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2. Le relazioni tra Corsica e Francia

2.8 Prospettive future per l'isola

Attualmente molti politici corsi non sono ancora riusciti a prendere coscienza del tutto della gravità della situazione in Corsica, dal momento che quest'ultima necessita di uno sforzo importante da parte di tutta la nazione. Il popolo corso, dopo la soppressione dei due dipartimenti, è riuscito a riunirsi e a ritrovarsi, al contrario dei principali dirigenti politici nazionali, i quali non avendo ancora dimostrato un impegno in questa direzione, contribuiscono a complicare la situazione e ad ostacolare lo sviluppo di future

74 AFP, art. Francia, Omicidio prefetto Erignac: Colonna condannato a ergastolo, in sito web

www.diariodelweb.it, 27 marzo 2009

75 Sito web www.corsematin.com, art. Anonymes, le film: les rapports entre la Corse et l’État en

utili riforme per l'isola.

Riguardo a questa mancanza, il Primo ministro francese e il presidente della Repubblica si mossero, e tuttora operano, per risolvere questo problema; il primo intrattenendo un dialogo di cooperazione con altre realtà insulari, il secondo appellandosi al principio secondo cui le riforme dovrebbero rispettare l'unità e i valori dello Stato.

L'allontanamento graduale dell'isola corsa dalla Repubblica è anche da associare al fatto che la Francia non fu sempre in grado di far prevalere i propri valori in Corsica, a causa della particolare inclinazione e degli interessi di quest'ultima.76

Al termine delle elezioni francesi svoltesi nell'anno 2010, il voto in Corsica fece trasparire un risultato inaspettato ma fondamentale per il futuro dell'isola: il partito indipendentista Femu a Corsica ottenne il 18,40 % e il partito Corsica Libera il 9,36%, costituendo assieme un importante 28%, circa un terzo degli elettori della regione corsa favorevole all'indipendenza e all'autonomismo.

Il popolo corso dimostrò anche recentemente, quindi, la propria convinzione nel credere fino in fondo ai propri ideali e obiettivi, partecipando attivamente alla vita politica e al voto; la Corsica, infatti, durante le elezioni costituì la regione con il più basso tasso di astensione, con un 37%. Questo risultato fu uno choc non indifferente per la nazione francese, dove i vari autonomismi e le diverse spinte indipendentiste furono da sempre controllate in maniera molto radicale. 77

Il partito politico indipendentista corso Corsica Libera, tuttora, denuncia le azioni dello Stato francese, che viene accusato di non agire per il bene dell'isola.

Secondo alcune recenti affermazioni di Jean-Guy Talamoni, membro dell'esecutivo di Corsica Libera ed eletto all'Assemblea di Corsica, la “deriva mafiosa” a cui la Corsica fu soggetta negli ultimi anni, fu causata principalmente da scorrette azioni di responsabilità dello Stato, in materia di speculazioni immobiliari e traffico di droga, che danneggiarono la società corsa.

Talamoni affermò che i recenti assassinii erano collegati ad attività immobiliari, verso

76 José Rossi, art. Réenraciner la Corse dans la République, in Pouvoirs Locaux N. 47 IV/2000, p.109- 110

77 Gilberto Oneto, art. Nella valanga autonomista Parigi rischia di perdere la Corsica, in sito web

cui lo Stato non si dimostrò mai realmente interessato per cercare di risolvere le situazioni critiche, ma piuttosto incline a lasciar fiorire numerosi gruppi mafiosi; Corsica Libera inoltre accusò lo Stato di aver lasciato svilupparsi liberamente il traffico di droga, tutt'oggi e che ha raggiunto dimensioni drammatiche. 78 Il consumo e la

diffusione di droghe, infatti, costituiscono il principale problema nell'isola, con una percentuale che raggiunge il 40% di giovani minorenni consumatori di cannabis. Tuttavia, se da un lato i nazionalisti non risparmiano critiche e accuse di inadempienze contro lo Stato, dall'altro in materia di delinquenza generale, la situazione critica sembra essere leggermente in calo nell'ultimo decennio, diminuendo del 14% rispetto al 2001. 79

Anche in materia di trasporti, le relazioni tra lo Stato francese e la Corsica qualche mese fa hanno avuto degli sviluppi da non sottovalutare: la compagnia aerea francese Air France avrebbe espresso l'intenzione di ridurre le sue attività sull'isola.

In particolare, avrebbe comunicato al suo partner Air Corsica che non avrebbe potuto più assicurare i suoi voli a partire dal 1 aprile 2012, accusando una perdita stimata a 25 milioni di euro l'anno in Corsica e ritrovandosi così in gravi difficoltà: indagini economiche hanno dimostrato che avesse dovuto affrontare dei costi di scala per l'isola due volte superiori a quelli per la capitale francese, obbligando così la compagnia regionale Air Corsica ad avanzare l'ipotesi di dover assumere personale di Air France per affrontare il probabile aumento di attività.

Tuttavia, la compagnia francese non ha affermato di voler “abbandonare” completamente la regione per ciò che riguarda il trasporto aereo; è stata prevista, infatti, una negoziazione con i politici locali sul prossimo contratto quadriennale, che si è reso operativo a partire dal 1 aprile 2012.

Rimane chiaro che con questa decisione, che senza dubbio ha influito sulla gestione e sul futuro dei trasporti, Air France ha fatto cambiare le relazioni tra lo Stato e la sua regione insulare in questo ambito, soprattutto dopo aver minacciato di ridurre il programma e le operazioni di volo se quest'ultime non avessero permesso di ottenere più di 100 milioni di sovvenzioni annue, seppur lasciando la Corsica in gravi difficoltà

78 AFP, art. Meurtres en Corse: «L’État responsable», in sito web www.lefigaro.fr, 13 dicembre 2011 79 Patrick Strzoda, Présentation du rapport d’activité des services de l’État – 2010, 29 giugno 2010

organizzative ed economiche.80

A dimostrazione di questo clima di tensione, 45 giovani corsi assunti con contratto a tempo determinato protestarono contro questa decisione di Air France e si ribellarono proclamando uno sciopero e decidendo di rimanere per protesta, oltre 100 giorni, presso gli aeroporti di Ajaccio e Bastia. 81

La compagnia aerea, inoltre, era già stata obbligata al pagamento di una penale pari a oltre dieci milioni di euro, in quanto accusata di non aver applicato la sentenza dei giudici di Ajaccio e Bastia, che chiedevano alla direzione di Air France di portare a tempo indeterminato tutti i contratti a tempo determinato.

Riassumendo, possiamo affermare che, dopo aver valutato le relazioni nel corso degli anni tra la nazione francese e la sua regione corsa nei più svariati ambiti di analisi, il sentimento di appartenenza francese insito nella società e nella cultura corsa è tuttora presente.

Tuttavia, anche da recenti episodi e avvenimenti, si è avuto modo di comprendere come questo rapporto non abbia mai dato origine a situazioni lineari o ripetutesi uguali nel tempo, ma anzi è stato soggetto spesso a profondi cambiamenti, talvolta positivi per entrambe le realtà, talvolta provocando aspri contrasti tra l'isola e lo Stato francese.

80 Isabelle Blanco, art. Air France voudrait réduire ses activités en Corse, in sito web www.air-journal.fr, 6 gennaio 2012

81 Valérie Collet, art. Air France s'attaque à son exception corse, in sito web www.lefigaro.fr, 10 febbraio 2012