• Non ci sono risultati.

Hai percepito dei particolari atteggiamenti o comportamenti da parte loro rispetto alla tua attuale situazione? Potresti farmi qualche esempio?

Beh sì, dopo l’apprendistato ho trovato un cambiamento abbastanza accentuato da parte dei miei genitori. Perché entri in disoccupazione, dopo tre mesi mi insultavano perché io ho fatto un diploma inutile, che non era per me, che è tutta colpa mia perché sono rimasta senza lavoro, avrei dovuto fare l’infermiera o qualunque altro lavoro ma non parrucchiera. In poche parole per loro io ho fatto la scuola per niente.

Ora che sono in assistenza i miei genitori non lo trovano giusto e continuano a sostenere che ho fatto una scuola inutile, tre anni inutili. Me lo rinfacciano quando si parla di lavoro o di soldi.

Negli amici non ho percepito cambiamenti, mi hanno sempre appoggiata.

11. In questo periodo, trovi dei cambiamenti nel relazionarti con i tuoi familiari? Cenate insieme? Condividete dei momenti in comune?

Allora, cenare sì perché ormai siamo in sette e alla sera siamo tutti lì. Però condividere dei momenti in comune no, mai. Almeno, io mi faccio gli affari miei perché tanto mi illudo io; perché magari ci sono quei periodi “a cavolo, vado d’accordo con i miei, ci sta, son felice”. Ma alla fine del mese “pam”, perché ci sono i soldi, è arrivata la paga. Allora cerco sempre

 

Mi puoi spiegare cosa intendi per “sono cresciuti cosi”?

Per la loro mentalità, per il fatto che i figli devono dare i soldi in casa. Anche tutta la paga e anche se non hanno un lavoro; perché vivi, mangi, dormi e bevi lì. Che poi non penso che spendi quattrocento franchi per mangiare e bere. Poi io ho vissuto da sola a Lucerna e non spendevo così. Boh, mi hanno sempre fatto problemi comunque, fin da quando sono entrata a fare l’apprendistato di parrucchiera, che lì guadagni trecento franchi e non è tanto. Io ho sempre fatto la dura, non gli ho mai dato un centesimo; però adesso devo darli, per via dell’appartamento. Sennò son problemi, verrebbero qua a dire “ah, nostra figlia non ci da soldi per l’appartamento”, tutte quelle cose lì. È vero che spettano all’appartamento, però se fossero dei genitori diversi…vabbé, mi son fatta una ragione, solo che dopo un po’ pesa.

12. Trovi dei cambiamenti nell’organizzare le uscite con i tuoi amici?

Nel conciliare il tempo per le attività da trascorrere con loro (palestra, uscite serali infra-settimanali, cinema, ecc.)?

Per le condizioni economiche differenti?

Devo dire che mi faccio problemi, perché come ti dicevo, offre sempre lei e questo mi da fastidio anche se lei, per l’amor di dio, ha un lavoro e tutto quanto, però mi da fastidio. Però sì, mi faccio problemi, preferirei stare a casa; magari le dico “dai, vieni a casa mia, non so, ci guardiamo un film”. Pur di…sai, non dirle “guarda mi da fastidio”. Gliel’ho detto tante volte, solo che si arrabbia e mi dice “non devi rompere, se io te lo chiedo ci sarà un motivo”. Ma mi da fastidio comunque. Va bene una / due / tre volte ma non tutte le volte che usciamo. Cioè, non dico che io non offro mai niente, però la maggior parte delle volte è lei. Da un po’ fastidio… Probabilmente mi sento un po’ in imbarazzo, veramente, quando tira fuori il borsellino “smettila, non usciamo stiamo a casa”, invece no, insiste sempre. Ma secondo me, è anche di più perché ha visto quello che io passo in casa e vuole farmi uscire di più. Secondo me è quello il motivo, lei ha assistito a tante scene. Anche perché non posso più dirle niente a proposito, sennò ti giuro, si arrabbia, mi insulta.

 

Beh, a parte prima che uscivo di più, invece adesso meno. Del resto no.

Prima che non avevo nessuno stage da fare, me ne stavo a casa e facevo le ricerche di lavoro che dovevo fare per la disoccupazione e basta; ora invece sono impegnata con lo stage e tuttora faccio ancora le ricerche di lavoro. Beh, alla sera sì, esco; magari sto a casa tutta la settimana, dipende anche che turni ho perché comunque è stancante svegliarsi alle sei e iniziare alle sette veramente…cioè, dopo quattro anni in cui non ho fatto niente iniziare un lavoro così, subito di colpo, devo dire la verità, è pesante, arrivo distrutta a volte non riesco a gestirmi talmente son confusa; è tanto anche psicologico oltre che fisico. Però dai, riesco a sopportarlo. Come ti stavo dicendo, magari per tutta la settimana non esco, il sabato e la domenica so che sono libera, allora nel weekend esco. Comunque verso le undici o mezzanotte io sono a letto, per dirti, non faccio mai così tardi, anche perché ti ripeto, con i miei a casa meglio evitare.

14. Se dovessi stipulare un contratto telefonico e servono delle garanzie di pagamento come: contratto di lavoro di tuo padre, contratto di lavoro di un tuo amico, decisione della prestazione assistenziale, o altro, in ordine di priorità, quale presenteresti? Perché?

Boh, io sinceramente non lo farei. Prima di tutto ai miei genitori non chiederei mai aiuto. Come ti dicevo, ad un amico o amica no, perché mi pesa, è comunque una responsabilità. E non lo farei innanzitutto perché so quello che guadagno e so come passerei il mese. Se dovessi scegliere, farei vedere il contratto della mia amica. Oppure farei vedere anche la mia decisione, non mi vergognerei. Alla fine ci sono famiglie che passano con seicento franchi il mese. Però sì, la farei vedere, non mi faccio problemi.

15. Se potessi beneficiare di uno sconto non indifferente per un acquisto,