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PAVIMENTAZIONE

Nel documento POLITECNICO DI TORINO (pagine 43-53)

5.1.POLIETILENE EPS

DESTINAZIONE

Nel solaio interpiano la posa dell’isolante si effettua sulla soletta e sotto il pavimento. In questo tipo di solaio, l’isolante è sottoposto a carichi di esercizio che, benché non molto elevati, sono permanenti DESCRIZIONE

POLIETILENE ESPANSO ELASTICO si usa per evitare rumore da calpestio, non solo il disturbo provocato dai passi, ma tutte le vibrazioni e rumori impattivi che vengono generati sul pavimento come il cadere di oggetti, sedie o mobili che vengono spostati, centrifughe delle lavatrici etc. ... Il rumore da calpestio è sicuramente tra i disturbi più fastidiosi delle nostre abitazioni e tra i più difficili da isolare.

44 Caratteristiche tecniche secondo la norma UNI EN 13163

APPROVVIGIONAMENTO

L’isolante viene venduto a pannelli in pacchi da 10 l’uno Dimensioni 200x600

Spessore 40

N lastre per pacco 10 Mq pacco 7,20

N pacchi per pallet 12

45 Mq pallet 86,40

MOVIMENTAZIONE

I pallet vengono trasportati tramite automezzi

Utilizzare preferibilmente veicoli da trasporto muniti di centinature e telo protettivo (telonati) poiché gli elementi risultano di peso ridotto e facilmente spostabili.

I pallet vengono scaricati tramite transpallet per essere portati in zona di stoccaggio

• Da stoccaggio a collocamento in opera:

I pannelli possono essere movimentati sia manualmente che con mezzi meccanici. In entrambi i casi occorrerà adottare, da parte degli operatori, semplici accorgimenti di prudenza.

In considerazione del ridotto peso proprio, possono essere movimentati gruppi di pannelli, a condizione che essi siano in stabile equilibrio ed assicurati al mezzo di sollevamento (gru. sollevatore, ecc.) evitando di danneggiare il carico, impedendone la caduta al suolo, specie in presenza di vento.

STOCCAGGIO

I singoli pannelli possono essere steccati in verticale, a condizione che vengano opportunamente fissati agli appoggi, specialmente se sussistono probabilità di folate di vento.

E’ bene, qualora lo stoccaggio venga fatto all’aperto e prolungato nel tempo, proteggere i pannelli dalle intemperie e dalla luce solare. Se stoccati in orizzontale, gli appoggi non dovranno distanziare tra di loro più di 2/3 della lunghezza.

COLLOCAMENTO IN OPERA

46 Posa dei pannelli in EPS elasticizzato.

Avendo cura di farli aderire tra loro nel miglior modo possibile, per non lasciare fessure che compromettano il risultato finale. Distendere sui pannelli la parte di nylon in eccesso, precedentemente tenuta sollevata sulle pareti.

Pulire accuratamente la superficie del solaio e liberarla da qualsiasi asperità o residuo di lavorazione.

Raccordare al solaio con malta cementizia eventuali tubazioni.

Realizzare un piano di posa dell'isolante che copra interamente le tubazioni, mediante uno strato livellato di sabbia resa stabile con cemento.

Posizionare la banda di sormonto al di sotto dei pannelli isolanti, disponendola con la faccia nera impregnata di bitume verso l'alto in modo da ottenere un'altezza in verticale sulla parete di poco superiore alla pavimentazione finita.

Realizzare l’isolamento termo-acustico mediante l’impiego di pannelli in isolante, ben accostati tra loro, evitando la formazione di vuoti dietro l'isolante e la banda di sormonto.

Procedere alla copertura dei pannelli isolanti, per evitare la penetrazione della malta cementizia in fase liquida, con uno strato di cartonfeltro bitumato da 300 gr/m2risbordato lungo il perimetro. La sovrapposizione dei giunti, che saranno opportunamente sigillati, deve essere 8-10 cm circa.

Realizzare un massetto di ripartizione di spessore e orditura adeguati ai carichi previsti.

Realizzare la prevista pavimentazione.

Rifilare l'eccesso della banda di sormonto e del cartonfeltro al di sopra del pavimento finito.

Applicare il battiscopa, possibilmente evitando il contatto con gli elementi del pavimento.

5.2.MASSETTO IN MALTA CEMENTIZIA

DESTINAZIONE

La malta cementizia è un conglomerato costituito da cemento acqua e inerti fini come sabbia.

Malta autolivellante idonea alla successiva posa di pavimentazioni per locali esterni ed interni a traffico moderato, quali abitazioni private e locali sottoposti a traffico limitato.

DESCRIZIONE

Peso specifico in polvere: 1.500 kg/m³ APPROVVIGIONAMENTO

La malta è venduta in appositi contenitori chiamati silos forniti da imprese specializzate. La capienza dei silos in acciaio trasportabili va dai 18 ai 22 m3, essi vengono riempiti direttamente nel luogo di approvvigionamento e vengono trasportati in cantiere attraverso un apposito autocarro.

MOVIMENTAZIONE

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• Da approvvigionamento a stoccaggio

Il trasporto avviene tramite appositi autocarri. In seguito i silos saranno posizionati in cantiera in un’area ben definita: lo stoccaggio del materiale avviene dunque tramite sostituzione o rifornimento in maniera tale da garantire una continua e costante fornitura.

• Da stoccaggio a lavorazione

La malta all’interno del silos è secca, solamente al momento della lavorazione viene miscelata con acqua tramite il collegamento dello stesso silos ad una betoniera, in modo da ottenere l’ impasto desiderato.

• Da lavorazione a collocamento in opera

La malta può essere trasportata dalla betoniera al luogo di lavoro mediante secchi edili rinforzati.

STOCCAGGIO

I silos indicati hanno una capacità di 18 m³ a 22 m³ e devono essere posizionati in una superficie piana e stabile, lontana da linee elettriche.

Occorre, inoltre, verificare che la struttura sia stabile e che non ci sia pericolo di ribal tamento.

È necessario procedere con il collegamento all’ impianto di terra.

Il prodotto può essere mantenuto per un massimo di 6 mesi anche all’aperto, in luogo fresco, vincolato all’integrità dell’imballo (informazione ai sensi del D.M. 10.05.2004). Non esporre il sacco per lungo tempo alla luce solare diretta.

LAVORAZIONE

L’impasto si prepara semplicemente aggiungendo acqua all’impasto.

La malta per muratura viene impastata mediante mescolatore orizzontale collegato direttamente al silos oppure, utilizzando silos a pressione e impianto di convogliamento, viene impastata con mescolatore al piano (betoniera o molazza).

Acqua d'impasto: 23÷24 % (5,75 - 6 litri di acqua) Tempo di riposo dopo l'impasto: 5 min

Durata di vita dell'impasto (Pot life): 50 min

Durata di autolivellamento (gelificazione): >20 min Tempo di inizio presa: 120 min

Tempo di fine presa: 160 min

Temperatura di applicazione: +5°C ÷ +30°C Tempo di attesa pedonabilità: 6÷8 ore

48 POSA IN OPERA

Dopo aver preparato l'impasto di malta autolivellante, bisogna fare particolare attenzione al sottofondo, che dovrà risultare compatto, privo di polvere e residui e pulito da agenti esterni come olii o resine. Se si applica la malta autolivellante su superfici particolarmente assorbenti come mattoni o cemento espanso è consigliabile bagnare prima la suddetta superficie. Su superfici come il gesso o simili è opportuno procedere con un trattamento in precedenza con prodotti specifici a base di gesso.

Stesura dell’impasto Stendere in un’unica mano da 1 a 10 mm con una spatola metallica di grande dimensione o con racla, lasciando la spatola leggermente inclinata per ottenere lo

spessore desiderato può essere applicato anche mediante pompe per intonaci.

ATTREZZATURA

• Trapano a basso n° di giri

• Racla di gomma

• Rullo frangibolle

5.3.PIASTELLE IN GRES

DESTINAZIONE

Il gres porcellanato è una piastrella molto compatta e dura, e soprattutto non porosa. Il gres viene ottenuto mediante una cottura al forno di circa 1150-1250 °C: il risultato è un tasso di assorbimento acqua molto basso, inferiore allo 0,5%. Questa caratteristica rende il gres porcellanato il prodotto principale per i rivestimenti interni

DESCRIZIONE

Dimensioni 30x30 spessore 4,8 mm 341 mq di piastrelle

49 APPROVVIGIONAMENTO

Bancali di piastrelle avvolti in pellicola e reggette.

I pallet vengono imballati. Per orni pallet ci sono 60 mq di piastrelle.

MOVIMENTAZIONE

Le piastrelle vengono trasportati in bancali tramite camion, e scaricate con sponda idraulica e transpallet.

Da approvvigionamento a stoccaggio:

Lo scarico deve avvenire su un terreno piano e appropriamente asfaltato dove è possibile operare con questi mezzi.

Durante la movimentazione le piastrelle sono protette da paraspigoli.

Da stoccaggio a collocamento in opera:

la movimentazione avviene tramite carrello.

Sulla parte superiore del carrello sono posti due ganci di sicurezza.

Può trasportare fino a 150 kg in sicurezza

STOCCAGGIO

Stoccare in luogo fresco, asciutto e non ventilato. Mantenere integro l’imballo. Utilizzare entro la data di scadenza riportata sul sacco. Non esporre il materiale al sole nella stagione calda

POSA IN OPERA

La posa viene realizzata a colla, con l’utilizzo di collanti specifici ad elevate prestazioni per gres porcellanato.

Si ricorda che, al momento della posa, il sottofondo deve essere stabile, asciutto e maturo, non gelato e non eccessivamente caldo e comunque è necessario seguire le istruzioni dei produttori dei materiali per sottofondi e collanti specifici utilizzati. Gli adesivi cementizi devono essere applicati a

temperatura ambiente.

Resta inteso che anche per la posa si consiglia di rispettare i tempi tecnici indicati dai produttori dei

collanti utilizzati.

I collanti più adatti alla posa del gres porcellanato si possono identificare sulla base della Normativa

Europea attualmente in vigore EN12004.

I prodotti , pur essendo materiali molto resistenti, possono essere sagomati.

50 Giunti e stuccature

La larghezza della fuga può variare in funzione delle dimensioni delle piastrelle e della destinazione d’uso del pavimento. E’ sconsigliata la posa a giunto unito mentre è consigliata una posa con fuga minimo 2-3 mm (questo tipo di posa consente una maggior presa del fugante sui fianchi delle lastre, un maggior assorbimento di eventuali movimenti del sottofondo ed una compensazione delle lastre).

Negli ambienti di grande dimensione è assolutamente necessario posizionare dei giunti di dilatazione con regolarità; mentre, per i piccoli ambienti è sufficiente lasciare un leggero stacco fra piastrellato e muri perimetrali. Sarà poi il battiscopa a coprire lo stacco dando un aspetto di finitura. Si rimanda comunque ai consigli/suggerimenti del progettista o direttore di cantiere.

Per l’utilizzo di stucchi epossidici, aggiunte di resine o simili, si consiglia una preventiva prova reale

di pulizia.

Dopo la stuccatura delle piastrelle in gres porcellanato è importante, a stucco ancora fresco, rimuovere immediatamente in modo accurato con spugna ed abbondante acqua lo stucco in eccesso.

E’ comunque indispensabile, alcuni giorni dopo la posa, effettuare la pulizia di fondo mediante l’utilizzo di acidi tamponati (si veda indicazione dopoposa) al fine di sciogliere ed asportare completamente tutti i residui di cantiere. Si possono utilizzare prodotti quali:

Pulizia “dopo posa”

La pulizia “dopo posa” è obbligatoria a fine cantiere.

La rimozione inadeguata o tardiva dei residui della stuccatura utilizzata per le fughe, può lasciare alonature difficili da rimuovere e creare sulla pavimentazione un film cementizio capace di assorbire ogni forma di sporco, dando così l'impressione che sia il materiale a sporcarsi. E’ indispensabile sciogliere ed eliminare completamente questi residui con l’utilizzo di acidi tamponati diluiti in acqua, che dovranno essere totalmente rimossi successivamente, in breve tempo, con abbondante risciacquo di tutto il pavimento, in modo da evitare che permangano residui o gocce sul pavimento che

potrebbero causare danni alle piastrelle.

Il prodotto verrà lasciato agire sul pavimento bagnato, senza farlo asciugare e strofinandolo con stracci incolore, si procederà poi a risciacquarlo abbondantemente con acqua per assicurarsi che il pavimento sia privo di residui di detergenti. Se necessario, l'operazione potrà essere ripetuta.

Suggeriamo di eseguire un lavaggio preliminare su una superficie campione di alcuni metri quadrati;

in caso di esito positivo, si estenderà la pulizia su tutta la superficie.

Una volta effettuato il lavaggio sopraccitato, è necessario eseguire un lavaggio basico o alcalino utilizzando detersivi sgrassanti. Questo perché il lavaggio acido può lasciare untuosità sul pavimento che potrebbe contribuire a trattenere lo sporco.

51 ATTREZZATURA

• Andatoie e Passerelle;

• Argano a cavalletto;

• Attrezzi manuali;

• Carriola;

• Levigatrice elettrica;

• Ponte su cavalletti;

• Taglierina elettrica.

Macchine utilizzate:

• Taglierina elettrica

5.4.INTONACO A GESSO (Posto sotto la struttura portante)

DESTINAZIONE

L’intonaco a gesso è un materiale utilizzato per ricoprire l’ intera opera muraria, garantendo uniformità ed omogeneità , consentendo così la successiva tinteggiature. Viene utilizzata nelle aree interne nell’ edificio, in particolare in ambienti con un basso tasso di umidità, quali camere da letto e salotti. Nel caso analizzato esso viene utilizzato per la copertura della muratura della camera da letto.

DESCIZIONE

Materiale semilavorato con peso specifico 750 kg/m3. Tolleranza: +/- 1 cm

APPROVVIGIONAMENTO

L’intonaco può essere venduto in appositi contenitori chiamati silos forniti da imprese specializzate.

La capienza dei silos in acciaio trasportabili va dai 18 ai 22 m3, essi vengono riempiti direttamente nel luogo di approvvigionamento e vengono trasportati in cantiere attraverso un apposito autocarro.

MOVIMENTAZIONE

• Da approvvigionamento a stoccaggio

Il trasporto avviene tramite appositi autocarri, adibiti al trasporto di silos.

In seguito i silos saranno posizionati in cantiera in un’area ben definita e delimitata.

52 Occorre, inoltre, garantire il continuo rifornimento del materiale.

Per il posizionamento dei silos nell’ area di cantiere ci sono degli accorgimenti da seguire:

-Prima di posizionare il silos, accertarsi della solidità del piano di appoggio e provvedere eventualmente al suo consolidamento

-I basamenti devono essere allestiti tenendo conto delle caratteristiche delle strutture stesse e del terreno sul quale andranno a gravare

-Installare il silos nel luogo indicato dal progetto di cantiere o concordato con il coordinatore per l'esecuzione e comunque a distanza di sicurezza dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi -Verificare che il silos non possa interferire con il sistema di movimentazione dei carichi -Il silos deve prevedere il calcolo di resistenza al ribaltamento per agenti atmosferici -Il silos deve essere collegato all'impianto di terra del cantiere

• Da stoccaggio a lavorazione L’ intonaco all’interno del silos è secco.

Al momento della lavorazione viene miscelato con acqua tramite il collegamento del silos ad un sistema di pompaggio, ottenendo così l’ impasto desiderato.

La lavorazione avviene con spatola metallica con passaggi in senso orizzontale e verticale. Le successive riprese vanno effettuate quando la prima mano non è ancora completamente asciutta.

Il prodotto dovrà essere lavorato a mano: spianato con staggia, tirato in piano con frattazzo, successivamente rasato a regola d’arte con finitura speculare.

STOCCAGGIO

Silos in acciaio con capacità da 18 m³ a 22 m³ indicati per lo stoccaggio di intonaci preconfezionate.

Inoltre occorre collegarlo ad un impianto di terra e accertarsi della sua stabilità.

LAVORAZIONE E COLLOCAMENTO IN OPERA

È necessario infatti pulire la muratura in modo accurato, tramite spazzole o getti d’acqua.

È buona norma bagnare la muratura per evitare che il supporto possa assorbire l’acqua dell’intonaco che altrimenti comprometterebbe le sue proprietà.

La stesura avviene con una spatola metallica, in seguito verrà spianato e rasato.

Lo strato più profondo serve a correggere le irregolarità del muro, mentre gli strati successivi permettono di avere una superficie levigata e liscia.

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6.STRUTTURA DI CONTENIMENTO: MURO CONTROTERRA

Nel documento POLITECNICO DI TORINO (pagine 43-53)

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