 17

IT6040008 Canali in disuso della bonifica Pontina 11

IT6040009 Monte S. Angelo 17

IT6040010 Lago di Fondi 31

IT6040011 Lago Lungo 11

IT6040012 Laghi Fogliano, Monaci, Caprolace e Pantani dell'Inferno 39

IT6040013 Lago di Sabaudia 31

IT6040014 Foresta Demaniale del Circeo 31

IT6040015 Parco Nazionale del Circeo 86

IT6040016 Promontorio del Circeo (Quarto Caldo) 18 IT6040017 Promontorio del Circeo (Quarto Freddo) 19

IT6040018 Dune del Circeo 10

IT6040021 Costa rocciosa tra Sperlonga e GaetaDuna di Capratica 5 IT6040022 Costa rocciosa tra Sperlonga e Gaeta 15 IT6040023 Promontorio Gianola e Monte di Scauri 20

IT6040024 Rio S. Croce 9

IT6040026 Monte Petrella (area sommitale) 17

IT6040027 Monte Redentore (versante sud) 24

IT6040028 Forcelle di Campello e di Fraile 13

IT604004 Bosco di Polverino 8

IT6040043 Monti Ausoni e Aurunci 49

IT6050021 Monte Caccume 15

IT6050022 Grotta di Pastena 7

IT6050023 Fiume Amaseno (alto corso) 8

IT6050024 Monte Calvo e Monte Calvilli 13

IT6050025 Bosco Selvapiana di Amaseno 5

IT6050026 Parete del Monte Fammera 14

IT6050028 Forcelle di Campello e di Fraile 7

Pagina17 Figura 10 – Copertura dei dati derivanti dai Formulari delle Schede Natura 2000

Sempre in riferimento alla rete Natura 2000 è stato consultato il recente testo edito dalla Regione Lazio (Calvario et al., 2008) relativo agli habitat e specie di interesse comunitario nel Lazio. Sebbene a livello di mappe distributive il volume riporti i dati già presenti nell’archivio ministeriale sopramenzionato, per ogni habitat e specie viene riportato anche un commento aggiornato alla situazione attuale, utile laddove fossero conosciute dagli Autori modifiche intercorse negli anni successivi dalla pubblicazione delle schede. Per questo motivo il lavoro è stato utilizzato in fase di verifica per alcune segnalazioni contenute nell’archivio.

Un progetto molto utile, sebbene riferito ad un ambito geografico più ristretto, è quello che ha interessato la teriofauna dei Monti Lepini (Amori et al., 2002). Anche in questo caso la disponibilità del lavoro era solo cartacea, ma data l’importanza delle informazioni contenute si è deciso di informatizzare e georeferenziare tutte le mappe distributive presenti. L’unità di campionamento è risultata sempre la tavoletta IGM suddivisa in quarti di 5x5 km. In questo caso è stato informatizzato il solo dato di presenza.

Pagina18 Figura 11 – Copertura dei dati derivanti da Amori et al. (2002) “I Mammiferi dei Monti Lepini”

I Monti Lepini risulta sicuramente il territorio più studiato e conosciuto anche per altre Classi di Vertebrati. In particolare gli Uccelli, grazie all’Atlante ornitologico (Corsetti, 1989) e gli Anfibi e Rettili (Corsetti, 1994), entrambi riferiti a tavolette IGM suddivise in quarti di 5x5 km.

L’atlante degli uccelli ha fornito 219 records su specie di interesse, quello degli Anfibi e Rettili 217 che sono stati informatizzati.

Sempre sui Lepini, è stata consultata l’opera a carattere divulgativo “Lepini: anima selvaggia del Lazio” (Corsetti, 2006), per alcuni aggiornamenti sulla presenza di alcune specie.

Relativamente alle orchidee dei Lepini, è stato inserito nell’archivio l’atlante distributivo (Corsetti

& Nardi, 1994), dopo il consueto lavoro di informatizzazione che ha fornito ben 446 records.

Relativamente agli Anfibi Urodeli, molto interessante è risultata la pubblicazione di Corsetti

L. (2006) riportante la distribuzione sulla Catena dei Volsci di 4 specie di rilevante interesse ecologico e conservazionistico: Salamandrina terdigitata, Triturus carnifex, Triturus italicus e Triturus vulgaris. Per ognuna di queste sono state informatizzate tutte le stazioni di presenza riportate in mappe distributive. Complessivamente sono stati archiviati 217 records.

Relativamente agli Anfibi nel comprensorio del Parco degli Aurunci, tutte le informazioni raccolte anche grazie a fonti inedite, sono state verificate con una recente pubblicazione di Romano et al.

(2007).

Relativamente ai Pesci, le informazioni più numerose derivano dalla Carta ittica dei bacini campione del Fiume Amaseno e del Lago di Fondi (Zerunian & Leone, 1996).

Per quanto riguarda il Parco Nazionale del Circeo, che comprende un’ampia fascia di litorale del

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comprensorio analizzato, le fonti documentarie edite consultate sono molte anche se probabilmente non abbastanza a caratterizzare in modo esauriente e sufficientemente dettagliato la distribuzione delle diverse specie.

Relativamente ai soli Vertebrati terrestri, tutte le informazioni derivanti dai lavori editi prima del 2000 sono state riassunte e criticamente valutate da Montemaggiori (2000, relazione inedita) che elabora delle check list per tutti i gruppi tassonomici analizzati (Anfibi, Rettili, Uccelli e Mammiferi) che sono state tutte informatizzate (304 records). Questo lavoro è risultato particolarmente utile anche per evidenziare, nonostante la consistente mole di studi presi in considerazione, le diverse lacune conoscitive relativamente alla presenza, consistenza e distribuzione di alcune specie.

Di seguito si riporta l’elenco dei principali studi, ai fini del presente lavoro, presi in esame da Montemaggiori tra quelli relativi al solo PNC:

 Allavena S., 1975 - Importanza ornitologica dei Laghi Pontini e del Parco Nazionale del Circeo. - Atti del V Simp.

Naz. Conserv. Natura. Cacucci, Bari: 335-381.

 Allavena S., 1977 - Gli uccelli del Parco Nazionale del Circeo. - M.A.F., Collana verde, 49, 144 pp.

 Barbieri A., Gilli F., Negri A., 1988 - Avvistamento di Gazza marina Alca torda nel Parco Nazionale del Circeo. - Picus 14:

149-150.

 Biondi M., 1985 - Aspetti faunistici del Parco Nazionale del Circeo. - Quad. del Parco, M.A.F., Sabaudia, 6, 47 pp.

 Biondi M., Pastorino A., 1986 - Osservazioni sugli uccelli del Parco Nazionale del Circeo. Atti Convegno

"Aspetti faunistici e problematiche zoologiche del Parco Nazionale del Circeo". - Atti Conv. "Aspetti faunistici e problematiche zoologiche del Parco Nazionale del Circeo". Sabaudia, 1984. M A.F., P. N. Circeo: 157-168.

 Biondi M., Pastorino A., Vigna Taglianti A., 1989 - L'avifauna nidificante del Parco Nazionale del Circeo. - M.A.F., P. N.

Circeo, Monografia n. 1, 66 pp.

 Carpaneto G.M., 1986- Osservazioni preliminari sugli Anfibi e sui Rettili del Parco Nazionale del Circeo (Amphibia e Reptilia). Atti Convegno “Aspetti faunistici e problematiche zoologiche nel Parco Nazionale del Circeo”. Ministero delle Agricoltura e delle Foreste e Parco Nazionale del Circeo. Sabaudia 1986: 145-155.

 Cascianelli D., Saracino U., 1981 - Nidificazione del Cavaliere d'Italia Himantopus himantopus (Recurvirostridae) e del Cuculo dal ciuffo Clamator glandarius (Cuculidae) nella Pianura Pontina -Lazio - con riferimento al loro status nel Parco Nazionale del Circeo.

- Atti I° Conv. Ital. Orn., Aulla: 45.

 Contoli L., 1986 – Sulla diversità dei sistemi trofici “Strigiformi” –

“Mammiferi” nel Parco del Circeo e le relative valutazioni ambientali. Atti Convegno “Aspetti faunistici e problematiche zoologiche del P.N. del Circeo”. Sabaudia:169-181.

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 Corbi F., 1996 - I risultati dei censimenti invernali degli uccelli acquatici nei laghi del Parco Nazionale del Circeo (1981-1995). Elementi per la gestione. - Atti Conf. “Studi e ricerche sui laghi costieri del Parco Nazionale del Circeo”. Fogliano, 1995: 145-162.

 Guerrieri G., Biondi M., Pietrelli L, 1989 - Svernamento di Aquila di mare, Haliaeetus albicilla, nella fascia costiera del Parco Nazionale del Circeo (Italia centrale). - Riv. Ital. Orn., 59 (3-4): 299-302.

 Tornielli A., 1983 - Gli uccelli del Parco Nazionale del Circeo. - Gli Uccelli d'Italia.

1: 3-23. 2: 79-107. 3: 189-210.4: 252-273.

 Trotta M., 1999 - Primi dati sulla selezione dell'Habitat dei Limicoli nel Parco Nazionale del Circeo - Avocetta, 23: 177.

 Vigna Taglianti A., 1986. Considerazioni generali sull’importanza zoologica del Parco Nazionale del Circeo. Atti Convegno “Aspetti faunistici e problematiche zoologiche nel Parco Nazionale del Circeo”. Ministero delle Agricoltura e delle Foreste e Parco Nazionale del Circeo. Sabaudia 1986: 183-196.

 Zerunian S. (ed), 1996 – Studi e ricerche sui laghi costieri del Parco Nazionale del Circeo. – Min. Politiche Agricole.

Gestione ex ASFD, 166 pp.

 Zerunian S., Reichegger I., 1997 - Checklist dei Vertebrati del Parco Nazionale del Circeo (aspetti preliminari) e ipotesi di reintroduzioni - Suppl. Ric.

Biol. Selvaggina, XXVII: 867-872

Successivamente al lavoro di Montemaggiori sono stati svolte alcune indagini confluite in pubblicazioni edite dal Parco Nazionale. Tra quelle ritenute più utili per il presente lavoro citiamo Amori et al. (2005) sugli Insettivori e sui Roditori, Mastrobuoni et al. (2003, 2005) sui Chirotteri, Ragni (2005) alcune specie “significative” di Mammiferi, Zerunian (2005) sulle emergenze faunistiche, Zerunian (2006, ed.) sull’ittiofauna, Zilli et al. (2005) sulle comunità di Lepidotteri notturni. L’analisi di queste fonti ha portato all’archiviazione di 182 records.

Sebbene non confluiti nell’archivio georeferenziato, molto interessanti risultano i dati raccolti da Gaiba e Mastrobuoni (2009) sulla distribuzione degli strigiformi nel Parco Nazionale.

Relativamente agli aspetti floristici e vegetazionali le informazioni edite più rilevanti provengono dai lavori di Prola (1985) sulle orchidee, Padula (1985), Anzalone et al. (1997), Anzalone (1998), Filesi et al. (1998), Frondoni e Iberite (1998), Lattanzi (2005) sulle emergenze floristiche, Blasi (2005) sul paesaggio vegetale, Iberite (2005) sulle praterie alofile e gli ambienti lagunari.

Per quanto riguarda il Parco degli Aurunci alcune informazioni (188 records) relative alla presenza di specie di fauna vertebrata e invertebrata provengono da Corsetti (2002).

Relativamente agli habitat, le informazioni edite risultano molto più scarse e provengono essenzialmente da due fonti: formulari standard del Ministero per i siti Natura 2000, e GIS Natura che riporta la localizzazione puntiforme dei soli habitat prioritari derivanti dal Progetto di “Censimento degli Habitat prioritari” condotto dalla Società Botanica Italiana tra il 1993 e il 2001. Un aggiornamento dell’elenco degli habitat presenti

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all’interno della ZPS “Parco Nazionale del Circeo”

è presente in Zerunian (ed., 2005) e per tutti i SIC/ZPS del Lazio in Calvario et al (eds, 2008).

Il numero dei records archiviati è 156 per quelli a copertura areale e 80 per quelli puntiformi.

Figura 12 – Copertura dei dati derivanti dalle Formulari delle Schede Natura 2000 e dal Censimento degli Habitat prioritari (Società Botanica Italiana, 2001)

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