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PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Nel documento Bilancio al 31 dicembre 2021 (pagine 156-161)

Alle società incluse nell’area di consolidamento è stato applicato il metodo di consolidamento integrale. I criteri utilizzati sono stati i seguenti:

1. eliminazione del valore contabile delle partecipazioni con la corrispon-dente frazione di patrimonio netto risultante alla data di costituzione, acquisto, ovvero al momento in cui è stato acquisito il controllo. La differenza tra i suddetti valori è analizzata al fine di allocare la stessa alle voci dell’attivo e del passivo della partecipata, in funzione dell’ef-fettiva natura contabile. In linea di principio tale differenza è portata a rettifica delle poste di bilancio attive e/o passive in funzione dell’effet-tivo valore che alle stesse è stato riconosciuto in sede di costituzione/

acquisto. Parte del prezzo di acquisto è riconosciuto a titolo di avvia-mento, qualora siano soddisfatti i requisiti per tale iscrizione dell’av-viamento come previsti dal principio OIC 24 “Immobilizzazioni imma-teriali”. Il residuo della differenza da consolidamento non allocabile sulle attività e passività e sull’avviamento è imputato a conto econo-mico nella voce B14 “oneri diversi di gestione”. L’eventuale differenza negativa da annullamento è imputata, ove possibile, a rettifica delle attività iscritte per valori superiori al loro valore recuperabile e alle passività iscritte ad un valore inferiore al loro valore di estinzione. L’e-ventuale eccedenza negativa, se non è riconducibile alla previsione di risultati economici sfavorevoli, viene allocata tra i fondi rischi, alla voce

“Fondo oneri e rischi di consolidamento” ed ammortizzata in funzione del periodo entro il quale le perdite in oggetto dovrebbero estinguersi.

2. eliminazione nello stato patrimoniale e nel conto economico consoli-dato dei crediti e debiti nonché dei proventi ed oneri relativi ad opera-zioni effettuate tra le imprese rientranti nell’area di consolidamento;

3. eliminazione di utili e perdite di rilievo conseguenti ad operazioni effet-tuate tra le imprese consolidate;

4. appostazione delle quote di patrimonio netto e dei risultati di esercizio corrispondenti a partecipazioni di terzi in una apposita voce del Patri-monio Netto.

PRINCIPI CONTABILI

Di seguito si riportano i principali criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato, criteri dettati dalla Capogruppo Poligra-fico, peraltro sostanzialmente coincidenti con quelli utilizzati dalle società rientrante nell’area di consolidamento, conformemente a quanto indicato dal decreto legislativo 127/91 e successive modifiche.

I principi adottati sono conformi a quanto previsto dall’ordinamento italiano in attuazione della direttiva europea 2013/34, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo n. 139/15, che integra e modifica il Codice Civile nelle norme generali per la redazione del bilancio d’esercizio relativamente agli schemi, ai criteri di valutazione, al contenuto della nota integrativa e della relazione sulla gestione, modifiche ed integrazioni entrate in vigore dal primo gennaio 2016.

Di seguito si espongono i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2021.

Immobilizzazioni immateriali

Rappresentano costi a fronte dei quali è identificabile un’utilità plurien-nale e sono contabilizzati in base al costo effettivamente sostenuto, costo che viene sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in base alla relativa vita

utile economica che è in media di tre anni, considerando la velocità di rinno-vamento dei beni. I costi capitalizzati di ricerca e sviluppo sono normalmente ammortizzati in quote costanti, sulla base di un piano di ammortamento, in un periodo non superiore a 5 anni. Nei casi in cui i valori sopra determinati, risul-tino durevolmente inferiore, si è proceduto ad una corrispondente riduzione dello stesso. Per i costi sostenuti sui beni di terzi, per i quali è identificabile un’utilità riferibile a più esercizi, si è provveduto all’ammortamento in funzione della durata dei rispettivi contratti di locazione.

Immobilizzazioni materiali

Sono iscritte al costo di acquisizione o di produzione, aumentato degli oneri accessori di diretta imputazione nonché, per alcune di esse, delle quote di rivalutazioni e/o svalutazioni effettuate a norma di legge in anni precedenti.

Il costo dei cespiti, come sopra determinato, viene sistematicamente ammor-tizzato in base alla residua possibilità di utilizzazione. Le immobilizzazioni che, alla data di chiusura dell’esercizio, risultino durevolmente di valore inferiore a quello determinato secondo quanto indicato in precedenza vengono iscritte a tale minor valore. Tale minor valore non viene mantenuto negli esercizi suc-cessivi se vengono meno i motivi della rettifica effettuata.

Di seguito viene indicata, per tipologia di bene, la vita utile economica stimata:

TIPOLOGIA DI BENE VITA UTILE STIMATA

ESPRESSA IN ANNI DA A

Fabbricati 18 33

Costruzioni leggere 10 10

Impianti e Macchinari 5 20

Sistemi di fotocomposizione 4 4

Rotative 5 5

Attrezzature Industriali e Commerciali 3 4

Altri beni 4 8

Postazioni di lavoro documenti elettronici Durata del contratto

Il valore delle immobilizzazioni comprende anche le spese aventi natura incrementativa, laddove queste abbiano comportato un aumento della vita utile del cespite cui si riferiscono e vengono ammortizzate in relazione alla nuova residua possibilità di utilizzazione dei medesimi. Il valore contabile delle parti sostituite viene eliminato e i costi di manutenzione e riparazione sono rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiun-tamente ad un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita, il cui ammortamento cessa alla data in cui il bene è riclassificato nell’attivo circolante tra i beni destinati alla vendita valutati al minore tra il valore netto contabile e il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, in conformità all’OIC 16.

Immobilizzazioni finanziarie

Le partecipazioni sono iscritte al costo, determinato sulla base del prezzo d’acquisto o di sottoscrizione. Il valore di carico delle partecipazioni è rettificato per tener conto di perdite durevoli di valore sulla base della corri-spondente frazione del patrimonio netto. Tale minor valore non viene mante-nuto negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che hanno determi-nato la suddetta rettifica.

I titoli che non costituiscono partecipazioni sono iscritti in base al costo di acquisto, che viene rettificato in caso di perdite durevoli di valore. Tale minor valore, ove iscritto, non viene mantenuto negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che hanno determinato la rilevazione.

Rimanenze

Le rimanenze sono costituite da beni destinati alla vendita, da scorte di materie prime, materiali vari, carta e parti di ricambio, da utilizzare per l’attività di esercizio o di manutenzione, e da prodotti in corso di esecuzione.

• Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci: sono valutate al minore fra il costo di acquisto, calcolato con il metodo del “costo medio di acquisto ponderato”, ed il valore di realizzo desumibile dall’an-damento del mercato.

• Prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e prodotti finiti: sono valu-tati al minore tra il valore di mercato ed il costo standard di esercizio.

A fine esercizio si procede ad un’analisi delle commesse in essere per identificare eventuali perdite a finire. In tale voce sono riclassificati i beni destinati alla rivendita.

I beni obsoleti o a lento rigiro sono stati svalutati in relazione alla loro residua possibilità di utilizzo o tenendo conto del loro possibile valore di realizzo.

Crediti

I crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammor-tizzato, laddove non indicato diversamente, tenendo in considerazione il fattore temporale, ed il valore di presumibile realizzo. In particolare, il valore di iscrizione iniziale è rappresentato dal valore nominale del credito, al netto di tutti i premi, sconti e abbuoni, ed inclusivo degli eventuali costi direttamente attribuibili alla transazione che ha generato il credito. I costi di transazione, le eventuali commissioni attive e passive e ogni differenza tra valore iniziale e valore nominale a scadenza sono inclusi nel calcolo del costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. È stato costituito un apposito fondo svalutazione a fronte di possibili rischi di insol-venza, la cui congruità rispetto alle posizioni di dubbia esigibilità è verifi-cata periodicamente. In ogni caso, al termine di ogni esercizio, si procede ad ulteriori valutazioni tenendo in considerazione sia le situazioni di inesi-gibilità già manifestatesi o ritenute probabili, sia le condizioni economiche generali, di settore e di rischio Paese.

Ratei e risconti

Sono determinati in base al principio della competenza temporale. In tale voce confluiscono i ricavi ed i costi di competenza dell’esercizio che

verranno conseguiti o sostenuti negli esercizi successivi e quelli conseguiti o sostenuti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di esercizi successivi.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

È determinato in base al disposto delle leggi vigenti e dei Contratti Col-lettivi Nazionali di Lavoro.

Esso rappresenta, per i dipendenti in forza al 31 dicembre 2021, la pas-sività relativa al TFR maturato e rimasto in azienda, oltre a quanto maturato da inizio 2007 fino al momento della scelta da parte dei dipendenti che hanno optato per i fondi pensione, al netto delle anticipazioni corrisposte e compren-sivo della rivalutazione al 31 dicembre 2021 ai sensi del Decreto Legislativo del 5 dicembre 2005, n. 252 e successive modifiche introdotte con la Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007).

Debiti

I debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortiz-zato, laddove non indicato diversamente, tenendo conto del fattore tempo-rale. In particolare, il valore di iscrizione iniziale è rappresentato dal valore nominale del debito, al netto dei costi di transazione e di tutti i premi, sconti e abbuoni direttamente derivanti dalla transazione che ha generato il debito. I costi di transazione, le eventuali commissioni attive e passive e ogni differenza tra valore iniziale e valore nominale a scadenza sono inclusi nel calcolo del costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri riguardano principal-mente stanziamenti effettuati per coprire oneri o debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non erano determina-bili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Nella valutazione dei rischi ed oneri si considerano anche quelli legati ad eventi di cui si è venuti a cono-scenza dopo la data di chiusura dell’esercizio e fino alla data di redazione del bilancio.

Operazioni e partite in moneta estera

I crediti e debiti in valuta estera in essere alla chiusura dell’esercizio, iscritti al cambio in vigore al momento di effettuazione dell’operazione, sono convertiti al tasso di cambio corrente alla data di chiusura dell’eserci-zio. Gli utili e le perdite su cambi sono imputati al conto economico come componenti di reddito di natura finanziaria. L’eventuale utile netto da con-versione viene accantonato in apposita riserva non distribuibile fino al suo realizzo.

Costi e ricavi

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse alla vendita dei prodotti e alla prestazione dei servizi e rilevati al momento del trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà, che normalmente coincide con la spedizione o consegna dei beni o prestazione dei servizi. I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono determinati al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è stata compiuta.

Imposte dell’esercizio

Le imposte sul reddito sono calcolate in base alla stima del reddito imponibile, in conformità alle disposizioni in vigore e nel rispetto del princi-pio di competenza, tenendo conto delle situazioni fiscali del Gruppo. Sono state calcolate le imposte differite o anticipate in applicazione del principio contabile n. 25.

Nel documento Bilancio al 31 dicembre 2021 (pagine 156-161)