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Il Permis de construire ed i reati edilizi nel Code de l’urbanisme francese: struttura della

fattispecie.

Anche il diritto francese, come quello italiano, impone a chiunque intenda realizzare una costruzione di ottenere

l’autorizzazione prima dell’inizio dei lavori99.

A parte gli interventi di minore importanza, che devono essere preceduti da una déclaration de travaux (DT) presentata dall’interessato, tutte le restanti opere sono subordinate al permis de construire (PC).

Il permis de construire è sempre richiesto per le nuove costruzioni e quando si intenda modificare la sagoma

dell’edificio, mentre per gli interventi su edifici già esistenti è sufficiente la déclaration de travaux.

La condotta tipica del reato di costruzione abusiva consiste nell’esecuzione di lavori o nell’utilizzazione del suolo secondo due distinte modalità.

In primo luogo è prevista la fattispecie di costruzione in violazione degli obblighi imposti (“en méconnaissance des obbligations impostes”) dal code, dai regolamenti attuativi e dagli strumenti di pianificazione urbanistica.

In secondo luogo è punita la costruzione realizzata in violazione delle autorizzazioni (fra le quali rientra il permis de construire) o dichiarazioni concernenti i lavori, le costruzioni o le installazioni (“autorisations délivrées en conformità avec leurs dispositions, ou par les autorisations ou déclarations concernant les travaux, constructions ou installations”).

Il sistema francese dei reati edilizi, rispetto a quello italiano, si fonda su una netta demarcazione tra le due figure criminose che integrano, rispettivamente, la violazione di norme, oppure la violazione del permis de construire.

La giurisprudenza, a tal proposito, configura il concorso di reati quando l’abuso realizzato comporti sia difformità dal permis de construire, sia violazione di norme.

Può essere ordinata l’interruzione dei lavori eseguiti in assenza o in difformità del permesso di costruire: di norma il

provvedimento interviene in sede giurisdizionale, da parte del Tribunal correctionnel, ma può essere anche disposto dal sindaco per far cessare i lavori abusivi rilevati nel corso delle attività ispettive e di polizia.

L’amministrazione comunale non ha solo la facoltà, ma un vero e proprio obbligo di adottare quest’ultimo provvedimento, quando i lavori realizzati costituiscono reato.

La sanzione è costituita da una pena pecuniaria che è determinata, a seconda dei casi, entro un limite massimo, ovvero in base alle dimensioni dell’intervento100.

                                                                                                               

99Artt. 421-1 del Code de l’Urbanisme, secondo cui “Chiunque intenda

realizzare o installare una costruzione deve prima di tutto ottenere un permesso di costruire”.

100 La pena prevista è l’ammenda compresa tra i 1.200 euro ed un

ammontare che non può eccedere in caso di costruzione di una superficie di piano, una somma pari a 6.097, 96 euro per metro quadro di superficie

In caso di recidiva è prevista la reclusione fino a sei mesi; se i lavori sono proseguiti in violazione di una sentenza o di

un’ordinanza che ne imponeva la sospensione e alla pena pecuniaria è aggiunta la reclusione fino a tre mesi.

La regolarizzazione amministrativa dell’opera costruita in modo abusivo non introduce alcun tipo di sanatoria, né fa venir meno il reato.

La demolizione, il ripristino del suolo e la messa i conformità sono disposti discrezionalmente dal Tribunale correzionale, che fissa un termine per l’esecuzione e dispone il versamento di una penale per ogni giorno di ritardo, fino a che l’ordine non sia eseguito, previa l’audizione o l’invio di osservazioni scritte da parte del sindaco o del prefetto, in forza dell’art. L 480-5 del Code de l’urbanisme.

In caso di inosservanza, il sindaco o il prefetto possono

procedere d’ufficio alla demolizione, alla messa in conformità o al ripristino del suolo, a spese del soggetto inadempiente, in un sistema che dà forza alla prevenzione generale legata allo strumento amministrativo come mezzo privilegiato per rimuovere gli abusi.

Sostanzialmente, i casi nei quali assume rilevanza l’illegalità del permis de construire finiscono, sostanzialmente, col ridursi a tre fattispecie: quando si è in presenza di violazione di norma urbanistica che deve trovare diretta applicazione, qualora si adduca che il comportamento tenuto sia autorizzato dal

permesso (che dunque ha illegalmente consentito almeno una parte dell’intervento); quando si è in presenza della violazione di una norma urbanistica di cui si nega la violazione adducendo l’esistenza di un permesso tacito; qualora si ritenga che il permesso sia stato ottenuto con frode, poiché il beneficiario ha fornito nella domanda degli elementi volontariamente errati, ed ha in tal modo realizzato una violazione delle norme

urbanistiche col “paravento” del permesso.

Nel sistema francese si giunge così ad escludere, secondo la dottrina penalistica, la possibilità di configurare l’abuso edilizio se il permis è stato annullato o dichiarato illegale dopo che i lavori sono stati eseguiti.

In conclusione, si può dire che almeno due fattori appaiono decisivi per cogliere il diverso “clima” che caratterizza il sistema francese.

Il primo attiene alla constatazione della responsabilità giuridica diffusa fortemente attenta al rispetto della regola della divisione dei poteri, alla quale appare aderire la giurisprudenza francese                                                                                                                

demolita o resa inutilizzabile ai sensi dell’art. L. 430-2, ovvero, negli altri casi, un ammontare di 300.000 euro.

che, pur non conoscendo il tema del coinvolgimento degli amministratori pubblici nella responsabilità penale per gli abusi edilizi commessi dai privati, al di fuori dei delitti contro la

pubblica amministrazione, è invece assai severa in tema di responsabilità civile per i danni da atti illegittimi causati dai pubblici amministratori, dando luogo ad un dibattito che appare oggi, in Francia, molto vivace101.

Il secondo fattore attiene alle scelte legislative riguardanti il livello molto contenuto delle sanzioni previste nell’ordinamento francese che si riducono, nella maggior parte dei casi, alla sola pena pecuniaria, alla quale appare peraltro corrispondere una forte effettività nell’attuazione degli ordini di demolizione delle opere abusive, sorretta da un indiscusso consenso da parte della dottrina e degli stessi ambienti economico-finanziari.

1.12 Il Derecho penal urbanistico nel recente