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PROVINCIA DI CAGLIARI - ASL 8

Nel documento Obiettivi di salute (pagine 100-103)

Rete ospedaliera

PROVINCIA DI CAGLIARI - ASL 8

Si tratta di un’azienda che per estensione territoriale e per numero di abitanti (il 33%

dei residenti nella Regione) è la più grande della Regione, avendo recentemente assorbito parte delle ASL 3, 6 e 7 (con un aumento degli assistibili di circa 72 mila unità).

Essa ha una particolare densità di strutture ospedaliere, pubbliche e private; nel suo territorio insistono 3 ospedali generali con DEA di 1 livello, 3 presìdi ospedalieri specializzati, 2 presìdi territoriali, un istituto a carattere scientifico, una azienda di rilievo nazionale, un policlinico universitario, 10 case di cura private, per un totale di ben 11 strutture pubbliche e 10 private.

Tale particolare concentrazione di strutture ospedaliere, alcune delle quali ad alto livello di specializzazione, ha contribuito a determinare la più alta dotazione di posti

Piano regionale dei servizi sanitari

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letto per 1.000 abitanti di tutta la Sardegna. Appare pertanto non più rinviabile una robusta azione di riorganizzazione con una riduzione dei posti letto per acuti in ricovero ordinario, una progressiva parziale riconversione in posti letto per ricoveri a ciclo diurno e per post-acuti.

La riorganizzazione della rete ospedaliera pubblica prevede il superamento dell’attuale frammentazione dell’offerta e la concentrazione a regime dell’attività in non più di 5 grandi strutture o poli ospedalieri, di cui 3 dell’Azienda sanitaria locale.

In particolare, oltre all’Azienda di rilievo nazionale (Brotzu) e all’Azienda ospedaliero-universitaria (di nuova istituzione), nel territorio della provincia di Cagliari è prevista la presenza delle seguenti strutture o poli ospedalieri:

• nuovo Ospedale policentrico destinato a operare in una struttura di nuova costruzione (in sostituzione di quelle del Santissima Trinità e del Marino, inadeguate sotto il profilo organizzativo, logistico e assistenziale), ospedale generale con funzioni di riferimento sovra aziendale per l’ortopedia-traumatologia, sede di DEA di 1° livello, operante in rete, con tre presìdi ospedalieri distaccati, uno a forte integrazione con il territorio (presidio Binaghi), uno a Muravera (presidio S. Marcellino) e uno a Isili (presidio S. Giuseppe);

• Ospedale oncologico “Businco”, ospedale specializzato in oncologia con funzioni di riferimento regionale nell’ambito della nuova rete oncologica; il previsto nuovo centro per la radioterapia, dotato di modernissime apparecchiature e con elevata capacità produttiva, svolge funzioni di riferimento all’interno della rete regionale e persegue obiettivi di valorizzazione delle proprie potenzialità anche a livello interregionale;

• Ospedale pediatrico “Microcitemico”, ospedale specializzato, presso l’ospedale regionale per le Microcitemie, centro di riferimento regionale per la lotta alle

microcitemie e alle malattie rare, con funzioni di riferimento sovraziendale per l’attività pediatrica, compresa quella chirurgica. Per la struttura si ipotizza una vocazione internazionale, in particolare nelle aree del Mediterraneo interessate alla lotta alle microcitemie, nel settore della prevenzione, della diagnosi precoce e della cura.

Nelle more del riordino degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288, e del perfezionamento degli accordi fra la Regione e le istituzioni nazionali e regionali competenti, l’attività svolta presso la sede di Cagliari dell’INRCA (Istituto nazionale di ricovero e cura per anziani) continua ad essere svolta presso la stessa struttura.

Insistono inoltre nel territorio della Provincia di Cagliari:

• Azienda ospedaliera Brotzu, ospedale di rilievo nazionale sede di DEA di 2° livello;

• Azienda ospedaliero-universitaria, destinata ad avere sede presso il Policlinico Universitario ed il Presidio San Giovanni di Dio.

Il nuovo ospedale policentrico risponde all’esigenza di mettere a disposizione della popolazione una struttura ospedaliera moderna, sotto il profilo strutturale, tecnologico e funzionale, superando le criticità proprie dei due presìdi ospedalieri attualmente esistenti. Dall’analisi dello specifico contesto dell’area metropolitana di Cagliari risulta infatti che i presìdi Santissima Trinità e Marino presentano gravi elementi di criticità (il

primo perché organizzato a padiglioni con conseguenti diseconomie sotto il profilo logistico e organizzativo oltre che operante in una zona ad alta densità abitativa e di traffico; il secondo in quanto risente dei limiti propri di una struttura nata con destinazione alberghiera). Tenuto conto di tali criticità, il presente Piano prevede il superamento di tali strutture ed il trasferimento delle attività in esse ospitate in una sede realizzata secondo i più aggiornati criteri di progettazione dei moderni ospedali.

Fino a che non sarà realizzata la nuova struttura, i presìdi ospedalieri Santissima Trinità e Marino continueranno a garantire l’assistenza sanitaria operando al massimo delle potenzialità tecnologiche, organizzative e strutturali senza riduzione dei livelli assistenziali fino ad oggi garantiti.

La scelta dell’ubicazione del nuovo ospedale policentrico dovrà essere assunta, previa consultazione degli enti locali, sentita la Commissione sanità del Consiglio regionale che si esprime entro trenta giorni dalla richiesta.

Il nuovo ospedale policentrico opererà in rete, oltre che nella struttura di nuova costruzione, su ulteriori tre sedi distaccate:

1) il presidio Binaghi, polo pneumologico della rete regionale, con Sassari e Nuoro, è riferimento territoriale per il sistema respiratorio e cardio-respiratorio. È previsto per esso il potenziamento delle post-acuzie, della endoscopia diagnostica e terapeutica, della riabilitazione respiratoria e della terapia respiratoria sub intensiva e il

mantenimento della rianimazione; restano inoltre il centro trapianti di cellule staminali emopoietiche e il centro per la sclerosi multipla;

2) il presidio “San Marcellino” di Muravera che, in considerazione della sua posizione geografica e della forte vocazione turistica, è destinato a mantenere le funzioni di degenza ordinaria per acuti, affiancate dall’attività a ciclo diurno e da un Pronto soccorso inserito nella rete di emergenza e dimensionato anche in relazione alle peculiari esigenze del periodo estivo. È prevista per esso la riconversione di parte dei posti letto da acuti in post-acuzie. Le attività sono organizzate in un unico

dipartimento polispecialistico, comprendente l’area medica, l’area chirurgica, l’emergenza-urgenza e la post-acuzie;

3) il presidio “San Giuseppe” di Isili che, in considerazione della sua posizione geografica, è destinato a mantenere le funzioni di degenza ordinaria per acuti, affiancate dall’attività a ciclo diurno e da un Pronto soccorso inserito nella rete di emergenza. È prevista la riconversione di parte dei posti letto da acuti in post-acuzie.

Le attività sono organizzate in un unico dipartimento polispecialistico, comprendente l’area medica, l’area chirurgica, l’emergenza-urgenza e la post-acuzie.

Nell’ambito dell’ASL operano 10 case di cura che si prevede di utilizzare in parte per l’acuzie e in parte per la post-acuzie, con una riduzione dei posti letto che tenga conto dell’attuale tasso di utilizzo e che contribuisca, proporzionalmente, alla complessiva riduzione della dotazione di posti letto.

Il patrimonio strutturale e tecnologico attualmente disponibile presso l’ASL 8 presenta gravi carenze: è in parte inadeguato sotto il profilo della sicurezza e della messa a norma, appare in gran parte obsoleto rispetto ai più moderni standard di qualità dell’assistenza, risulta lacunoso quanto a tecnologie disponibili e richiede continui e costanti interventi di ristrutturazione e manutenzione. I numerosi investimenti

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programmati in passato (spesso ancora in corso) hanno risentito di una eccessiva frammentarietà delle opere, di una particolare lentezza nella loro realizzazione, di una difficoltà a garantire rinnovamento ed efficienza gestionale delle strutture.

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