Stefano Bazzaco, Università degli Studi di Verona, [email protected] Tiziana Mancinelli, Cologne Centre of eHumanities, [email protected]
L’obiettivo di questo poster è quello di presentare le fasi di realizzazione di un progetto di edizione digitale di un copioso numero di testi curato dal “Progetto Mambrino”, un gruppo di ricerca nato nel 2003 su iniziativa di Anna Bognolo (Università di Verona) che si occupa dello studio dei romanzi cavallereschi italiani di derivazione spagnola prodotti a Venezia a metà del Cinquecento (1540-1630).
Il gruppo si propone di studiare l’esteso corpus di traduzioni, imitazioni e continuazioni originali italiane di cicli spagnoli di enorme successo che si moltiplicarono per più di un secolo grazie all’attività imprenditoriale di editori e poligrafi veneziani, grandi interpreti del mercato librario rinascimentale che contribuirono alla diffusione del romanzo cavalleresco in tutta Europa.
L’indagine del ricco panorama testuale, che comprende circa 350 edizioni, si è inizial- mente concentrata sulla ricerca bibliografica e sulla localizzazione degli esemplari dei ro- manzi cavallereschi italiani d’ispirazione spagnola, giungendo alla realizzazione di un Cata- logo pubblicato sul sito del Progetto Mambrino (www.mambrino.it) a cura di Stefano Neri, in corso di continuo aggiornamento. Il ciclo più conosciuto e influente, quello diAmadís de Gaula, è stato studiato a fondo nel volume Bognolo, Cara, Neri, Repertorio delle conti- nuazioni italiane ai romanzi cavallereschi spagnoli. Ciclo di Amadis di Gaula (2013): l’opera contiene uno studio preliminare sulla fortuna del romanzo cavalleresco in Italia, un cen- simento degli esemplari conservati e il riassunto e l’indice dei personaggi per ciascuno dei tredici libri che compongono il ciclo.
Grazie alla collaborazione con biblioteche locali che conservano una quantità significa- tiva di esemplari appartenenti al corpus, ha preso avvio l’iniziativa di restituire a specialisti e lettori una versione consultabile in rete dei romanzi cavallereschi studiati, di cui ancora non esiste un’edizione moderna. Un primo passo in questa direzione è stata la creazione di un archivio digitale di libera consultazione contenente le riproduzioni fotografiche in alta risoluzione dei volumi appartenenti al ciclo amadisiano conservati presso la Biblioteca Civica di Verona, già pubblicato sul sito del Progetto, cui successivamente si aggiungeran- no riproduzioni di volumi provenienti dai fondi della Biblioteca Bertoliana e la Biblioteca internazionale La Vigna di Vicenza.
A partire dal 2015 ha preso corpo l’idea di realizzare edizioni scientifiche digitali di questi romanzi, Digital Scholarly Edition (DSE). L’obiettivo è mettere a disposizione di ricercatori e lettori un testo affidabile e facilmente accessibile, affiancando al facsimile una trascrizione dei testi rispondente a criteri filologici condivisi, consultabile in rete in modo interattivo.
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Sarà innanzitutto resa disponibile una versione interrogabile e liberamente accessibile di quello che è stato scelto come testo pilota: Le prodezze di don Florarlano di Mambrino Roseo da Fabriano, per arrivare in seguito alla creazione di una collezione completa del ciclo diAmadís (all’incirca venti opere se si considerano le traduzioni e le continuazioni originali italiane).
Questo poster provvederà a evidenziare le problematiche più significative incontrate durante la realizzazione di un’edizione digitale con lo scopo di presentare le possibili solu- zioni e le metodologie attuabili. Il modello di codifica scelto, conforme agli standard TEI (Text Encoding Initiative) e inizialmente vincolato ad un sistema complesso di descrizio- ne e annotazione del testo, è stato successivamente rivisto tenendo in considerazione solo unsubset dello schema principale, consentendo in questo modo la pubblicazione immedia- ta dei materiali. Il modello di marcatura attualmente predisposto consentirà di includere una descrizione dettagliata degli aspetti materiali della cinquecentina e di distinguere i li- velli strutturali del testo (capitoli, paragrafi, etc.), cui successivamente si integreranno dei collegamenti all’indice dei nomi e ai riassunti di ogni capitolo.
In seguito alla fase di modellizzazione e rappresentazione formale dei dati, il lavoro è stato caratterizzato dalla scelta di untool per la visualizzazione. Ci si è affidati quindi a EVT (Edition Visualization Technology), un software di trasformazione basato sul collegamento e la visualizzazione doppia di testo e immagine. Sebbene in linea con gli obiettivi del pro- getto, EVT è uno strumento progettato nell’ambito dell’edizione di manoscritti medievali; si ricorrerà pertanto alla modifica di alcuni parametri al fine di mettere a disposizione degli studiosi una versione concepita specificatamente per la rappresentazione digitale di “early printed books”.
Il Progetto Mambrino contribuirà inoltre al dibattito scientifico allegando una riflessio- ne che metta in luce i vantaggi e gli svantaggi relativi all’utilizzo di infrastrutture e ditools nell’ambito delle pubblicazioni digitali.
Bibliografia
Bognolo, A., G. Cara e S. Neri. 2013.Repertorio delle continuazioni italiane ai romanzi cavallereschi spagnoli. Ciclo di Amadis di Gaula. Roma: Bulzoni.
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Progetto Mambrino 95
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