Rete ospedaliera
RIMODULAZIONE PER DISCIPLINE
in coerenza con il parametro nazionale di 4,5 pl per 1.000 ab.
* Compresi 91 posti di d.h. multiprofessionale
radioterapia + rad.oncol. + med. nucl.
reumatologia
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affinché una quota parte dei posti letto per acuti (almeno il 10%) sia destinato ad un utilizzo dipartimentale o, comunque, a favore di tutte le strutture che compongono l’ospedale;
• sviluppare ulteriormente la degenza diurna, mediante la trasformazione di posti letto di degenza ordinaria in posti letto di degenza diurna (tendenzialmente sostituendo non meno di 2 posti letto di degenza ordinaria con 1 posto letto di day-hospital); in relazione ai volumi di attività di ricovero programmato, almeno il 15% dei posti letto di area funzionale chirurgica e materno-infantile, nonché almeno il 10% per l’area funzionale medica e di recupero e riabilitazione funzionale, devono essere dedicati ad attività in assistenza a ciclo diurno;
• sviluppare le attività ambulatoriali programmate (day service), con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle liste di attesa e di favorire la presa in carico della persona garantendone l’accompagnamento nelle fasi essenziali del percorso diagnostico-terapeutico;
• sviluppare l’Osservazione breve nel contesto organizzativo dei servizi di Pronto soccorso dei presìdi ospedalieri, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure erogate ai pazienti, attraverso l’osservazione protratta in regime di non ricovero ed il trattamento dei quadri a complessità moderata, con riduzione delle ammissioni non appropriate;
• attivare l’ospedalizzazione domiciliare (in particolare per l’assistenza oncologica e per i soggetti anziani) nel contesto dei programmi di assistenza domiciliare integrata a garanzia della continuità dei trattamenti erogabili in regime extra-ospedaliero.
Con riguardo alla distribuzione dell’offerta di posti letto fra strutture pubbliche e strutture private, il presente Piano, nel confermare la scelta a favore del rafforzamento della capacità del settore pubblico di rispondere in maniera adeguata ai bisogni di salute della popolazione, prevede la riorganizzazione della rete ospedaliera sulla base dei seguenti criteri generali:
• le azioni di riorganizzazione e razionalizzazione della rete ospedaliera devono interessare sia il settore pubblico sia il settore privato;
• il criterio principe valido per entrambi i settori, pubblico e privato, è il parametro nazionale relativo al tasso di occupazione dei posti letto, il quale deve tendere ad essere almeno pari al 75% della capacità produttiva, tenuto conto dei livelli di appropriatezza delle prestazioni erogate e del necessario contenimento del tasso di ospedalizzazione.
Gli indirizzi ed i criteri di cui sopra, ove adeguatamente adottati a livello aziendale, mirano a favorire una graduale trasformazione della rete ospedaliera regionale dall’attuale insieme di singole strutture di ricovero (per lo più di tipo tradizionale) ad una rete integrata per l’assistenza ospedaliera, ove l’integrazione si realizza non solo fra i diversi ospedali ma anche fra gli ospedali e i distretti, sviluppata nel rispetto delle esigenze di riequilibrio a favore dei centri interni dell’Isola, con l‘obiettivo di garantire continui miglioramenti della qualità dell’assistenza, nell’interesse di tutte le persone cui il Servizio sanitario regionale è tenuto a dare risposte.
9. Degenza diurna
10. Attività ambulatoriale programmata
11. Osservazione breve
12. Assistenza domiciliare
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3.4. La rete territoriale degli ospedali
La tabella n. 1 sulla distribuzione regionale delle specialità cliniche (di cui in
precedenza) evidenzia l’elevata differenza tra l’attuale dotazione di posti letto (colonna
“dotazione attuale pl RAS”) e quella di riferimento (colonna “p.I. fabbisogno tendenziale RAS”), definita tenuto conto degli standard previsti a livello nazionale, della distribuzione media delle specialità in ambito nazionale nonché delle peculiarità della realtà regionale.
L’elevata differenza, a livello aggregato, della dotazione di posti letto per acuti e post-acuzie (rispetto a quella di riferimento, verso cui tendere) richiede l’avvio di un processo graduale di adeguamento della rete, che può essere articolato su due fasi:
• una prima fase, sostanzialmente coincidente con l’arco temporale di validità del presente Piano, di avvio del processo di adeguamento (riconversione e/o
contenimento) della dotazione di posti letto per acuti e, parallelamente, di sviluppo (aumento) dei posti letto post-acuzie;
• una seconda fase, da definire in occasione della predisposizione del Piano sanitario successivo al presente, di completamento ed aggiornamento del percorso di riorganizzazione della rete ospedaliera, tenuto conto dello stato di attuazione del presente Piano, delle eventuali evoluzioni degli standard nazionali nonché delle evidenze circa il fabbisogno di assistenza ospedaliera del momento.
La gradualità nell’adeguamento della rete ospedaliera risponde all’esigenza di
prevedere cambiamenti sostenibili dal punto di vista sanitario, economico e strutturale.
In particolare, tenuto conto della necessità di pervenire ad una consistente riduzione dei posti letto ordinari per acuti, il presente Piano ne propone un contenimento nei limiti previsti dagli standard nazionali, aumentati del 5% come ipotizzabile nel caso in cui la deroga contenuta nell’Intesa Stato-regioni del 23.3.2005 possa essere valida per la Sardegna (pur con motivazioni differenti da quelle legate al territorio, cui può fare riferimento la Sardegna). Ciò in considerazione delle peculiarità dell’Isola,
caratterizzata da una elevata dispersione della popolazione, una specifica
conformazione geomorfologia del territorio, una rete viaria particolarmente difficile, oltre alla più nota insularità (circostanze in grado di giustificare una maggiore diffusione, sul territorio, dell’offerta ospedaliera di alcune specialità cliniche).
Con riferimento alla dotazione di posti letto per acuti, la capacità ricettiva cui tendere nell’arco del triennio di validità del Piano viene incrementata, pertanto, del 5%, portando la dotazione complessiva a 6.075 pl. L’adeguamento dell’offerta ospedaliera dovrà riguardare sia il settore pubblico sia il settore privato e dovrà essere realizzato nel rispetto del diritto all’assistenza in presenza di reali bisogni di salute della popolazione.
L’incremento del 5% dei posti letto per acuti attenua la manovra di riduzione dell’attuale dotazione, in parte facilitata dal basso tasso di utilizzo (ancora inferiore al 75%) ma richiede, a monte, la riduzione del tasso di ospedalizzazione (superiore di oltre il 10% rispetto alla media nazionale), in particolare con riguardo ai ricoveri inappropriati (la percentuale di ricoveri ordinari dei 43 DRG ad alto rischio di inappropriatezza è fra le più alte del Paese).
Piano regionale dei servizi sanitari Piano©sanitario.qxp:vol_1 20-02-2007 8:35 Pagina 89
Tabella 2