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Osservazione ed uso delle forme lessico-sintattiche

Nel documento , , Corso di Laurea Magistrale in (pagine 90-97)

3.2.2 Analisi dei risultati ottenuti

3.2.2.2 Osservazione ed uso delle forme lessico-sintattiche

In questo paragrafo si desidera fornire un resoconto più dettagliato del modo in cui S1 ed S2 hanno fatto un uso pratico del corpus BNC67 per migliorare il proprio stile di scrittura dal punto di vista della lessico-sintassi cercando di rendere i testi delle

67 Come verrà spiegato, le attività discusse in questo paragrafo sono paragonabili a quelle di pattern-hunting descritte da Kennedy e Miceli (2010).

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analisi il più possibile native-like. Sull’importanza di questo punto si desidera riportare le parole di Francis, il quale ricorda infatti che:

“as communicators we do not proceed by selecting syntactic structures and independently choosing lexis to slot into them. Instead, we have concepts to convey and communicative choices to make which require central lexical items, and these choices find themselves syntactic structures in which they can be said comfortably and grammatically.”

(Francis 1993:142)

Oltre a ciò, si cercherà di chiarire anche se e come questa attività possa aver avuto riscontri positivi sul livello generale di competenza linguistica delle due studentesse, specialmente per quanto riguarda l’ambito della produzione scritta.

La prima osservazione che sorge spontanea analizzando le diverse riscritture è la possibilità di identificare alcune categorie specifiche in cui S1 ed S2 sono state in grado di condurre ricerche che hanno prodotto esiti positivi.

Tali settori sono stati individuati in aree prevalentemente inerenti all’accuratezza grammaticale, alla scelta lessicale, alla valutazione dell’appropriatezza di un termine nel contesto dato ed alla collocazione delle parole all’interno della frase.

Come già messo in risalto in precedenza, anche S1 ed S2 hanno confermato la tendenza ad utilizzare i corpora per la verifica e la conferma di regole grammaticali. In caso di dubbi sulla costruzione grammaticale di determinate strutture, le studentesse non hanno fatto ricorso a libri di testo o grammatiche ma hanno sfruttato gli strumenti a loro disposizione: BNC e concordanze, dizionari e traduttori online.

È stato interessante notare come, in questo ambito, il modus operandi utilizzato dalle due apprendenti risulta molto simile a quello utilizzato dallo Student 3 nello studio proposto da Kennedy e Miceli (2010). Infatti, la verifica della correttezza grammaticale di una determinata forma è stata generalmente affrontata in tre passaggi:

a) valutazione iniziale condotta esaminando i risultati ottenuti da traduttori come Reverso Context;

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b) formulazione di un’ipotesi;

c) eventuale conferma di tale ipotesi tramite un controllo effettuato su concordanze ricavate dal BNC, ritenute una fonte più attendibile

Seguendo questo procedimento le apprendenti sono state in grado di correggere da sole errori grammaticali come:

omissioni di forme in -ing (causate probabilmente da interferenze con la struttura della lingua italiana):

PRIMA SCRITTURA – S2

First of all the Italian word “informazioni” is similar to the English key-word “information”; both are defined as the action of receive o give

information but we will see that is not always true.

SECONDA E TERZA SCRITTURA – S2

It can be stated that the Italian key-word “informazioni” seems similar to the English key-word “information”. In fact, both are defined as the action of receiving or giving information but the context may actually change their meaning.

oppure strutture costruite con preposizioni errate come si è spesso avuto modo di riscontrare soprattutto nei testi di S1:

SECONDA SCRITTURA – S1

there is not a direct equivalent for “rivolgersi a” and as regards (to?) similarities, both languages have similar structures for “of information” and “di informazioni”.

TERZA SCRITTURA – S1

there is not a direct equivalent for “rivolgersi a” and as regards similarities, both languages have similar structures for “of information” and “di informazioni”.

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Nel caso di S1 è stato possibile riscontrare come, diversamente da S2, tali errori fossero spesso imputabili ad una forte insicurezza nelle proprie capacità di espressione nella lingua inglese – esplicitata attraverso l’uso di punti interrogativi, come in questo esempio – piuttosto che ad una mancanza di conoscenze linguistiche o interferenze e calchi dalla lingua italiana.

Per quanto riguarda l’ambito delle scelte lessicali, anche in questo caso le studentesse hanno unito l’uso di Reverso Context a quello dei corpora e delle concordanze per definire con maggiore sicurezza, in caso di dubbio, quale termine scegliere tra due o più sinonimi.

Di seguito verranno riportati alcuni degli esempi più utili ed interessati per illustrare i percorsi di analisi che hanno portato S1 ed S2 ad optare per una determinata opzione traduttiva tra più scelte possibili.

Esempio 1:

PRIMA E SECONDA SCRITTURA – S2

Analyzing in depth the Italian concordance, on the right co-text we can notice the repetition of some grammatical items, such as accedere, fornire, dare, elaborare, produrre (5, 6, 61, 17, 58, 30, 38), which remind to the action of give, receive or even make information […]

TERZA SCRITTURA – S2

Analyzing in depth the Italian concordance, in the right co-text we can notice the repetition of some grammatical items, such as accedere, fornire, dare, elaborare, produrre (5, 6, 61, 17, 58, 30, 38), which refer to the action of giving, receiving or even making information, […]

In questo esempio S2, operando una sorta di calco dall’italiano all’inglese, ha proposto una traduzione del verbo rimandare con remind to. Alla studentessa è stato quindi segnalato di verificare l’uso di remind sul BNC, da cui, come da lei osservato, è emerso che questo verbo viene solitamente usato nel significato di ricordare qualcosa a

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qualcuno. Inoltre, la studentessa ha anche messo in evidenza che è stata trovata una sola

occorrenza della formulazione remind + to. Scartata quindi questa opzione, S2 si è avvalsa di Reverso Context per trovare un possibile sinonimo, individuato nel verbo

recall. Analizzando la concordanza generata sul BNC, anche tale soluzione non è però

risultata soddisfacente. Per favorire il percorso di ricerca si è quindi suggerito all’apprendente di riflettere più a fondo sul significato implicito del verbo italiano, mettendolo a confronto con quello dei due verbi inglesi. Grazie a questo piccolo input, S2 è stata in grado di comprendere che mentre remind e recall, come evidenziato dalle concordanze, sono prevalentemente legati al campo semantico della memoria, l’italiano

rimandare racchiude in sé il senso di “fare riferimento a qualcosa”. Questa

considerazione ha quindi permesso di trovare per la terza scrittura una valida scelta traduttiva, ovvero il verbo refer.

Esempio 2:

SECONDA SCRITTURA – S1

On the contrary, from this point of view, the Italian language seems to be more tolerant.

TERZA SCRITTURA – S1

On the contrary, from this point of view, the Italian language seems to be more flexible. Un procedimento affine a quello appena delineato è stato seguito anche da S1 per la traduzione dell’aggettivo tollerante. Stimolata a verificare il contesto in cui trolerant viene utilizzato, S1 ha riscontrato che questo aggettivo è solitamente associato alla descrizione di persone e quindi non è stato considerato idoneo per essere usato in riferimento ad un concetto astratto (la lingua italiana). S1 ha quindi suggerito di sostituire tolerant con flexible, un aggettivo che in questo contesto esprime le stesse caratteristiche di tollerante ma che, come messo in luce dalla sua concordanza può descrivere anche oggetti inanimati.

Esempio 3 e 4:

SECONDA SCRITTURA – S1

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By way of conclusion, we can say that the main difference is that …

TERZA SCRITTURA – S1

This happens mainly because of grammar factors.

To conclude, we can say that the main difference between the words information and informazioni is…

Nonostante le dinamiche di confronto rimangano invariate, si desidera riportare anche due esempi in cui l’analisi di concordanze non viene effettuata su termini singoli, ma su espressioni costituite da stringhe di parole. Anche in questi due casi S1 è stata in grado di valutare le differenze tra because of/due to e by means of conclusion/to conclude, spiegando che, nel primo caso l’opzione because of fosse preferibile rispetto a due to in quanto utilizzata in contesti più generali – come quello del suo testo. Dal confronto tra

by means of conclusion/to conclude è emerso invece che la prima formula non è molto

diffusa (ne sono state riscontrate solo due occorrenze). S1 ha quindi deciso di trovare una soluzione alternativa, sfruttando gli esempi di essay forniti nella fase precedente per trovare in maniera rapida (ed efficace) un espressione sostitutiva che risultasse più idonea al contesto, to conclude.

Quest’ultimo esempio potrebbe poi essere inserito anche nell’ambito di utilizzo del BNC per la verifica dell’appropriatezza delle scelte lessicali nel contesto di riferimento. Un altro caso che si desidera citare a questo riguardo è l’analisi che S1 ha condotto sull’impiego dell’avverbio basically, utilizzato in più occasioni:

PRIMA SCRITTURA – S1

Basically, if compared, the Italian node word relies much more on relative clauses.

SECONDA SCRITTURA – S1

…we can observe that it creates a structure where “information” basically specifies what comes immediately before.

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…which is basically an alternative construction for/to “ulteriori informazioni”…

Anche in tale circostanza ad S1 è stato suggerito di indagare la concordanza di basically per comprenderne in maniera più precisa le modalità d’uso. La studentessa ha riscontrato che l’avverbio, poiché usato principalmente in contesti informali o comunque attinenti alla dimensione della comunicazione orale piuttosto che di quella scritta, non risultava adatto nel contesto di un essay argomentativo, optando quindi per la sua semplice eliminazione dal testo.

Infine, un’ultima modalità di utilizzo del BNC che ha permesso alle apprendenti di migliorare il proprio stile di scrittura è stata quella finalizzata all’individuazione del modo in cui alcuni elementi lessicali si possono posizionare all’interno di una frase. Gli esempi più rilevanti individuati a questo proposito concernono soprattutto la categoria degli avverbi. Riprendendo un esempio precedentemente citato:

PRIMA SCRITTURA – S2

In fact, both are defined as the action of receiving or giving information but actually the context may change their meaning.

SECONDA E TERZA SCRITTURA – S2

In fact, both are defined as the action of receiving or giving information but the context may actually change their meaning

si nota come l’avverbio actually sia stato posizionato con lo stesso criterio utilizzato nella lingua italiana. Da una lettura della sua concordanza però, S2 si è accorta che in inglese la collocazione di actually rimane abbastanza fissa all’interno della frase. In un caso come quello citato, ad esempio, quando si lega a due predicati – verbo servile + infinito oppure ausiliare + participio – actually si situa quasi sempre in posizione centrale tra i due elementi verbali.

Poiché nella lingua inglese questa caratteristica è ricorrente per la maggior parte degli avverbi, lo stesso processo di verifica è stato ripetuto anche in altri elementi come

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