DESTINAZIONE
Rafforzano il conglomerato cementizio poco resistente a trazione. Le nervature garantiscono una migliore aderenza al calcestruzzo.
DESCRIZIONE
L’acciaio B45C è un acciaio saldabile ottenuto tramite laminazione a caldo.
Dimensioni:
• Diametro: 18 mm.
• Quantità: 2900 kg
APPROVIGIONAMENTO
L’acciaio per cemento armato viene prodotto in un centro di trasformazione per ottenere elementi presagomati come staffe, ferri piegati o altri elementi indispensabili per armare le strutture in calcestruzzo armato.Tutte le forniture devono essere accompagnate da un Certificato di qualificazione.
MOVIMENTAZIONE
• Da approvvigionamento a stoccaggio:
I ferri vengono trasportati tramite autocarro, ponendo particolare attenzione, qualora siano già stati assemblati.
• Da stoccaggio a lavorazione:
movimentare con cautela le armature al fine di non deformare i manufatti prima della posa in opera e di non dissaldare le parti assemblate.
• Da lavorazione a collocamento in opera:
La movimentazione è aerea ovvero avviene tramite gru. Non è consentito agganciare i ferri di armatura utilizzando le legature del fascio (tondini, filo di ferro, ecc.).
Prima di ogni operazione di sollevamento si dovrà controllare:
• che gli addetti siano formati sulle segnalazioni manuali di movimentazione dei carichi;
• lo stato di usura delle funi o delle brache da utilizzare;
• che i ganci siano dotati del dispositivo di sicurezza antisganciamento.
54 Nelle operazioni di imbracatura va evitato che l’angolo al vertice delle funi sia superiore a 60 gradi e che le stesse funi vengano a contatto con spigoli vivi o subiscano pieghe anomale o strozzature.
STOCCAGGIO
Nello stoccaggio, disporre inferiormente gli elementi più lunghi in modo da ottenere una catasta sufficientemente stabile.
LAVORAZIONE
I ferri d’armatura devono essere piegati prima di essere collocati in opera. Possono essere piegati manualmente o automaticamente.
Per la piegatura automatica delle barre senza interventi manuali si può optare per Robot di piega che permettono una buona produttività grazie alla riduzione dei tempi di carico e scarico che avvengono in modalità completamente automatica.
In particolare si applicano i seguenti requisiti:
-la piegatura deve essere effettuata in un’unica operazione. Qualora si impieghino macchine piegatrici automatiche.
- la piegatura dell’acciaio in condizioni con temperature inferiori ai - 5° C è consentita solo se autorizzata nelle specifiche di esecuzione e a condizione che le procedure adottate siano conformi a precauzioni aggiuntive;
- la piegatura tramite il riscaldamento delle barre non è consentita a meno che non sia autorizzata nelle specifiche di esecuzione.
COLLOCAMENTO IN OPERA
Le regole fondamentali da rispettare sono tre:
− le barre, le staffe e le altre armature devono rimanere situate nella posizione definita in progetto, dentro le tolleranze definite. È anche necessario fissare e realizzare correttamente le sovrapposizioni e gli ancoraggi;
− le legature devono essere realizzate in modo tale che, durante il getto, non si alteri la configurazione definita nel montaggio;
− l’armatura posizionata e fissata deve permettere la posa in opera del calcestruzzo e la sua compattazione, per cui è necessario adottare delle distanze che siano superiori alla massima dimensione degli aggregati del calcestruzzo.
Per legatura si intende l’insieme di operazioni destinate a fissare elementi più o meno elaborati, ad esempio barre longitudinali e staffe presagomate, in modo tale che l’armatura risultante acquisisca la forma globale.
55 la legatura viene effettuata con fili di ferro con diametro da 1 a 2 mm e si realizza con tenaglie.
6.2.LASTRE PREFABRICATE
DESTINAZIONE
Contenimento del calcestruzzo durante la fase di getto e maturazione per il muro controterra.
DESCRIZIONE
Dimensioni: 600x400x37 mm Peso: 21 kg
I pannelli vengono imballati in modo da formare un blocco unico su bancale (80x120). Per ogni bancale sono presenti 120 pezzi. Materiale prefabbricato, elementi modulari integrati di una struttura metallica verticale e orizzontale. Pannelli Integrati meccanicamente alla struttura in calcestruzzo armato grazie a delle guide metalliche.
Componenti:
• Lastre-pannelli
• Guida orizzontali e verticali in acciaio zincato
QUANTITA’
700 pannelli.
APPROVVIGIONAMENTO
I pannelli prefabbricati possono essere acquistati direttamente dal rivenditore, confezionati in blocco su bancale.
MOVIMENTAZIONE
• Da approvvigionamento a stoccaggio
Il trasporto può avvenire tramite l’autocarro: è necessario scaricare un pacco per volta, con persona a terra che aiuti il gruista ad effettuare le manovre. Come mezzo di sollevamento possono essere utilizzate le gru. Durante lo scarico, l’area di lavoro va delimitata al fine di impedire che nell’area di movimentazione dei mezzi di sollevamento siano presenti operai non addetti allo scarico. Tale delimitazione può essere velocemente realizzata con transenne metalliche oppure con semplici cavalletti e nastro bianco rosso.
• Da stocaggio a collocamento in opera
56 Trasporto manuale.
STOCCAGGIO
Il materiale non dovrà appoggiare direttamente sul terreno, per evitare il contatto con sostanze (erba, scorie e detriti) che potrebbero successivamente causare difetti nella muratura, può essere deposto in qualsiasi area del cantiere, sia interno che esterno.
COLLOCAMENTO IN OPERA
Dalle fondazioni sporgono le barre di armatura verticali del muro controterra. Completato il getto, il calcestruzzo delle fondazioni viene livellato e lasciato maturare per almeno un giorno prima di proseguire con la posa dei pannelli prefabbricati. Dopo aver fissato la guida orizzontale si prosegue con il montaggio della prima fila di pannelli, manualmente e a secco. I pannelli si incastrano direttamente in una guida di acciaio zincato fissata precedentemente sulle fondazioni.
Dopo aver posizionato il primo strato di pannelli si inseriscono le guide verticali e orizzontali con l’ausilio di un martello. Il sistema è autoportante, questo consente di poter direttamente proseguire con il getto di calcestruzzo una volta che il numero di strati raggiungerà l’altezza adeguata.
ATTREZZATURA
• Transenne metalliche o cavalletti e nastro bianco e rosso
• Martello
6.3.CALCESTRUZZO
DESTINAZIONE
Utilizzato per realizzare le parti strutturali di un edificio.
DESCRIZIONE
Il calcestruzzo è un materiale ottenuto miscelando acqua, cemento di Portland ed elementi lapidei più o meno fini (aggregati).
Come aggregati si possono usare ghiaia o pietrisco (aggregati grossi) oppure sabbia (aggregati fini);
il cemento è invece un materiale in polvere con proprietà di legante. Durante il processo di indurimento, il calcestruzzo subisce un lieve ritiro dovuto all’evaporazione dell’acqua di impasto.
57 Tutti gli ingredienti devono essere esenti da impurità e inoltre tutto l’impasto fresco deve essere correttamente manipolato per evitare che perda omogeneità.
APPROVIGIONAMENTO
Il calcestruzzo viene ordinato al fornitore indicando:
1. classe di Resistenza a compressione minima (C 30/37);
2. classe di Esposizione, per esempio(XC1);
3. classe di consistenza (S4);
4. diametro massimo degli aggregati (32mm);
5. quantità: 173 m3;
6. orario i cui si vuole che il calcestruzzo arrivi in cantiere.
È inoltre fondamentale controllare le condizioni metereologiche di quando il calcestruzzo arriverà in cantiere. Il getto andrebbe evitato quando le temperature scendono al di sotto dei 0° C.
MOVIMENTAZIONE
• Da approvvigionamento a collocamento in opera:
Il calcestruzzo viene trasportato con autobetoniera.
COLLOCAMENTO IN OPERA
• Prove sul calcestruzzo:
Prima di procedere al getto, è necessario eseguire controlli di conformità come, ad esempio, quello della lavorabilità del calcestruzzo (utilizzando al proposito il cono di Abrams) o la resistenza, operazione da farsi mediante il campionamento di provini di calcestruzzo da destinare alle prove di rottura in laboratorio. Durante le operazioni di scarico il calcestruzzo dovrà essere sottoposto anche ad ispezione visiva. I controlli di accettazione previsti dalla legge devono essere eseguiti dalla direzione lavori o da un suo incaricato. Il prelievo di cubetti, per essere eseguito in modo corretto, deve avvenire dopo aver scaricato almeno 0,30 mc di calcestruzzo dall’autobetoniera. I cubetti devono essere conservati in maniera idonea e resi disponibili per le prove di rottura in laboratorio.
• Getto di calcestruzzo
Dopo che l’autobetoniera è stata posizionata in sicurezza, si procede al getto del calcestruzzo. Prima dello scarico, è opportuno che la botte dell’autobetoniera giri per tre minuti alla massima velocità, al fine di rimescolare al meglio il calcestruzzo. Durante lo scarico si evitano le aggiunte di acqua. Queste
58 aggiunte infatti alterano la miscela prodotta in centrale e comportano la perdita di resistenza che il fornitore certifica.
È opportuno evitare che il calcestruzzo scenda da altezze superiori ai 50~80 cm in caduta libera; si impiegano perciò scivoli a tubi che raggiungano il fondo del cassero. Se si lascia cadere il calcestruzzo da altezze superiori a quelle indicate, provoca la segregazione, ovvero una separazione netta degli inerti dalla pasta di cemento, rendendo così l’impasto non omogeneo; inoltre, l’urto della caduta del calcestruzzo sulle armature ed i casseri genera macrobolle d’aria ed accumuli di inerti (vespai) che rendono disomogeneo l’impasto e, quindi, riducono la resistenza del calcestruzzo in opera.
Quando si eseguono operazioni di getto, si stendono strati uniformi che presentino uno spessore di 30 cm dopo la vibrazione.
Quando si è eseguito e vibrato in modo corretto il primo strato si può passare a quello successivo.
• Vibrazione:
La fase della vibrazione è molto importante per ottenere un getto di ottima qualità. Pertanto si utilizza lo strumento vibrante con le indicazioni che seguono:
a. durante la vibrazione, l’ago deve essere mantenuto in posizione verticale evitando di metterlo a contatto con i casseri e con i ferri d’armatura;
b. la vibrazione deve interessare sia lo strato di calcestruzzo posato che lo strato di calcestruzzo già compattato;
c. la vibrazione deve interessare l’intera massa del conglomerato. Pertanto, la distanza tra due inserimenti consecutivi dell’ago deve essere inferiore a 7,5 volte il diametro dell’ago stesso;
d. la durata della vibrazione è legata alla lavorabilità del conglomerato al momento del getto:
minore è la consistenza maggiore deve essere il tempo di permanenza dell’ago nella massa del calcestruzzo.
Dopo il getto, il calcestruzzo contenuto nei casseri attraversa diverse fasi per giungere alla sua maturazione ovvero all’ottenimento di una struttura solida e resistente. È di vitale importanza proteggere le strutture da una eccessiva disidratazione (perdita d’acqua per evaporazione):
• mantenere il più a lungo possibile il calcestruzzo nel cassero;
• proteggere il getto con teli o fogli di plastica impermeabile;
Quando il conglomerato è maturo sporgeranno ancora dalle parti le punte delle staffe che vengono tagliate per mezzo di pinze, i fori da essi lasciati nel calcestruzzo vengono riempiti con malta di cemento.
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