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3. Analisi Micro Ambiente

3.1 Analisi mediante Modello delle 5 Forze di Porter

3.1.3 Potenziali entranti:

Il settore della produzione di barche da diporto siano esse a vela o a motore è attualmente caratterizzato da una BASSA minaccia dovuta ai potenziali nuovi entranti. Le ragioni a supporto di questa ipotesi sono:

 Alto fabbisogno di capitali per poter competere efficacemente all’interno del settore: per produrre imbarcazioni occorrono infatti numerosi asset costosi tra cui i principali sono i fabbricati, preferibilmente in zone strategiche con accesso al mare o ai canali, impianti tecnologici e personale qualificato e quindi know how specializzato.

Lunga curva di apprendimento che permette agli incumbents di usufruire nel tempo di importanti economie sui costi di realizzazione del prodotto.

Brand Loyalty da parte dei clienti: le imbarcazioni infatti sono beni durevoli per cui il processo di acquisto è caratterizzato dall’approfondita ricerca di informazioni riguardo alle caratteristiche e alle prestazioni del prodotto. Una volta scelto il marchio e il prodotto, il cliente rimane fedele ad esso per molti anni talvolta anche per ragioni di status derivante dal possedere un particolare tipo di imbarcazione.

 Relazioni con i fornitori di sotto-assiemi o componenti critici consolidate da parte degli incumbents rendono difficile la negoziazione di condizioni di pari livello per un potenziale nuovo entrante.

Alto numero di brevetti in corso di validità obbligano all’eventuale pagamento di royalties per l’uso di particolari soluzioni tecnologiche innovative (e.g.: motore Azipod) abbassando la competitività dell’eventuale nuovo entrante costretto al pagamento.

Con l’introduzione della propulsione elettrica sulle imbarcazioni, la minaccia di potenziali nuovi entranti salirebbe poiché cambierebbero alcuni dei fattori appena esposti ed in particolare:

 Il personale specializzato in materia di propulsione elettrica marina, con alta probabilità, non sarebbe presente all’interno dell’azienda e quindi sarebbe necessario assumerlo e questo è valido soprattutto per gli incombenti ma potrebbe non esserlo per i potenziali entranti che potrebbero già essere esperti in materia come, per esempio, piccole start-up del diporto elettrico che potrebbero decidere di ingrandirsi.

 La curva di apprendimento, considerato lo stato attuale della tecnologia, sarebbe simile sia per gli incombenti che per i nuovi entranti. Questo per quanto riguarda il sotto-assieme propulsivo della barca poiché, per gli altri componenti, gli incombenti manterrebbero il loro attuale vantaggio.  Il vantaggio dato dalla Brand Loyalty potrebbe diminuire in quanto, un potenziale nuovo entrante,

potrebbe lanciare un prodotto molto innovativo sul mercato attirando clienti di altri marchi.  La presenza di un gruppo propulsivo totalmente nuovo farebbe entrare nel settore nuovi fornitori

con cui sarebbe possibile pensare di instaurare relazioni di cooperazione più facilmente anche se, le aziende incombenti di grandi dimensioni, avrebbero comunque più facilità nell’ottenere condizioni di fornitura vantaggiose.

 La situazione sui brevetti potrebbe cambiare a favore dei nuovi entranti in quanto anche in campo propulsivo elettrico, come visto precedentemente, la numerosità dei brevetti è elevata e quindi, viste le nuove competenze richieste, potrebbero affacciarsi sul mercato aziende già in possesso di brevetti a protezione delle innovazioni portate sul mercato.

 Le norme cogenti attualmente in vigore per la regolamentazione della propulsione elettrica ad uso marino sono scarse o assenti ma gli sviluppi che si stanno avendo sia a livello italiano che europeo favoriscono i nuovi entranti in quanto non c’è attualmente una barriera rappresentata da una forte normativa cogente attualmente in vigore.

Infine, un discorso dedicato è interessante farlo per quelli che attualmente sono i fornitori di sistemi di propulsione e alimentazione elettrica in quanto essi potrebbero tentare di integrarsi verticalmente a valle tentando di vendere l’imbarcazione finita “chiavi in mano” (e.g.: Torqeedo che è un’azienda leader nella fabbricazione di motori fuoribordo elettrici).

Questa opzione potrebbe essere concreta per imbarcazioni di piccole e medie dimensioni con caratteristiche standard a catalogo e non soggette a particolari customizzazioni da parte dei clienti. Lo stato attuale della tecnologia di propulsione elettrica rinforzerebbe questa eventualità in quanto come già esposto precedentemente i motori elettrici ad uso marino in produzione in serie sono attualmente disponibili solo per applicazioni medio-piccole.

In conclusione, la minaccia di nuovi entranti attualmente è BASSA ma diventerebbe ALTA con il passaggio alla propulsione elettrica.

Trasporto Merci[27][26][28][29]

Nel settore del trasporto merci la minaccia di nuovi entranti è BASSA principalmente a causa di:

 Elevati investimenti di capitali necessari per poter competere con le grandi aziende incombenti  Elevate economie di scala e di apprendimento sviluppate nel tempo dalle aziende incombenti Alla luce di questi fattori, e in ottica di introduzione della propulsione elettrica è improbabile che vi siano minacce di nuovi entranti in questo segmento in Europa se non in segmenti di nicchia ovvero quelli relativi a imbarcazioni per il trasporto merci con una lunghezza fuori tutto minore o uguale a 24 metri.

Le eventuali minacce attualmente presenti provengono da paesi emergenti extra europei come per esempio l’India [28].

Da una parte è vero che vi sono spinte politiche e normative a livello europeo atte a rendere il settore del trasporto merci per vie d’acqua sempre più sostenibile ma dall’altra i grandi investimenti necessari per competere con gli incombenti rendono remoto il potenziale ingresso di nuovi entranti che, per esempio, a partire dalla produzione di sistemi di propulsione elettrica marina, tentino di fare integrazione verticale vendendo una imbarcazione completa.

Inoltre, un altro fattore a sfavore dell’ingresso di nuovi entranti è il fatto che tecnicamente non è possibile realizzare imbarcazioni elettriche che riescano a competere con quelle attuali e quindi è improbabile che vi siano tentativi di ingresso vista la bassa profittabilità della propulsione elettrica in questo settore. Rimane potenzialmente aperto solo il trasporto fluviale in cui il tema dell’eco compatibilità è più che mai attuale vista la vicinanza dei percorsi ai centri abitati e, in quest’ottica, anche imprese nautiche più piccole potrebbero pensare di far concorrenza con delle soluzioni che ottimizzino le capacità di carico delle imbarcazioni e che allo stesso tempo siano studiate per ridurre l’impatto sull’ambiente nei centri cittadini e sulla salute dei cittadini stessi.

Trasporto Persone[31]:

In questo settore la minaccia di nuovi entranti è MEDIA poiché oltre a valere quanto precedentemente esposto per il trasporto merci ovvero che il settore dei produttori di queste imbarcazioni è caratterizzato da:

 Elevate economie di scala e di apprendimento sviluppate nel tempo dalle aziende incombenti È anche vero che esistono delle nicchie in cui è possibile inserirsi con minori investimenti e diversificando l’offerta per i clienti in modo da ottenere una buona profittabilità.

Le nicchie in questione riguardano la navigazione con imbarcazioni di lunghezza fuori tutto < 24 m per il trasporto di persone in lagune, acque interne ovvero laghi, fiumi, fiordi, acque protette o anche navigazione marina per tragitti brevi e costieri.

In questo caso, soprattutto puntando sulla propulsione elettrica a basso impatto ambientale ed elevato comfort, è possibile offrire alle aziende di trasporto un prodotto appetibile in quanto, come già anticipato in altre sezioni, sarebbe possibile innanzi tutto raggiungere zone adesso interdette al traffico marittimo e inoltre sarebbe possibile navigare con elevato comfort per gli occupanti con vantaggi tangibili sull’esperienza del cliente.

Queste particolarità, in relazione anche agli sviluppi normativi europei e italiani in materia, rendono più aggredibile il segmento e quindi portano la minaccia di potenziali entranti a MEDIA.

Pesca

In questo segmento è utile operare una ulteriore distinzione tra pesca in mare aperto o in acque costiere e attività di acquacoltura.

Per il primo sotto-segmento la minaccia di nuovi entranti è BASSA in quanto:  Settore in difficoltà a livello italiano

 Strettamente regolato a livello europeo soprattutto in merito alla numerosità della flotta operante nei mari

 Valgono inoltre anche in questo segmento i concetti di elevati capitali necessari per competere efficacemente all’interno del settore e la presenza di economie di scala e apprendimento da parte degli incombenti

Un’eccezione può essere fatta per la piccola pesca costiera che rappresenta un’importante percentuale delle aziende di pesca presenti sul mercato, soprattutto in Italia.

In questo sotto-segmento infatti le imbarcazioni sono di dimensioni ridotte e tipicamente sotto ai 18 m di lunghezza fuori tutto e sarebbe possibile lanciare un prodotto innovativo a propulsione elettrica con più facilità facendo leva sulla differenziazione di offerta al cliente piuttosto che competere sul prezzo con gli incombenti a parità di prodotto.

Rimangono comunque le criticità riguardanti la ridotta potenza e autonomia del sistema elettrico che potrebbero costituire un problema anche in pesca costiera quando le condizioni del mare non sono ottimali. Questi limiti tecnici, uniti alla difficoltà economica in cui si trovano molte piccole aziende di pesca in Italia potrebbero non incentivare l’acquisto di sostituzione di un bene durevole come l’imbarcazione. Passando ora al segmento dell’allevamento in acquacoltura la minaccia è invece MEDIA poiché:

 Il settore è in crescita sia a livello italiano che europeo quindi anche la domanda è in crescita come il numero delle aziende operanti nel settore

 Le imbarcazioni utilizzate non risentono dei crescenti vantaggi sui costi di produzione e gestione al crescere della dimensione dell’imbarcazione stessa, come invece succede per quelle di altri segmenti analizzati (soprattutto trasporto merci, persone e pesca in mare aperto)

 Non vi sono vincoli progettuali limitanti come esistono, per esempio, nel trasporto merci e quindi è possibile proporre un prodotto anche fortemente innovativo che si differenzi dalla concorrenza  La buona profittabilità del settore rende gli operatori più flessibili riguardo ad un potenziale

aumento di prezzo dell’imbarcazione elettrica rispetto ad una a propulsione tradizionale

Considerati questi fattori si può quindi concludere che vi siano maggiori potenzialità di ingresso per aziende attualmente non operanti in questo settore. Tali aziende potrebbero essere, per esempio, sia produttori di componenti per la propulsione elettrica marina che intraprendano la strada dell’integrazione verticale sia start-up ad approccio sistemistico.

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