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Pregi e macro aree di sviluppo del digitale

Capitolo II – L’innovazione digitale in sanità

2.2. Pregi e macro aree di sviluppo del digitale

La cosa su cui tutti sembrano concordare è che il digitale ha il grande pregio di essere efficiente, trasparente, adattabile e a regime, economico perché riduce gli sprechi e le inefficienze con un maggior coinvolgimento dei cittadini. Ma vediamo meglio in dettaglio quali sono le potenziali caratteristiche positive dell’e-Health:

 efficiente, in quanto consente di ridurre il consumo di risorse, sia per il professionista sanitario che per il cittadino-utente. L’aumento di produttività deriva dalla riduzione degli errori medici, dall’attenuazione o eliminazione delle cure non necessarie, dalla diminuzione delle file d’attesa, dalla limitazione degli spostamenti dei cittadini sul territorio, dalla riduzione delle liste d’attesa, dalla semplificazione dell’accesso ai dati del paziente e dalla facilitazione della cura delle malattie. Per fare qualche esempio, basti pensare al fatto di non doversi spostare da casa per accedere ad un referto digitale, al fatto di poter pagare una prenotazione specialistica senza doversi recare al CUP e fare la fila allo sportello oppure al fatto di poter cambiare il proprio medico di medicina generale comodamente dal proprio PC senza recarsi fisicamente all’apposito ufficio distrettuale;

 trasparente, in quanto qualsiasi operazione è tracciata a sistema; infatti per le politiche di privacy e tracciatura di qualsiasi accesso ai documenti clinici, definita dai decreti attuativi del fascicolo sanitario elettronico regionale, il cittadino può conoscere chi ha avuto accesso ai propri dati clinici e quando questo accesso è capitato;

 adattabile, nella duplice accezione di potersi adattare ai diversi dispositivi in utilizzo (computer, tablet, smartphone, ecc.) e di poter “scalare” a livello sistemistico, ampliando potenza di calcolo, connessione di banda, storage e server, per poter far fronte ad evoluzioni ed espansioni di utilizzo.

 a regime economico. Il risparmio è strettamente connesso con l’aumento di produttività e deriva dalla riduzione degli errori medici, dall’attenuazione o eliminazione delle cure non necessarie, attraverso una maggiore comunicazione tra i diversi istituti di assistenza sanitaria e gli stessi professionisti. Un altro risparmio si ottiene con la riduzione e/o eliminazione del materiale cartaceo. Il direttore dell’Agenzia per l’Italia

Digitale, Agostino Ragosa, ha stimato un possibile impatto dell’1,7% sul Pil in termini di risparmi. Una stima che, nel corso degli anni, potrebbe arrivare a raggiungere quel 5% già fatto registrare in Francia. Ma non si tratta solo di risparmi, con l’e-health migliora anche il lavoro dei professionisti. Si potrebbero evitare ad esempio molti errori medici dovuti al fatto che i pazienti non portano con sé tutta la documentazione cartacea riguardante la propria storia clinica. È chiaro però che i risparmi non si vedranno subito perché da una parte servono ingenti investimenti per implementare l’infrastruttura tecnica e l’apparato informatico necessari all’erogazione di questi servizi e dall’altra è necessario effettuare importanti campagne pubblicitarie e formative per diffondere un’adeguata cultura tecnologica ed informatica tra il personale sanitario e i cittadini.

Sulla base dei benefici che questi servizi offrono, si possono identificare tre filoni di sviluppo:

1) l’innovazione digitale nei processi clinici e amministrativi delle aziende sanitarie. L’avvento delle ICT ha fornito al professionista medico strumenti nuovi per rendere sempre più affidabile il flusso di informazioni che proviene dal paziente. La tecnologia informatica, grazie alle reti telematiche e agli standard della comunicazione sanitaria, ha permesso di importare documentazione generata da autori diversi in località diverse. Nello specifico, i servizi di Cartella Clinica Elettronica (CCE), Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e dematerializzazione della prescrizione specialistica e farmaceutica permettono di gestire i dati clinici di ogni paziente rendendoli disponibili ad una molteplicità di soggetti (professionisti sanitari, amministratori, pazienti stessi), indipendentemente da dove essi si trovino. In particolare, il servizio di CCE permette di gestire i dati di ogni paziente raccolti durante i suoi incontri con gli operatori sanitari, mentre il più completo sistema di FSE unifica tutte le cartelle cliniche di uno stesso paziente, permettendo di accedere istantaneamente a tutte le informazioni rilevanti dalla sua nascita in poi, indipendentemente dalla struttura sanitaria in cui sono state raccolte e memorizzate.

2) L’innovazione digitale per l’empowerment dei cittadini.

All’interno di questo filone, possiamo individuare tre macro aree di sviluppo. Innanzitutto il c.d. E-gov, ossia tutti quei servizi digitali che hanno funzioni tipicamente amministrative, definiti anche servizi digitali al cittadino (quali p.e. la possibilità di

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prenotare una prestazione o pagare una visita specialistica). Come si vedrà nel prossimo capitolo, non solo presentano un buon grado di penetrazione, ma anche interessanti prospettive di introduzione nel breve periodo (12 mesi).

Telemedicina, che include tutti i tipi di cure mediche o psicologiche che consentono il trattamento di un paziente a distanza o più in generale di fornire servizi sanitari a distanza. Si parla in questo caso di telemedicina, i cui primi esperimenti sono stati condotti per permettere un'adeguata assistenza nelle aree geografiche più remote o in situazioni disagiate (perforazioni petrolifere su piattaforma off-shore, spedizioni artiche o spaziali). In seguito, con la diffusione di tecniche di compressione dati più efficaci e di reti sempre più veloci, si è arrivati ad inviare via rete fissa anche dati voluminosi, come ad esempio le immagini di una tomografia computerizzata (TC).

Mobile Health o m-Health ossia quella branca della telemedicina di cui fanno parte tutte quelle soluzioni per smartphone, ovvero applicazioni di tipo clinico-medico, che permettono all'utilizzatore di gestire la propria salute attraverso il proprio cellulare. Tuttavia esistono anche degli applicativi che consentono la sorveglianza delle malattie e offrono supporto per gestirne il trattamento, questo avviene soprattutto per la gestione delle malattie croniche.

3) L’innovazione digitale a sostegno della community.

Medicina 2.048 è il neologismo coniato dalla comunità scientifica per indicare gli strumenti e i metodi utilizzati dai professionisti medico-sanitari per interagire strategicamente con i colleghi, con i pazienti e con il pubblico generale sul web 2.0, dai social network, con particolare riferimento a Facebook o Twitter, alle chat e ai blog. Grazie a questi strumenti si stanno facendo strada dei virtual healthcare teams nei quali i medici appartenenti a una stessa community possono scambiarsi informazioni sui casi clinici, cercare consigli per effettuare una diagnosi e condividere le proprie conoscenze, ai quali si contrappongono social network di pazienti e cittadini pronti a sfruttare le potenzialità del mezzo per creare una massa critica, condividere le proprie storie, giudicare medici e strutture sanitarie, e gestire/condividere i propri dati sanitari.

Ciascuno di questi filoni sarà oggetto di indagine nei capitoli seguenti al fine di comprenderne lo stato dell’arte e il grado di diffusione tra la popolazione. Prima però è

48 Dove il “2.0” non fa più riferimento a una presentazione statica a vetrina dei primi siti, ma alla componente di partecipazione attraverso l’interazione e i commenti forniti dai naviganti di quel sito o portale.

importante capire quando l’e-Health abbia fatto la sua comparsa e come questo fenomeno si sia sviluppato nell’ultimo mezzo secolo, prendendo in esame le tappe salienti della sua storia evolutiva.