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1.3.3 Edifici religiosi 1 Introduzione

1.3.5.1 Parchi e giardin

Nell’analisi si sono identificate solo le principali aree verdi poste in pre- senza di edifici di età bizantina e le superfici verdi, limitrofe ai musei, collegabili alla medesima epoca e al circuito murario della città, per un totale di superficie considerata di circa 260.000 mq.

Ravenna, infatti, è caratterizzata da numerosi spazi verdi, sia pubblici che privati, molti dei quali però non pertinenti con la ricerca svolta per via della loro posizione.

Le superfici riferite sono state calcolate in valore percentuale su una pianta in scala della città.

Per la loro estensione all’interno della città, nello studio effettuato, sono da notare: i Giardini Pubblici, il Giardino della Rocca Brancaleo- ne e il Parco di Teodorico.

Giardini Pubblici

Il giardino, progettato dell’architetto Arata negli anni Trenta del Nove- cento, è stato il primo parco pubblico della città. In passato ospitò la sede dell’ippodromo e del velodromo. Il parco è situato all’interno del tessuto storico urbano di Ravenna e vanta, ancora oggi, una superfi- cie di 37.500 mq.

Nella zona centrale dell’area è ben visibile il disegno, geometrico, tipi- co del giardino all’italiana voluto dal progettista, anche se col tempo,

si sono persi i percorsi in ghiaia, le decorazioni vegetali e le siepi, elementi che caratterizzavano tale spazio fino agli anni Settanta del Novecento.

Sul parco si affaccia la Loggetta Lombardesca, edificio realizzato nel XVI secolo, attualmente utilizzato come ambiente espositivo. Grazie alla sua atmosfera è un luogo particolarmente adatto ad accogliere eventi culturali.

All’interno del parco sono inoltre presenti un Planetario e un punto ristoro.

Giardino della Rocca Brancaleone

Situato ad est della città, fuori dal centro storico e in prossimità dell’an- tico porto, il giardino è stato realizzato nei primi anni Settanta del No- vecento all’interno delle mura dell’antica fortezza veneziana del XV sec. Si tratta di una superficie verde di 35.730 mq, di cui 17.000 mq all’interno della rocca. Si trovano in quest’area sia spazi di verde at- trezzato dedicati al gioco dei bambini, sia spazi caratterizzati dalla pre- senza di piante ad alto fusto, tra cui si ricorda, per le notevoli dimen- sioni, la quercia situata nei pressi dell’antica Ghiacciaia della Rocca. Durante la stagione estiva la fortezza è utilizzata come ambiente per la proiezione di pellicole cinematografiche, diventando un importante luogo di aggregazione per la città.

Fig. 2. Il fossato dell’antica Rocca, con

Parco di Teodorico

Questo parco nasce dall’esigenza di fornire un adeguato scenario al Mausoleo di Teoderico1, da cui prende il nome, per la sua posizione

è un ideale punto di mediazione tra le mura storiche della città e le grandi arie verdi esterne.

Il parco, avente un’estensione di 140.000 mq di superficie, è stato progettato dall’architetto Boris Podrecca con l’obiettivo di fungere da

quinta verde per l’emergenza architettonica. La distribuzione spaziale

del parco è tale per cui, chi lo percorre, può godere di tre tipologie di viste quali: quella monumentale, domestica e lontana. Fondamentale

Fig. 3. L’interno del parco della Rocca, con percorsi in arenaria e aree di sosta circolari.

Fig. 4. Dal grande pra- to del parco è possibile

per questo ambiente è la presenza dell’acqua, che richiama simboli- camente il forte legame, storico, della la città con il contesto marittimo e che, influisce, sulla lettura del paesaggio.

In prossimità dell’accesso principale, a nord, sono collocati alcuni specchi d’acqua, i maceri, attraversabili in alcuni punti grazie alla pre- senza di passerelle in legno. Durante il periodo estivo, all’interno di queste aree, crescono i fiori di Loto, che rendono ancora più sugge- stivo l’intero complesso. All’interno del parco sono poste alcune aree gioco per i bambini e un’area di ristoro. Inoltre, la struttura è servita da un vasto parcheggio, attrezzato per la sosta di bus, collocato in via Chiavica Romea.

I parchi sopra citati, sono da considerarsi come le emergenze verdi, sia per estensione sia per ragioni storiche legate alle fasi evolutive della città, ma non sono da ritenersi gli unici ambienti verdi presenti a Ravenna. La città offre, oltre a questi grandi parchi, numerosi giardini minori, sparsi all’interno del tessuto urbano, fondamentali per i cittadini in quanto consistono in importanti spazi ricreativi e dedicati alla sosta. Si considera che ad ogni abitante si possono attribuire in media 32 mq di superficie verde.

Fig. 5. Uno dei maceri posto a nord del Parco di Teodorico.

Verde lungo il circuito murario

Ancora oggi in prossimità dei resti dell’antica cinta muraria cittadina si estendono molti tratti di aree verdi, tra cui si ritrovano i giardini di se- guito elencati: in ordine crescente di superficie verde il giardino lungo la circonvallazione al Molino, il giardino in via Don Giovanni Minzoni, i giardini in via Santi Baldini, il giardino F. Cornelia, il giardino lungo la circonvallazione San Gaetanino, i giardini in via Cura, il giardino Mon- signor Baldassarri Fabbri, ed infine il giardino lungo la circonvallazione Piazza d’Armi.

Verde vicino ad edifici bizantini o musei attinenti

I parchi cittadini e le aree verdi minori all’interno del centro storico si ritrovano quasi sempre in prossimità di edifici, di particolare pregio ar- chitettonico, legati alla storia di Ravenna. I risultati emersi dall’analisi condotta evidenziano che circa il 75% di essi si trovano nei pressi di edifici di età bizantina (per una superficie pari a circa 200.000 mq), mentre il restante 25% si sviluppa in prossimità delle fortificazioni (per una superficie complessiva di circa 65.000 mq).

In particolare gli edifici vicino ai quali si trovano le aree verdi conside- rate sono: in ordine crescente la Basilica di Sant’Agata Maggiore, la Basilica Sant’Apollinare Nuovo, la Basilica di San Giovanni Evangeli- sta, il Duomo, il TAMO, il Battistero Neoniano, Piazza Arcivescovado (con l’annesso Museo Arcivescovile, che contiene la Cappella di S. Andrea), la Biblioteca Classense, la Basilica di San Vitale.