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1.3.2 Fortificazioni 1 Mura

1.3.2.14 Porta Gaza

Due sono le ipotesi sull’origine di questa porta, della quale si ha testi- monianza a partire dal 1186: secondo la prima, sostenuta da Primo Uccellini, questa sarebbe “un avanzo del castello” dei Gazi20, donato

poi dal Senato all’arcivescovo Fontana nel 1233.

Secondo quanto sostiene Cirelli (seguendo la ricostruzione di Paola Novara), la porta nasce dalla fortificazione posta nel giunto tra le mura romane e quelle tardoantiche. Il termine deriverebbe quindi in questo caso dal latino medievale gahagium, che definisce una recinzione co-

stituita da materiale deperibile.

Nel 1590 la porta venne chiusa e l’assetto attuale è frutto del rifacimen- to del 1758, voluto dall’arcivescovo Ferdinando Romualdo Guiccioli.

Nel 1798 la porta venne nuovamente murata e successivamente fu utilizzata come ingresso all’anticamera per la polveriera dell’esercito, demolita nell’800, posta poco a sud-ovest.

Dopo i danni provocati alla porta durante la seconda guerra mondiale, venne restaurata.

Fig. 15. Il lato esterno di Porta Gaza, visto da via Mura di Porta Gaza. Si tratta dell’unica porta delle mura di Ravenna a presentare l’apparato decorativo sul lato interno anziché su quello esterno.

1.3.2.15 Postierle

Introduzione

Se per le porte è possibile tracciare una storia segnata da importanti rifacimenti e restauri, voluti da signori, papi e cardinali, per le postierle, data la loro minore importanza, ciò non accade. Le postierle sono per loro definizione porte secondarie, minori, della cinta muraria e deri- vano etimologicamente dalle strette aperture che davano accesso ai percorsi di ronda dei castelli.

Nel caso di Ravenna, sono rimaste tracce visibili di almeno nove po- stierle. All’epoca di Savini, nei primissimi anni del ‘900, ne restavano ancora visibili altre, come la Postierla S. Zenonis, nel lato ovest delle

mura, a sud di Porta Adriana, tratto che è andato distrutto.

Di altre postierle non è facile dire se siano ancora in parte visibili o meno, come quelle del secondo tratto di mura considerato, nella parte che costeggia l’area del complesso di S. Vitale e del parcheggio di largo Giustiniano, a causa delle residenze che, coi loro giardini, impe- discono la vista completa delle mura. In questo tratto, per di più, come si è detto, le mura sono visibili solo dall’esterno, impedendo quindi un sopralluogo dall’interno.

Postierle nella parte nord-est del secondo tratto

Delle tre postierle nel tratto nord delle mura, subito a ovest di Porta S. Vittore, oggi visibili dal giardino accessibile da via di Roma, subito a nord di Porta Serrata, è noto il nome solo per una. Si tratta di quella

Fig. 17. La Postierla

centrale, posta in un angolo delle mura, convesso verso l’esterno. Si chiama Postierla Vincileonis, o Vincilione, e il suo nome deriva da

un certo Vincilio, come sostiene Uccellini21.

Se questa postierla appare non completamente murata, quella più a ovest, che presenta un archivolto completo, risulta invece del tutto chiusa. Della postierla più a est, purtroppo incompleta, è visibile solo l’imposta destra dell’archivolto, dato che, nel corso del ‘900 il tratto di muro subito ad est è stato rifatto, perlomeno esternamente. A inizio ‘900, infatti, la postierla appare ancora completa, come mostra Savini nei suoi disegni22.

Postierle nel quarto tratto, presso la Rocca

Anche nel tratto di mura inglobato dalla Rocca Brancaleone sono visi- bili delle postierle, per l’esattezza tre. La prima, che si trova nel tratto più verso nord, è completamente tamponata e presenta buona parte dell’archivolto.

La seconda, posta nel lato est e poco più a nord del Torrione della Ghiacciaia, presenta ancora dei blocchi di marmo rosso di Verona che costituivano gli stipiti, la soglia e l’architrave della postierla. È tampo-

Fig. 18. La postierla meglio conservata delle tre presenti nel tratto di mura inglobato dalla cittadella della Rocca Brancaleone.

nata solo nella parte inferiore, mentre la parte superiore è chiusa da un’inferriata a raggiera.

A inizio ‘900 la postierla appariva completamente tamponata, come si vede nelle foto di Savini23.

La terza postierla è situata nel muro sud della cittadella, a sud-ovest del Torrione della Ghiacciaia. In questo punto, infatti le mura della città formavano un angolo, nel quale ora si trova la torre e dove prima era posta una torre precedente di base rettangolare.

Postierle nel quinto tratto

Altre tre postierle sono visibili nel quinto tratto di mura considerato. La prima, quella più a nord, presenta ancora l’archivolto e risulta tam- ponata.

Della seconda, posta poco più di 80 metri più a sud, poco più a nord dell’interruzione delle mura dovute al passaggio della ferrovia, si con- serva solo una parte dell’archivolto, mentre l’apertura è stata tampo- nata nel XV secolo.

La terza postierla, posta a sud dell’angolo che le mura formano in que- sta parte, risulta parzialmente coperta da piante rampicanti e affaccia ora, sul lato esterno, su un lungo parcheggio con accesso da via Piaz- za d’Armi. Il lato più visibile della postierla è quello interno. L’apertura fu tamponata in periodo antico e successivamente nel ‘900.

1.3.2.16 Torri

La gran parte delle torri oggi presenti lungo le mura di Ravenna sono di costruzione veneziana. La città precedentemente aveva certamente altre torri difensive, che però sono andate perdute (a volte ne restano tracce nelle mura) o inglobate in torri veneziane.

Con la costruzione della Rocca Brancaleone i Veneziani costruirono tre torri circolari lungo il percorso delle mura, in aggiunta alle altre sei che si trovavano a difesa di rocca e cittadella all’interno di esse.

Di seguito sono esposte le torri ancora visibili lungo il percorso delle mura, escluse quelle della Rocca costruite ex novo dai Veneziani.