• Non ci sono risultati.

Progetto Comenius: partenariato fra scuole agrarie europee Massimiliana Pisetta

docente di Lingue straniere (Inglese)

N

EL SETTEMBRE 2011 IL NOSTRO PRESIDE HA ACCONSENTITO A PARTECIPARE AL PRO-

GETTO COMENIuS, NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA LIFELONG LEARNING. Tale pro-

getto è stato ideato dall’allora collaboratrice dell’Europe Direct Trentino dott.ssa Boglar- ka Fenyvesi ed approvato dall’Unione Europea.

Si è trattato del progetto intitolato Our Agriculture - Our Europe, un partenariato fra scuole agrarie di quattro stati membri dell’Unione: Austria, Francia, Ungheria e Italia, quest’ultima rappresentata appunto dal nostro Istituto.

La durata del progetto è stata biennale ed ha coinvolto la classe terza S che nel secondo anno è diventata quarta S.

20

GLI STUDENTI INTERESSATI DELLE QUAT- TRO SCUOLE ERANO RAGAZZI DI ETÀ COM- PRESA DAI 15 AI 17 ANNI e sono da conside- rarsi i protagonisti del lavoro, coordinati per quanto riguarda il nostro Istituto dagli insegnanti Paolo Facchini e Massimiliana Pisetta, con la collaborazione degli altri docenti del Consiglio di classe.

Durante questi due anni si sono svolti quattro incontri, uno in ciascuna scuola

partecipante e in ciascun incontro erano presenti quattro delegazioni di studenti e insegnanti delle quattro scuole.

A turno la scuola ospitante organizzava cinque giorni di attività varie attinenti al tema che rappresentava il fulcro del progetto.

Tale tema era articolato in vari punti strettamente legati all’Agricoltura in Europa intesa sia come attività agricole,

a lato

20. Attività di simulazione di mungitura.

nella pagina a lato

21. Foto di gruppo dei partecipanti al Progetto Comenius nella prima tappa svoltasi a San Michele.

21

sia come dimensione di materia insegna- ta nelle scuole europee; ci siamo altre- sì occupati anche della Politica Agricola Comune dopo il 2013. Altro aspetto di interesse è stato considerare come i cam- biamenti climatici influenzino l’agricol- tura; in conclusione, abbiamo analizzato l’agricoltura sotto diversi aspetti, anche dal punto di vista storico.

Tanta carne al fuoco da cucinare con fantasia per renderla appetibile! Perciò, oltre alle ricerche scientifiche effettua- te per realizzare presentazioni di dati e situazioni reali nei quattro paesi, ci sia- mo inventati svariati tipi di attività quali visite ad aziende, interviste con esperti e agricoltori anziani, laboratori per creare oggetti locali, gare su attività agricole e infine un agri-blog creato da tutti i part- ner per monitorare le attività agricole e le condizioni meteorologiche europee.

I PRODOTTI FINALI ChE L’UNIONE EUROPEA CI hA RIChIESTO SONO STATI UN DVD SULL’A- GRICOLTURA CONTENENTE INTERVISTE NELLE QUATTRO LINGUE AD OPERATORI DEL SETTO- RE AGRICOLO, diverse presentazioni in power point dei quattro partner e il menzionato agri-blog.

Durante i quattro incontri le scuole ospitanti avevano l’incarico organizzativo e la ric- chezza del progetto è consistita nel fatto che abbiamo vissuto quattro esperienze molto originali caratterizzate dalle peculiarità che contraddistinguono le diverse realtà agri- cole.

In Italia, a San Michele, le attività si sono concentrate sulla coltivazione della mela e sulla viticoltura, quindi abbiamo visitato il Mondo Melinda, abbiamo effettuato una degusta- zione guidata di alcune varietà di mele, ci siamo recati in un grande vivaio viticolo nei pressi del lago di Garda ed abbiamo visitato la cantina e alcuni vigneti dell’Istituto. Al Museo di Usi e Costumi i ragazzi si sono cimentati in un lavoro artigianale di fabbricazione di un cestino di vimini che ciascuno ha conservato come souvenir.

In Francia, a Beaune, il nostro contatto con l’agricoltura è stato incentrato sulle aziende viti-enologiche e sulla produzione della senape. La parte più creativa qui ha permesso ai ragazzi di mettere in gioco le loro doti culinarie nella preparazione di un pasto che abbiamo gustato tutti insieme.

In Austria, a Rotholz, le attività agricole legate a questo paese ci hanno condotto in una segheria e in un caseificio e in entrambi i luoghi abbiamo potuto seguire le fasi di lavo- razione e produzione.

La fase più ricreativa ci ha visto prendere parte ad una lunga slittata notturna su una pista illuminata da una splendida luna e poi correre, seduti su di un trenino sotterraneo, attraverso una vecchia miniera d’argento. La parte artistica ha messo in luce le abilità canore e danzanti dei ragazzi che si sono esibiti in spettacolini legati alle tradizioni e al folclore del loro paese di provenienza.

IN UNGhERIA, A VELENCE, SIAMO STATI ACCOLTI PRIMA ALL’ISTITUTO DI RICERCA DELL’AC- CADEMIA UNGHERESE SUL LAGO BALATON E POI ALL’ISTITUTO PER LA RICERCA AGRICOLA, dove sono in corso applicazioni di progetti per lo sviluppo della biogenetica. All’interno dell’immenso parco dove è situato questo centro si erge anche una residenza che ospi- ta un museo dedicato a Beethoven. Abbiamo avuto l’opportunità di soffermarci anche all’interno di questo luogo permeato di arte e genialità. Questo connubio di scienza e vita spirituale è stata un’esperienza che abbiamo ricercato durante tutti quattro gli incontri. A Trento siamo stati accompagnati da una guida per conoscere i monumenti e i luoghi storici della città, a Beaune siamo stati deliziati dalla visita con caccia al tesoro

nell’affascinante Hotel Dieu, in Austria abbiamo dedicato una mezza giornata alla visita della bella Innsbruck, in Ungheria siamo rimasti senza fiato ammirando le meraviglie dell’imponente Budapest.

A parte i prodotti finali di cui si è parlato, uno degli scopi più importanti di questo pro- getto è stato quello dell’integrazione fra giovani nati ed educati in paesi diversi e con diverse lingue madri. La paura e la timidezza all’inizio hanno frenato questo percorso, ma ci siamo adoperati ad inventare strategie, come costruire le attività mescolando i gruppi e intervenendo su dinamiche che attirano i giovani, i quali hanno poi trovato inco- raggiamento nei prodotti dei loro lavori. Questi fattori durante il cammino si sono rivelati il carburante che alla fine ha fatto raggiungere l’obiettivo prefissato.

Comenius ha permesso ai nostri studenti, non solo di conoscere nuovi aspetti e approfon- dire il loro bagaglio in campo agricolo e lavorativo, ma di confrontare e apprezzare diver- se realtà geograficamente così vicine, spesso culturalmente lontane fra loro. In questo percorso lo stupore, l’interesse, la sorpresa sono stati ingredienti che hanno contribuito ad arricchire gli orizzonti del loro mondo ed a farli sentire veramente cittadini europei. Il lavoro profuso per portare al successo questo progetto ha richiesto molto impegno da parte di tutti i partecipanti. Ma alla fine siamo stati ricompensati dalla grande soddisfa- zione di aver regalato ad un folto gruppo di giovani europei l’opportunità di conoscere una fetta del mondo dove vivranno, lavoreranno e rideranno integrati fra di loro, pur mantenendo ciascuno le proprie unicità.

22

in basso

22. I giochi cui hanno partecipato i ragazzi in Austria: l’arrampicata.

nella pagina a lato

23. Il gruppo dei partecipanti al Comenius in Austria: da sx, Alessandro, Giacomo, Tommaso, Irene e Davide.