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2. Relazioni con il pubblico / relazione con i pubblici

2.2 Poetche polemiche: il caso del Liceo Carducci

2.2.2 Polemiche catoliche

Ai fat fanno seguito, oltre alle doverose denunce ed indagini, una lunga serie di intervent su

varie testate giornalistche: da alcune di esse («L'Italia», il «Popolo Lombardo», «Milano

Student») il Piccolo Teatro è indicato come capro espiatorio, e il suo recital la causa scatenante di

simili disordini. L'accusa non è legata soltanto all'aver fato “brillare le polveri in una situazione

che era già incandescente”

60

in un singolo contesto, ma si riferisce diretamente all'atvità svolta

dal teatro, giudicata di per sé - a prescindere dalle conseguenze o dall'accoglienza ricevuta - come

“strumento di propaganda antreligiosa e subdolamente politca”

61

. L'episodio può apparire

marginale, ma alla luce delle successive polemiche legate a Vita di Galileo, pochi mesi più tardi e

da parte delle medesime testate, traspare dietro ad entrambe un analogo schema di protesta,

basato sugli stessi presuppost, che mira a contestare l'autonomia delle scelte artstche del Piccolo

a favore di un “pluralismo”.

Come annota il redatore di «Epoca», Giuseppe Grazzini, “A questo punto la cronaca del Carducci

diventa una pagina di storia del nostro costume: qualche cosa che interessa il Carducci e anche

tute le altre scuole superiori del nostro Paese, e anche ognuno di noi. I fat che sono accadut al

Carducci [...]sono in se stessi trascurabili. L'atmosfera che li ha provocat non è trascurabile”

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, così

come non sono trascurabili le implicazioni sotntese da determinate accuse.

Alcune testate giornalistche si limitano ad incasellare la scelta dei test in base al presunto

orientamento politco, defnendo l'incontro “un'antologia di liriche di poet contemporanei in cui si

presenta[va] un quadro del mondo e delle problematche atuali con un programma per lo meno

unilaterale e certamente in contrasto con la sensibilità, ancora fondata su basi cristane, del nostro

58 I ragazzi terribili del Liceo Carducci, in «Corriere Lombardo», 2-3 febbraio 1963, Ignazio Mormino.

59 Milano Liceo Carducci, cit.

60 Lezione di marxismo nell'aula magna, in «Lo Specchio» di Roma, 3 febbraio 1963, Giorgio Mistreta. 61 Precisazioni di «G.S.» sulle polemiche studentesche, in «L'Italia» di Milano, 27 gennaio 1963, s.a. 62 Milano Liceo Carducci, cit.

pubblico giovanile”

63

, e una “rappresentazione che, per il contenuto antreligioso e contro la

morale catolica di alcuni brani recitat, ha creato la giusta reazione degli incident e incresciosi

incident»”

64

.

Nella maggior parte dei casi, a queste osservazioni viene aggiunta l'intenzione che, dal punto di

vista dei redatori, sta alla base di una simile operazione. Il campionario è vasto e si procede per

ampliamento della portata dell'accusa:

Anzi tuto bisogna rilevare che l'antologia era stata volutamente scelta perché non altri che l'ideale materialista fosse esaltato come l'unico accetabile dell'uomo moderno per il suo avvenire.65

Una serie di «recitals» del Piccolo Teatro nei licei Carducci, Leonardo e Parini, dedicat a test di ispirazione scopertamente laicista e seguit da dibatt condot con un chiaro intento di propaganda ideologica, ha messo in movimento in queste ultme setmane l'ambiente studentesco milanese.66

Il «recital» al Carducci non è tutavia un episodio isolato. Esso, con il suo bravo ttolo «Poesia e Verità», è stato portato in varie scuole (al «Leonardo» per esempio il 17 gennaio u.s.; al «Parini» il 15 dicembre 1962); precedentemente era stato messo in scena (signifcatvo, no?) in molte Associazioni comuniste. Le iniziatve del Piccolo Teatro sono raccomandate dai Presidi con circolari nelle classi: il 16 gennaio u.s. il Preside del «Berchet» fa leggere nelle classi una circolare con l'invito a presenziare alle recite de «L'anitra selvatca» di Ibsen, messa in scena dal suddeto Teatro. La circolare contene anche il bando di un concorso con cinquantamila lire di premio per il miglior tema ispirato a tale manifestazione. Risulta evidente che ci troviamo di fronte ad un'iniziatva organizzata dal Piccolo Teatro, con l'appoggio delle Associazioni Studentesche per una penetrazione nelle Scuole Medie Superiori. È signifcatvo il fato che, tra i giovani simpatzzant organizzat dal Piccolo Teatro, sono numerosi gli appartenent al movimento giovanile socialcomunista di «Nuova Resistenza». Tuto questo tende a creare un Movimento Giovanile atorno al Piccolo Teatro con una precisa qualifcazione culturale: ne sarebbero organi l'Accademia di Arte Drammatca per i giovani – la cui costtuzione è stata

63 Corresponsabili di tuto ciò che accade, in «L'Azione Giovanile» di Milano, 20 febbraio 1963, “Red”.

64 L'incontro coi segretari di zona, in «Il Popolo Lombardo» di Milano, febbraio 1963, s.a. Il testo proviene dall'ordine del giorno.

65 Letera di Luigi Grandi pubblicata in Una polemica faziosa, in «Mr. Giosuè», organo dell'Associazione Studentesca Carducci, marzo 1963.

annunciata durante il «recital» tenuto al «Parini» il 15-12-1962 – e il corso di Storia Contemporanea per la comprensione del Teatro Moderno.67

L'accusa, con toni di comploto, si sposta quindi diretamente sulla persona di Paolo Grassi,

collocato alla guida dell'“ofensiva dei teatrant marxist” e intenzionato a “inquadrare gli student

milanesi nelle sue organizzazioni atvistche”, “disegno trasparente” a cui tutavia pare strano che

“il Provveditore agli studi e il Ministro dell'Istruzione possano assistere senza reagire”

68

.

[…] A far brillare le polveri in una situazione che era già incandescente è stata un'iniziatva del «Piccolo Teatro della Cità di Milano» direto da Paolo Grassi. Delle inclinazioni politche di costui si è deto e scrito ampiamente: quello che nessuno aveva fno ad oggi previsto è che il satrapo del «Piccolo» avrebbe trasferito i suoi comizi nei licei milanesi, con l'incoraggiamento delle competent autorità locali. Dopo avere allietato con la letura di test poetci, estrat dal consueto repertorio da «Casa del Popolo», alcune sedi di cooperatve e di circoli vegetant soto le bandiere comuniste, Grassi è giunto nelle aule dei licei. Di fronte alla richiesta di usare l'aula magna per un «pomeriggio ricreatvo e culturale» i Capi di Isttuto non trovano facilmente obiezioni. A mobilitare gli student e indurli a far da uditorio ai letori di Brecht provvedono in genere gli atvist dell'organizzazione «Nuova resistenza» che raccoglie gli student comunist o flo-comunist. La prima manifestazione del genere è stata organizzata il 15 dicembre scorso dall'associazione studentesca «pariniana» in un'aula del liceo classico «Parini». Condiscendente fno allo scrupolo, il Preside consent non solo che la manifestazione si svolgesse, ma dispose che le lezioni avessero termine con mezz'ora di antcipo per dare agio agli student di intervenirvi. I «letori» furono così confortat dalla presenza di duecento student. Furono lete poesie di Brecht, che è naturalmente il clou di questo genere di riunioni, Garcia Lorca, Quasimodo, Saba. Un rito analogo fu celebrato presso il liceo scientfco «Leonardo da Vinci» dove una circolare con cui il Preside invitava le scolaresche a riunirsi nel pomeriggio del 17 gennaio nella palestra femminile fu addiritura leta nelle classi. Per assistere alla manifestazione gli student dovetero pagare un biglieto di ingresso, del prezzo di cento lire, e furono autorevolmente sollecitat a farlo dai professori […], Brecht fu leto, senza incident, anche presso i licei «Cataneo» e «Berchet». Tuto insomma andò a confortare le speranze degli organizzatori fno a che l'iniziatva non raggiunse il «Carducci», dove già le polemiche erano aspre e l'insoferenza delle scolaresche manifesta. […] Gli atvist del «Piccolo» lasciarono l'Isttuto convint che la reazione dei giovani non sarebbe andata oltre

67 Fra due estreme, in «Milano Student», gennaio-febbraio 1963, Robi Ronza. 68 Lezione di marxismo nell'aula magna, cit.

quello che era stato dello nell'aula. Le cose andarono diversamente.69

La componente di disinformazione, intorno ad un fato di per sé poco chiaro, acquista spessore

non soltanto nell'individuazione delle motvazioni ma anche nella semplice enunciazione dei fat.

Il periodico «Milano Student», ad esempio, riassume così l'accaduto:

La matna del 22 dicembre l'Associazione Studentesca Carducciana con l'approvazione del preside promuove durante l'orario scolastco un recital del Piccolo Teatro, comprendente poet moderni (Brecht, Lorca, Saba, Quasimodo, Prevost, Eluard e vari altri).

I bigliet vengono vendut nell'ambito scolastco a L.100. Ne segue un dibatto guidato da due ex student del Carducci, Roveta e Vegas. Tale dibatto verte sul problema se l'uomo può uscire dalla sua situazione di disagio da solo o se deve cercare l'aiuto di Dio. Secondo Roveta e Vegas è valida solo la prima soluzione. A questo punto interviene il professor Massariello, dicendo che bisogna commentare le poesie lete da un punto di vista leterario e non solo farne spunto per un dibatto ideologico. Ma viene zitto dal professore Annaratone.70

Le inesatezze sono numerose, e ad alcune replica diretamente Claudio Pagani, diretore del

«Mister Giosuè»

71

, che nell'artcolo di «Milano Student» era stato erroneamente indicato come

presidente dell'A.S.C. e di conseguenza parziale responsabile dell'“infltrazione marxista”: dopo

aver ribadito di non essere “Presidente dell'Associazione Studentesca Carducci”, puntualizza che

“il recital del Piccolo Teatro, non fu tenuto durante lo orario scolastco” ma che “la matna di

Sabato 22 dicembre alle 9,30 suonò la campanella della fne delle lezioni: per tut gli allievi infat

iniziavano le vacanze natalizie. Quegli alunni che ne avevano il desiderio e che avevano acquistato

il necessario biglieto poterono assistere allo spetacolo, tut gli altri si recarono a casa”. Pagani si

premura inoltre di correggere l'identtà dei “due student universitari che dirigevano il dibatto” e

che “si chiamano Rovat e Veca (nome che voi avete storpiato in Roveta e Vegas) ed entrambi

sono ex pariniani non ex carducciani, come avete afermato voi.”

72

Ulteriori precisazioni provengono dal vero presidente dell'A.S.C., Guido Contessa:

69 Lezione di marxismo nell'aula magna, cit. 70 Fra due estreme, cit.

71 Il giornale scolastco del Liceo Carducci, nonché organo ufciale dell'Associazione Studentesca Carducci / Associazione Student Carducciani (si trova citata con entrambe le diciture).

72 Partcolari partcolarissimi, in «Milano Student», maggio-giugno 1963, letera di Claudio Pagani in risposta all'artcolo Fra due estreme di Robi Ronza, cit.

Il Piccolo Teatro ci ha proposto uno spetacolo, con un tema prefssato, già dato con successo in altri licei milanesi e noi, al solo scopo di fare a tut cosa gradita, abbiamo accetato di presentare il già collaudato recital. […] Ammetamo pure, anche se a me non sembra, che le poesie avessero tute un indirizzo specifco, ma non bisogna dimentcare, d'altra parte, che lo spetacolo era fato dal Piccolo Teatro, che giustamente ha usato un suo proprio criterio nella scelta delle poesie. Quando si va a sentre un recital sia musicale che poetco, ci si deve aspetare che chi l'ha ideato, abbia seguito un suo criterio libero e personale, nello scegliere i brani. In ogni caso, se coloro che sono intervenut, durante il dibatto, hanno portato la discussione sul piano politco, signifca che questo era il loro desiderio. Se avessero cominciato un discorso estetco, nessuno avrebbe avuto da ridire.73