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5. Tecniche di realizzazione

5.3. Pettenelle intagliate

Le pettenelle potevano essere decorate - oltre che, come già detto, con la dipintura o l’applicazione di carta dipinta - con la tecnica dell’intaglio: pure se si tratta di una scelta poco frequente e non ancora riscontrata in àmbito friulano, tuttavia la sua presenza è documentata in aree prossime, come Veneto, Lombarda e Canton Ticino.

Alla pettenella vera e propria, il cui campo era dipinto uniformemente con un unico colore - alternando in genere il rosso e il verde, i due colori utilizzati nelle paste cerose che riempivano ‘a raso’ le depressioni dell’intaglio piatto negli arredi coevi245

, e tessuto verde o rosso era sottoposto ai trafori metallici presenti soprattutto nei forzieri della medesima epoca246 - veniva, infatti, sovrapposta una tavoletta decorata con un intaglio realizzato a traforo che lasciava così emergere il colore sottostante. Le pettenelle, sempre di forma rettangolare, venivano realizzate come di consueto, assottigliando i lati corti e quello lungo superiore per poter essere incastrate tra le travi del soffitto. La tavoletta intagliata, nei casi che si sono potuti esaminare direttamente, era fissata a quella sottostante con due chiodi, ognuno nella metà dei lati corti.

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Monumenti ticinesi. Indagini archeologiche 1980, p. 29. Le tavolette lignee, infatti, erano applicate al soffitto tremite il consueto e più diffuso sistema a incastro: «sulle travi portanti sono posate, a distanza regolare, delle mensolette sagomate con i due incastri per le tavolette», Monumenti ticinesi. Indagini

archeologiche 1980, p. 28.

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«Sono pigmenti minerali che non si differenziano sostanzialmente da quelli esaminati sui legni. Esiste tuttavia difficoltà a staccare i pigmenti dalla carta: sotto l’influsso di HCl 1N (acido cloridrico) è possibile staccare i pigmenti. Ciò dimostra che sono legati alla carta da un carbonato (di calcio); anticamente poteva essere calce divenuta poi carbonato di calcio», Relazione Laboratorio Analisi Strumentali 1975, c. 26.

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«È evidenziata la presenza di carbonato di calcio la cui provenienza può essere attribuitra ai leganti sia dei pigmenti che della carta», Relazione Laboratorio Analisi Strumentali 1975, c. 26.

245

Cfr. D’ARCANO GRATTONI 1998, p. 110.

246 Maurizio d’Arcano Grattoni, in In domo habitationis 1996, cat. II.19, pp. 244-245 e cat. II.20, pp. 245-246.

L’abilità degli esecutori si esprimeva sia nella raffinatezza dell’intaglio, realizzato spesso su due piani sovrapposti, sia nella ricca e diversificata tipologia decorativa che prevedeva in genere archeggiature polilobate, rosoni e motivi d’ispirazione gotica - come nelle pettenelle d’àmbito veneto ora in collezione privata (fig. 40 a p. 81) e in quelle realizzate nella seconda metà del XV secolo per il soffitto della ‘sala delle bifore’ di palazzo Miniscalchi a Verona247 - cui, talvolta, erano associati anche stemmi, come nel caso del soffitto di casa Rusca in via Teatro 4 a Bellinzona (datati anch’essi alla seconda metà del XV secolo)248.

247

Si veda MARCHINI 1990, pp. 42-44 e 61-62; SANTINI 2000, p. 269 cat. 535.

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fig. 14: Punti di prelievo da una pettenella del soffitto A di palazzo Boiani (Cividale).

fig. 15: Punti di prelievo da una pettenella del soffitto A di palazzo Boiani.(Cividale)

fig. 17: Punti di prelievo da una pettenella del soffitto di palazzo Pisenti Stringher (Cividale).

fig. 18: Punti di prelievo da una pettenella del soffitto di palazzo Caiselli (Udine).

fig. 19: Fotografia a luce radente di una pettenella di palazzo Pisenti Stringher (Cividale): segni della levigatura effettuata con una larga sgorbia, fori, nodi e venatura del legno.

fig. 20: Fotografia a luce radente di una pettenella del soffitto A di palazzo Boiani (Cividale).

fig. 21: Spettro IR con gli assorbimenti caratteristici di materiale proteico e dell’olio nella pettenella di palazzo Caiselli a Udine.

fig. 22: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce bianca della sezione stratigrafica prelevata dal nero del riquadro rettangolare nella pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Cividale. Prima stesura: azzurro ottenuto con indaco e biacca; seconda stesura: nero identificato come nero d’ossa.

fig. 23: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce UV della sezione stratigrafica prelevata dal nero del riquadro rettangolare nella pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Cividale. Prima stesura: azzurro ottenuto con indaco e biacca; seconda stesura: nero identificato come nero d’ossa.

fig. 24: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce bianca della sezione stratigrafica prelevata dal fondo azzurro realizzato con azzurrite nella pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Udine.

fig. 25: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce UV della sezione stratigrafica prelevata dal fondo azzurro realizzato con azzurrite nella pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Udine.

fig. 26: Immagine al SEM della sezione stratigrafica: dettaglio dello strato pittorico realizzato con azzurrite nella pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Udine.

fig. 27: Immagine al SEM della sezione stratigrafica: dettaglio dello strato pittorico realizzato con azzurrite nella pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Udine .

4A nero da st rat i blu bianco nero 0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 A b s

*IO D00129 I ndigo B, W eber, PMA # J-11, PMA, t ran

10 8 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 A b s 1000 2000 3000 4000 W avenumbers (cm-1)

fig. 28: Spettro IR raccolto in prossimità di un granulo di colore blu: si riconoscono le bande di assorbimento caratteristiche della biacca, del legante proteico ed alcuni assorbimenti riconducibili al pigmento indaco.(Pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Cividale).

2B blu uomo azzurrite

0,05 0,10 0,15 0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 A b s

*IMP00094 A zurit e, G rade 1, Forbes: Hodges, PMA#K-57, PMA , t ran

10 8 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 A b s 1000 2000 3000 4000 W avenumbers (cm-1)

fig. 29: Spettro raccolto da un granulo blu della stesura azzurra: sono presenti gli assorbimenti tipici del pigmento azzurrite, di cui in basso è riportato lo spettro di riferimento (Pettenella del soffitto A di palazzo Boiani a Cividale).

fig. 30: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce bianca della sezione stratigrafica prelevata del fogliame verde-giallo realizzato con orpimento nella pettenella di casa Bront a Cividale.

fig. 31: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce UV della sezione stratigrafica prelevata del fogliame verde-giallo realizzato con orpimento nella pettenella di casa Bront a Cividale.

fig. 32: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce bianca della sezione stratigrafica prelevata in prossimità della decorazione rossa del giglio nella pettenella di palazzo Caiselli a Udine. Primo strato: stesura color rosso contenente terra rossa, minio e grani di un pigmento nero di origine vegetale; secondo strato: stesura rossa a base di cinabro.

fig. 33: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce UV della sezione stratigrafica prelevata in prossimità della decorazione rossa del giglio nella pettenella di palazzo Caiselli a Udine. Primo strato: stesura color rosso contenente terra rossa, minio e grani di un pigmento nero di origine vegetale; secondo strato: stesura rossa a base di cinabro.

fig. 34: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce bianca della sezione stratigrafica prelevata dalla decorazione floreale di colore rosso nella pettenella di palazzo Pisenti Stringher a Cividale. Stesura di lacca seguita da una stesura di terra rossa contente rari granuli di cinabro.

fig. 35: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce UV della sezione stratigrafica prelevata dalla decorazione floreale di colore rosso nella pettenella di palazzo Pisenti Stringher a Cividale. Si evidenzia la presenza di lacca che in luce UV da fluorescenza di color rosa. La presenza di lacca è stata confermata anche dalle analisi IR.

fig. 36: Spettro IR raccolto dalla stesura verde realizzata con verdegris nella pettenella di palazzo Pisenti Stringher a Cividale. Si individuano gli assorbimenti caratteristici del legante proteico, dei carbonati e alcuni picchi riconducibili ai cloruri di rame.

fig. 37: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce bianca della sezione stratigrafica prelevata dalla decorazione verde realizzata con verdegris nella pettenella di palazzo Pisenti Stringher a Cividale.

fig. 38: Immagine al microscopio ottico polarizzatore in luce UV della sezione stratigrafica prelevata dalla decorazione verde realizzata con verdegris nella pettenella di palazzo Pisenti Stringher a Cividale.

fig. 39: Immagine al SEM della stesura verde realizzata con verdegris nella pettenella di palazzo Pisenti Stringher a Cividale.

fig. 40: Pettenelle con decorazione a intaglio. Àmbito veneto, collezione Santini (Pn).

fig. 41: Ricostruzione del soffitto A di palazzo Boiani a Cividale del Friuli, tendendo conto delle condizioni di luce e altezza da terra originarie, nell’allestimento della mostra Tabulæ Pictæ.

Pettenelle e cantinelle a Cividale fra Medioevo e Rinascimento (Cividale del Friuli (Ud), Museo

fig. 42: Tracce di colore sul verso di una pettenella. Cividale del Friuli, palazzo Boiani, soffitto B.

fig. 44: Pettenelle dipinte in serie su di un’unica asse. Pordenone, collezione privata.