III.
Diva
vezzosa,che conpiè leggieri Sciogli ledanzesu’nascentifiori ,E
chene’bruniviviocchicervieri Haimolli grazie e leggiadretti ardori;Sopraivermigli tuoi labbri sinceri Siedonglischerziedifelicierrori;
Io scherzoecanto;alguardo tuo sereno Estro vivacemisidestain seno
.
Altri ricerchi la diffidipalma Checresceovesaliriononpotrei:
Iofuor che
T
geniodiridentecalmaAltronon bramo,nèbramarsaprei;
Turbare invansitenteriaquest’alma, Ch’io piegoovunquevoglioipensier miei.
Cosìscancellailpièdasull’arena Infaustanotaeh’èformata appena,’
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Ma
troppo, ahi! troppol’intrapresa via Arduaa salir,difficilemipare.Ilmiserocosì,chesidesvia Sull’alterocche ovenon ormaappare.
Tralagelata ebianca nevespia Sepietra già calcataeipuòcalcare, Poneilpiede tremante,e indubbigiri
Orparch’avanzi,orparchesiritiri.
Purs’iovolgolebramea nobilsegno Dise stessoilmiocuornonsi diffidi
.
Chi paventadelmarilciecosdegno Cautoa’ fluttileggiernonsiconfidi.
Tu
lamiasola scortae’lmio sostegno.Madreadorata,amiesperanzearridi:
Sai eh’èignobiltimor padredell’onte
E
allórverdeggiaall’arditezza in fronte.Non
quell’involontario evulgardono Dellamiavitaè’ldonotuo maggiore;Di benaltr’opre tue- gratatisono, Percuituvivieterna entro’1miocuore
.
Breverigor e facileperdono, Provvidenzapietosa edolceamore Sparserdifiorlaperegrinavia
,
Percui volò sin or la vitamia
.
19I
Tu
iprimimieilunghivagiti udisti,
Nè
straniera nutrice insen m’accolse,E
tuall’Italedonneilcalle apristi,
A
cuimaterno amorradosivolse;Fuideltuolatteabbeverata;eitristi*
LanguidisguardiMorbidezzasvolse
,
Temendo
purché’1lungoerrorsiscopra Se avvien chel’uso alla virtùnoi copra»A
tantipegnituoipegnonovello 'Giungertipiaccia delveraceaffetto
,
Reggi ’lmiofraleinabilepennello Così chegratoserva atuodiletto.
Framille oggettialcantoorquestoorquello Scelsifinor indifferenteoggetto,
Ma
orpossenteesovrumanoincanto Laliraappresta,emisospingealcanto.Entrol’azzurrosendelcupomare LeruoteilSolelentamentebagna:
Già brunoè’lcielo,e tra lenubi apparo Auratalucealsuo cadercompagna.
Sidestanol’aurette, edolce pare Chescherziilfonte,e ridalacampagna
.
Ah
!chealmancarede’diurnirai Notte piùbellanonsivide mai.
SaluzzoT.I. i3
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iga Lungid’ognunsulleromite piuihe
Del quetosonnoinbraccioPmigiacea:
Sulle pareti vacillantelume
Debolefacetremolaspandea: . Ilfresco zefiretto oltre’1costume Tralecortineadaleggiai*scendea;
E
aleggiandocosifra letenebre Dolce scherzavasullemiepalpebre.Parvemiallor eh’un’invisibil
mano A me
togliesse dinaturailvelo.Ed
oltreilvoid’ogn*intellettoumano
Tranubeenube mirapisse al cielo.Quel fenderPaureemulerebbe invano Nelveloce scoccarrapidotelo.
Piùrattadelpensiergiunsiaduntempio Dicuiquaggiùmainon hovistoesempio
.
Su nubealabastrina in cieloerrante Cresceva mistaagliarbusceilarosa,
E
intorno intornoalleleggiadrepiante S’ergevaerbetta frescaed odorosa:Sfavillavadolcissimaecostante QuivivaognorPaurora rugiadosa
,
Quid’augellettitenerasospira Schieradovunqueilguardomios’aggira
.
i93 Sottoque’fiorilanguidettogiace
Vezzosofauciullin nelsonnoimmerso, Piegatoè’ngrembodella bellaPace Ched’ambrosia odorosaha’lcrine asperso.-SpecchiarsiinluilaDivasicompiace, Chepocoèdesso dalsuobeldiverso;
Ridenteilguarda,econ soave abbraccio Preme’lbel labbroe’lritondettobraccio
.
Ei repentesidesta, edohqual fuoco Sfavillanelle luci altere eviveI
Più soavefolgororna quelloco,
_BatteusignolPalettefuggitive,
E
con soave vezzosettogioco Inmille error sullefelicirive S’intreccianolerose, e inlusinghiere Note dovunquescritto staPiacere.Piacerdovunque,e de’ rosati labri
Ap
re lapaceibe’ tesoriardenti, Della sua boccaivividicinabri Mollementedischiudeamolliaccenti,E
dice-,o cigni delle grazie fabri, .Ch’itefraVombrede’buonvatispenti, Spiegatequilereverentipiume Innanzialvostroconosciuto
nume
.
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Dessoèmiofiglio,esignorvostro édesso, ;
Piacere hanome,e losapetevoi Cheloportasteentrodelcuore impresso,
E
vostra gloria ritrovaste in noi.Non
è giàquelchea’capitan concesso Sibeveilsanguede’temutieroi,E
chetalorcon crudeltàsipiacque:Cosìfieropiacerda
me
non nacque.Non
è giàquel chenell’allegromondo
Desta de9saggiilquerulobisbiglio, Natodal viziofollementeimmondo
Chesenzascortava,senzaconsiglio:Immersonell’error ciecoprofondo Dannaragionasempiternoesiglio,
E
’1cielo,irreverente,asdegnoinvita:A
sìsozzo piacernondiedi vita,
Entrambinoinontroveretemai Nelmondociecochevirtùnoncura, Radotrascenee tra conviti gai, .
Radoin chisprezzaefoggelanatura:
Mi
specchioe vivod’innocenzaa’rai:Piacercon innocenza eterno dura:
A
sìdolcepiacer è vita e cullaUn
fior,unfonte,unafarfalla,unnulla*195
È
quel piacer percuisoave piantoVersasulfiglioamantegenitrice,