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4.4. AIM Italia Mercato Alternativo del Capitale

4.4.3. Procedura di ammissione e collocamento

Terminata l’analisi di due diligence e avuta l’approvazione del NomAd può essere attivata la procedura di ammissione, che ha inizio con l’inoltro della comunicazione di pre-ammissione ai sensi dell’articolo 2 del Regolamento Emittenti, la quale, una volta analizzata, viene diffusa al mercato tramite SDIR158.

Per quanto stabilito dal Regolamento tra la data della comunicazione di pre- ammissione e quella di ammissione devono trascorrere almeno 10 giorni di mercato aperto. Inoltre, almeno 3 giorni di mercato aperto prima della prevista data di ammissione, deve essere inviata a Borsa Italiana la domanda di ammissione, accompagnata dal documento di ammissione e dalla dichiarazione di appropriatezza del NomAd159. L’ammissione alle negoziazioni viene stabilita

da Borsa Italiana e portata a conoscenza del pubblico mediante un avviso, indicante anche l’apertura delle negoziazioni che usualmente coincide al secondo giorno di borsa aperto a quello in cui avviene l’ammissione. L’emittente, a partire dalla data di ammissione ha l’obbligo di pubblicare sul proprio sito web il documento di ammissione.

L’intero iter procedurale avviene tramite il servizio telematico QUiCK

158 Servizio di Diffusione dell’Informativa Regolamentata. Generalmente la diffusione al mercato della

comunicazione di pre-ammissione avviene il medesimo giorno in cui la comunicazione viene ricevuta da Borsa Italiana, e, successivamente, ogni qualvolta venga aggiornata nei suoi contenuti.

168 (QUOTATION in a CLICK), che permette di gestire on-line tutte le fasi, e le comunicazioni dirette al NomAd a società Borsa Italiana e tra questi ultimi.

Una volta avviata la fase di quotazione, l’azienda si avvale del supporto di un broker, che può anche essere il NomAd a patto che non sia un soggetto bancario, che si preoccupa della raccolta e piazzamento ordini nei confronti degli investitori, svolgendo anche servizi di marketing su gli strumenti emessi.

Prima del collocamento, viene svolta un’attività di marketing nella quale vengono contattati dei potenziali investitori al fine di sondare la disponibilità ed interesse all’acquisto di azioni della società emittente. Questa attività ha dunque lo scopo di valutare quantitativamente le manifestazioni d’interesse non-

binding che possano confortare sul buon esito dell’operazione. Allora il broker si

preoccupa di organizzare un road show presso i potenziali investitori , con incontri tra quest’ultimi e il top management.

Il compito del broker in questi incontri è quello di convincere gli investitori della validità della sottoscrizione fornendo una completa overview della società emittente necessaria a permettere anche una valutazione del prezzo dell’ordine. La raccolta effettiva delle manifestazioni d’interesse si svolge in genere successivamente alla presentazione della comunicazione di pre-ammissione ovvero a ridosso della stessa. Da questi incontri è possibile valutare potenzialmente il totale collocamento dei titoli, disegnare una curva di domanda e creare una forbice di prezzo con la quale verrà collocato lo strumento sul mercato.

Il prezzo finale del collocamento è deciso dall’emittente, con l’aiuto e la consulenza del NomAd e del Broker, in modo da allocare effettivamente il numero di azioni offerte agli investitori, lasciando, allo stesso tempo, che una parte della domanda non venga soddisfatta, così da alimentare l’interesse all’acquisto e supportare l’andamento del titolo. Il prezzo risente, di solito, di un

ipo discount160 per rendere più attrattivo lo strumento sul mercato e condurre al

successo dell’operazione.

160 Tale sconto viene quantificato sulla base delle indicazioni che le banche responsabili del collocamento ricevono da

169 I titoli vengono assegnati in base ad alcuni parametri riscontrati durante la fase di sollecitazione all’investimento allestita in precedenza dal broker e dipendono dalla politica di investimento e di gestione del portafoglio, dalla dimensione del portafoglio, i mercati e i settori d’interesse e dalla propensione a conservare la partecipazione in un’ottica di medio/lungo periodo.

Terminato il processo di ammissione la azienda dovrà dotarsi di uno specialist incaricato di immettere, durante ogni fase di asta, quantitativi in vendita e in acquisto volti a garantire la buona liquidità del titolo e la possibilità agli investitori di aprire , ampliare o chiudere le proprie posizioni.

Analizzato il processo di quotazione e tutti gli attori coinvolti in esso, si capisce quanto possa comunque essere ritenuto complesso e dispendioso in termini di tempo e risorse optare per la quotazione su un mercato come l’AIM, per raccogliere capitali di finanziamento necessari alla propria crescita. Oggi , va sempre più scemando la considerazione che il mercato azionario sia una possibilità riservata esclusivamente alle grandi aziende, ma va delineandosi come possibilità di crescita e sviluppo anche per le piccole realtà che costellano la nostra economia . I motivi principali che oggi spingono gli imprenditori a voltare pagina e scegliere questa strada sono molteplici:

La crescita interna per cercare nuovi canali di finanziamento a sostegno degli investimenti di sviluppo e che, a sua volta, si divide in ottimizzazione della struttura finanziaria per diversificazione della raccolta e graduazione della raccolta di capitali in funzione della crescita. L’azienda può usufruire della visibilità acquisita per conquistare nuove quote di mercato o piazzare nuovi prodotti. Ciò agevola sia il riequilibrio della struttura finanziaria compatibile con la struttura degli investimenti e consente un miglioramento dello standing creditizio e una riduzione del costo complessivo del finanziamento per l’impresa tramite il canale bancario.

titoli di una società con caratteristiche simili o analogo profilo di rischio, ma già presente sul mercato, e quindi minore asimmetria informativa.

170  La crescita esterna, che consente di raccogliere le risorse finanziarie direttamente sul mercato. Questa situazione consente, tra l’altro, di effettuare operazioni di M&A anche attraverso lo scambio di azioni.

 Il rafforzamento della struttura organizzativa che si attua antecedentemente alla quotazione. I costi sostenuti per perseguire tale obiettivo devono considerarsi come costi di investimento in quanto creano valore per il futuro e facilitano l’implementazione di strategie operative di nuova generazione.

Il miglioramento dell’immagine aziendale post quotazione: maggiore trasparenza imposta dai mercati finanziari, migliore visibilità nei confronti della comunità economica e finanziaria, possibilità di usufruire del

reputation capital come leva di marketing sia ai fini commerciali che

finanziari.

Ovviamente la quotazione comporta anche degli svantaggi:  Eventuale perdita del controllo della società.

 Esigenza di una chiara separazione tra patrimonio personale e aziendale.  Impegni e responsabilità degli azionisti e della società nei confronti del

mercato.

 Necessità di obblighi informativi continui e rilevanti.  Costi iniziali di accesso al mercato elevati.

 Necessità di organizzare una struttura, o potenziarla nel caso sia esistente, con l’obiettivo di fornire informazioni economico-finanziarie al mercato.

Tali svantaggi possono però anche essere visti come semplici ostacoli da superare da parte degli imprenditori interessati e potenzialmente coinvolgibili in un processo di quotazione della propria impresa, in quanto diretta conseguenza del retaggio culturale basso e di una mancata cultura finanziaria. Tutti elementi che possono essere superati con una buona dose di preparazione tecnica e psicologica alla quotazione.

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