• Non ci sono risultati.

La posizione dei consumator

1.5 G LI ASPETTI CHE NE RALLENTANO LA DIFFUSIONE

1.5.5 La posizione dei consumator

Altro aspetto che incide in maniera significativa sulla diffusione di modelli di business circolari è l’atteggiamento di consumatori, che spesso sono riluttanti all’acquisto di

56 Benton, D., Hazell, J. and Hill, J. (2015), The guide to the circular economy: capturing value and

managing material risk, Do Sustainability, Routledge, London, pp. 15-86

57Linder M. et al (2015) Circular Business Model Innovation: Inherent Uncertainties, Wiley Online Library (wileyonlinelibrary.com) DOI: 10.1002/bse.1906, Göteborg, Sweden

58 Ellen MacArthur Foundation (2012), Towards the Circular Economy: Economic and Business Rationale for

34

prodotti rigenerati, o a rinunciare alla piena proprietà dei loro prodotti in favore di soluzioni alternative come per esempio il leasing.59 Le ricerche indicano come un gran numero di

persone ponga un’attenzione particolare all’aspetto esteriore del prodotto che stanno per acquistare, e questo porta i consumatori a preferire un prodotto nuovo e con un aspetto migliore rispetto ad uno ricondizionato che può presentare qualche segno di usura, pur essendone garantite le piene funzionalità. Inoltre, i consumatori che hanno deciso di utilizzare modalità di acquisto che prevedono la restituzione del prodotto alla fine del periodo di utilizzo, sono spesso riluttanti a sostituire i loro prodotti con dei nuovi e quindi tendono a prolungarne il possesso. Questo riduce la domanda di prodotti rigenerati e crea dei malfunzionamenti delle strategie circolari, che per poter funzionare in maniera appropriata hanno invece bisogno di un flusso regolare di materiali in modo che i vecchi prodotti e componenti possano essere utilizzati nelle operazioni di rigenerazione.60

Dunque, perché il modello di economia circolare possa svilupparsi è necessario che i governi si impegnino a sensibilizzare i consumatori guidandoli verso scelte più consapevoli e più sostenibili, aiutando le imprese a intraprendere strategie più circolari e incentivandole a investire in tecnologie migliori e nella creazione di catene di approvvigionamento che permettano di sfruttare al massimo i vantaggi offerti dalla circular economy.61

59 Kannan Govindan & Mia Hasanagic (2018) A systematic review on drivers, barriers, and practices towards

circular economy: a supply chain perspective, International Journal of Production Research, 56:1-2, 278-311

60 Park, J., Sarkis, J. and Wu, Z. (2010), Creating integrated business and environmental value within the

context of China’s circular economy and ecological modernization, Journal of Cleaner Production, Vol. 18 No.

15, pp. 1494-1501.

61 Kannan Govindan & Mia Hasanagic (2018) A systematic review on drivers, barriers, and practices towards

35

2 LA

SUPPLY

CHAIN

2.1 DEFINIZIONE

Una supply chain è una rete di imprese e strutture coinvolte nel processo di trasformazione dalle materie prime in prodotto e nella distribuzione di tale prodotto ai clienti. In una catena di approvvigionamento, ci sono flussi fisici, finanziari e di informazioni tra le diverse aziende che la compongono. L'analisi della catena di approvvigionamento si concentra sull'uso delle informazioni e degli strumenti analitici per prendere decisioni migliori per quanto riguarda i flussi di materiale nella catena di approvvigionamento.62

Dunque, la supply chain può essere definita come l’insieme delle relazioni a monte e a valle, e quindi con i fornitori e i clienti, e la gestione della catena degli approvvigionamenti che permette di distribuire al cliente un valore superiore a un costo un costo inferiore.63

Tutte le supply chain sono strutturate su quattro livelli: fornitura, produzione, distribuzione e consumatori. Ciascun livello della catena può contenere numerose strutture e la complessità della supply chain è determinata dal numero di strutture presenti in ciascun livello.64

62 Aitken j., (1998), Supply chain integration within the context of a Supplier Association, Cranfield university. 63Gilvan C. Souza, (2014) Supply chain analytics, Kelley School of Business, Indiana University, Bloomington,

IN 47405, U.S.A.

64 Benita M. Beamon, Measuring supply chain performance, International Journal of Operations & Production Management, Vol. 19 No. 3, 1999, pp. 275-292, MCB University Press, 0144-3577

36

Una logistica e una supply chain ben organizzate sono necessarie alle aziende per raggiungere un vantaggio competitivo. La base del vantaggio competitivo si trova nella capacità dell’azienda di distinguersi agli occhi del cliente e di offrire un qualcosa in più rispetto agli altri competitor presenti nel mercato. Dato che il raggiungimento di un vantaggio competitivo si basa sul raggiungimento di un vantaggio di costo o di valore, per la riuscita della supply chain è necessario che le aziende che ne fanno parte non si limitino semplicemente cercare di ridurre i loro costi spostandoli in capo a un’altra azienda fornitrice o cliente, perché in ogni caso quei costi andranno a incidere sul prezzo del prodotto finale, e quindi verranno sostenuti dal cliente, ma è necessario gestirli e ridurli globalmente a livello di supply chain. Dunque, è possibili affermare che ad oggi il piano competitivo ha assunto connotati differenti. La competizione non è più a livello aziendale, ma è sempre più una competizione a livello di supply chain.65

Il vantaggio competitivo si crea attraverso le attività che ciascuna azienda svolge. È necessario dunque esaminare tutte le attività che vengono svolte all’interno di ciascuna azienda al fine di individuare e migliorare quelle che creano valore ed eliminare o modificare quelle che non lo creano. Nel caso in cui vengono riscontrate della attività non a valore aggiunto, è opportuno prendere in considerazione la possibilità di esternalizzarle. Attraverso l’outsourcing la catena del valore viene estesa oltre i confini dell’azienda, in questo modo la supply chain si trasforma in value chain e tutte le aziende che fanno parte della supply chain concorrono alla creazione del vantaggio competitivo.66

65 Christopher, Martin (2005) Supply chain management: [creare valore con la logistica] Milano, Pearson education Italia

37

Con l’affermarsi di sistemi produttivi come il flexible manufacturing systems e nuovi approcci come il just-in-time e il total quality management la logistica e la realizzazione di una buona supply chain sono diventati fondamentali per la riuscita e la sopravvivenza delle aziende. In questi modelli produttivi riuscire a creare una supply chain efficiente è indispensabile per garantire la sopravvivenza dell’azienda.

Una buona gestione della logistica ed una coordinazione dei flussi di materie e di informazioni sono indispensabili per riuscire a pianificare e a coordinare tutte le attività all’interno della singola azienda, ma anche a livello di supply chain e per riuscire ad offrire al cliente finale un prodotto migliore o un valore migliore. L’approvvigionamento e la gestione delle strategie di approvvigionamento giocano un ruolo sempre più fondamentale per la creazione di un vantaggio competitivo, infatti negli ultimi anni, durante lo sviluppo dei piani strategici aziendali, le politiche di approvvigionamento sono tenute sempre più in considerazione, e viste la scarsità delle risorse e i trend di aumento dei prezzi delle materie prime, stanno diventando una leva strategica molto importante67.

2.2 GLI IMPATTI DELLA SUPPLY CHAIN SUI VARI ASPETTI AZIENDALI

Per realizzare la soddisfazione del cliente da cui dipendono le vendite e di conseguenza la sopravvivenza aziendale, la logistica e la supply chain sono fondamentali. La realizzazione di una supply chain adeguata impiega risorse sotto forma di capitale fisso e di capitale circolante e di conseguenza può anche incidere sul finanziamento dell’azienda e sul rischio percepito all’esterno. La gestione della supply chain, dunque, impatta in maniera

67 Christopher, Martin (2005) Supply chain management: [creare valore con la logistica] Milano, Pearson education Italia

38

significativa su vari aspetti della vita aziendale, particolarmente rilevanti sono gli impatti che la supply chain ha su alcune voci del bilancio patrimoniale, sulla redditività aziendale e sulla creazione di valore68.