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3.3 Il Grobal Reporting Initiative (GRI)

3.3.2 Organizzazione del GRI

Il GRI presenta una struttura molto articolata e complessa, conseguenza inevitabile della sua natura multi-stakeholder e dell’elevato numero di utenti che collaborano ai suoi progetti e alle sue ricerche, nonché al suo costante aggiornamento. Nel paragrafo si procederà ad evidenziare l’organizzazione e le figure principali del GRI, sottolineando come, nell’ottobre 2014, il Board of Director (il Consiglio di Amministrazione, figura spiegata in seguito) abbia approvato dei cambiamenti nella gestione e nella struttura di

governance dell’organizzazione per rafforzarne l’indipendenza a livello gestionale,

standardizzare la gestione di alcuni processi e conformarsi ai requisiti richiesti ad uno standard-setter pubblico. Nel particolare vogliono essere posti in essere dei cambiamenti che non andranno per nulla ad intaccare la vision e la mission dell’azienda ma che porteranno a concepire il reporting fornito dal GRI come modello pubblico di reporting di tipo standard-setter in quanto sia l’organizzazione che il modello di reportistica proposto dimostrano di possedere tutti i requisiti e gli adeguati livelli di responsabilità per poter essere considerati riferimenti standard pubblicamente riconosciuti e universalmente adottabili (nel caso del reporting) nel settore della reportistica sostenibile. Tuttavia al momento questi cambiamenti non sono visibili ma ancora in corso d’opera poiché dovranno essere adottati entro il 31 gennaio 2015.

I principali organi di governo del GRI hanno il compito di supervisionare e di guidare l’intera attività relativa alla reportistica sostenibile in termini di evoluzione del concetto e sviluppo della disciplina. Essi si dividono in: il Consiglio di Amministrazione (Board

of Directors), ovvero l’autorità decisionale finale dell’organizzazione, il Comitato

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esperti al reporting di sostenibilità e supervisiona lo sviluppo costante e continuo del disegno di reporting sostenibile, ed infine il Consiglio degli Stakeholder (Stakeholder

Council) che personifica la componente multilaterale dell’organizzazione. Nel totale

all’interno del corpo governativo si contano senior experts provenienti da almeno trenta differenti paesi, aventi diversi scenari culturali, diverse esperienze di vita ed esperienze lavorative.

Il Consiglio di Amministrazione è al vertice dell’organizzazione e possiede nei suoi confronti la responsabilità giuridica, finanziaria e fiduciaria. Ad esso spetta l’ultima parola su tutte le proposte di revisione del quadro di reporting e delle linee guida, nonché dei piani strategici e dell’organizzazione dei piani di lavoro. È infatti in capo a questo ogni decisione circa gli obiettivi, le linee strategiche da adottare, l’organizzazione dei piani di lavoro, l’identificazione delle posizioni che devono essere raggiunte, l’approvvigionamento e la gestione delle risorse finanziarie, i programmi ed i servizi che il GRI deve essere capace di offrire. I membri del CdA sono eletti dal Consiglio degli Stakeholder (ad eccezione dell’amministratore delegato che è eletto dal CdA in prima persona) e si riuniscono almeno due volte all’anno. Le candidature a membro del Consiglio possono essere inviate volontariamente al GRI, insieme ad ogni altra informazione richiesta dallo stesso, il Consiglio degli Stakeholder procede poi a valutare l’idoneità o meno dei candidati.

Quest’ultimo è composto da cinquanta membri provenienti dai diversi paesi delle Nazioni Unite ed il 60% dei nuovi membri che ogni anno vengono eletti sono nominati dalla parte Organizzativa del Consiglio15 (degli stakeholders), mentre il rimanente 40% da tutti i membri del Consiglio. L’organo si articola in quattro “categorie costituenti” in relazione al tipo di esperienza dei soggetti che le compongono. Esse sono: Economia, con 22 membri, Le Organizzazioni di Difesa della Società Civile, con 16 membri, le Istituzioni di Mediazione, 16 membri e il Lavoro, con 6 membri. Ogni soggetto del Consiglio degli stakeholder deve presenziare ogni riunione tenuta da quest’ultimo e qualora non potesse essere presente è tenuto a redigere una relazione sulle materie

15 Il Programma Organizzativo degli Stakeholder (OS) collega più di 600 organizzazioni provenienti da oltre 60 paesi, impegnati a far progredire la rendicontazione di sostenibilità. I membri dell’ OS sono i sostenitori principali del GRI - svolgono un ruolo importante nella governance dell’organizzazione e nell’attività di finanziamento delle attività chiave del GRI. Il Programma OS include soggetti provenienti da diversi realtà: dalla socità civile al mondo accademico, da esponenti del mondo economico e finanziario a istituzioni di mediazione, da agenzie pubbliche a agenzie intergovernative (www.globalreporting.org)

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oggetto del meeting. Il Consiglio degli Stakeholder nomina i membri del CdA, apporta consigli in tematiche strategiche e organizzative, conferisce pareri sulle politiche future, sulle pianificazioni del business e di tutte le altre attività. Esso si esprime con raccomandazioni a favore o contro le revisioni delle Linee Guida del GRI e con raccomandazioni circa la più ampia sfera strategica dell’organizzazione, supportandone anche la mission.

Il Comitato Tecnico Consultivo presenta un massimo di 15 membri che vengono eletti con un procedimento che vede impegnati il Consiglio degli Stakeholder, l’Organizzazione degli Stakeholders (OS) ed il CdA come supervisore. Esso assiste il CdA ed il Segretariato del GRI nel mantenimento della qualità e della coerenza complessive del quadro tecnico di riferimento, fornendo al GRI una consulenza di elevato livello tecnico. Il Comitato Tecnico raccomanda piani di sviluppo, direzioni tecniche precise, definisce e gestisce le componenti tecniche contenute nei documenti del GRI.

Infine si vuole ricordare l’organo più recente costituito dal GRI: il Governmental

Advisory Group, istituito nel 2008, che è un Gruppo di Consultazione Governativa con

il più alto potere di consiglio all’interno degli organi dirigenziali dell’organizzazione. Esso conferisce all’Amministratore delegato, e a tutto il CdA, tutte le informazioni provenienti dai singoli Paesi senza rappresentare un organo costitutivo dell’organizzazione del GRI al fine di poterne garantire l‘indipendenza politica.

Si sottolinea poi che a fronte della caratteristica multi-stakeholder, GRI gode di molte alleanze e rapporti sinergici a livello globale e di molti rapporti e collegamenti con organizzazioni impegnate nei temi della sostenibilità e della reportistica sostenibile. Esso ha partnership strategiche con l'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OECD), il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e il

Global Compact delle Nazioni Unite. Le sue Linee Guida godono di sinergie con l’ International Finance Corporation, l'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO 26000), la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, e l’Earth Charter Initiative.

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