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I rapporti tra Francia e mafia corsa

2. Le relazioni tra Corsica e Francia

2.7 I rapporti tra Francia e mafia corsa

Come citato precedentemente, in Corsica dilaga da sempre il fenomeno sempre più preoccupante della delinquenza e, di conseguenza, da esso derivò con il passare degli anni la formazione di strutture o gruppi criminali organizzati di origine corsa. La mafia corsa costituisce tuttora uno dei più potenti ed influenti organismi di crimine organizzato in tutta la Francia, presente anche in Africa, nelle Antille e in America del Sud.71

A partire dagli anni '60, le autorità americane denominarono il fenomeno mafioso sviluppatosi in Corsica, e poi espansosi, Union Corse. Quest'ultima sviluppò con gli anni una pericolosità e una segretezza tali da riuscire ad ottenere un certo grado di influenza anche all'interno del governo francese e nell'applicazione delle leggi: durante la seconda guerra mondiale, in particolare, ma anche negli anni a seguire, l'organizzazione commise svariati assassinii di importanti simpatizzanti tedeschi nella città di Marsiglia. Riuscì, inoltre, a infiltrarsi in numerose agenzie governative francesi attraverso membri propri - come polizia, servizi clienti o SDCE, il servizio di documentazione esterna e contro-spionaggio.

Si ritiene che il potere e l'influenza dell'organizzazione siano stati una delle principale cause che portarono il governo francese ad essere più riluttante e cauto sull'inasprire i controlli e reprimere severamente le loro attività criminali. 72

Allo stesso tempo, nella zona costiera a nord-est dell'isola, culla del nazionalismo moderno corso a seguito della rapida occupazione delle terre da parte degli ex coloni algerini, alla fine degli anni '70 nacque e si sviluppò una delle maggiori organizzazioni criminali corse, la Brise de Mer, prendendo il suo nome da un ristorante sul Vieux Port di Bastia, luogo di scommesse e giochi di carte.

Questa banda criminale possedeva una struttura molto frammentata e assimilabile a una forma di banditismo tipico delle zone più interne della Corsica, e non vi esisteva alcuna gerarchia di potere, quali leader o alti funzionari.

La magistratura francese non fu mai in grado di dare all'organizzazione una vera

71Jacques Follorou, art. Le retour de la mafia corse, in sito web www.lemonde.fr, 22 maggio 2006 72 Sito web www.wikipedia.com, Mafia Corse, Union Corse

definizione chiara tanto da ritenerla una sorta di “nebulosa”, formata da gruppi indipendenti che mantenevano lo stesso punto di ritrovo a Bastia dopo anni di attività, nonostante diversificassero sempre le proprie azioni criminali.

Nelle organizzazioni criminali della Corsica, sempre poco chiare nella loro definizione, si possono ritrovare elementi che rinviano alla presenza dello Stato francese sull'isola. Il fenomeno della mafia corsa non seguì mai un processo di azione-reazione verso la politica francese, ma piuttosto le decisioni spesso incostanti e mutevoli del governo francese dimostrano che si tratta di un meccanismo più complesso e non di facile risoluzione. I cambiamenti avvenuti nei vari governi che si succedettero a Parigi influirono molto in tutta la Francia, e di conseguenza anche sulla pericolosità di questo fenomeno mafioso, aggravato dalle numerose separazioni dei movimenti nazionalistici, rimasti con gli anni privi di autorità leader che mantenessero ordine e unione nelle diverse organizzazioni. 73

La questione corsa è senza dubbio, quindi, ancora oggi un importante tassello per completare la panoramica di tutto il quadro storico francese; lo dimostra anche un avvenimento risalente a febbraio 2012, quando la produttrice cinematografica Florence Dormoy, di Scarlett Production, lanciò l'idea di un progetto che diede l'occasione di ritornare su circa trent'anni di storia della nazione francese: scrivere un film che potesse illustrare al pubblico le vere relazioni che ci furono tra lo Stato e la Corsica, con uno sguardo anche sul presente.

I produttori e il regista, Pierre Schoeller, partirono dall'inchiesta giudiziaria che fu aperta per l'assassinio di Claude Erignac, avvenuto il 6 febbraio 1998 ad Ajaccio. In particolare, la realizzazione del film avvenne attraverso la ricerca e l'analisi dei documenti relativi alla vicenda, dal giorno in cui il prefetto fu assassinato, per far comprendere come l'avvenimento cambiò la vita degli indagati alla vicenda. Nel film, lo scopo fu quello di riportare non solo oggettivamente i fatti accaduti, ma anche di inserire vari soggetti che esprimessero in modo chiaro le proprie idee, rendendo l'opera soggettiva e personale.

Mentre venivano girate le scene, gli attori e le comparse ebbero numerosi scambi di idee e opinioni con i produttori e il regista, i quali si impegnarono alla ricerca di

73 Enrico Ratto, art. Corsica: la deriva mafiosa del nazionalismo politico, in sito web

informazioni e testimonianze che potessero aiutarli a crearsi un immaginario chiaro di ciò che successe realmente e di come fu percepito dalla popolazione.

Il regista, infatti, riuscì così bene a recepire il sentimento dalle diverse testimonianze, che al termine delle riprese affermò di aver materiale per girare non solo un paio, ma ben 10 ore di film.

Questo progetto mise in guardia sia la popolazione francese di Parigi, sia il popolo corso, entrambi preoccupati e poco convinti delle rappresentazioni dei fatti e dei protagonisti della vicenda che sarebbero stati scelti. In Corsica, molti si offesero per la decisione di girare un film su dei personaggi definiti “anonimi”, così come furono definiti i membri del commando che ad Ajaccio uccise il prefetto Erignac. 74

A Parigi, invece, la maggioranza della popolazione allertò la produttrice, i realizzatori e il regista per la scelta fatta sul luogo delle riprese: girare in Corsica sarebbe stato un rischio per tutta la popolazione francese, che avrebbe riportato alla mente nuovamente quell'episodio, con la possibilità di riaccendere fuochi, forse mai spenti del tutto.75