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Capitolo 5: Il database

5.1. Database disponibili sul web

5.1.1. Panoramica

Phyllis

Sito: http://www.ecn.nl/phyllis/

Autori: ECN - Energy research Centre of the Netherlands Records: 2360.

Classificazione: è molto articolata, il che è positivo; troviamo però forzato dedicare una sezione (“non- organic residue”) a determinate categorie particolari di rifiuti, ad es. quelli elettronici: ciò che non rientra nella tipologia dell’RSU non dovrebbe esser oggetto di interesse da parte di questi DB, è già una forzatura l’RSU stesso.

Piace inoltre l’idea di inserire dati su risorse fossili classiche come parametro di confronto, a patto siano state sottoposte agli stessi test e, possibilmente, con le stesse procedure.

Non è corretto invece porre il char sullo stesso livello di biomasse e rifiuti: il dato sul char dovrebbe esser accessibile dalla scheda della biomassa; è comprensibile che per comodità possa esistere un elenco delle biomasse il cui char sia stato sottoposto a test, ma ciò non ha nulla a che spartire con la classificazione. Ricerca: c’è la possibilità di ottener le medie di un gruppo di record, con indicazione per ogni voce di min, max, deviazione standard ( ) e diagramma di distribuzione dei valori.

Scheda: piace la precisione della sezione con le informazioni sul campione (si può vederla come

un’etichetta), con indicazioni su gruppo e sottogruppo di classificazione, materiale, fonte e note (poco utile l’ID-number).

PROX: non c’è il FC,non se ne vede la ragione.

PC: come alternativa riportano sempre un valore calcolato: non è una cattiva idea in teoria, ma chi va a leggersi il valore calcolato se c’è quello misurato?

CHL: troppo approfondita, tutti questi dati non li riporterà mai nessuno! La scheda inoltre riporta l’analisi della composizione delle ceneri.

PRO classificazione

impostazione della scheda CONTRO

Nessuna informazione sull’analisi morfologico - dimensionale Troppo dettagliate ELEM e CHL

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Solid Fuel Database

Sito: http://fuel.dev36.com/ (accesso tramite autenticazione) Autori: IFRF - International Flame Research Foundation Records: 270 materiali, 769 prove.

Sono disponibili 4 tipi di schede: facilities, procedures, fuels, experiments.

L’idea di documentare le prove effettuate comprendendo informazioni su impianti e procedure è

eccellente, però i 4 livelli non dovrebbero esser messi sullo stesso piano: questa dovrebbe esser, secondo la nostra opinione, la gerarchia delle voci:

I fuel

II experiment

III facility + procedure.

Come già detto per Phyllis, si può poi pensare di ridurre la ricerca, ad es., alle sole biomasse analizzate in un dato impianto, ma questo non esclude la struttura gerarchica da noi proposta.

Schede:

- Facility: molto sintetica, ma è giusto così: se uno ne vuol sapere di più c’è, in teoria, il riferimento; veramente inutile invece lo schema miniaturizzato dell’impianto, perché è illeggibile.

- Procedure: forse troppo sintetica.

- Fuel: esagerato il numero di voci, alcune non si capisce nemmeno cosa siano!

Non c’è la sezione sull’ELEM, ma è compensata da una esaustiva analisi delle ceneri. Ottima la presenza delle sezioni sui dati morfologici e sulla fusibilità delle ceneri; giustamente sintetica la CHL. PRO Impostazione concettuale del database

CONTRO

Struttura del sito

Nessuna informazione su come siano stati svolti i test standard (es: ULT) Scarsissime informazioni sul materiale

Classificazione inesistente, forse perché tratta carboni Non è pubblico

Biobank

Sito: http://www.ieabcc.nl/ Autori: IEA Bioenergy Task 32

Records: 1000 campioni di biomasse, 560 di ash, 30 di condensati.

Il sito fornisce addirittura 3 DB: biomass, ash, condensate. Vale quanto ho già detto per Phyllis e Solid Fuel. Classificazione: quella delle biomasse è poca cosa; può esser utile però la provenienza geografica.

Delle classificazioni di ASH e condensati è meglio non parlare. Schede:

- Biomassa: è presentata come un lungo elenco: si presenta male ed è poco pratico.

Manca il FC; indica solo PROX, ULT, ELEM e AFT. Piace invece l’indicazione di n° di campioni, valori min/max, media e ; esagerate le altre informazioni statistiche.

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- ASH e condensate: son simili alla precedente; in più riportano la potenza dell’impianto e basta (facevano prima a non metterci nulla).

PRO Alcune informazioni di carattere statistico CONTRO Tutto il resto, è fatto male

Biomass Lab

Sito: http://www.dpcleantech.com/biomasslab/the-biomass-lab Autori: DP CleanTech (società privata)

Records: 115.

Ricerca: ha un’impostazione completamente diversa da quella comune: la pagina permette di fare un puzzle delle biomasse desiderate, le cui caratteristiche possono esser comparate o mixate in determinate percentuali; i risultati di tali ricerche possono esser salvati in pdf. La selezione della biomassa può avvenire sia in modo classico (partendo dal tipo) sia scegliendo la provenienza geografica.

Classificazione: si distingue da quella di Phyllis per l’approccio decisamente più pratico; questo non significa non sia dettagliato, anzi. C’è addirittura, in coda ai vari sottogruppi, quello “forma/parte della pianta": che si sappia è l’unico DB a dare rilievo alla differenza tra parti diverse di una stessa pianta, aspetto importante ma poco battuto (si veda il § 5.2.1.1).

Scheda: consiste in diverse tendine; ciascuna riporta i dati sotto forma di diagrammi, il che costringe a dividere in varie voci gli stessi.

Fornisce PROX, ULT, ASH analysis (solo gli ossidi più importanti), corrosion analysis, AFT.

Dietro tutto lo stile, comunque, c’è poca sostanza: l’analisi del materiale non è approfondita e non c’è alcuna informazione o riferimento su di esso e sui test effettuati.

PRO Pagina di partenza originale classificazione

CONTRO Poco tecnico Pochi records

Biomass Feedstock Composition and Property Database

Sito: http://www.afdc.energy.gov/biomass/progs/search1.cgi http://www.dpcleantech.com/biomasslab/the-biomass-lab Autori: DOE – U.S. Department of Energy

Records: più di 150.

Classificazione: molto povera, si ferma al primo livello.

Ricerca: si può scegliere quali proprietà fa comparire, ma il sistema è ridondante e confusionario; fondamentalmente, c’è una voce per ogni normativa: non importa se due normative studiano la stessa cosa, o se una ne ricomprende altre …

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Scheda: a fronte di questa inutile possibilità di scelta, le informazioni riportate sono poche, praticamente solo PROX, ULT e CHL, con uno sbilanciamento verso quest’ultima.

PRO Indicata chiaramente la normativa seguita CONTRO Tutto il resto, è improponibile

Biodat

Sito: http://www.biodat.eu/pages/Home.aspxhttp://www.dpcleantech.com/biomasslab/the-biomass-lab

Autori: ECN - Energy research Centre of the Netherlands Records: circa 500.

E’ il seguito di Phyllis; contiene dati su biocombustibili solidi (pellet/chips), CDR e ceneri (al solito: perché separate?). C’è l’idea di estenderlo a biocombustibili liquidi e gassosi.

Dicono che è stato costruito con l’idea che una normalizzazione è essenziale se si vuol creare le condizioni per uno sfruttamento su vasta scala delle biomasse: per questo, dove potevano han seguito le normative europee sui solid biofuels (si veda il capitolo 2), a cominciare dalla classificazione.

Ricerca: è possibile mediare le caratteristiche di più record (ma lo chiama “compare”) o di un gruppo intero di materiali.

Classificazione: seguire la normativa non dev’esser stata una buona idea perché è fatta maluccio. Schede: quella del singolo record dà informazioni molto dettagliate su natura e origine del campione e, almeno in teoria, anche sulla tecnica di sampling.

In teoria, cliccando su qualsiasi dato si ottengono data, metodo e laboratorio di analisi (esagerato); inoltre, sempre in teoria, viene indicata la .

La PROX non riporta il FC e l’ULT l’ossigeno, però c’è una sezione per far le conversioni sulla base dell’umidità: la cosa sembra poco sensata.

Sono riportati major & (alcuni) minor elements e AFT.

Per qualche strana ragione, sono forniti molti più dati nella scheda di comparazione (di 2 o più records): il contenuto in ceneri c’è sia a 550 che a 815°C, e ci sono tutti i minor elements (ci sono anche dei valori in mm non ben interpretabili); di ciascun dato è fornito max, min e .

PRO

I dati sperimentali sono ben documentati, in teoria

Le informazioni sul campione sono molto dettagliate, in teoria Comodo il sistema per mediare record diversi

Ottimo il tentativo di standardizzazione CONTRO

Classificazione

Interfaccia poco chiara

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Biobib

Sito: http://www.vt.tuwien.ac.at/biobib/http://www.dpcleantech.com/biomasslab/the-biomass-lab

Autori: Technische Universität Wien Records: circa 331.

Sul sito allegano un articolo di presentazione del DB: a parte i propositi di espansione futura dello stesso fin troppo ambiziosi, vi sono evidenti contraddizioni tra le descrizione del DB e come realmente si presenta, quindi è poco affidabile.

Classificazione: il primo livello è molto efficace (wood/grass/waste), peccato si fermi lì: cliccando su “grass”, ad es., compare l’elenco alfabetico delle specie botaniche analizzate.

Scheda: molto approfondita l’analisi delle ceneri; cosa positiva, sono poche le voci in bianco.

Da sottolineare la ineccepibile correttezza, da un punto di vista di analisi statistica, con cui sono riportati i dati: accanto a ciascuno (cioè alla media) c’è un link che apre una finestra con i singolari valori misurati, la fonte e la .

PRO Estremamente trasparente nel presentare i dati

CONTRO Arcaico nell’impostazione (in pratica è un lungo elenco)