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45Proprio in quest’ottica, la disciplina giuridica, nel tempo, provando

Monumentando Napol

45Proprio in quest’ottica, la disciplina giuridica, nel tempo, provando

ad indicare diversi schemi paradigmatici entro cui sussumere l’accordo di sponsorizzazione è pervenuta all’attuale configurazione contrattuale e, considerati i vantaggi bidirezionali che ne derivano, ha stabilito che la formula di contratto per la sponsorizzazione è quella del contratto atipico a prestazioni corrispettive.4

Il caso specifico di Monumentando è da inquadrare nella casistica di sponsorizzazione passiva della tipologia “tecnica”, il contratto prevede una forma di partenariato estesa alla progettazione e alla realizzazione di parte o di tutto l’intervento a cura e a spese dello sponsor.5 Quale corrispettivo riconosciuto, l’Amministrazione

concede l’utilizzo di recinzioni e ponteggi per l’allestimento degli spazi pubblicitari.

Secondo la normativa vigente sull’argomento il cinquanta per cento minimo della superficie espositiva deve essere destinata alla riproduzione grafica o fotografica dell’effige monumentale, mentre la restante parte è destinata alla pubblicità.

In una prima fase l’esposizione pubblicitaria iniziava dalla progettazione, così come stabilito da bando (che contabilizzava nell’utile dello sponsor anche l’esposizione durante i tempi di progettazione), dopo le revisioni apportate dall’ANAC, è stato stabilito che l’esposizione pubblicitaria può avvenire esclusivamente durante la fase di esecuzione dei lavori per cui la sua durata è dipendente dai tempi di lavoro.

4 Il Decreto 19.12.2012 che fornisce le linee guida per la stipula di contratti di sponsorizzazione con lo scopo di quello di orientare l’azione della pubblica amministrazione nell’applicazione del quadro normativo vigente in materia di sponsorizzazioni di beni culturali.

5 Nel caso di specie, trova anche applicazione il Regolamento del Comune di Napoli per la disciplina delle sponsorizzazioni approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 21 del 21.06.2012. Infine, vanno tenute in considerazione le determinazioni dell’Autorità di Vigilanza di settore nn. 24/2001 e 24/2011, nonché le deliberazioni della stessa Autorità nn. 48/2008 e 9/2012

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1.1.4 Critiche al programma

Le reazioni a Monumentando più che gli esiti, hanno costituito l’aspetto più clamoroso di questa esperienza, mostrando pubblicamente le lacune di una pratica oggi largamente impiegata ma ancora poco esplorata dal punto di vista teorico e sperimentale.

Senza entrare nel merito delle critiche ricevute, in questa sede si tenta di mettere in evidenza non le falle di Monumentando, quanto le ambiguità e i limiti legislativi di una procedura oggi largamente applicata ma che ancora deve trovare una sua chiara definizione soprattutto nei casi sperimentali come questo preso in esame. Nonostante l’iniziativa abbia consentito il restauro di molti monumenti sul territorio, alcuni dei quali senza l’esposizione pubblicitaria, ad oggi, dai feedback sull’esperienza emergono, purtroppo, le non poche invettive e accuse, nonché la richiesta di esamina dell’ANAC che pure ha oscurato l’ampia portata innovativa e lungimirante dell’iniziativa.

Lo stesso verbale dell’ANAC tra le varie correzioni apportate pur evidenziando alcuni profili di anomalia nel contratto, recita

A lato

Il Monumento ai Caduti del Mare (detta anche Colonna Spezzata) sita in via Caracciolo, “sostituita” temporaneamente dall’immagine della show girl Belen Rodriguez solleva polemiche nel settembre 2015. Per approfondimenti si veda la scheda relativa in appendice .

47 In basso Estratti da rassegna stampa su Monumentando - Il Corriere del Mezzogiorno 7 marzo 2017 Il soprintendente Garella contro le accuse mosse ai restauri non realizzati secondo procedure adeguate. (immagini dal web) - Il Mattino 3 marzo 2018 Invettiva al processo, si riporta la notizia del ricorso del TAR

Gli approfondimenti condotti hanno consentito di apprezzare il carattere sperimentale dell’iniziativa messa in campo tramite la scelta della sponsorizzazione, quale interessante leva per valorizzare il patrimonio culturale quando i fondi pubblici scarseggiano.6

Soprattutto le revisioni al contratto hanno esposto pubblicamente le incertezze nell’applicare lo strumento di sponsorizzazione a casi sperimentali.

I mezzi legislativi sono adeguati a controllare una pratica oggi così diffusa?

In più occasioni, Monumentando è stato dipinto dalla stampa come “scandalo” ed è apparso su quotidiani, rotocalchi e programmi televisivi, strumentalizzato mediaticamente anche per alimentare il dibattito politico locale. Svendere e annullare (anche se temporaneamente) l’immagine di un monumento per poterne garantire il salvataggio è un paradosso discutibile riguardo al quale il pubblico si dimostra incline al cambio di opinione. Così Monumentando è conosciuto nell’immaginario collettivo per le sue gigantografie stranianti che nascondono il monumento privando il cittadino della sua fruizione. Ma di quale fruizione stiamo parlando se molti monumenti prima dei restauri vertevano in totale abbandono? Perché ricordare una donna in bikini alta 15 metri su via Caracciolo, o la stessa in lingerie su Via Marina provocare tamponamenti7, è più semplice che ricordare l’indecoroso ma

6 Delibera n. 625 del 7 giugno 2017 della Autorità Nazionale Anti Corruzione, p. 5 7 Per approfondimenti si vedano i casi illustrati nelle schede riassuntive dei restauri effettuati dal programma in appendice, specificatamente il caso della Colonna Spezzata in via Caracciolo e il caso delle Torri del Carmine in via Marina

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A lato

Il responsabile dei lavori nel progetto Monumentando Napoli, Alfredo Iannaccone al TG LUNA per dare risposte alla polemica sollevata attorno al programma. (immagini dal web)

silente degrado che prima campeggiava negli stessi luoghi? La stampa ha dipinto Monumentando alternativamente come panacea miracolosa e come terribile usurpatrice dei monumenti, giocando con il bilancino tra pro e contro di una pratica ambigua. Nel frattempo, anche il pericolo di distacchi di cornicioni, capitelli, anche di monumenti noti, continuano a fare notizia…ma di cronaca! L’opinione pubblica è divisa tra chi sostiene l’iniziativa ritenendo che la temporanea esposizione pubblicitaria sia in fondo un vantaggioso compromesso, e chi invece, indignato, si ferma a condannare gli enormi cartelloni pubblicitari che mortificano il monumento. Forse, la logica del 50/50 applicata pedissequamente per assicurare la fruizione del bene, non è sufficiente a garantire l’integrazione dello stallo con il contesto?

Nello stesso spirito, l’ANAC prescrive:

Accorgimenti, oltre ad evitare la sottrazione integrale del monumento per un periodo più o meno lungo alla vista dei cittadini, permette a questi ultimi di seguire con interesse le attività dei restauratori e l’avanzamento dei lavori, con l’effetto, non trascurabile nel caso di sponsorizzazioni basate sul ritorno d’immagine, di valorizzare ulteriormente l’importanza ed il significato culturale dell’iniziativa.8

Ma davvero riteniamo che un oblò nei teloni possa risolvere il problema?

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