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L’idea progettuale muove dalle nuove direttive delle linee guida per recuperare in maniera prudente spazi esistenti, ma strutturati secondo il principio della flessibilità architettonico‐funzionale e, quindi, del metodo d’insegnamento.

Lo stato di fatto degli edifici ha suggerito di adottare gli stessi cri‐ teri funzionali ed estetici per tutti gli ordini di scuola, avendo lo stesso obiettivo di diversificazione didattica.

Il superamento della tradizionale disposizione degli ambienti scolastici viene modificata con alcune proposte progettuali di seguito riportate.

Le aule avranno una disposizione dei banchi in circolo con la cat‐ tedra in posizione centrale, ovviamente nel rispetto della sicurezza e prevedendo adeguate vie di fuga. Gli alunni sono così messi sullo stesso piano e tutti, indistintamente, sono portati al confronto, tra loro e con l’insegnante.

Il colore rappresenta nel progetto un elemento caratterizzante i singoli ambienti per superare l’asetticità e l’asemanticità attuale. Come gli artisti hanno utilizzato e utilizzano il colore per comunicare emozioni e senti‐ menti, così gli alunni dovranno dare forma emotiva alla loro scuola con pitture parietali e lavori grafici. Per tale motivo si dovranno predisporre sulle pareti esterne tra le aule, dei pannelli espositivi, dove saranno affissi gli elaborati, visibili da chiunque. Il corridoio diventa, così, non più mero spazio distributivo, ma un percorso di conoscenza e di confronto.

Per la scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di I grado il progetto prevede spazi laboratoriali e comuni dove bambini e ragazzi possano sperimentare e imparare in maniera ciclica.

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Capitolo 6

Nel reparto Infanzia è prevista la realizzazione di un’aula inter‐ciclo tra 2 sezioni, con pareti mobili per favorire l’incontro tra i bambini attraverso una flessibilità organizzativa che consenta di diversificare le attività ed il

peer to peer.

Al piano rialzato della scuola primaria e dell’infanzia saranno istituiti i seguenti poli didattici:

polo sportivo comprendente la palestra (con il ripristino del reparto

docce e bagni) ed un’aula per svolgere attività di danza e musicoterapia;

polo artistico comprendente un unico ambiente che accorpi auditorium

ed un’aula limitrofa, ristrutturati e opportunamente allestiti con un palco, pareti mobili e impianto di amplificazione;

polo musicale allestito in un’aula adeguatamente insonorizzata per per‐

mettere l’uso di strumenti musicali, già in dotazione della scuola;

polo culturale previsto in una biblioteca arredata con scaffali, esposi‐

tori e banchi per la lettura, con attiguo spazio museale, che fa parte del Forum delle Scuole storiche napoletane, aperto all’esterno per la visita e la consultazione di testi antichi in dotazione dell’Istituto.

Nell’edificio della scuola secondaria ogni piano dovrà essere dotato di uno spazio studio attrezzato con postazioni multimediali consultabili ed utilizzabili liberamente dai singoli alunni per la ricerca. Tavoli di forma circolare permetteranno allo studente uno studio concentrato che sviluppi l’autonomia dell’apprendimento e allo stesso tempo dia la pos‐ sibilità di confrontarsi.

L’apertura dei poli alle associazioni del territorio con le quali la scuola ha accordi in atto di varia natura renderebbe la scuola una Scuola di Comunità.

Il piano terra dell’edificio sarà articolato in:

Laboratori, di arte (pittura, grafica, ceramica), di musica, di scienze,

ognuno attrezzato con materiale didattico, disposti nella stessa ala e non più dislocati per piani, dove sarà possibile la sperimentazione;

Palestra in cui organizzare attività sportive di squadra che potenziano

il lavoro di gruppo e il cui spazio potrà essere fruibile anche nelle ore pomeridiane;

Sala Mostre per allestimenti ed esposizioni temporanee di lavori a tema

degli alunni e visitabile da genitori e abitanti del luogo per favorire l’ag‐ gregazione, la coscienza civile e il senso di appartenenza alla comunità. Ai piani superiori cinque aule saranno destinate ognuna a discipline specifiche in cui i docenti accoglieranno gli alunni che ruoteranno a seconda dell’o‐ rario scolastico.

Embodied Cognition Design: esperienze formative e idee progettuali delle scuole

Per garantire una continuità tra costruito e natura e tra scuola e ambiente gli spazi esterni diverranno giardini la cui cura da parte degli alunni sicuramente stimolerebbe il concetto di tutela dell’ambiente, così come un intero edificio funzionale alle loro esigenze cognitive e relazio‐ nali. Il superamento della separazione tra scuola e ambiente circostante sarà simbolicamente ottenuto con l’abbattimento del muretto e del cancello di ingresso della sede Centrale per favorire l’integrazione tra la comunità dell’Istituto e quella del territorio.

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Capitolo 6

Conclusioni

Riflessioni sul percorso operativo e sulla crescita della Comunità professionale.

Il percorso formativo congiunto tra dirigenti, docenti‐architetti e for‐ matori ha permesso un’importante condivisione che, partendo dai primi incontri, illustrativi del senso profondo della teoria dell’Embo‐ died Cognition Design, ha avuto un successivo passaggio negli incon‐ tri laboratoriali ed operativi in cui specialisti del settore hanno dialo‐ gato con l’istituzione scolastica, mostrando come, attraverso l’analisi delle planimetrie, le strutture si prestano a cambiamenti (anche senza l’abbattimento delle barriere fisiche) per cui l’aula diventa ambiente di apprendimento se la si anima a livello cognitivo con ricorso a setting o rifunzionalizzazione degli spazi.

Il passaggio successivo è stato il confronto con i docenti riuniti in seduta collegiale che, opportunamente coinvolti, hanno manifestato apertura ed hanno contribuito con ulteriori riflessioni confluite nella presentazione del workshop finale.

Il percorso di crescita così ottenuto della comunità scolastica è raf‐ forzato dalla presa di coscienza che la dimensione del concept pro‐ gettuale, composto da contributi interdisciplinari, prevalga su quella materiale e fisica dell’elemento di partenza, consentendo così una migliore gestione degli spazi scolastici, ampliando la dimensione meto‐ dologica e relazionale, per ottenere un clima di apprendimento posi‐ tivo, costruttivo, collaborativo e cooperativo in cui ogni soggetto della comunità scolastica ricopre pienamente il ruolo attivo e partecipativo.

È emersa la consapevolezza che molti sono i fattori coinvolti nell’organizzazione del processo di apprendimento: persone, spazio fisico, strumenti culturali e tecnologici, aspetti comunicativi ed emo‐ zionali. La convergenza di tutti questi elementi può determinare il giusto contesto di apprendimento significativo, a garanzia del suc‐ cesso formativo di tutti.

Si opererà pertanto all’insegna della flessibilità spazio‐temporale per ottenere un approccio operativo rivolto alla conoscenza, per favo‐ rire esplorazione e scoperta, per attuare interventi specifici per i bisogni educativi speciali e per promuovere, infine, la meta‐cognizione, ossia la consapevolezza del proprio modo di apprendere e di crescita personale.