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pAC IN ITALIA: II pILAsTRO

Il contributo pubblico complessivamente erogato dai PSR italiani nel 2013 ammon- ta a 2.502 milioni di euro, con una quota di risorse a carico del Bilancio UE pari a 1.284 milioni di euro, portando l’avanza- mento finanziario nazionale al 73% del totale dei fondi FEASR assegnati per l’in- tero periodo di programmazione. In attesa di conoscere l’esito del conten- zioso in atto con la Commissione europea, che potrebbe risolversi con la restituzio- ne alle casse comunitarie di fondi per circa 6 milioni di euro da parte della Ba- silicata, anche nel 2013 tutti i programmi di sviluppo rurale italiani sono riusciti a centrare l’obiettivo di spesa fissato per quest’annualità.

Restano tuttavia evidenti le disparità ri- scontrabili a livello regionale in termini di capacità di gestione che pongono ancora a rischio di disimpegno automatico alcu- ni PSR: infatti, a fronte del’95,4% della Provincia autonoma di Bolzano, la Cam-

pania con il 65,7% si presenta maggior- fonte: Dati MIpAAf al 31 dicembre 2013.

PSR 2007/2013 - Stato di avanzamento della spesa pubblica

Regione Programmato FEASR Pagamenti compless. FEASR % Avanzamento

piemonte 442.019.000 314.942.862 71,3 Valle d'Aosta 56.108.000 43.202.287 77,0 Lombardia 471.110.000 394.443.663 83,7 Liguria 114.621.000 80.938.397 70,6 p.A. Trento 108.566.000 94.101.855 86,7 p.A. Bolzano 148.205.000 141.340.636 95,4 Veneto 478.155.000 353.020.373 73,8

friuli Venezia Giulia 119.774.000 87.389.895 73,0 Emilia Romagna 527.819.000 370.645.257 70,2 Toscana 388.956.000 274.761.960 70,6 Umbria 353.613.000 258.613.942 73,1 Marche 217.609.000 154.600.282 71,0 Lazio 315.419.000 218.560.431 69,3 Abruzzo 192.572.000 126.400.210 65,6 Molise 92.959.000 66.295.255 71,3 sardegna 571.596.000 410.643.059 71,8 Totale competitività 4.599.101.000 3.389.900.364 73,7 Campania 1.110.774.000 730.088.677 65,7 puglia 927.827.000 653.384.859 70,4 Basilicata 384.627.000 264.585.479 68,8 Calabria 650.151.000 471.787.248 72,6 sicilia 1.271.842.000 926.575.090 72,9 Totale convergenza 4.345.221.000 3.046.421.354 70,1

Rete Rurale Nazionale 41.459.883 29.996.985 72,4

mente esposta al pericolo di non riuscire a utilizzare in pieno il plafond di risorse assegnate da Bruxelles.

Analizzando la ripartizione della spesa pubblica tra gli Assi, quasi il 40% del tota- le si concentra nell’Asse 1, con un volume di pagamenti di circa 990 milioni di euro. All’interno di questo, le misure intese a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e promuovere l’innovazione rappresenta- no più dell’83% del totale, con una netta prevalenza degli investimenti nelle azien- de agricole e forestali (circa 503 milioni di euro) e degli investimenti per la tra- sformazione e la commercializzazione dei prodotti (134 milioni di euro).

Sempre più contenuta rispetto agli anni precedenti la spesa realizzata con le misure volte alla promozione della cono- scenza e allo sviluppo del capitale umano, con poco più di 122 milioni di euro com- plessivamente erogati (il 12% del totale dell’Asse 1); oltretutto, non considerando il ridotto volume dei premi per il primo insediamento dei giovani agricoltori (72

milioni di euro), la spesa a tale titolo rappresenta poco più del 5% del totale Asse 1. Ancora più modesti, infine, i pa- gamenti per le misure volte a migliorare la qualità della produzione e dei prodotti agricoli (meno del 3%), tra le tipologie di

intervento meno appetibili da parte degli operatori a causa della gravosità dei costi rispetto ai benefici.

Il sostegno pubblico erogato per l’Asse 2 ammonta a 1.090 milioni di euro, con un peso percentuale del 43,5% rispetto

Distribuzione spesa pubblica per asse, 2013

Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse Leader Assistenza Tecnica 2,0% 43,6% 8,3% 6,6% 39,5% fonte: MIpAAf.

al totale della spesa pubblica nazionale. In tale ambito, circa l’83% dei finanzia- menti interessano le misure intese a pro- muovere l’utilizzo sostenibile dei terreni agricoli dove gli interventi agroambienta- li rappresentano più del 51% dell’intero Asse, con un ammontare di pagamenti pari a 558 milioni di euro. Tra le misure per l’uso sostenibile delle superfici fore- stali, che rappresentano il restante 17%, hanno incontrato il favore degli operatori soprattutto gli interventi per la ricostitu- zione del potenziale forestale e quelli di tipo preventivo che registrano una spesa pari a 48 milioni di euro. Anche le misure forestali non hanno rispettato le attese previste su scala nazionale, presentan-

do di conseguenza dotazioni finanziarie sovrastimate e spesso vincolanti per le scelte programmatiche imposte dalla nor- mativa vigente.

Per quanto concerne l’Asse 3, la spesa pubblica realizzata ammonta a poco più del 8% del totale annuale, con un volume di pagamenti pari a circa 207 milioni di euro. Rispetto agli anni precedenti si registra un sostanziale equilibrio tra le misure tese a diversificare l’economia rurale e quelle fi- nalizzate a migliorare la qualità della vita della popolazione rurale. Di particolare evidenza gli interventi volti alla diversi- ficazione in attività non agricole che, con un importo di quasi 83 milioni di euro, rap- presentano più del 40% del totale di Asse.

Ancora in ritardo, invece, gli interventi per lo sviluppo della banda larga nelle aree ru- rali, che registrano un ammontare di spesa intorno ai 40 milioni di euro.

Da segnalare, infine, il lento e continuo miglioramento della performance riscon- trabile nell’Asse Leader, la cui spesa pub- blica di 165 milioni di euro si avvicina al 7% del totale 2013.

Le difficoltà incontrate da tutti i PSR, nell’attuazione delle misure richiedenti un consistente intervento pubblico, sono in parte giustificate dal vincolo del patto di stabilità che non ha permesso agli enti pubblici di disporre nell’immediato della liquidità necessaria per far fronte agli in- terventi previsti.

L’analisi dei dati sulla spesa relativi ai bi- lanci regionali identifica, per il 2011, un ammontare complessivo di pagamenti per il settore agricolo, pari a poco più di 3,2 mi- liardi di euro, con un lieve aumento rispetto all’anno precedente, a fronte di un’inciden- za percentuale dei pagamenti al settore sul valore aggiunto nazionale, pari all’11,7%. Al di là del lieve aumento medio naziona- le, si rileva per la maggiore parte delle re- gioni una diminuzione della spesa a causa dei vincoli di bilancio imposti dal Patto di stabilità e dalle misure di risanamento del- la finanza pubblica. Valle d’Aosta, Sicilia, Bolzano, Sardegna, Puglia, Marche, Vene- to, Emilia-Romagna evidenziano, invece, per effetto della fase di chiusura del PSR 2007/2013, una crescita rispetto all’anno precedente.

Se si analizza la spesa per tipologia di in- terventi, si rileva che la parte più consi- stente dei pagamenti totali è quella rivolta al sostegno alla gestione d’impresa e alle