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Il Secondo Fondo Italiano per le Infrastrutture

4. Le Partecipazioni Strategiche della CDP

La terza tipologia di investimenti caratterizzanti la nostra Cassa, sono le partecipazioni che questa detiene nelle varie imprese. Cassa Depositi e Prestiti è il principale azionista di società quotate a rilevanza nazionale e internazionale ed è azionista di Società non quotate e di Società di gestione del risparmio e, come abbiamo visto, possiede quote di Fondi di private equity.

Nella tabella successiva vengono riportate le quote di partecipazione nella varie società, suddivise in quotate e non quotate, in cui la CDP è azionista e i Fondi di private equity, appartenenti a tutti i settori in cui l’Istituto va a inserirsi (noi abbiamo analizzato solo quelli riferiti al finanziamento alle infrastrutture).

108 Figura 8 – Partecipazioni della CDP al 29/09/2015

1) CDP possiede una quota partecipativa pari al 30,10% in SNAM S.p.A., di cui 28,98% attraverso CDP RETI S.p.A. e 1,12% attraverso CDP GAS Srl. Sempre attraverso CDP RETI S.p.A., CDP possiede una quota partecipativa pari al 29,851% del capitale sociale di TERNA S.p.A.

(2) Attraverso Fintecna S.p.A., CDP detiene il 72,5% dei titoli azionari di Fincantieri S.p.A. (3) Gruppo CDP (4) Quota di partecipazione dal 19 aprile 2014 in ICS, banca pubblica residua ai sensi del art. 151 TUB ed Ente di diritto pubblico con gestione autonoma

(5) In liquidazione

Le società quotate più interessanti, al fine della mia tesi, sono Fincantieri per le infrastrutture navali, Snam per le infrastrutture del gas e Terna per le infrastrutture energetiche.

Fincantieri121 erede della grande tradizione italiana in campo navale e uno dei gruppi cantieristici più grandi al mondo, è attivo nella progettazione e costruzione di mezzi navali a elevata complessità e alto valore aggiunto, dalle navi mercantili a quelle militari, dall’offshore ai mega yacht, è leader nel settore crocieristico e nella costruzione di traghetti di grandi dimensioni ed è operatore di riferimento in campo militare attraverso l’offerta di una ampia gamma tipologica che comprende navi di superficie (fregate, corvette, pattugliatori, ecc.) e sommergibili.

109 La società nasce nel dicembre del 1959 come holding finanziaria in campo navale sempre attenta e pronta al cambiamento, sfruttando le sinergie che si creano tra tradizione, esperienza ed innovazione. La società si è evoluta nel tempo e nel 1984 è diventata una società operativa, una delle più grandi e diversificate in tutto il mondo che porta alto il nome dell’Italia attraverso le sue navi, che vanno da quelle per crociere a navi di trasporto, mercantili di ogni tipo ed unità a tecnologia militare. Le diffuse capacità ingegneristiche e di sviluppo prototipi consentono di cogliere nuove opportunità di mercato sviluppando prodotti su misura. Questa particolare abilità si è manifestata anche con l’acquisizione nel gennaio 2013 di STX OSV (oggi VARD), società leader mondiale nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio e gas naturale, quotata alla borsa di Singapore. Grazie a questa operazione Fincantieri ha migliorato la propria posizione competitiva nel comparto offshore, divenendo ad oggi uno dei più importanti gruppi del settore. Nel campo delle riparazioni e trasformazioni navali, offre un servizio su scala mondiale, organizzando l’esecuzione degli interventi presso strutture proprie o di terzi con l’obiettivo di minimizzare i tempi di fermo nave in ottemperanza alle esigenze dei clienti.

La seconda società che andremo a conoscere è la Snam122, leader in Europa nella realizzazione e nella gestione integrata delle infrastrutture del gas naturale, favorendo le condizioni per un costo equo dell'energia attraverso la gestione efficiente del sistema gas, lo sviluppo delle infrastrutture e l'offerta di servizi integrati per il mercato. In modo particolare promuove l'integrazione delle reti europee anche attraverso partnership strategiche con i più importanti operatori del settore lungo i principali corridoi energetici continentali. Con le sue oltre 6.000 persone, Snam è attiva nel trasporto, nello stoccaggio, nella rigassificazione e nella distribuzione cittadina del gas naturale. Gestisce una rete nazionale di trasporto lunga oltre 32.000 chilometri, 8 siti di stoccaggio, 1

110 rigassificatore e un network di distribuzione locale che si estende complessivamente per oltre 55.000 chilometri.

La storia di Snam ha inizio il 30 ottobre 1941, l'Ente Nazionale Metano (costituito nel 1940), insieme ad Agip, Regie Terme di Salsomaggiore e Società Anonima Utilizzazione e Ricerca Gas Idrocarburati (Surgi) danno vita alla Società Nazionale Metanodotti (Snam) per la costruzione e l'esercizio dei metanodotti e la distribuzione e vendita del gas, con un capitale sociale fissato in 3 milioni di lire. Nel dicembre del 2001 la società decide di quotare le proprie azioni sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, l’'operazione di collocamento, avvenuta in un momento particolarmente delicato dei mercati internazionali, si conclude in tempi rapidi e con ottimi risultati.

Nel 2012, la Società modifica la propria denominazione sociale da Snam Rete Gas in Snam e conferisce il ramo d’azienda trasporto, dispacciamento, telecontrollo e misura del gas a una nuova società che, data la notorietà del marchio associato al principale operatore nazionale del settore, prende il nome di Snam Rete Gas. Snam assume quindi la qualità di società Corporate che controlla al 100% le quattro società operative focalizzate sulla gestione e sviluppo dei rispettivi business, mentre la nuova società di trasporto si configura come Independent Transmission Operator, secondo quanto previsto dal recepimento in ambito nazionale del Terzo Pacchetto Energia dell’Unione europea. Questa direttiva prevede, inoltre, che il gruppo Snam adotti politiche di comunicazione tali da non ingenerare confusione con l’identità dell’impresa verticalmente integrata. Nasce sotto questi presupposti il nuovo marchio Snam, frutto della rielaborazione dello storico logo degli anni ’40, che valorizza il ruolo strategico della Società anche in vista dei programmi di futuro sviluppo e crescita, recuperandone i tratti originari e l’universo valoriale di riferimento. A maggio dello stesso anno la Presidenza del Consiglio dei Ministri vara il DPCM che definisce modalità e termini della separazione proprietaria di Snam da Eni. Secondo i termini del Decreto, Eni deve cedere a Cassa Depositi e Prestiti (CDP) una quota non inferiore al 25,1% e successivamente, la quota residua nel capitale

111 di Snam mediante procedure di vendita trasparenti e non discriminatorie al mercato. Verso fine anno Cassa Depositi e Presiti perfeziona il closing dell’operazione di acquisizione di una partecipazione del 30% meno una azione del capitale votante di Snam di proprietà di Eni. Per effetto dell’operazione di cessione, Snam non è più soggetta al controllo e all’attività di direzione e coordinamento di Eni ed opera in regime di separazione proprietaria in conformità a quanto stabilito dal DPCM 25 maggio 2012. Successivamente, Snam rileva da CDP Gas S.r.l. l’84,47% (pari all’89,22% dei diritti economici) di Trans Austria Gasleitung GmbH (TAG), società proprietaria dei diritti del gasdotto che collega la Russia all’Italia: l’operazione è parte della strategia per lo sviluppo del corridoio energetico europeo Est-Ovest, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione delle reti continentali.

Il sistema elettrico italiano è articolato in quattro segmenti: produzione, trasmissione, distribuzione e vendita. Terna123, principale proprietario della Rete, è responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica ad alta tensione sull’intero territorio nazionale.

La società Terna viene costituita il 31 maggio 1999, all'interno del Gruppo Enel, in attuazione del Decreto Legislativo n.79/99 (Decreto Bersani) che nel contesto del processo di liberalizzazione del settore elettrico italiano ha sancito la separazione tra la proprietà e la gestione della rete di trasmissione nazionale. Le attività di Terna, operativa dal 1 ottobre dello stesso anno, riguardano l'esercizio e la manutenzione degli impianti del Gruppo Enel facenti parte della rete di trasmissione nazionale e lo sviluppo della rete stessa secondo le direttive impartite dal Grtn (Gestore della rete di trasmissione nazionale). Nel giugno del 2004 il 50 percento delle azioni della società vengono quotate sul mercato telematico di Borsa Italiana e nel 2005 Enel cede quasi il 30 percento del pacchetto azionario a CDP, assumendo l’assetto societario attuale.

112 Terna è un grande operatore delle reti per il trasporto dell’energia, gestisce la trasmissione di energia elettrica in Italia e ne garantisce la sicurezza, la qualità e l’economicità nel tempo. Persegue lo sviluppo della rete elettrica, una sempre maggiore efficienza operativa e l’integrazione con la rete europea attraverso numerosi investimenti nel settore ricerca e sviluppo, un esempio è la nuova rete di trasmissione nazionale sicura, ad alta tecnologia e “verde”, che Terna potenzierà nei prossimi 10 anni con 1.200 km di nuovi elettrodotti Hi-tech e sostenibili e con la dismissione di 850 km di vecchie linee. Solo nel 2013 sono stati 17,4 milioni di euro gli investimenti in Ricerca e Sviluppo e 76 i milioni investiti nel Piano di Sicurezza del Sistema elettrico. Investire in Innovazione e tecnologia significa creare sviluppo e occupazione e, contemporaneamente, far risparmiare il sistema elettrico: grazie alla continua evoluzione si creano nuovi modelli di competitività e di sostenibilità, essenziali per la trasformazione del nostro tessuto sociale ed industriale.

Inoltre, assicura parità di condizioni di accesso a tutti gli utenti delle reti, sviluppa attività di mercato e nuove opportunità di business con l’esperienza e le competenze tecniche acquisite nella gestione di sistemi complessi, crea valore per gli azionisti grazie ad un continuo impegno all’eccellenza professionale e ad un comportamento responsabile verso la comunità, nel rispetto dell’ambiente e dei territori in cui opera. Infatti, la società per la prima volta in Italia, dedica uno spazio web, sul proprio sito, a tutti coloro volessero informarsi su contratti, appalti, subappalti e lavori in corso riguardanti le infrastrutture elettriche in Italia, l’iniziativa lanciata prende il nome di “Cantieri aperti e trasparenti”. Uno strumento di comunicazione che permetterà anche al cittadino, oltre che alle imprese, di entrare in “casa Terna” per controllare in modo concreto l’avanzamento dei lavori delle grandi infrastrutture, il numero di imprese che hanno partecipato alla gara e i nominativi degli appaltatori a cui i lavori sono stati affidati.

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