• Non ci sono risultati.

Organizzazione di servizi di assistenza tecnica agli agricoltori orientati al

Nel documento RISPARMIO IDRICO IN AGRICOLTURA (pagine 54-60)

L’assistenza tecnica nella gestione dell’irrigazione può risultare un elemento di rilevante importanza, sia per favorire la diffusione dell’irrigazione nei territori serviti dalle reti collettive, sia per consentire un uso razionale ed economico dell’acqua che permetta di incrementarne la produttività.

Le condizioni che favoriscono l’applicazione di interventi di assistenza tecnica per la pianificazione delle irrigazioni sono molteplici ed in particolare:

Agricoltura ad alta tecnologia

 nei paesi industrializzati

 in grandi aziende private o statali

 per colture intensive con alta immobilizzazione di capitali

 per colture con alto valore di mercato

 in aziende ove l’irrigazione è comunemente misurata Agricoltori con scarsa esperienza della zona o della coltura

 imprenditori che cambiano zona frequentemente

 recente trasformazione irrigua o nuova coltura

Quando è economicamente importante la conseguenza di piccole deviazioni dall’optimun irriguo

 in zone aride e terreni sabbiosi

 per colture ad alto valore di mercato o estetico (fiori, frutta) Quando è difficile l’osservazione continua della coltura

 se l’agricoltore non vive nell’azienda

 se l’azienda è molto grande

Quando l’irrigazione è alla domanda o da fonti autonome in piccole quantità Quando il costo dell’acqua è alto e differenziato

Quando l’irrigazione è automatizzata rispetto

 all’impianto (rainger, pivot,….)

 alla decisione del momento in cui irrigare e del volume da erogare (timer, meteodyn…)

L’intervento di assistenza tecnica nel campo irriguo deve essere capillare e specifico, non solo azienda per azienda, ma anche coltura per coltura.

Nell’ultimo decennio, in numerosi paesi del mondo, sono state avviate e sperimentate attività di assistenza tecnica in agricoltura e, in particolare, per l’irrigazione. Tali attività si sono sviluppate soprattutto nei Paesi in cui la cultura agronomica ed irrigua risulta oramai consolidata in anni di sperimentazione e rafforzata da una tecnologia avanzata.

Nel settore irriguo, l’attività di assistenza tecnica è orientata sulla capacità di fornire agli agricoltori indicazioni puntuali relative al momento in cui irrigare e riguardo l’entità dei volumi da somministrare.

La base scientifica dei programmi di assistenza tecnica è fondata, nella maggioranza dei casi, sul bilancio idrico del terreno agrario; particolare importanza riveste la valutazione dell’evapotraspirazione (ET), la precisione dei parametri locali necessari alla compilazione del bilancio idrico, la misurazione e la stima degli apporti di falda, l’adattamento locale dei coefficienti colturali. La forma di contatto tra l’ente e l’utenza è sicuramente uno dei problemi più difficili da risolvere; in molti casi esso viene effettuato a mezzo di una scheda prestampata, alla cui stesura l’utente collabora in vario modo.

A livello internazionale, soprattutto dai paesi dell’Est e dalla Francia, sono stati portati avanti programmi di assistenza irrigua basati sulla misura dell’umidità e/o del potenziale idrico del suolo, dei parametri fisiologici delle piante, che consentendo la stima dei fabbisogni ai fini della programmazione irrigua, eliminano le variabili pedo-climatiche richieste dai modelli tradizionali.

Accanto ai risultati delle molteplici sperimentazioni condotte, particolare rilevanza assume la richiesta da parte dell’agricoltore di programmi di assistenza semplici che, con costi contenuti, permettano di accrescere le produzioni, attraverso un miglioramento della pratica irrigua.

In Italia, dal 1984, il Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo (CER) ha iniziato a condurre i primi tentativi di assistenza tecnica in irrigazione. Il metodo di pilotaggio dell’irrigazione prescelto è basato sulla elaborazione del bilancio idrico, attraverso la conoscenza dei parametri e dei

coefficienti colturali relativi all’area specifica, acquisiti grazie ai numerosi anni di ricerche precedenti.

Lo strumento telematico utilizzato nel passato dal Consorzio, per raggiungere in tempo reale le aziende agricole, era il VIDEOTEL. Sulla base di una rete di evaporimetri di Classe A venivano, in particolare, raccolti a livello territoriale i dati climatici necessari alla stima del “potere evaporante dell’atmosfera”; un centro di calcolo elaborava i bilanci stimando il fabbisogno idrico per ciascuna coltura delle aziende aderenti all’iniziativa; il risultato del calcolo veniva, infine, comunicato all’utente sotto forma di cumulo di deficit idrico raggiunto.

Quando il cumulo di deficit idrico raggiungeva il valore di soglia fissato veniva consigliato l’intervento irriguo ed indicato il relativo volume di adacquamento. L’agricoltore, tramite VIDEOTEL, poteva successivamente comunicare al centro di calcolo il volume di acqua somministrato per l’aggiornamento del bilancio idrico.

Attualmente, il metodo che si è dimostrato più efficace per effettuare irrigazioni quanto più corrette è quello basato sul bilancio idrico delle colture. In particolare, con i risultati dell’attività di ricerca e sperimentazione che il Consorzio Cer ha condotto negli ultimi quarant’anni è stato messo a punto il sistema esperto IRRINET, che è oggi il servizio irrigazione della Regione Emilia-Romagna, ed è fruibile gratuitamente su Internet da tutti gli agricoltori.

IRRINET, individuata la posizione geografica dell’azienda agricola, elabora il consiglio irriguo sulle principali colture della Regione utilizzando i dati meteorologici forniti da Arpa, i dati dei suoli forniti dal Servizio geologico dei suoli della Regione e i parametri colturali messi a punto con l’attività sperimentale del Cer. Su questa base viene effettuato il bilancio idrico della coltura e consigliato il momento e il volume ideale di irrigazione.

Elaborazioni molto attendibili hanno accertato che l’uso dei dati di IRRINET consente di risparmiare anche il 20% dell’acqua, senza sostanziali variazioni delle rese.

Il programma di assistenza tecnica messo a punto nel Tavoliere settentrionale (Puglia) prevede la determinazione, a livello distrettuale, dei fabbisogni irrigui

delle principali colture, a livello mensile e stagionale; la procedura adottata si basa sulla compilazione dei bilanci idrici, utilizzando le serie storiche dei fattori climatici; sono state anche installate stazioni meteo complete di evaporimetro, pluviografo e anemografo per individuare il momento dell’intervento irriguo, ed è stato attrezzato un piccolo laboratorio per la determinazione delle caratteristiche idrologiche dei terreni (una sonda a neutroni viene utilizzata per la valutazione dello stato idrico del terreno).

Annualmente il servizio predispone un programma di attività che verte sulla distribuzione irrigua aziendale, sulla relazione acqua-terreno, sul diagramma di distribuzione, sui fabbisogni idrici delle colture in relazione alle fasi fenologiche, sulla programmazione e pianificazione della distribuzione, sull’indicazione dei metodi irrigui e delle attrezzature aziendali per la distribuzione.

In Sicilia, AGROSERVIZI, è il portale delle applicazioni avanzate del Dipartimento Interventi Infrastrutturali per l’Agricoltura dell’Assessorato regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, realizzato per fornire agli imprenditori agricoli informazioni mirate, molte delle quali di natura specialistica e basate su elaborazioni modellistiche (tra cui quelle agrometeorologiche, pedologiche e fitosanitarie), attraverso pagine web dedicate, messaggi e-mail ed sms sui cellulari.

Le applicazioni agrometeorologiche (IRRISIAS, GELOALERT, SAFE, SIASFIRE) sono basate su diversi modelli matematici che utilizzano sia i dati rilevati capillarmente dalle stazioni elettroniche in telemisura che i risultati del modello di previsioni dettagliate per la Sicilia (SILAM) del SIAS, considerando anche alcune specifiche caratteristiche colturali aziendali e territoriali.

In maniera analoga, il nuovo applicativo METAFert, utilizzando alcuni fondamentali dati sulle caratteristiche degli appezzamenti aziendali e sulle esigenze nutritive delle colture, fornisce delle indicazioni sulle quantità di fertilizzanti da distribuire.

L'ultima applicazione realizzata, denominata UVA, fornisce delle utili informazioni sulle curve di maturazione dei più importanti vitigni coltivati in Sicilia, rilevate ed elaborate settimanalmente dall'Unità Operativa Specializzata di

Viticoltura ed Enologia di Marsala e confrontati con l'andamento dell'accumulo calore rilevato dalle stazioni SIAS.

In particolare, IRRISIAS, è un modello di bilancio idrico e di irrigazione guidata messo a punto dal SIAS (Servizio Agrometeorologico della Regione siciliana), per la previsione dei fabbisogni irrigui a scala aziendale e comprensoriale, anche attraverso l’implementazione di tecniche di telerilevamento (Figura 3.3).

Parcella ID: 229870/00136 Volume irriguo consigliato,

settimana 28: 213 m3 Durata applicazione: 5.5 h

Figura 3.3 Esempio di applicazione del modello IRRISIAS

Di fondamentale importanza, nell’ambito dell’attività di assistenza tecnica, è l’azione di coinvolgimento di un adeguato numero di organizzazioni professionali, cooperative ed altre istituzioni interessate al servizio che, con l’ausilio dei propri tecnici possano, inizialmente, agevolare il contatto con le utenze agricole e successivamente fungere da collaboratori per il rilievo di parametri agronomici ed impiantistici e per risolvere a livello locale ogni dubbio o richiesta dell’agricoltore inserito nel programma di assistenza tecnica.

Altro momento particolarmente importante e significativo è quello dedicato al miglioramento delle conoscenze agronomiche ed impiantistiche degli agricoltori utenti, per far sì che essi comprendano a fondo il significato e le metodologie dell’iniziativa e possano quindi collaborare attivamente al buon esito di questa.

Sarà perciò necessario organizzare a livello locale corsi di assistenza tecnica irrigua che abituino i produttori interessati al linguaggio tecnico, all’uso degli strumenti di misura, alle grandezze usate nel programma e alle loro equivalenze, alle modalità di comunicazione con il centro di assistenza tecnica.

Il fine ultimo di queste azioni di coinvolgimento di agricoltori e tecnici operanti sul territorio è quello di poter lavorare su una utenza abbastanza professionale ed evoluta, in mancanza della quale risultano difficili tutte le capillari valutazioni dei parametri agronomici, impiantistici, pedologici necessari per poter formulare esatte risposte di pianificazione irrigua.

Oltre alla formazione dei tecnici e degli agricoltori, è anche di primaria importanza dotare o far acquistare alle aziende utenti un minimo di strumentazione necessaria per i rilievi aziendali.

Sono da affrontare ulteriori fondamentali momenti operativi quali ad esempio:

 la formazione culturale dell’utente;

 l’organizzazione della sua “domanda” di conoscenza;

 la struttura o gli strumenti per far giungere alle aziende il messaggio da divulgare;

 il controllo della buona applicazione di esso, anche in vista dell’eventuale suo progressivo adattamento alle specifiche realtà aziendali.

In questo contesto notevole importanza assumono i materiali e gli strumenti utilizzabili (annali a stampa, schede colturali, video, siti web, ecc.), il linguaggio dei divulgatori e la loro capacità di contatto personale, i momenti di incontro (seminari, convegni, visite guidate, discussione a piccoli gruppi omogenei per problemi, ecc.), le sedi per il coordinamento delle varie iniziative, ecc..

3.3 SCELTA DI SPECIE ADATTE A CONDIZIONI DI CARENZA

Nel documento RISPARMIO IDRICO IN AGRICOLTURA (pagine 54-60)