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Capitolo 3) L’INDAGINE EMPIRICA

3.1 Premessa metodologica

In questo paragrafo è descritta la metodologia di ricerca248, il metodo e gli step seguiti per raggiungere gli scopi del progetto. Il disegno della ricerca prende

248

Rileva Ferraris Franceschi “La metodologia è da considerare come una delle variabili chiave della ricerca. Possiamo definirla una variabile strategica poichè è in grado di incidere direttamente sulla qualità del processo di indagine ponendolo al passo con i tempi del sapere scientifico e allineandolo con le circostanze spaziali e temporali con le quali si trova collegato.” La stessa autrice rileva “6aturalmente la metodologia nella ricerca ha una valenza analitica ed euristica ed in questo aspetto può essere intesa come il complesso delle procedure logiche generalizzabili e delle component intuitive non codificabili che costellano un processo d’indagine” Ferraris Franceschi R., Problemi attuali dell’economia aziendale in prospettiva metodologica, Giuffrè Editore, Milano, 1998, pag. 3 e segg. Rileva ancora la stessa autrice “Se per metodologia s’intende, secondo l’uso filosofico, esclusivamente l’indagine circa i metodi usati dalla scienza può darsi che ad un primo sguardo questa, che peraltro riflette la concezione

93 spunto dell’individuazione della domanda di ricerca che abbiamo definito precedentemente nel modo seguente: “A seguito dei cambiamenti nella comunicazione finanziaria come dovrà modificarsi la struttura ed il funzionamento del sistema di controllo interno delle società quotate in borsa per far sì che l’informativa divulgata all’esterno presenti un elevato livello di affidabilità?”

La research question è stata dunque una guida per la ricerca della letteratura, per le decisioni sul disegno della ricerca, per l’analisi dei dati raccolti e per l’interpretazione dei risultati ottenuti249.

Il tipo di research design impiegato è uno di tipo descrittivo-esplorativo, in quanto consente di individuare le motivazioni sottostanti i cambiamenti del fenomeno indagato, attraverso un approccio per case study. L’approccio descrittivo-esplorativo consente infatti di acquisire un numero elevato di informazioni, senza alcuna limitazione di raggio di azione250.

L’approccio impiegato è dunque uno di tipo qualitativo descritto da alcuni autori nel modo seguente: “The label qualitative methods has no precise meaning in any of the social sciences. It is at best an umbrella term covering an array of interpretive techniques which seek to describe, decode, translate and otherwise

ortodossa dell’indagine di cui ci occupiamo, appaia esaurire in breve il suo compito nei confronti dell’economia aziendale”. La stessa autrice continua: “A fondamento dell’impostazione che vede la metodologia come teoria unitaria del metedo sta la convinzione che per giungere alla conoscenza scientifica, qualunque sia il settore reale a cui la stessa si rivolge, si percorrono le stesse vie.” Sembra importante evidenziare che “considerando in assoluto quest’ultimo scopo può sembrare che il compito assegnato all’indagine metodologica si possa riassumere in un tentativo di imporre un ordine al mondo delle idee”. Ferraris Franceschi R., Introduzione all’indagine metodologica e conoscitiva in economia aziendale, Libreria scientifica Giordano Pellegrini, Pisa, 1974, pagg. 80 e segg. Si evidenzia L’autore inoltre rileva che non esiste un unico metodo migliore ma che devono essere impiegati una pluralità di metodi che si alternano gli uni con gli altri e si integrano nelle varie fasi in cui per scopi strumentali di approfondimento dell’analisi, il formarsi di un’idea, l’evolversi delle conoscenze può essere scomposto e ricomposto. Franceschi Ferraris R., Economia aziendale e management, in Atti del Convegno del C. N. R., L’economia aziendale, contenuti, specificità e ruolo d’oggi, tenuto a Roma il 7 febbraio 1985.

249 Bryman, A. & Bell, E., Business Research methods, Oxford: Oxford University Press, 2003. 250

“Le finalità di una ricerca possono essere meramente descrittive se si indaga un fenomeno mal conosciuto, per il quale si tenta semplicemente di raccogliere il maggior numero di informazioni disponibili. In questi casi l’analisi è legittimamente esplorativa, perché non può essere guidata da ipotesi che, semmai, verranno formulate proprio sulla base del lavoro di analisi preliminare.” Delli Zotti G., Introduzione alla ricerca sociale, problemi e qualche soluzione, Milano, Franco Angeli, 1997.

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come to terms with the meaning, not the frequency, of certain more or less naturally occurring phenomena in the social world”251.

Diversi autori spiegano le motivazioni sottostanti l’utilizzo di un approccio di tipo qualitativo, ovvero fornire una descrizione di un fenomeno252, testare una teoria253 o generarne una nuova254.

In quanto tale, la presente ricerca può essere inquadrata all’interno di una teorizzazione di tipo deduttivo255, infatti gli step che la caratterizzano possono essere riassunti nei seguenti punti:

- “make a theoretical statement… (that says) one class of phenomena will be connected in a certain way with another class of phenomena”;

- From this theoretical statement… derive, by logical deduction and by operational definitions of concepts, an empirical statement… (that) the theoretical statement…implies logically;

- Make the observations called for in the empirical statements to see wheter or not they are true.”256

Ampia importanza è stata dunque attribuita ai costrutti teorici iniziali che hanno permesso di formalizzare la nostra domanda di ricerca e successivamente di testarla empiricamente257.

251

Van Maanen J., Reclaiming qualitative methods for organizational research: a preface, Administrative Science Quarterly, Vol. 24, n. 4, 1979, pag. 520.

252 Kidder, T., Soul of a new machlne. New York: Avon 1982. 253

Pinfleld,L., A fleld evaluation of perspectives on organizatlonal decision making, Administrative science Quarterly, 31, 1986, pagg. 365-388.

254

Harris, S., & Sutton, R , Functions of parting ceremoniesin dying organlzatlons, Academy of Management Journal, 29, 5-30, 1986m, Gersick, C., Time and transition In work teams: Toward a new model of group development. Academy of Management Journal, 31, 1988, pagg. 9-41. 255

Oltre all’approccio di tipo deduttivo si ricorda anche quello di tipo induttivo e quello di tipo adduttivo. Il primo si fonda sui seguenti steps: “1) extensively describe an interesting situation without using specialized vocabulary from the existing academic literature; 2) create a first level of substantive categories by coding these descriptions; 3) modify and improve codes as additional data are collected, categorized, an compared; 4) expect theoretic insights to emerge as categories stabilize and their relationships become apparent; 5) conclude empirical observation when new categories are not required to account for further observations.”Huff, op.cit. Questa teoria si fonda sulla Grounded theory. Si legga Glaser B. G., Strauss A. L., The discovery of grounded theory, Chicago, Aldine, 1967. Infine l’approccio adduttivo può essere spiegato attraverso le seguenti fasi: “1) begin with a problem/situation; 2) make a first attempt at theory building by describing the more general situation that could create that problem/situation; 3) refine the description by further modeling and testing.” Van de Ven A. H., Engaged scholarship, Oxford, UK, 2007.

256

A tal proposito si legga Stinchcombe A. L., Constructing social teorie, Chicago, University of Chicago Press, 1968, pagg. 15 e segg., Huff A. S., Designing Research for Publication, Sage, USA, 2009.

95 La figura sottostante mostra l’articolazione del disegno della ricerca, evidenziando la sua organicità e il suo fluire circolare come afferma lo stesso autore “coordinating purpose with methods and all other research design decisions to produce the outcome you report is rather like a circus act.”258

Figura 7 - Huff A. S., op. cit., pag. 254.

257

Questo approccio si fonda sulla teoria positivita secondo la quale gli studiosi possono spiegare e predire dall’analisi di un campione che consente di testare le ipotesi. Secondo questa teoria la conoscenza è cumulativa. Si legga Gibson B., Morgan G., Sociological paradigms and organizational analysis, London, Heinemann, 1979.

258

L’autore individual gli steps di una nuova ricerca nel modo seguente: “1) looking for an interesting subject of new research and the specific audience that might be interested in that inquiry; 2) becoming more logical; 3) formalizing design; 4) redesign.” Huff, op.cit., pag. 88.

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Sulla base di tale articolazione della ricerca, le fasi ad essa relative e strettamente interconnesse, possono prendere avvio dallo studio epistemologico/ontologico. Successivamente è stata effettuata un’analisi della letteratura e della pratica professionale. La ricerca viene dunque disegnata attraverso l’impiego di un approccio metodologico per giungere infine ad una modelizzazione/spiegazione della domanda di ricerca inizialmente individuata.

A sostegno del presente progetto di ricerca vengono presentati e analizzati alcuni casi di studio aziendale al fine di avvicinare il modello teorico alla realtà dei fatti aziendali.

La ricerca qualitativa ha lo scopo di sottoporre le aziende analizzate ad una sorta di “esperimento svolto in un laboratorio speciale”259.

Nel passato il metodo260 dei casi è stato oggetto di discussione da parte di studiosi che ne hanno evidenziato limiti e criticità, primo fra tutti uno scarso rigore scientifico e metodologico. Nonostante ciò, negli ultimi decenni, molti autori261 ne hanno messo in luce i principali pregi, confutandone gli svantaggi.

259 Per approfondimenti ulteriori sulla metodologia di ricerca basata sul case study si confronti Yin R., The case study crisis: some answers, in Administrative Science Quarterly, 26, 1981, Yin R., op.cit., 1994, Turrini A., Lo studio di casi come metodologia di ricerca in economia aziendale, in Azienda pubblica, 1, 2, 2002, Ferraris Franceschi R., L’indagine metodologica in economia aziendale, Milano, Giuffrè Editore, 1978. Ferraris Franceschi R., op. cit., 1998, pagg. 3 e segg, Lincoln Y. S., Emerging criteria for quality in qualitative and interpretative research, Qualitative inquiry, n. 1, September 1995, pagg. 275.289, Berg B. L., Qualitative research methods for the social sciences, 2001, Gillham B., Case study research method, Continuum, London, 2000, Price D. - Bannister F., The creation of knowledge through case study research, Irish Journal of Management, vol. 23, n.2, 2002, pp. 1-17, Shavelson R. - Townes L. (a cura di), Scientific research in education, National Academy Press, Washington DC, 2002, Dubois A. – Gadde L.E., Systematic combining: an abductive approach to case research, Journal of Business Research, vol. 55, n. 7, 2002, pagg. 53-560, Riege A.M., Validity and reliability tests in case study research: a literature review with "hands-on" applications for each research phase, Qualitative Market Research: An International Journal, vol. 6, n. 2, 2003, pagg. 75-86, Stoner G. - Holland J., “Using case studies in finance research”, in Humphrey C. - Lee B.(a cura di), The real life guide to accounting research: Abehind-the-scenes view of using qualitative research methods, Elsevier, Oxford, 2004, Miles, M., Qualitative data as an attractive nuisance:The problem of analysis. Administrative Science Quarterlv. 24, 1979, Miles, M., & Huberman, A. M., Qualitative data analysis. Beverly Hills, CA: Sage Publlcatlons, 1984.

260

L’autore inoltre rileva che non esiste un unico metodo migliore ma che devono essere impiegati una pluralità di metodi che si alternano gli uni con gli altri e si integrano nelle varie fasi in cui per scopi strumentali di approfondimento dell’analisi, il formarsi di un’idea, l’evolversi delle conoscenze può essere scomposto e ricomposto. Franceschi Ferraris R., Economia aziendale e management, in Atti del Convegno del C. N. R., L’economia aziendale, contenuti, specificità e ruolo d’oggi, tenuto a Roma il 7 febbraio 1985.

261 Eisenhardt K.M., Building theories from case study research, in Academy of Management Review, vol. 14, n. 4, 1989, pagg. 532-550; Stake R.E., The art of case study research, Sage, London, 1995, Jensen J.L., Rodgers R., Cumulating the intellectual gold of case study research, Public Administration Review, vol. 61, n. 2, 2001, pagg. 235-246; Remenyi D., Money A., Price

97 E’ da notare infatti che l’assenza di rigore metodologico può essere ricondotto anche ad altri metodi di ricerca e non propriamente e soltanto al case study.

Lo studio dei tre casi aziendali che ci consentono di studiare in profondità la dimensione aziendale ben si adatta alla realtà complessa e variegata oggetto della nostra ricerca ed in particolare si presta a research question del tipo “come” e “perché”262.

La presente ricerca mira infatti alla spiegazione dell’evoluzione di un fenomeno e all’analisi dei suoi riflessi su un altro fenomeno, attraverso lo studio della letteratura nazionale ed internazionale, della normativa vigente e l’interpretazione di diverse realtà aziendali.

Quest’ultima fase ci ha consentito di astrarre nuovi concetti e riflessioni sul sistema di controllo interno (argomento che verrà approfondito nell’ultimo capitolo).

Tale approccio qualitativo, in particolare, viene studiato da svariati autori che ne evidenziano tre elementi chiave:

- una costante interazione tra la raccolta dei dati e la loro analisi; - la scelta ragionata del caso da studiare, sulla base delle sue caratteristiche predominanti e delle sue peculiarità;

- la generalizzazione di tipo teorico263.

Uno dei framework di riferimento per lo studio di casi è quello proposto da Yin264. Secondo l’autore, ai fini della progettazione di uno studio di casi è necessario

D., Bannister F., The creation of knowledge through case study research, Irish Journal of Management, vol. 23, n.2, 2002, pagg. 1-17.

262 Miles M.B., Huberman A.M., Qualitative Data Analysis: A Sourcebook of 6ew Methods. Newbury Park, CA: Sage, 1984. Sull’utilizzo preferibile di più casi aziendali piuttosto che uno solo si sono espressi alcuni autori tra i quali merita la nostra attenzione Dyer W.G., Wilkins A.L., Better stories, not better constructs, to generate a better theory: a rejoinder to Eisenhardt, Academy of Management Review, vol. 16, n. 3, 1991, pagg. 613-619.

263

L’approccio qualitativo che prende il nome di grounded theory viene studiata da alcuni autori tra cui spiccano: Yin R., op.cit., 1981, Strauss A., Qualitative analysis for social scientists, Cambridge University Press, Cambridge, 1987, Stake R., Denzin N. e Lincoln Y., a cura di, Case Study, Handbook of qualitative research, Sage, London, 1994, Strauss A., Corbin J., Basic of qualitative research: gronded theory procedures and tecniques, Newbury Park, Sage, 1990, Corbin J., Strauss A., Grounded Theory research: procedures, canons, and evaluate criteria, Qualitative sociology, Vol. 13, n. 1, 1990, pagg. 3 e segg. Questi ultimi autori rilevano che “grounded theorists share a conviction with many other qualitative researchers that the usual canons of good science should be retained, but require redefinition in order to fit the realities of qualitative research and the complexity of social phenomena.”

264

Cfr. Yin R. K., Lo studio di caso nella ricerca scientifica, Progetto e metodi, a cura di Stefania Pimpinelli, Roma, Armando Editore, 2005. Sulla ricerca sociale di tipo qualitativo si leggono

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avere ben chiaro il piano d’azione da implementare, il punto di partenza e il punto di arrivo, attraverso la definizione della research question.

Fase successiva alla pianificazione è la raccolta dei dati e lo studio dei casi aziendali, attraverso la conduzione di interviste con lo scopo di aiutare il ricercatore nel suo percorso formativo e fornire spunti o chiarimenti per il progetto di ricerca.

Successivamente dallo studio della documentazione e delle interviste condotte, nasce la necessità di una loro elaborazione e sistemazione.

Questo approccio tipicamente combina metodi diversi di raccolta dei dati, ovvero attraverso gli archivi, le interviste, i questionari e le osservazioni dirette.

Anche noi ci siamo avvalsi di un variegato mix di metodi di ricerca, dall’analisi degli archivi, alle osservazioni dirette ed infine alla conduzione di interviste attraverso il supporto di un questionario aperto.

Le evidenze quindi potranno essere sia qualitative (come per esempio le parole), sia qualitative (come per esempio numeri), oppure entrambe265.

Inoltre si è impiegato uno studio di casi di tipo integrato (embedded case study) perché si è prestata attenzione a più sottounità comprese all’interno di un singolo caso aziendale266.

Alcuni autori evidenziano una serie di fattori che consentono di testare la qualità della ricerca fondata sullo studio di casi aziendali267, ovvero:

anche Sull’approccio qualitativo di tipo longitudinale si veda Arino A., De La Torre J., Learning from failure: toward an evolutionary model of collaborative ventures, Organization Science, 9,3, 1998, pagg. 306-325, Dekker H., Control of inter-organizational relationships: Evidence on appropriation concerns and coordination requirements, Accounting, Organizations and Society, I, 2004, pagg. 27-49, Velez M. L., Sanchez J. M., Alvarez-Dardet C., Management control system as inter-organizational trust builders in evolving relationships: Evidence from a longitudinal case study, Accounting, Organizations and Society, 33, 2008, pagg. 968-994.

265

Eisenhardt, op.cit., 1989. 266

Yin individua un approccio integrato e uno di tipo olistico. L’approccio di tipo olistico è volto ad analizzare una sola unità all’interno dei singoli casi aziendali. Yin, op.cit., 1984. Nella presente ricerca utilizziamo un approccio integrato tenendo conto delle difficoltà insite nella elaborazione ed interpretazione dei risultati.

267

Riege A.M., Validity and reliability tests in case study research: a literature review with "hands-on" applications for each research phase, Qualitative Market Research: An International Journal, vol. 6, n. 2, 2003, pagg. 75-86. The construct validity fa riferimento alla scelta delle misure necessarie per osservare il fenomeno, che devono essere il più oggettivo possibile. Questa fase riguarda essenzialmente il momento di raccolta dati. La validità interna fa riferimento alla possibilità che nello spiegare il fenomeno siano stati trascurati alcuni fattori causali. La validità esterna si riferisce alla possibilità di estendere i risultati ottenuti ad altri contesti. Infine l’attendibilità fa riferimento all’importanza che gli stessi risultati possono essere ottenuti anche da altri ricercatori in momenti diversi.

99 - the construct validity;

- the internal validity; - the external validity; - the reliability.

Questi elementi ci consentono di strutturare correttamente il disegno della ricerca e successivamente di intepretare adeguatamente i risultati ottenuti.

Nella fase preliminare sono stati esaminati i siti delle tre aziende, per approfondire la conoscenza delle loro attività, delle loro storie e delle loro strutture organizzative e gerarchiche.

Sono stati dapprima analizzati e studiati in maniera dettagliata tutti i dati contenuti nei numerosi documenti pubblicati dalle varie aziende oggetto di analisi ottenibili liberamente dai vari siti web, nella sezione Investor Relations o dal sito di Borsa Italiana (il periodo oggetto di esame dei documenti è quello compreso nell’arco temporale 2005-2010).

Queste documentazioni sono state integrate con osservazioni dirette svolte all’interno delle tre organizzazioni aziendali e, ove necessario, con il reperimento di informazioni presenti negli archivi aziendali.

La conoscenza tuttavia più approfondita è frutto di interviste, trattandosi di uno strumento tipico di ogni ricerca qualitativa, in quanto capace di cogliere aspetti inizialmente non contemplati dai ricercatori268.

Alcuni studiosi rilevano che “an interview, whose purpose is to gather descriptions of the lifeworld of the interviewees with respect to interpretation of meaning of the described phenomena”269.

Si è dunque passati ad intervistare alcuni attori aziendali che più di tutti risultano coinvolti nel processo di redazione e controllo della corporate disclosure.

Le interviste, guidate attraverso l’utilizzo di un questionario aperto270 e medesimo per tutte le realtà osservate, sono state svolte nel periodo maggio 2009 e dicembre

268

Corbetta P., La ricerca sociale: metodologia e tecniche, Bologna, Il Mulino, 2003, Rubin H.J., Rubit I.S., Qualitative interviewing. The art of hearing data, Thousand Oaks, Sage, 1995.

269

Kvale S., The qualitative research inteview, A phenomenological and a hermeneutical mode of under standing, Journal of Phenomenological psychology, 14, 1983, pagg. 171- 196.

270

Il questionario può essere osservato al termine del presente elaborato tra gli allegati relativi alle interviste svolte.

100

2010 e sono state tutte registrate con il consenso degli intervistati e accuratemente riportate su formato cartaceo.

L’utilizzo di un questionario aperto ha consentito all’intervistato di sentirsi libero di esprimersi e non assoggettato a particolari critiche o suggerimenti da parte dell’intervistatore.

La preparazione del questionario è stata fondata sullo studio della letteratura nazionale, internazionale e afferente alla pratica professionale.

In particolare il questionario è stato costruito differentemente per i diversi attori che partecipano, con ruoli e responsabilità diverse, al processo di corporate disclosure. Questo ha consentito di cogliere le peculiarità dei vari soggetti intervistati, individuando le relazioni esistenti tra di essi.

Affinché questa metodologia di ricerca sia validata è indispensabile che l’intervistatore si ponga in una posizione neutra nei confronti dell’intervistato e nei confronti della tematica oggetto di intervista, rimanendo quindi passivo ed evitando in tal modo di influenzare con il suo comportamento gli attori del processo del financial reporting.

Nonostante ciò, non riteniamo possibile una generalizzazione e l’estensione dei risultati ottenuti dal singolo evento all’universo della popolazione271, anche se sono possibili alcune importanti considerazioni e riflessioni in merito.

Tale analisi per casi non è dunque esaustiva ed è infatti volta ad indagare in via preliminare la percorribilità del presente progetto di ricerca al fine di poter estendere successivamente i nostri risultati ed il modello elaborato ad altri casi aziendali.

In particolare i casi aziendali selezionati sono stati elaborati a seguito di analisi di interviste rivolte all’investor relator, in una prima fase e successivamente ai responsabili del controllo di gestione, al CFO, al responsabile del sistema di controllo interno, all’Internal auditor e al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari272. La scelta dei soggetti da sottoporre ad intervista

271 Lo studio di un caso potrebbe portare a commettere l’errore di considerare il caso analizzato, in modo universale e ciò potrebbe comportare un’errata interpretazione del fenomeno in oggetto. A tal proposito di veda, tra gli altri, Turrini, A., op.cit., 2002.